Ampezzo 29 ottobre: incontro su carteggio Cioni Nigris e resistenti ampezzani. Seguirà uno spettacolo di “luci immagini rime” giocato su personaggi carnici.

Siete tutti invitati  all’incontro, promosso dall’ Anpi di Ampezzo con il patrocinio del Comune di Ampezzo, che si terrà il 29 ottobre 2016 ad Ampezzo, sede della gloriosa Repubblica Libera della Carnia e dello Spilimberghese e Maniaghese (allora detta della Carnia e del Friuli),  alle ore 17, presso Palazzo Angelo Unfer, sala conferenze, che avrà come oggetto il Carteggio fra l’ampezzano Ciro Nigris, capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, e l’ingegner Rinaldo Cioni, direttore della miniera di Cludinico di Ovaro ucciso dai cosacchi il 2 maggio 1945, da me pubblicato con il titolo “Caro amico ti scrivo” su Storia Contemporanea in Friuli n. 44.

Come altre volte parlerò io, narrando, leggendo alcuni brani e commentando, proiettando diapositive d’epoca, cercando di non tediarvi, e ricordando anche i partigiani ampezzani a me noti che lottarono per cacciare i tedeschi invasori ed i cosacchi e per riavere la propria Patria. Infatti non bisogna dimenticare che qui vi era l’Ozak, sotto controllo tedesco, e che i giovani o dovevano arruolarsi sotto l’esercito nazista o lavorare per la grande Germania, e chi non lo voleva fare veniva deportato o torturato ed ucciso. Pertanto molti salirono in montagna e si unirono ai partigiani senza avere preciso colore politico, e molti non avendolo mai, essendo vissuti sotto il fascio che impediva di pensare diversamente dal Partito. Inoltre la morte per mano fascista del povero Giobatta Candotti, che fece indignare il paese intero, viene riconosciuta da Michele Gortani come l’inizio della resistenza carnica vera e propria e nulla fu come prima.

All’incontro seguirà, alle ore 20.30, lo spettacolo Light Show & dj set, firmato da Tubet ed Hybrida, di luci, immagini, colori, con ritratti di Danilo De Marco, ed un omaggio ai poeti della Carnia, al pensiero di Romano Marchetti, alla grafica di Luciano Martinis.

Laura Matelda Puppini

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