100 donne uccise nel 2023 da mano maschile. E l’anno non è ancora finito. Una riflessione ed una conseguente azione mirata per modificare il contesto sociale che dà preminenza all’individualismo ed alla violenza si impongono.
Mi telefona mia figlia Annalisa da Roma, (io non ho potuto raggiungerla per sopravvenuti motivi di salute e quindi sono ancora a Tolmezzo) arrabbiata, sconsolata: mamma con Giulia Cecchettin sono giunte a 100 le donne uccise quest’ anno, 2023, dal compagno, dal marito, dal fidanzato, dall’ ex…insomma ed in sintesi da un qualche maschietto. E sul suo profilo facebook le elenca tutte, prendendo i loro nomi da una qualche fonte, con accanto la data reale od ipotetica della loro morte:
1 – Teresa Spanò 2 Gennaio; 2 – Giulia Donato 4 Gennaio; 3. Martina Scialdone 13 Gennaio; 4 – Oriana Brunelli 14 Gennaio; 5 – Teresa Di Tondo 15 Gennaio; 6- Alina Cristina Cozac 22 Gennaio; 7- Giuseppina Faiella 28 Gennaio; 8- Yana Malayko 1 Febbraio; 9 – Margherita Margani 4 Febbraio; 10- Antonia Vacchelli 6 Febbraio; 11- Melina Marino 11 Febbraio; – 12- Santa Castorina 11 Febbraio; 13- Cesina Bambina Damiani 12 Febbraio; 14- Rosina Rossi 16 Febbraio; 15- Chiara Carta 18 Febbraio; 16- Sigrid Grober 19 Febbraio; 17- Maria Luisa Sassoli 23 Febbraio; 18- Giuseppina Traini 25 Febbraio; 19- Caterina Martucci 1 Marzo; 20- Rosalba Dell’Albani 4 Marzo; 21- Iolanda Pierazzo 6 Marzo; 22- Iulia Astafieya 7 Marzo; 23- Rossella Maggi 8 Marzo; 24 – Petronilla De Santis 9 Marzo; 25- Rubina Kousar 9 Marzo; 26- Maria Febronia Buttò 10 Marzo; 27- Pinuccia Contin 16 Marzo; 28-Francesca Giornelli 28 Marzo; 29- Agnese Oliva 29 Marzo; 30 – Zenepe Uruci 30 Marzo; 31- Carla Pasqua 31 Marzo; 32 Alessandra Vicentini 31 Marzo; 33- Sara Ruschi 13 Aprile; 34- Brunetta Ridolf 13 Aprile; 35- Rosa Gigante 18 Aprile; 36- Anila Ruci 19 Aprile; 37- Stefania Rota 21 Aprile; 38- Barbara Capovani 23 Aprile; 39- Wilma Vezzaro 25 Aprile; 40- Antonella Lopardo 2 Maggio; 41- Rosanna Trento 3 Maggio; 42- Danjela Neza 6 Maggio; 43- Jessica Malaj 7 Maggio; 44- Anica Panfile 21 Maggio; 45- Yirel Natividad Peña Santana 27 Maggio; 46- Ottavina Maestripieri 1 Giugno; 47- Giulia Tramontano 1 Giugno; 48- Pierpaola Romano 1 Giugno; 49- Giuseppina De Francesco 8 Giugno; 50- Maria Brigida Pesacane 8 Giugno; 51- Floriana Floris 9 Giugno; 52- Cettina De Bormida 10 Giugno; 53- Rosa Moscatiello 12 Giugno; 54- Svetlana Ghenciu 19 Giugno; 55 – Margherita Ceschin 24 Giugno; 56- Laura Pin 28 Giugno; 57- Maria Michelle Causo 28 Giugno; 58 – Ilenia Bonanno 6 Luglio; 59 – Benita Gasparini 19 Luglio; 60- Mariella Marino 20 Luglio; 61- Norma 22 Luglio; 62- Vera Maria Icardi 24 Luglio; 63- Marina Luzi 25 Luglio; 64- Angela Gioiello 28 Luglio; 65- Mara Fait 28 Luglio; 66- Sofia Castelli 29 Luglio; 67- Iris Setti 6 Agosto; 68- Maria Costantini 9 Agosto; 69- Celine Frei Matzohl 13 Agosto; 70- Anna Scala 17 Agosto; 71- Vera Schiopu 19 Agosto; 72- Francesca Renata Marasco 28 Agosto; 73- Rossella Nappini 4 Settembre; 74- Marisa Leo 6 Settembre; 75- Nerina Fontana 16 Settembre; 76- Cosima D’Amato 20 Settembre; 77- Maria Rosa Troisi 20 Settembre; 78- Rosaria Di Marino 20 Settembre; 79- Liliana Cojita 21 Settembre; 80- Manuela Bittante 25 Settembre; 81- Anna Elisa Fontana 25 Settembre; 82- Carla Schiffo 27 Settembre; 83- Monica Berta 27 Settembre; 84- Klodiana Vefa 28 Settembre; 85- Egidia Barberio 30 Settembre; 86- Anna Malmusi 1 Ottobre; 87- Piera Paganelli 4 Ottobre; 88- Eleonora Moruzzi 5 Ottobre; 89- Silvana Aru 13 Ottobre; 90- Concetta Marruocco 14 Ottobre; 91- Marta Di Nardo 20 Ottobre; 92- Antonella Iaccarino 21 Ottobre; 93- Giuseppina Lamarina 24 Ottobre; 94- Pinuccia Anselmino 25 Ottobre; 95- Annalisa D’Auria 28 Ottobre; 96- Etleva Kanolija 29 Ottobre; 97- Michele Faiers Dawn 1 Novembre; 98- Patrizia Vella Lombardi 14 Novembre; 99- Francesca Romeo 18 Novembre; 100 – Giulia Cecchetin 18 Novembre.
Ma questa è una vera strage compiuta sul suolo italico quest’ anno, non in Iran, non chissà dove, le cui dimensioni ci giungono agli occhi solo dopo avere elencato tutti i loro nomi.
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Ho già dedicato a questo argomento alcuni articoli ritenendo alcuni atteggiamenti frutto della società odierna, e riprendo quindi dagli stessi alcune considerazioni, invitandovi, al tempo stesso, a leggerli. Il primo articolo che vi propongo è questo, pubblicato su www.nonsolocarnia.info ed intitolato: “In un mondo di ‘rutti e puzze’, ove madre e padre sono perduti, e Hide ha vinto su Jekyll.”
In esso scrissi allora così: «La violenza ci circonda ed appartiene alla nuova cultura globalizzata, ne è uno degli elementi portanti, ed è, assieme al denaro, uno dei fattori che permette, sempre secondo una nuova etica che vuole Mr. Hyde sopraffare Jekyll, al singolo di affermarsi con la prepotenza e la prevaricazione, e di fare del possedere il nuovo fine dell’esistenza, cancellando diritti e doveri ed il rispetto dell’altro. Basta possedere, basta far vedere “chi sono io”, in barba a qualsiasi legge morale e codice di comportamento».
Ed ancora: «Dr. Jekyll, la persona che si comporta normalmente per le regole del suo stato sociale e della morale corrente, sempre più lascia lo spazio a Mr. Hide, il suo doppio negativo, e ne favorisce il prendere il sopravvento, sino a giungere, ora in particolare, alla quasi negazione che fra i due vi sia una sostanziale differenza, fino a cancellare l’esistenza del bene e del male, ed a ritenere che il comportamento corretto sia solo quello a difesa degli interessi personali e peculiari, come certa politica e mafia ci hanno insegnato, basato su orgogli assurdi, che impediscono ogni presa di coscienza del proprio limite, aspetto che le antiche religioni ed anche il comunismo con l’autocritica sottolineavano».
«Non esistono più padre e madre, non esiste affetto, comprensione, autorità, tenerezza in questo mondo di ladri e di ben pochi eroi, mentre singoli, magari abbruttiti dal lavoro schiavizzante, umiliante, cancellante, che riporta a automi, Cipputi stanchissimi, precari senza sindacato, senza diritti e senza l’orgoglio della sinistra, diventata per lo più il pappagallo della destra, sfogano le loro frustrazioni in ambito domestico fino alla violenza estrema, che può scoppiare anche per un nonnulla. Non esistono madri e padri con il loro carisma, la sessualità non è più vista come l’amore che crea nuova vita, ma solo come un chiavare e uno scopare, la donna viene sempre più spesso vissuta come oggetto sessuale, culo, tette, figa, serva, domestica, proprietà personale, e vi è chi, come Jekyll, si trasforma in Hide».
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Poi ho scritto un altro articolo, sempre pubblicato su www.nonsolocarnia.info, intitolato: “Donne fra sogni maschili e realtà femminili.”
In esso così mi esprimevo: «Quello che si percepisce, in prima battuta, relativamente alla donne italiane, è il loro isolamento, sfruttamento, la violenza nei loro confronti che riemerge virulenta spesso in ambito familiare ma anche sociale, con le difficoltà nell’applicazione della legge sull’aborto, con le dimissioni lavorative firmate in bianco, con l’allontanamento dal nucleo familiare a causa del lavoro schiavizzante, con il ritorno, nella non cultura dominante, alla donna oggetto di possesso, di conquista […]».
«Infine due righe meritano pure i continui femminicidi, gli sfregi con acido, le botte, le violenze fisiche alle donne che riempiono le cronache dei giornali italiani. Nella società dell’individualismo esasperato tutto è possesso, tutto è oggetto che non si può perdere. Ed ecco il maschio latino incazzarsi fino a sopprimere sua moglie, la sua compagna, che non lo vuole più, senza invece meditare sui possibili perché. E sicuramente dei segnali c’erano stati prima ma … cosa vuoi, comunicare, pensare, riflettere e chiedere scusa nella società aziendale non è più di moda. Inoltre lei non si adeguava a ogni richiesta di lui … non voleva essere come egli desiderava fosse, voleva andarsene o se ne era già andata.
Meglio passare a metodi decisi … pensa il nostro maschio, non sempre e solo latino, totalmente privo di qualsiasi umanità, pronto poi a dire che non voleva farlo, che era stato vittima di un raptus, anche quando era andato prima a comperare l’acido, la benzina od il coltello. Vi giuro che rimpiango gli uomini di Azione Cattolica e i vecchi comunisti che avevano rispetto della donna, anche se pure fra di loro vi sarà stata qualche eccezione».
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E nel mio, sempre su www.nonsolocarnia.info: 8 marzo 2019. Voglio una donna con la gonna, e perché no, magari con il burqa così mi esprimevo:
«Questo […] non dovrebbe far riflettere solo sul gioco dei ruoli fra maschio e femmina, ma più concretamente sul nuovo contesto sociale, sul nucleo familiare che va disgregandosi nella società della solitudine, della sopraffazione e dei consumi, ove tutto è in vendita ed acquistabile da chi può, utero compreso, il che è abominevole».
«Sono sicura poi, che vi sono uomini occidentali che vorrebbero vedere la loro lei, in particolare se giovane e bella, a letto nuda e fuori con il burqa, magari di Gucci, come polemicamente intitola una canzone, anche se non lo dicono; e mi pare che il femminicidio si stia trasformando in un fenomeno ‘normale’ da sottoporre a dato istat, come il reddito pro capite, e le pari opportunità si siano ridotte alla scelta partitica di porre un rappresentante politico uomo e una rappresentante politica donna, ad ogni costo, uno accanto all’altra, indipendentemente dalle loro capacità, od al far scannare tutti, uomini e donne assieme affratellati, in lavori a condizione simil schiavistica».
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E chiudo con una riflessione che riprendo dal mio, sempre pubblicato su www.nonsolocarnia.info, ed intitolato: “Tolmezzo, ultimo consiglio comunale. Su quell’ordine del giorno sul femminicidio. Una riflessione.
«[…] per ritornare al “femminicidio” io credo che l’attenzione al rispetto della persona, sia il discorso principale, […]. L’emergenza non sta nel femminicidio in quanto tale, a mio avviso, ma nella mancanza di regole etiche di comportamento condivise, sta in una cultura del sopruso e della violenza e della corruzione, sta nella legge del più forte e del più “furbo” che sovrasta, sta nella sopraffazione dei più deboli, sta nella logica attuale che propone ai giovani, come finalità della vita, il primeggiare, creando, di riflesso, un esercito di frustrati e perdenti.»
Inoltre ha ragione chi dice che le leggi punitive di reati esistono ma è anche vero che sarebbe da discutere su come vengano applicate, dando a molti un senso dell’impunità. Ma anche lo stupro è violenza sulla donna che dovrebbe venir punito doverosamente, indipendentemente da chi ne sia l’autore.
«Ed ancora: io credo che molta violenza si generi negli stadi, che certi fenomeni dovrebbero venir contenuti e che dovrebbero venir creati dei corsi per la tifoseria.
Infine ritengo che sia tempo davvero di riprendere l’educazione sessuale nelle scuole, anche come conoscenza e rispetto del proprio corpo e di quello altrui».
E se volete una canzone stupenda su come la pensa un uomo che sta per uccidere una donna, leggete pure sempre su www.nonsolocarnia.info, il testo della canzone di Fabrizio Moro “Basta” emblematica di un modo di pensare e canzone coraggiosa. Essa fa anche riferimento alla droga che può essere assunta ‘per sentirsi forti’, per essere tanto bulli da uccidere. Poi tutto si sgonfia e la storia va a finire in un carcere, almeno si spera. (Cfr. su www.nonsolocarnia.info il mio: Per il 25 novembre 2020. Bastarda, mi fai male …. Contro il femminicidio.).
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Un ricordo vada quindi a Giulia ed alle altre 99 donne uccise che vi ho elencato ed un grazie vada ad Annalisa che ne ha diffuso i nomi, donne a cui il futuro è stato tolto, ai figli che lasciano (Cfr. sempre su www.nonsolocarnia.info il mio: ‘Per quei bambini orfani di femminicidio’ da Il Manifesto ed altri, sulla nuova legge 11 gennaio 2018, ed il ‘rapporto ombra’.), donne che vanno ad aggiungersi a tutte le altre uccise in Italia da mano maschile, che sono centinaia. E poi parliamo e parliamo degli altri, senza vedere la trave che c’è anche nel nostro occhio …
Laura Matelda Puppini
L’ immagine che accompagna il testo è tratta da: https://www.partitodemocratico.it/donne/femminicidio-fedeli-un-decalogo-opporsi-alla-violenza/. L.M.P.
https://www.nonsolocarnia.info/100-donne-uccise-nel-2023-da-mano-maschile-e-lanno-non-e-ancora-finito-una-riflessione-ed-una-conseguente-azione-mirata-per-modificare-il-contesto-sociale-che-da-preminenza-allindividualismo-ed/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2023/11/FEMMINICIDIO-images.jpg?fit=243%2C207&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2023/11/FEMMINICIDIO-images.jpg?resize=150%2C150&ssl=1ETICA, RELIGIONI, SOCIETÀMi telefona mia figlia Annalisa da Roma, (io non ho potuto raggiungerla per sopravvenuti motivi di salute e quindi sono ancora a Tolmezzo) arrabbiata, sconsolata: mamma con Giulia Cecchettin sono giunte a 100 le donne uccise quest’ anno, 2023, dal compagno, dal marito, dal fidanzato, dall’ ex…insomma ed in...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
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