Non è la prima volta che una fabbrica in Carnia chiude per spostarsi in Cina, (vedi De Longhi) dove ora, evidentemente, la situazione economico produttiva è più stabile che in una Europa che ha perso quasi tutto per esporsi pesantemente nella guerra in Ucraina, da cui non ha derivato che crisi e spese e per sostenere gli Usa, il che si è dimostrata pura follia. Vi era chi, solo un paio di anni fa, pensava a facili vittorie, alal distruzione della Russia, ad un mercato energetico alternativo al metano di Gasprom agli stessi prezzi , a lucrosi investimenti per la ricorstruzione dell’ Ucraina, per poi accorgersi che solo il pensarlo era pura follia.
Ed ora la crisi si sente un po’ dovunque in Ue, mentre governi vacillano e Meloni, in questo momento di difficoltà, per dirla con Massimo Giannini che ho per questo suo pensiero molto apprezzato, invece di smorzare i toni del dibattito interno, aizza e continua una guerra personale contro l’ uno e l’altro, ruolo che, secondo Giannini, non compete ad un Presidente del Consiglio ma, dico io, ad un ‘agit prop’ in questo caso di destra. E lo dico senza voler offendere, e se erro correggetemi.
E mentre la Presidente del Consiglio lancia strali contro Landini, Schlein e Prodi, l’economia si avvia verso un anno nero, senza che la politica osi affontare con coraggio il problema ma fermandosi a vecchie ripicche personali e varando norme contro le manifestazioni e l’espressione del proprio pensiero, mentre in regione si seguono schemi e progettoni di grandi opere da anni cinquanta e si pensa ancora allo sci, quando già vi è chi cerca, negli Appennini, di riconvertire il turismo montano.
Ma torniamo a noi. Riporto qui il comunicato di Furio Honsell. Laura Matelda Puppini
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SPOPOLAMENTO, LICENZIAMENTI E TAGLI AI SERVIZI: LA MONTAGNA FRIULANA PERDE ANCHE LA BARAZZUTTI A VERZEGNIS.
La Direzione della Barazzutti s.r.l., storica azienda nel Comune di Verzegnis specializzata nella produzione di componentistica per climatizzatori nel settore automotive, ha comunicato l’intenzione di chiudere il reparto produttivo entro la fine di febbraio 2025: questa decisione porterà al licenziamento dei quattro dipendenti rimasti in produzione, segnando un ulteriore passo verso la delocalizzazione totale in Cina, dove l’azienda conta circa 250 dipendenti.
Già da diversi anni la produzione era stata progressivamente trasferita all’estero, lasciando solo un residuo di attività produttiva in Italia. Ora, con la chiusura definitiva del reparto produttivo, rimarranno in Carnia solamente il magazzino ed alcune attività amministrative. Una decisione che segna non solo la perdita di posti di lavoro ma anche un ulteriore criticità per lo sviluppo economico e sociale della montagna friulana”. Così si è espresso FurioHonsell, Consigliere regionale di OpenSinistraFVG in prima battuta.
«La popolazione di #Verzegnis si sente profondamente delusa dal silenzio delle istituzioni e denuncia la totale assenza di attenzione verso questa realtà – prosegue Honsell. Questo episodio rappresenta un segnale di una politica regionale che non è efficace a sostenere le realtà produttive della montagna, lasciandole in balia di logiche di mercato globali. È inaccettabile che, dopo aver speso risorse pubbliche per migliorare le infrastrutture di accesso a Verzegnis, si lasci morire una delle poche realtà produttive rimaste in montagna».
«Chiediamo – conclude Honsell – con urgenza un intervento della Regione FVG per affrontare questa crisi e individuare soluzioni che possano evitare la chiusura definitiva. Salvare la Barazzutti non significa solo tutelare alcuni posti di lavoro, ma dare un segnale concreto di speranza per il futuro delle aree montane, più esposte alle crisi economiche internazionali».
Furio Honsell».
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L’immagine che accompagna l’articolo è tratta da http//: www.studionord.news/la-barazzutti-srl-di-verzegnis-chiudera-il-reparto-produttivo-entro-fine-febbraio/ e rappresenta la Barazzutti di Verzegnis. L.M.P.
https://www.nonsolocarnia.info/furio-honsell-carnia-quale-politica-economica-regionale-chiude-a-verzegnis-la-fabbrica-barazzutti-che-se-ne-va-pezzo-dopo-pezzo-in-cina/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2024/12/Barazzutti-Verzegnis.jpg?fit=800%2C445&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2024/12/Barazzutti-Verzegnis.jpg?resize=150%2C150&ssl=1Laura Matelda PuppiniSenza categoriaNon è la prima volta che una fabbrica in Carnia chiude per spostarsi in Cina, (vedi De Longhi) dove ora, evidentemente, la situazione economico produttiva è più stabile che in una Europa che ha perso quasi tutto per esporsi pesantemente nella guerra in Ucraina, da cui non ha derivato...Laura Matelda PuppiniLaura MateldaPuppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
Laura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.
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