Divagando, si fa per dire, sulla “scure” Lorenzin sulla salute di noi italiani. Siamo davvero ancora in Europa?
Premettendo che non sono medico, a me, leggendo l’elenco delle prescrizioni cioè prestazioni, in sintesi, tagliate dalla ministra Lorenzin , e dalla stessa definite ” esami inutili” , a causa di una ricerca sulle prescrizioni legate a quella che qualcuno dell’ Università Cattolica del Sacro Cuore di Gesù, privata, ha definito la medicina difensiva,viene la pelle d’oca. Tagliata tutta l’ odontoiatria, ma quando, sdentati, cioè in piena edulìa, anche perché non viene più praticata l’ablazione del tartaro e non ci ribaseranno neppure più la dentiera, noi italiani anziani o meno, anche, pare, in età pediatrica, avremo guadagnato, grazie al Governo, mal di stomaco e dolore cervicale, tranquilli: potremo ricorrere a maxillo facciale, che non si sa come potrà intervenire, farci prescrivere una gastroscopia, e fare i raggi alla schiena. A meno che, nel frattempo, non abbiamo guadagnato anche qualche infezione. Tagliate l’alfa amilasi e udite, udite, la creatinina, perché la ministra è sicura che a tutti i reni funzionano e la dialisi non costa nulla, e, tra l’altro, senza creatinina, nessun radiologo inietta un mezzo di contrasto, ma stiamo tranquilli: molta radiologia diagnostica è tagliata, in particolare la risonanza magnetica muscolo scheletrica, cioè quella che serve per studiare le articolazioni (caviglia, ginocchio, anca, polso, gomito, spalla) e i muscoli degli arti inferiori, e che permette al radiologo ed al paziente di non prendere radiazioni. Se avete qualche importante problema renale, vi verrà diagnosticato con la sfera magica, e se un medico ipotizzasse, a caso, una possibile aritmia: tranquilli: dovete vedere positivo, perché tanto non potete fare gli elettroliti. Se poi ci venisse un tumore, patologia che è in aumento anche a causa di problemi ambientali e di inquinamento, e, per disgrazia, dovessimo ricorrere alla terapia del dolore, sarà preferibile che cerchiamo altro modo di contenerlo perchè la terapia del dolore da metastasi ossee, (presente in molti tumori in fase terminale, cfr. www.airc.it/tumori/ tumore alle ossa.asp), è stata soppressa. Non si sa, poi, perchè non si debba più ricercare la chlamydia, dato che non è precisato come si debba fare, dopo il taglio di alcune metodiche, (e quella trachomatis può portare a stenosi dell’ uretra), e qualche altro batterio patogeno: vorrà dire che, nel caso specifico, le infezioni si vedranno ad occhio. Naturalmente questo vale in particolare per i poveri e poverissimi, perchè, per fortuna, pare che il Governo, finchè restano due lire in tasca, permetta di ricorrere alla sanità privata.
Se poi, da anziani, al medico viene il dubbio che abbiate una anemia da carenza di ferro, patologia presente nei vecchi ma anche in giovani mestruate, fate training autogeno per non adirarvi con il governo, tanto l’ analisi principale non potete farla.
Se avete un cancro, magari ad insorgenza ambientale, sorridete e rilassatevi, tanto non potete più fare una radioterapia stereotassica corporea, che è una innovativa tecnica radioterapica non invasiva che permette di inviare una elevata dose di radiazioni direttamente sul volume tumorale con estrema accuratezza e precisione, provocandone la morte cellulare (necrosi). Tale tecnica viene eseguita in regime ambulatoriale e non richiede alcun tipo di anestesia, il paziente non è in nessun momento radioattivo e può proseguire la sua normale vita familiare. (http://www.humanitas.it/pazienti/trattamenti/radioterapia/658-radioterapia-stereotassica-corporea). È fra gli esami che la ministra sospetta vengano previsti in genere a caso, in un contesto di medicina difensiva, come la radioterapia cutanea. E così dovrete fare una radioterapia non mirata, e diventare radioattivi, ma che vuoi che sia, in fin dei conti nel medioevo era peggio. E via dicendo.
Insomma per dirla fuori dai denti ed alla veneta pare che : “Xè peso el tacon del buso”, e si rischia, oltrettutto, di spendere alla fin fine, di più per “rattoppare” poi i guai fatti, con netto peggioramento della qualità della vita degli italiani, anche a livello sociale, lavorativo, familiare, per non fare una creatinina, esame da poche lire, o che ne so.
Se poi mi sono sbagliata correggetemi, e sono mie considerazioni personali senza voler offendere alcuno, per carità. Sapete, ogni tanto vien voglia di scrivere qualche considerazione personale. E c’è da chiedersi se siamo in Europa.
E questo perché Renzi vuol tagliare le tasse sulla casa ai ricchi e non ha problemi, tanto i parlamentari e pure i loro familiari …
Per quanto riguarda i parlamentari, così si legge su: https://it.finance.yahoo.com/notizie/assistenza-sanitaria-parlamentari-quanto-costa-104108995.html, 23 maggio 2013:
«I parlamentari italiani guadagnano troppo. Almeno rispetto alla media europea. E come se non bastasse l’indennità, unita alla diaria e al rimborso spese, gli onorevoli e i senatori della Repubblica possono anche contare, tra i tanti privilegi, sull’assistenza sanitaria integrativa. Una sorta di mutua “privata”, che come definizione poi è un paradosso, considerato che i soldi per il fondo vengono detratti da una parte dello stipendio lordo dei parlamentari, è bene non dimenticarlo, ossia dai soldi dei contribuenti.
Nei giorni scorsi si è tornato a parlare dell’assistenza sanitaria integrativa perché l’Ufficio di presidenza della Camera ha concesso la possibilità di estenderla anche ai conviventi dello stesso sesso. Sì perché il rimborso per le prestazioni sanitarie dei parlamentari è esteso anche ai conviventi more uxorio – questa modifica è stata introdotta dall’allora presidente di Montecitorio, Pier Ferdinando Casini – e ai familiari. Ma anche ex parlamentari, ai beneficiari di quota del vitalizio, nonché ai giudici e presidenti emeriti della Consulta. In totale ci sono 5mila e 600 iscritti circa che possono tranquillamente godere di rimborsi per prestazioni sanitarie più o meno necessarie. La domanda sorge spontanea: in tempi di austerity e di grave crisi economica, quanto costa questa “cassa mutua privata” alle tasche degli italiani?
All’incirca 12 milioni di euro all’anno. Approssimati per eccesso. Un’enormità, considerato anche che con i 12mila euro mensili che si intasca un parlamentare, la necessità di chiedere rimborsi per un massaggio termale suona più come uno schiaffo alla miseria. I dati sono stati diffusi, già un paio di anni fa, dai radicali che con la loro campagna Parlamento Wikileaks avevano svelato i segreti di Montecitorio e dintorni.
Ebbene, nel 2010 il fondo di assistenza sanitaria integrativa ha rimborsato spese per 10,1 milioni di euro. Un dato in lieve calo rispetto agli oltre 11 milioni del 2009 e ai circa 12 milioni dell’anno prima. Le maggiori voci di spesa sono rappresentate da ricoveri e interventi (3,17 milioni di euro, 31,3 per cento del totale) e odontoiatria (3,09 milioni, 30,5 per cento), mentre un altro 10 per cento circa è costituito dai 973mila euro di rimborsi per fisioterapia. Ben 3mila e 636 euro se ne vanno per l’omeopatia, oltre 745mila euro tra analisi e accertamenti. Il dato curioso è che negli scorsi anni 153mila e 139 euro sono stati spesi per il rimborso del ticket, ossia deputati, ex deputati e familiari hanno deciso di rivolgersi al servizio sanitario nazionale, pagando, per poi richiedere il rimborso della spesa alla Camera.
Per avere diritto all’assicurazione sanitaria integrativa occorre iscriversi al Fondo di solidarietà – esiste sia per i senatori sia per i deputati – che eroga un rimborso, sino alla cifra stabilita dal regolamento. Fino all’anno scorso il tetto massimo di spesa era di mille e 860 euro all’anno. Superata questa soglia, onorevoli e senatori dovrebbero mettere mano al loro portafoglio. La quota di adesione al Fondo è di circa 550 euro al mese, che vengono trattenuti dallo stipendio lordo del senatore di turno. A conti fatti, mica male. Anche perché, sempre curiosando tra i dati resi pubblici dai radicali, ci si accorge che ben 7,3 milioni di euro degli oltre 10 di rimborsi vanno agli ex deputati. Come se non avessero già diritto ad incassare una pensione dopo aver passato 5 anni seduti sugli scanni del Parlamento. Le voci di spesa sono varie: gli occhiali valgono 488mila euro, le protesi ortopediche 37mila e 412 euro, quelle oculistiche valgono 186mila e 400 euro, solo 7mila e 653 euro per l’assistenza infermieristica. E fino a qui, si potrebbe anche pensare a cure mediche necessarie alla salute. Ma anche al benessere. Oltre 200mila euro sono stati rimborsati per le cure termali e quasi 260mila per la psicoterapia.
Insomma gli aventi diritto all’assistenza sanitaria integrativa sono un piccolo esercito. Puntualmente pagato con i soldi dei contribuenti. I quali, però, non possono certo accedere a questi privilegi perché il fondo è riservato esclusivamente ai parlamentari. Che con il generoso stipendio mensile, non si capisce proprio perché debbano farsi rimborsare la visita medica o il massaggio della moglie con i nostri soldi».
E chiudo qui, perché non posso neppure ” farmi un fegato così” come si suol dire, non sapendo se potrò eseguire poi una banale bilirubina, e ast, alt, ggt: ma pare di sì, per ora, perchè se un ministro può indicare prestazioni mediche possibili o no per il ssn oggi, dallo stesso definite inutili, lo potrà fare anche domani. Inoltre non si capisce ancora il rapporto pubblico privato che il Governo vuole predisporre, anche tenendo conto del ruolo del medico di base o di medicina generale, che dir si voglia, che esce stravolto dalla riforma, alla luce dei tagli di donna Beatrice e delle sue riforme epocali, e delle ingerenze governative nella professione medica.
Pensate che in una prima bozza, si volevano tagliare i farmaci oncologici salvavita!
Invito chi non lo avesse fatto, a leggere i miei precedenti stesso argomento.
Laura Matelda Puppini
https://www.nonsolocarnia.info/divagando-si-fa-per-dire-sulla-scure-lorenzin-sulla-salute-di-noi-italiani-siamo-davvero-ancora-in-europa/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2015/09/TAGLI-LORENZIN-COLORATA-Immagine1.jpg?fit=902%2C728&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2015/09/TAGLI-LORENZIN-COLORATA-Immagine1.jpg?resize=150%2C150&ssl=1ECONOMIA, SERVIZI, SANITÀPremettendo che non sono medico, a me, leggendo l'elenco delle prescrizioni cioè prestazioni, in sintesi, tagliate dalla ministra Lorenzin , e dalla stessa definite ' esami inutili' , a causa di una ricerca sulle prescrizioni legate a quella che qualcuno dell' Università Cattolica del Sacro Cuore di Gesù, privata,...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
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