A Cavazzo Carnico si parla del lago. Incontro pubblico domenica 18 febbraio 2024.
INVITO A INCONTRO PUBBLICO.
I Sindaci della ricostruzione postsismica dei tre Comuni della Val del Lago
Enore Picco, già sindaco di Bordano e già consigliere regionale,
Franceschino Barazzutti, già sindaco di Cavazzo C. e già consigliere regionale,
Ivo Del Negro, già sindaco di Trasaghis e già consigliere regionale,
consci dei nuovi gravissimi pericoli incombenti sul lago e la valle, quali:
1) la prepotenza con cui il Consorzio di bonifica della pianura friulana intende realizzare il suo progetto di derivazione dal canale di scarico del lago con inevitabili conseguenze negative sul lago, già fortemente compromesso, considerandolo un bacino a completa disposizione propria;
2) Il voltafaccia attuato dall’assessorato regionale alla difesa dell’ambiente che ha accantonato le ben tre proposte di fattibilità di bypass del lago elaborate dal “laboratorio lago”, composto anche da tre tecnici nominati dai Comuni della Val del Lago, e ha invece conferito incarico del costo di 50.000 Euro ad uno studio piemontese che, come volevasi, ritiene il bypass del lago negativo sotto tutti gli aspetti e propone “mitigazioni” e “attrattive” che snaturano ulteriormente il lago, che diventerà una palude tra poco più di 100 anni;
3) la sostanziale violazione del Piano Regionale di Tutela delle Acque che prevede il ripristino della naturalità e fruibilità del lago,
INVITANO ALL’ INCONTRO PUBBLICO A
CAVAZZO CARNICO SALA EX LATTERIA
DOMENICA 18 FEBBRAIO ORE 16
Ci trattano come una loro colonia. Reagiamo con forza. Difendiamo il nostro lago, la nostra valle, la nostra terra, la nostra dignità.
PARTECIPATE!
Enore Picco, Franceschino Barazzutti, Ivo Del Negro, sindaci della Ricostruzione.
Stampato in proprio, Val del Lago 14. 02.2024»
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Problemi.
Contro ogni proposta precedente, sostenuta anche a livello regionale, l’assessore Fabio Scoccimarro di Fratelli d’ Italia ha deciso che il bypass del lago che, come giustamente ha precisato il professore di chimica organica presso l’Università di Udine Paolo Strazzolini, è la condizione per procedere sulla via della rinaturalizzazione del Lago, non si farà e verrà fatto, partendo dalla fine del lago, un grande tubo per permettere l’utilizzo delle acque dello stesso, non rinaturalizzato e fangoso, a fini irrigui e per portare acqua potabile ad Udine e dintorni (per qualche anno, da che si sa) perché poi, se non si rinaturalizza il lago, questo morirà, sostendo quindi la proposta del Consorzio di bonifica Pianura Friulana e dal CAFC..
E nel merito rimando ai miei su www.nonsolocarnia.info:
Ma poi in rete si trova un secondo studio sul lago di Cavazzo…
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Infine, a compendio, riporto questo testo da: https://www.rainews.it/tgr/fvg/video/2024/02/nuova-condotta-raccogliera-lacqua-del-lago-di-cavazzo-818421ba-390f-4ac0-acf9-47f25ab5d401.html.
«”Nuova condotta raccoglierà l’acqua del lago di Cavazzo Presentato alla Regione dai consorzi idrici il progetto per l’opera che collegherà canale Sade e sistema derivatorio Ledra-Tagliamento“.
Assicurerà l’irrigazione dei campi e l’approvvigionamento di acqua potabile a un bacino di 170 mila abitanti e 46 comuni, tra cui Udine e Lignano Sabbiadoro. Il progetto per la realizzazione di una condotta di collegamento tra il canale Sade e il sistema derivatorio Ledra-Tagliamento è stato illustrato alla Regione in un incontro a Udine dal Consorzio di bonifica Pianura Friulana e dal CAFC.
“La condotta raccoglierà l’acqua di scarico naturale del lago di Cavazzo, senza alterare l’equilibrio idrico del lago, con ricadute positive su gran parte del territorio” ha commentato l’assessore regionale all’ambiente Fabio Scoccimarro. La progettazione, finanziata dal Consorzio, è già stata completata. Lo scorso ottobre la giunta aveva incluso l’opera nel Piano Nazionale di Interventi per la Sicurezza idrica con la richiesta di un finanziamento ministeriale di 105 milioni di euro.
“L’iter è in fase avanzata di istruttoria con procedura di autorizzazione unica regionale (Paur) che crediamo possa completarsi in nove mesi” ha detto ancora Scoccimarro. La condotta ha l’obiettivo di assicurare l’irrigazione di oltre 20 mila ettari della pianura friulana e la produzione di energia elettrica per il fabbisogno annuo di 25 mila abitanti.
E’ previsto anche l’utilizzo idropotabile della condotta con funzione di soccorso alla centrale di Molino del Bosso, assicurando la risorsa acqua non solo in condizioni di criticità idrica, ma anche in via ordinaria a semplice richiesta del gestore del servizio idrico ogni qualvolta ne ravvisasse l’esigenza».
Notate quanto si chiede per la centrale di Molino del Bosso!!!!!
E per inciso, il lago che ha un valore incommensurabile, non è una proprietà privata di un assessore o di un Consorzio! O tempora o mores!!!! ANDIAMO TUTTI AD ASCOLTARE A CAVAZZO I SINDACI DELLA RICOSTRUZIONE IN VAL DEL LAGO.
Laura Matelda Puppini
L’immagine che accompagna l’articolo mi è stata inviata da Franceschino Barazzutti, raprresenta l’immissione di fanghi nel lago, che verrebbe evitata dal bypass, ed è quella che accompagna l’invito. L.M.P.
https://www.nonsolocarnia.info/a-cavazz-ocarnico-si-parla-del-lago-incontro-pubblico-domenica-18-febbraio-2024/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2024/02/lago-con-pennacchio-di-fango.jpg?fit=1024%2C690&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2024/02/lago-con-pennacchio-di-fango.jpg?resize=150%2C150&ssl=1NewsINVITO A INCONTRO PUBBLICO. I Sindaci della ricostruzione postsismica dei tre Comuni della Val del Lago Enore Picco, già sindaco di Bordano e già consigliere regionale, Franceschino Barazzutti, già sindaco di Cavazzo C. e già consigliere regionale, Ivo Del Negro, già sindaco di Trasaghis e già consigliere regionale, consci dei nuovi gravissimi pericoli incombenti...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
“Esprimiamo piena solidarietà e appoggio – come abbiamo sempre fatto – a coloro che si battono per una rinaturalizzazione del Lago dei Tre Comuni e continueremo a portare la loro voce in Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia.
E ringraziamo altresì i tre ex-primi cittadini Barazzutti, Picco e Del Negro per il loro instancabile
impegno civile. Le politiche energetiche, cosiddette green, non possono non tenere conto dell’ambiente.
Il progetto del by-pass va studiato e non scartato. Non si può risparmiare sull’ambiente, visto
anche gli extra-profitti sull’energia. Preoccupa molto anche il progetto del Consorzio di Bonifica, che vuole prelevare a valle del Lago ulteriori risorse idriche nei periodi di siccità a fini sia irrigui che energetici. Come Open Sinistra FVG monitoriamo con attenzione quest’ultimo progetto anche per l’impatto che in periodo di siccità potrebbe avere sulle falde che alimentano gli acquedotti di acqua potabile in Friuli”. Furio Honsell,
Consigliere regionale di Open Sinistra FVG., (Comunicato del 15 febbraio 2024).