31 dicembre 2019. Ed un altro anno è andato, la sua musica è finita … . Quante cose avrei voluto sapere che non hanno avuto risposta.
Vi confesso lettori che, per la fine di questo 2019, vorrei sapere alcune cose, che mi restano ignote.
Per esempio:
Vorrei sapere perché il sindaco di Ampezzo, non in quota Pd, ed alcuni del Pd si siano dati tanto da fare per difendere gli interessi di a2a, contro una legge nazionale che deve essere rispettata, e che appare giusta. Fosse stato il 1970 od il 1980, avremmo fatto i salti di gioia per una norma che ritornava alle regioni lo sfruttamento delle acque carniche e relativi introiti. (E nel merito vi invito a leggere: Franceschino Barazzutti. Idroelettrico: serve una scossa, in: www.nonsolocarnia.info).
Vorrei sapere come sta andando il settore del legno dopo i problemi dati pure da Vaia, e cosa sta facendo Emil Eberhard nei suoi boschi carnici alpini, perché i boschi sono una risorsa, le Alpi sono sotto tutela.
Vorrei sapere se qualcuno, dopo gli interventi di esperti anche all’isis F. Solari il 1° dicembre 2018 sulla struttura geomorfologica della Carnia, abbia pensato a fare una mappatura della friabilità dei luoghi, dei rischi e dell’impatto di nuove e vecchie centraline sulla montagna.
Vorrei sapere, al di là del documento di intenti, cosa pensa di fare Francesco Brollo, sindaco di Tolmezzo, per il clima, quando sinora ha solo favorito gare di moto in una piccola conca e non ha chiuso la palestra di addestramento detta anche pista guida sicura, che però si sente molto meno; ma anche cosa intende fare in generale per Tolmezzo e per la Carnia, e non sono solo io a chiedermelo, perché appare piuttosto oscuro ai più, ed anche a parte del suo elettorato.
Vorrei sapere cosa si pensa di fare per salvare e valorizzare l’archivio storico della Cooperativa Carnica, ma su questo scriverò.
Vorrei sapere se si intenda intervenire almeno con una manutenzione seria sulla statale che porta da Villa Santina a Rigolato, e cosa si intenda fare, in generale, perché la Carnia non si trasformi, come sta avvenendo, in una riserva indiana, quasi senza indiani.
Vorrei poi sapere che fine faranno i lavoratori di Automotive Lighting Italia, e tante altre cose su questa morente Carnia, i cui politici sembrano senza afflato, iniziativa, e scusatemi il dire “senza palle”, mosci e flosci. E lo scrivo come impressione, scusandomi subito con loro, e sperando di esser smentita.
Ø
Vorrei sapere, perché non capisco più nulla, come il dott. Arch. Riccardo Riccardi, un uomo solo, abbia pensato di organizzare la sanità in montagna, che ora appare piuttosto evanescente e comunque talmente sottoposta a ‘privacy’, quando le scelte di questo tipo dovrebbero esser partecipate, che non si sa nulla di nulla, quasi nessuno se ne interessasse più, ma mi scuso subito per questa impressione che abbiamo, credo, in molti.
Vorrei sapere chi ha deciso, ultimamente, che ogni bambino che necessita di un pediatra ospedaliero a Tolmezzo, essendo magari chiusi i pediatri di base, debba passare per il pronto soccorso normale, attendendo il triage infermieristico comune nella sala di attesa, una stanzetta talvolta piena di ammalati anziani ed infortunati che soffrono, oltre che di parenti che aspettano una qualche notizia, per poi fare un nuovo accesso in pediatria, ed attendere un pediatra, che di notte è solo reperibile magari a casa propria.
Vorrei sapere chi ha inventato la norma che i pediatri e medici di base possono ricevere solo su appuntamento, quasi che uno avesse un orologio magico per prendere appuntamento per quando si ammalerà, e come tale possibilità, credo data dal contratto, sia ancora tollerata.
Vorrei sapere perché nel 2019, ad un bimbo con mal di gola, che visitato presenta placche in gola e lingua gialla (tipica di infezione batterica, leggete su internet) non sia stato fatto subito un banale tampone per vedere se avesse uno streptococco A trasmissibile, con risposta qualche minuto dopo. (P.S. Due giorni dopo, visto l’intermezzo natalizio, tale positività tramite il tampone è stata accertata).
Vorrei sapere chi, in presenza di una diffusione della virosi detta mani bocca piedi, che può esser causata da germi diversi ma nessuno pare si sia interessato di sapere quale sia stata la causa dei numerosi casi a Tolmezzo e in Friuli, non ha fatto stare a casa i bimbi, chiuso le scuole e fatte accuratamente disinfettare, ma forse il settore igiene è stato soppresso o si occupa solo di vaccini.
Vorrei sapere se un anziano è acuto dove finirà, vorrei sapere se fra ipotesi di aiuto assistenziale, terzo settore e incentivi ulteriori alle case di riposo, seppur utilissime se ben organizzate, non si finirà in una situazione di concentramento degli anziani in poche strutture, togliendo al vecchio il riferimento territoriale, la libertà anche di dire i propri desideri e del godere nello stare all’aria aperta che, fra l’altro, aiuta la sintesi della vitamina D, in un contesto paraospedaliero ove le singole personalità sono parzialmente azzerate.
Vorrei sapere il perché della scarsa partecipazione (se i dati giuntimi rispondono a realtà) dei sindaci agli incontri della Conferenza dei Sindaci aas3, che avrebbe dovuto anche fare proposte in ambito socio- sanitario alla regione, ma che pare lasci fare alla regione stessa, in sintesi ora al dott. Riccardi, che però non conosce la realtà del territorio. Ma sono sicura che se i politici rispondessero ai dubbi dei cittadini, cosa che ormai non sono usi fare, ci si troverebbe davanti ai soliti “Eh ma …”.
Vorrei sapere, infine, come si possano adottare buoni stili di vita quando l’ambiente è inquinato, non si sa come funzioni il depuratore, l’acqua scarseggia nei fiumi se non quando vi sono alluvioni, ed il lavoro tende sempre più ad essere schiavistico, l’uomo è vissuto solo come un consumatore preda di chi produce, l’affetto, la comprensione, l’essere contenti di stare insieme è cancellato dal soggettivismo, ed il cinismo, più volte ricordato come elemento portante della nostra società malata in articoli di Il Fatto Quotidiano, tende a prevalere. Dovremmo riflettere prima di sputare sentenze, anche sui buoni stili di vita, secondo me, in un mondo che, fra l’altro, non riesce neppure a fermare il traffico e l’uso di stupefacenti.
Ø
Vorrei anche sapere che futuro aspetta quei due bimbi che sono miei nipoti, se il mondo non prenderà una svolta, e desidererei che politici, supportati da mezzi di informazione che fanno da gran cassa, finissero di comportarsi come gli aristocratici d’ antan, ed ad interessarsi solo alle elezioni viste come mezzo per prendere il potere, e ritornassero al servizio dei cittadini che li pagano per questo.
Tante cose vorrei sapere a fine anno, che non hanno avuto una risposta. E scusatemi se non ho capito certe cose, ma magari è limite mio, e dico subito che non è mia intenzione offendere alcuno, ma solo fare due riflessioni personali, su cui si può essere d’accordo o meno.
CON QUESTE CONSIDERAZIONI AUGURO A TUTTI UN BUON ANNO NUOVO, DI SALUTE, (È MEGLIO STAR BENE) E SERENITÀ, SPERANDO LO SIA PER TUTTI.
Ø
L’immagine che accompagna l’articolo è tratta da: https://it.blastingnews.com/tempo-libero/2019/12/oroscopo-del-giorno-31-dicembre-ultimi-sei-segni-fine-anno-spumeggiante-per-bilancia-003039027.html. La frase: “E un altro anno è andato, la sua musica è finita”, del titolo, è ripresa dalla canzone: “Un altro giorno è andato”, di Francesco Guccini.
Laura Matelda Puppini
https://www.nonsolocarnia.info/31-dicembre-2019-ed-un-altro-anno-e-andato-la-sua-musica-e-finita-quante-cose-avrei-voluto-sapere-che-non-hanno-avuto-risposta/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/oroscopo-del-giorno-31-dicembre-2019-astrologia-classifica-stelline-e-previsioni-segno-al-top-la-bilancia_2374431.jpg?fit=502%2C220&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2019/12/oroscopo-del-giorno-31-dicembre-2019-astrologia-classifica-stelline-e-previsioni-segno-al-top-la-bilancia_2374431.jpg?resize=150%2C150&ssl=1ETICA, RELIGIONI, SOCIETÀVi confesso lettori che, per la fine di questo 2019, vorrei sapere alcune cose, che mi restano ignote. Per esempio: Vorrei sapere perché il sindaco di Ampezzo, non in quota Pd, ed alcuni del Pd si siano dati tanto da fare per difendere gli interessi di a2a, contro una legge nazionale...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
Chiude, fra un mare di polemiche, la pizzeria di Forni di Sotto. (http://www.udinetoday.it/cronaca/chiude-la-cianalote-forni-sotto-accuse-comune-regione.html?fbclid=IwAR2M0eVEpTO3mRovi0x_A247jlNKkNmo-LTsQJojAYYEk4phXt9TS9G1k9o). Per fortuna ha aperto quella di Rigolato, e grazie a questa amministrazione ed al suo sforzo per far rivivere il paese.
Mi scrive Paolo Iussa, che fu anche sindaco di Enemonzo, e che mi ha inviato anche il prezioso materiale su “La montagna come risorsa”, che vorrebbe sapere come mai il giorno 12 dicembre 2019 all’Assemblea per la futura Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale (ASU FC), su 133 comuni che dovevano essere rappresentati, erano presenti solo 46, al momento del voto solo 33, di cui a Favore 26 Contro 6 Astenuti 1.
Ecco cosa succede se il medico di base riceve solo su appuntamento. Enzo Favero,”A Montebelluna dal medico di base solo su prenotazione: tutti in pronto soccorso”, in: https://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2020/01/02/news/a-montebelluna-dal-medico-di-base-solo-su-prenotazione-tutti-in-pronto-soccorso-1.38278401?fbclid=IwAR10VHXTdrcoffIr-E6VAJwreU1fHslb4K237EFG7lpL3FJPguhmTxZnY3Y.
“[…] il vicesindaco di Montebelluna mette sotto accusa l’organizzazione della medicina nel territorio, in quei casi in cui si deve prendere appuntamento per farsi visitare dal proprio medico di famiglia e non si va direttamente in ambulatorio quando si ritiene di averne bisogno.
È successo che sotto Natale c’è stato il boom di accessi al pronto soccorso ed è stato puntato il dito contro i medici di famiglia, che dovrebbero fare da filtro tra i propri pazienti e il pronto soccorso.
E così l’interpretazione data dell’intasamento dei pronto soccorso è stata che, con i medici di famiglia in vacanze natalizie, la gente che si sentiva poco bene è andata a intasare il pronto soccorso. Invece per il vicesindaco di Montebelluna la verità sta altrove e non in qualche giorno di vacanza natalizia del medico di famiglia, «perché – spiega – anche quando il medico di famiglia va qualche giorno in ferie c’è sempre un suo sostituto in servizio a cui gli utenti possono rivolgersi».
E allora dove sta l’inghippo? Secondo Elzo Severin sta nella nuova organizzazione data al servizio dei medici di famiglia, in pratica alla costituzione di gruppi di medici dove si va per appuntamento”.