Da Fabia Tomasino. Comunicato dalla Valcellina su quella centralina nella foresta naturale del Prescudin.
Dispiace leggere questo comunicato stampa, che ci indica come la svendita ai foresti delle risorse naturali continui in Fvg, anche in zone di alto valore ambientale e turistico, magari facendolo perdere, continui. Laura Matelda Puppini.
L’immagine, che rappresenta la foresta del Prescudin nei paraggi di Villa Emma, è tratta da: https://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g1600537-d10743863-Reviews-Foresta_Regionale_del_Prescudin-Barcis_Province_of_Pordenone_Friuli_Venezia_Giu.html.
«Il Comitato Valcellina lamenta di essere venuto a sapere per caso, a cose fatte, della costruenda centralina elettrica di 99,99 KW da parte di un privato nella naturale Foresta Regionale del Prescudin. Subito ha inviato al sindaco di Barcis e agli Enti regionali che l’ hanno autorizzata le proprie osservazioni, per contestare questa scelta inopportuna, che ha sempre un impatto ambientale in questo contesto. Non si legge una valutazione del proprietario della Foresta Regionale: che non conti affatto il suo parere? Tale Foresta è dichiarata area “wilderness” ( natura selvaggia), di studio sperimentale e di biodiversità e il torrente Prescudin è purtroppo di tipo disperdente nel confronto delle portate superficiali, avendo l’ alveo già una perdita di acqua superficiale del 35% lungo il percorso del tratto sotteso dalla derivazione di oltre 1 km. Inoltre, il Comitato, sostenitore del motto ” acqua nostra utili nostri”, non capisce perchè la Regione continui a favorire un privato a sfruttare le nostre risorse idriche per lasciarci solo dissesti a casa nostra: abbiamo già il Concessionario Edison Edf che lo fa bene da troppo tempo lasciandoci un lago interrito e non sborsando un euro per il ripristino del nostro territorio, da sempre in emergenza. Non ne vogliamo un altro, finchè non abbiamo regolamentato il primo. Questo privato, per questa centralina, riceverà degli incentivi statali che sono il triplo del ricavato della vendita dell’ energia: ecco il suo unico vantaggio: su una spese di 500 mila euro, recuperabili in 4 anni, con gli incentivi incassati e la vendita dell’ energia questo privato in 20 anni si intasca qualche milione di euro, per dare al Comune di Barcis appena 2000 euro annui. Se proprio dobbiamo costruire una centralina in loco, almeno che la faccia il Comune promuovendo una Comunità Energetica. Infatti non capiamo come mai il nostro sindaco non si accordi con gli altri sindaci, coinvolgendo noi residenti, per sfruttare noi stessi, a nostro beneficio, il mix energetico energetico rinnovabile che caratterizza la montagna (le risorse idriche, il fotovoltaico e le biomasse ) per promuovere dal basso una Comunità Energetica. Una Comunità Energetica che per legge avrebbe detrazioni al 110% e incentivi per noi produttori e consumatori e ci porterebbe finalmente fuori dalla logica delle multinazionali che dall’ alto ci danno l’ energia a caro prezzo sulla bolletta e ci impongono il loro potere. Saremmo autonomi, protagonisti. e tuteleremmo le nostre risorse idriche. Due mesi fa a i sindaci si erano incontrati a Claut per informarsi sulle Comunità energetiche, ma pare che nessuno ci abbia fatto un pensierino, a parte quello di Andreis. Crediamo che il nostro sindaco, in accordo con gli altri, possa trovare facilmente gli investimenti per questa buona causa: che aspettiamo allora di informare la popolazione della Valle su questa opportunità delle Comunità Energetiche che anche le banche vedrebbero con favore? Diamo come garanzia il Palazzo Centi, su cui il nostro Comune sta pagando ancora un mutuo per la scelta scellerata di sindaci precedenti».
Comitato Valcellina.
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