Comunicato La Vicìna. 2000 sì per salvare il fiume Fella. – lunedì 11 presentazione in Regione della prima petizione. Ma continuate a firmare.
Ricordatevi che: Lo sfruttamento idroelettrico privato minaccia lavoro, ambiente e sicurezza idrogeologica. Contro la centralina sul Fella, firmate la petizione su Change.org.
Il Canal del Ferro non può essere sacrificato «sull’altare del profitto privato e di iniziative che, al di là di irrisorie “compensazioni”, non garantiscono serie ricadute economiche sul territorio, in termini di approvvigionamenti energetici puliti, di lavoro e di sicurezza idrogeologica». Ispirato da tale convinzione, lunedì 11 gennaio, il Comitato popolare nato per la protezione del bacino idrografico del Fella consegnerà al Presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, la Petizione “Un patrimonio comune da proteggere / Liberiamo il fiume Fella dalle speculazioni”.
Superando le molteplici difficoltà causate dalla pandemia e nel totale rispetto delle necessarie misure di prevenzione, il documento è stato sottoscritto da oltre mille 200 cittadini maggiorenni dei Comuni di Chiusaforte, Dogna, Malborghetto-Valbruna, Moggio Pontebba, Resia e Resiutta, oltre che da numerose persone di altre Comunità di ogni parte della Regione.
L’atto ufficiale della consegna avverrà presso l’Ufficio di rappresentanza della Presidenza del Consiglio regionale, a Udine in via della Prefettura, alle ore 15. I delegati del Comitato, provenienti da Bagni di Lusnizza, Chiusaforte, Moggio, Pietratagliata e Pontebba, saranno accompagnati dal Vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Mazzolini, che nel rispetto della norma sarà il Consigliere che supporta le ragioni della Petizione.
Il documento indirizzato al Consiglio regionale è apertamente sostenuto dall’Associazione dei Consorzi vicinali della Val Canale, da Legambiente e dai Comitati carnici per la tutela delle acque, che saranno rappresentati a Udine da Franceschino Barazzutti.
Non casualmente, l’appuntamento di lunedì 11 gennaio precede di pochi giorni la nuova udienza presso il Tribunale superiore delle Acque pubbliche di Roma, ove la società “Idroelettrica Fella” spera di ottenere l’annullamento degli atti della Regione che hanno decretato sia l’inefficacia della “Pubblica utilità” che la decadenza dell’“Autorizzazione Unica, che le avrebbero consentito di realizzare l’ennesimo Impianto idroelettrico del Canal del Ferro, ove le acque del bacino idrografico sono già sfruttate da 35 Centrali(alle quali potrebbero aggiungersi altre 11 per cui è in corso un “Procedimento di Autorizzazione”).
Anche alla luce di questi impressionanti dati, la Petizione chiede alla Regione il massimo impegno per difendere il suo pronunciamento sulla Centrale di San Rocco di Pontebba, come pure un totale ripensamento della propria Politica di settore, stabilendo, fra l’altro, la «sospensione/moratoria immediata di tutte le domande di derivazione idroelettrica, presentate o già in istruttoria», al fine di individuare «i corsi d’acqua che per il loro pregio vanno inderogabilmente mantenuti integri»; verificare l’«osservanza dei parametri di concessione e delle prescrizioni» sulle derivazioni in esercizio; scongiurare la progettazione di “Centrali a catena”; stabilire «sanzioni severe, compresa la revoca della concessione, ai concessionari che derivano maggiori volumi d’acqua rispetto a quanto concesso»; e garantire, attraverso controlli stringenti, «il deflusso ecologico in alveo, previsto dalle normative».
Il Comitato spontaneo per la difesa del fiume Fella rende noto che continuerà la propria battaglia anche attraverso la Petizione on line, rivolta al Presidente della Regione, Massimiliano Fedriga. Tale appello, già sottoscritto da oltre mille persone, può essere firmato sulla piattaforma www.change.org (per informazioni: Gruppo WhatsApp “Salviamo il Fella” / 320 0430247).
La Vicìnia. (Gnovis/Novice/Nachrichten/News La Vicìnia – http://www.friul.net/vicinia.php / vicinia@friul.net – protezion e avignî des propietâts coletivis in Friûl e te provincie di Triest, zašcita in razvoj skupnih posestev u Furlaniji in na Krasu, protezione e futuro delle proprietà collettive in Friuli e nella provincia di Trieste).
___________________
L’immagine che accompagna l’articolo mostra il fiume Fella a Pietratagliata e mi è giunta da : La Vicìnia. Laura Matelda Puppini
https://www.nonsolocarnia.info/comunicato-la-vicina-2000-si-per-salvare-il-fiume-fella-lunedi-11-presentazione-in-regione-della-prima-petizione-ma-continuate-a-firmare/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2020/12/dal-ponte-strallato-di-Pietratagliata.jpg?fit=1024%2C768&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2020/12/dal-ponte-strallato-di-Pietratagliata.jpg?resize=150%2C150&ssl=1AMBIENTERicordatevi che: Lo sfruttamento idroelettrico privato minaccia lavoro, ambiente e sicurezza idrogeologica. Contro la centralina sul Fella, firmate la petizione su Change.org. Il Canal del Ferro non può essere sacrificato «sull’altare del profitto privato e di iniziative che, al di là di irrisorie “compensazioni”, non garantiscono serie ricadute economiche sul...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
Rispondi