Conosco ‘Cramars’, presenza attiva da oltre 20 anni sul territorio della montagna friulana, per vari motivi e ho seguito quasi tutte le sue proposte informative e di dibattito volte al territorio: dagli incontri nel contesto di Friuli Future Forum, con gli interventi di Luca Capra, ingegnere di Trentino sviluppo; Erwin Durbiano di Dislivelli; Raffaele Trapasso funzionario di Ocse; Alberto Di Gioia, docente del Politecnico di Torino su: “Intraprendere, pensare, vivere in montagna”, a Innovalp 2017, 2018, 2019, che hanno portato sul territorio una serie di contributi interessantissimi e partecipati, e che hanno fatto conoscere a molti Tolmezzo, la Carnia, l’Alto Friuli. (1).  E ricordo pure la serata di presentazione del volume “La montagna degli altri” di Tanja Ariis, con importanti interventi da me riassunti in: ‘Quale politica per la montagna in questa Italia’, in www.nonsolocarnia.info.

Inoltre il il 27 giugno 2015, nel corso dell’assemblea dell’Associazione Giorgio Ferigo, Stefania Marcoccio, attuale presidente della cooperativa Cramars dopo Vanni Treu, illustrava il piano regionale PIPOL, Piano Integrato di Politiche per l’occupazione e per il lavoro, ancora in corso. Esso ha come finalità pure la possibilità di formare personale non inserito nel mondo del lavoro, mantenendo attiva la mente in momenti che paiono bui, sfruttando al meglio il tempo a disposizione, aumentando le conoscenze e le competenze personali, favorendo la rimotivazione. (2). E rammento anche un paio di serate per “La notte del lavoro narrato” e, nel periodo ‘buio’ del lock down, un progetto online per raccogliere testimonianze di vita, perchè nessuno si sentisse solo, sempre organizzati da ‘Cramars’.

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Il ‘Corriere della Sera’, il 3 agosto 2021, ha dedicato due foto e un articolo a’ Cramars’ in quanto è,  attualmente, una cooperativa che guarda al futuro quasi tutta al femminile, presieduta da Stefania Marcoccio e con vice- presidente Annalisa Bonfiglioli, e che si può dire abbia come motto”Noi vogliamo restare qui”, ma in una Carnia da ripensare.

Il gruppo di ‘Cramars’. Manca però Vanni Treu, volto storico della cooperativa. La foto è stata scattata da un fotografo professionista per l’articolo del Corriere della Sera pubblicato il 3 agosto 2021.

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Ma perché parlo oggi di ‘Cramars’? Perchè ha ottenuto un ambito riconoscimento: la bandiera verde di Legambiente per un suo progetto. Ma non è la prima. 

Telefono a Marco Lepre per informarlo del 26° raduno Raduno Carnia 4×4 Memorial Titta Concina, con fino a 50 mezzi partecipanti per 3 giorni (dal 17 al 19 giugno) alla scoperta del territorio carnico, con pure ‘prove offroad’, che in sintesi temo di risolvano nel percorrere sentieri e strade senza che nessuno, che io sappia, a livello istituzionale conosca l’intero percorso, tranne un breve tratto concesso dalla Comunità di montagna. E questo a mio avviso è gravissimo, perché questi soggetti, scambiando strade regionali o statali e terreni privati per propri, hanno, da quanto preannunciato, scorazzato qui e là, mettendo a repentaglio anche la sicurezza dei cittadini. Almeno questo è quello che si comprende dalle informazioni presenti in rete (Promoturismo) ed acquisite. Ma se questo non è esatto per cortesia correggetemi. E vi è stata una analisi del possibile inquinamento dell’aria da concentramento di motori? Ma quando mai ….

Ma per ritornare a Lepre, egli mi risponde che non può interessarsi del problema perché sta partendo per il Piemonte. Poi vengo a sapere che con lui è andato pure Vanni Treu ma a che fare lo scoprirò solo un paio di giorni dopo.

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«Legambiente ha premiato a Chiaverano (Torino) le Bandiere Verdi del 2022 e ha festeggiato la ventesima edizione della Carovana delle Alpi facendo un bilancio complessivo dell’iniziativa.

Quest’anno sono stati assegnati 19 riconoscimenti. Tra i premiati a livello regionale il Friuli-Venezia Giulia pareggia i conti con il Piemonte: rispettivamente 4 Bandiere Verdi a testa, superando sia il Trentino che il Veneto. Ed una bandiera verde è stata attribuita proprio a ‘Cramars’.

«Legambiente – scrive Vanni Treu  sul suo profilo facebook – ci ha nuovamente selezionati e ci ha insigniti di una ulteriore Bandiera Verde e quindi dell’importante onore di proseguire nella strada dell’Innovazione Sociale con le seguenti motivazioni: “l’integrazione delle Vetrine Digitali con l’acquisto di prodotti da banco, pratica virtuosa per favorire la permanenza dei piccoli negozi in montagna».

Questa la spiegazione della scelta: «Il declino demografico, evidente soprattutto nella montagna interna è accompagnato da una progressiva riduzione dei servizi. Ultimi baluardi rimangono spesso i piccoli negozi di prossimità  erogatori di servizi a favore di chi vi abita. Per restituire centralità e forza a queste attività, la cooperativa per lo sviluppo locale Cramars di Tolmezzo e l’impresa sociale Melius hanno avviato un progetto inedito finanziato dalla Fondazione Friuli: Proxima, la vetrina di prossimità. ProXima è una piattaforma usufruibile tramite un totem a display verticale situato all’interno del negozio (bar o piccoli alimentari) che consente di accedere ad una vasta offerta di prodotti e servizi di prossimità strutturati, per residenti ed ospiti, costruiti su misura e funzionali al punto vendita. Il sistema consente di acquistare prodotti non disponibili al banco e reperibili nello stesso negozio nei giorni successivi.
Motivazione: l’integrazione di “vetrine digitali” (totem) per l’acquisto di prodotti e servizi con i prodotti al banco favorisce la permanenza dei piccoli negozi nella montagna interna». (3).

Ma non è l’unica o la prima bandiera verde che riceve ‘Cramars’. Infatti nel 2015 ‘Cramars’ si è aggiudicata la prima Bandiera Verde nel 2015 grazie al Progetto Carnia Greeters, un’iniziativa di accoglienza sostenibile che ancora oggi vive di vita propria. (4). E ricordo che le bandiere verdi vengono date a realtà che dimostrano il coraggio della sostenibilità e che si presentano come avanguardie di modernità in montagna. (5). E secondo me ‘Cramars’ avrebbe meritato una bandiera verde, magari cumulativa, pure per ‘Innovalp’. 

Ma esiste anche il progetto per la Val Resia. Ecco che anche quello è diventato Bandiera Verde del 2022. Solo che per esso la bandiera verde è stata data al Comune di Resia con cui ‘Cramars’ ha collaborato.

Infatti l’amministrazione comunale di Resia, con fondi Pnrr, ha steso, fra i pochi, un progetto di ripresa e resilienza a cui hanno partecipato 77 persone, aderendo ai vari tavoli e ponendo la Val Resia uno dei primi comuni in Italia ad aver elaborato un piano in tal senso. Esso però non ha rappresentato un elenco dei desiderata ma un processo che ha delineato i valori chiave, le strategie, le idee, le proposte e le ipotesi progettuali.  Il processo partecipativo, ha assunto una doppia valenza, in quanto è stato realizzato sia in presenza che da remoto, durante i vari periodi di lockdown causati dal COVID. Il tutto è stato possibile grazie ad un software sviluppato da Sherpa srl, una startup di UniPD.
«Temi e ambiti di proposta approfonditi: le risorse naturali e il loro utilizzo sostenibile (settore primario, i riordini fondiari in montagna), l’importanza del paesaggio frutto di una secolare storia coevolutiva tra abitanti della valle e l’ambiente naturale, il turismo sostenibile e la mobilità dolce; l’ energia in chiave sostenibile, la rigenerazione materiale (patrimonio edilizio e paesaggio) e immateriale (arte, lingua, cultura, musica e danza,…); i servizi alle persone e il welfare di prossimità; la digitalizzazione a supporto della persone, imprese e attività (turismo,…). Il Piano è stato promosso dall’Amministrazione Comunale e sviluppato da Cramars (cooperativa per lo sviluppo sociale) di Tolmezzo». (6).

Insomma non male per ‘Cramars’, che può muoversi qui a testa alta!!!

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Sono state assegnate però altre bandiere verdi in Fvg: una al comune di Malborghetto – Valbruna, per l’organizzazione del territorio (7) e una a Paola Zaccone e Tatiana Sbaragli per il loro allevamento di capre asiatiche da fibra cashmere, realizzato a Frisanco assieme alla collaboratrice Martina De Florio. (8). Ora anche queste realtà meritano il plauso mio, nostro e della regione, e se ho dedicato loro poche righe è solo perchè l’articolo è relativo a ‘Cramars’.

Ma una ulteriore bamdiera verde è stata data pure a “tre ragazzi in gamba” di Betania di Tolmezzo: Tommaso, Matteo ed ad un altro Tommaso, tre ragazzi in gamba di 13 e 14 anni «che non solo hanno contribuito ad una meritoria attività di volontariato che ha permesso di dotare il quartiere in cui vivono di un bel percorso pedonale, ma si sono anche distinti per aver promosso un’originale iniziativa in difesa di quanto realizzato». (9). Vi è infatti a Betania uno spazio che, fino al 2009, era un’area marginale degradata, dove venivano abbandonati i rifiuti e la vegetazione non era curata. Esso è stato trasformato, grazie all’impegno della Consulta Frazionale, dell’Associazione Polisportiva e Culturale del borgo, a numerosi residenti ed alle scuole, in un bel percorso pedonale protetto, frequentato da famiglie e anziani. Ora già durante l’esecuzione dei lavori, alcuni ragazzi avevano notato la cattiva abitudine di alcuni “appassionati” di motocross ed enduro di attraversare, senza nemmeno rallentare, il “loro” sentiero, in occasione delle scorrerie verso il conoide di deiezione del Monte Amariana. Così detto e fatto: 3 di loro: Tommaso ed i due gemelli Matteo e Tommaso hanno posto all’ entrata di detto spazio un bel cartello riportante la scritta: “Vierato l’ingresso alle moto” (10) iniziativa che non solo è stata premiata, ma che dovrebbe, in Carnia, venire incentivata.

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Purtroppo sono state attribuite, come ogni anno, anche un paio di bandiere nere in Regione da Legambiente. Una è andata al comune di Clauzetto «per aver autorizzato la costruzione di una struttura edilizia privata sulla sommità del Monte Rossa visibile, a grande distanza, dalla pianura, in un’area di rilevante interesse dal punto di vista faunistico» (11), una seconda al Comune di Verzegnis, per una sovradimensionata e inutile opera di protezione caduta massi a Pozzis, che ha impattato in modo negativo sull’ambiente. (12).

Ma secondo me, e scusatemi l’ardire, una bandiera nera avrebbe dovuto andare anche alla Regione Fvg per la sua pianificazione territoriale, fatta da nuove carrarecce montane camionabili, dal futuro mostro in cemento cioè il’nuovo Burlo’ inutile visto che è stato messo a posto il vecchio, dalla già progettata ovovia a Trieste, dai 5 milioni di euro per il nuovo municipio a Forni di Sopra e da quelli che sono giunti od arriveranno a Paularo per lo stesso motivo, solo per dirne qualcuna, e dal mancato finaziamento per il Cai di 100.000,00 euro con conseguente abbandono della manutenzione dei sentieri a cui quella somma serviva. Ma in compenso in futuro andremo in montagna in macchina o moto – si fa per dire.

E per ora mi fermo qui e questo ho scritto per riportare il riconoscimento a ‘Cramars’ non per offendere qualcuno.

Laura Matelda Puppini

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(1) Cfr. i programmi di Innovalp su nonsolocarnia: https://www.nonsolocarnia.info/ventanni-di-cramars-il-programma-di-incontridibattito-innovalp-23-25-marzo-2017-a-tolmezzo/; https://www.nonsolocarnia.info/innovalp-2018-idee-per-la-montagna-programma/; https://www.nonsolocarnia.info/ritorna-innovalp-ecco-il-programma-da-cramars-e-come-iscriversi-ai-tavoli-che-interessano/ – quest’ ultimo relativo al 2019.

(2). Per il programma PIPOL, cfr. Montagna, imprenditorialità, cooperazione: con l’anpi a Paluzza, in: www.nonsolocarnia.info. Per PIPOL cfr. anche https://www.pipol.fvg.it/.

(3) Le “bandiere” di Carovana delle Alpi: nella nostra regione assegnate 5 “verdi” e 2 “nere”,https://www.legambientefvg.it/component/content/article/2-uncategorised/2661-le-bandiere-di-carovana-delle-alpi-nella-nostra-regione-assegnate-5-verdi-e-2-nere?Itemid=337.

(4) Cfr. anche: https://www.carniagreeters.it/home/, sito ufficiale di Carnia Greeters. In esso potrete trovare anche interessanti proposte. 

(5) Cfr. Carovana delle Alpi 2022. Rapporto di Legambiente, p. 36. Vedi anche: https://www.coopcramars.it/?s=proxima.

(6) Ivi, p. 37. 

(7) Ivi, p. 35 e www.comune.malborghetto-valbruna.ud.it o https://visitvalcanale.it.

(8) Carovana delle Alpi 2022. Rapporto di Legambiente , p. 34.

(9) Le “bandiere” di Carovana delle Alpi: nella nostra regione, cit.

(10) Ivi.

(11) Carovana delle Alpi 2022. Rapporto di Legambiente, p. 53.

(12) Le “bandiere” di Carovana delle Alpi: nella nostra regione, cit.

L’immagine che accompagna l’articolo è una elaborazione in verde del logo di ‘Cramars’ per i suoi venti anni elaborato in verde. (Colore dell’originale: arancione). L.M.P.

https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2022/06/cramars-Immagine1.jpg?fit=371%2C371&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2022/06/cramars-Immagine1.jpg?resize=150%2C150&ssl=1Laura Matelda PuppiniECONOMIA, SERVIZI, SANITÀConosco 'Cramars', presenza attiva da oltre 20 anni sul territorio della montagna friulana, per vari motivi e ho seguito quasi tutte le sue proposte informative e di dibattito volte al territorio: dagli incontri nel contesto di Friuli Future Forum, con gli interventi di Luca Capra, ingegnere di Trentino sviluppo;...INFO DALLA CARNIA E DINTORNI