Introduzione.

Questo è il testo predisposto da Furio Honsell per la minoranza in consiglio regionale, per dire ‘No’ al disegno di Legge ‘FVGreen’ che pongo qui quasi integralmente. So, credetemi, che uno  potrebbe anche pensare: ma perché, Laura, ci proponi questi argomenti? Sono lunghi da leggere, sono difficili, e per noi forse è più facile guardare due immagini o selfie, alla Mazzolini, che si fa fotografare con una tuta da sci da favola e dietro il santuario del Lussari, con la scritta: «Il giro del Lussari, finalmente!», senza dire che hanno ‘asfaltato il Lussari’ per una tappa del giro d’ Italia, che ha già impattato su quel bellissimo ambiente e che immediatamente dopo quel passaggio si riempirà di spazzature di ogni tipo!.

E, che lo si voglia o meno, il futuro nostro e dei nostri figli dipende soprattutto dal ‘green’, e dalle scelte energetico- ambientali di questa Regione, e se si interviene malamente sull’ambiente e sul territorio, o si continua nello status quo dello sfruttamento economico/finanziario ad oltranza, i risultati li pagheremo tutti.

E riporto queste parole di Honsell anche perchè non possiamo dimenticare il problema delle variazioni climatiche e dei loro effetti catastrofici sulla terra ed anche sul nostro ambiente e sulle nostre abitudini di vita, e non basta che ce lo ricordi Greta Thumberg: tutti dobbiamo pensare ed agire, ed è inutile buttarla ‘in staiare’ come fa qualcuno, che ancora pensa che queste siano fisse da ambientalisti. Gli ambientalisti non esistono più, perchè lo dobbiamo, giocoforza, essere tutti, ma non solo a parole.

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Ma anche Massimo Moretuzzo si è espresso su questo disegno di decreto legge: «Il ddl 163 “FVGreen” dell’Assessore Scoccimarro che, da aprile si trascina stancamente dentro il palazzo regionale, è una norma totalmente inadeguata: si limita ad annunciare un piano di azione, che nella realtà non determinerà una svolta nell’ottica della transizione ecologica del Friuli-Venezia Giulia, nonostante i tanti proclami dell’esecutivo in questa direzione. Manca totalmente una visione di insieme, capace di tracciare una direzione di azione orientata a un vero processo di cambiamento, quanto mai urgente alla luce della crisi climatica. Ma per la Giunta Fedriga non è una priorità: diversamente, non continuerebbe a finanziare con decine di milioni di euro impianti sciistici a bassa quota, mentre la comunità scientifica ci sta dicendo che i ghiacciai alpini rischiano di sparire entro i prossimi 15 anni» Ed ancora: La norma regionale – annunciata un paio di anni fa e poi ostaggio della maggioranza, spaccata sull’approvazione dell’Agenzia della transizione energetica, che non trova neppure spazio nel nuovo disegno di leggeè scollegata dal resto dell’azione amministrativa. Si pensi al ddl sugli incentivi per la diffusione di fonti energetiche rinnovabili: 100 milioni stanziati per una misura volta principalmente a catturare consenso, mentre si è deciso di ignorare il tema delle comunità energetiche rinnovabili, preferendo non normarle. Con FVGreen siamo di fronte all’ennesima occasione persa». (Comunicato del 23 gennaio 2023).

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Ma passiamo al testo di Furio Honsell.

«Egregio Presidente ed egregie colleghe Consigliere e colleghi Consiglieri, uno dei primi libri che comperai nella mia vita, ormai più di mezzo secolo fa, fu “Il Cerchio da chiudere” di Barry Commoner (1). Sulla fascetta (esplicativa) che ancora conservo a mo’ di segnalibro, si legge: “La crisi ambientale è ormai irreversibile? La denuncia/documento del massimo ecologo americano pone l’uomo di fronte alla drammatica esigenza di chiudere il cerchio della vita interrotto.”

Era una voce isolata la sua, nel 1972, che poteva catturare l’attenzione di un ragazzo impegnato e curioso. Oggi a distanza di oltre 50 anni, quasi tutti gli scienziati al mondo sono invece convinti che se non si riduce la percentuale di gas clima-alteranti presenti in atmosfera e si continua ad aumentarla mantenendo i modelli di sviluppo attuali […] la prossima generazione non potrà più vivere in un pianeta ospitale quale quello che noi abbiamo conosciuto.

I bambini che nasceranno tra un altro mezzo secolo non giocheranno più a palle di neve dopo una nevicata in città prima di entrare a scuola, perché la neve semplicemente non ci sarà che nei ricordi dei loro nonni. Quei bambini non aspetteranno più l’estate con ansia per muoversi e abbronzarsi all’aria aperta, ma ne saranno terrorizzati dalle temperature soffocanti e, se mai dovessero andare al mare, non vedrebbero più nuotare i pesci, andando con la maschera, tanto acidificata sarà l’acqua… E tutto ciò sempre che ci sia ancora cibo.

Avete mai visto come si sviluppa una pannocchia in atmosfere nelle quali la concentrazione di CO 2 è ai livelli previsti per fine secolo? E tutto ciò sempre che questi giovani friul-giuliani non abbiano dovuto ingrossare le fila dei migranti economici ed ambientali, che i loro nonni tanto disprezzavano quando giungevano dal Pakistan lungo la rotta balcanica, per cercare anche loro insieme alle loro famiglie ospitalità più a nord, in regioni non ancora in via di desertificazione.

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E tutto ciò sempre che non si sia ancora realizzata la Dissipatio Humani Generis (l’evaporazione, la sparizione  del genere umano) anticipata, sempre mezzo secolo fa, da Guido Morselli (2) in quel romanzo straordinario (intitolato appunto Dissipatio H. G.) nel quale addirittura si presagivano le devastazioni inutili dell’alta velocità Torino-Lione e si condannava la devastazione turistica della montagna. Purtroppo, anche se quasi tutti gli scienziati ormai denunciano i tragici rischi di una mancata riduzione delle tonnellate di gas CO 2 equivalenti emesse dai nostri stili di vita, la quasi totalità degli uomini politici o non l’hanno ancora capito, o non lo vogliono prendere in considerazione.

Tutte le loro prossime campagne elettorali saranno indirizzate a favorire quella classe media cara a Fedriga, che Morselli così descriveva alcuni mesi prima di togliersi la vita nel 1973, appunto in Dissipatio H.G.: imbottita di egoismo, foderata d’ottimismo, trapunta di nazionalismo, e io aggiungerei di autonomia differenziata. Non è con i localismi, con gli autonomismi, con i nazionalismi che si possono affrontare i problemi globali.

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L’ecologia e la pandemia ci insegnano che non ci può essere benessere per un singolo se questo non è per tutti, ché ogni angolo del pianeta è un ologramma. Quasi tutti in quest’aula invece hanno entusiasticamente festeggiato, anno dopo anno, gli oltre 50 milioni di incentivi alla benzina e al gasolio, sperando che fruttino consensi nella prossima elezione.

Da 5 anni invece, io chiedo che, come feci nel 2008 a Udine in quella stagione in cui ero sindaco firmando il Covenant of Mayors 2020 (3), vengano definiti per la Regione il “Bilancio delle emissioni” e il “Piano Attuativo per l’Energia Sostenibile e il Clima” per ridurre tali emissioni. E chiedo che venga misurata l’impronta carbonica (cioè il totale delle emissioni di gas ad effetto serra)  ed idrica (il consumo di acqua dolce) di ogni decisione politica presa. (…).

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Quante volte in questi 5 anni ho perorato la causa di incoraggiare i Comuni a fare la loro parte. Ma nulla si è mosso. Nulla al di fuori di futili, ancorché pingui, incentivi che hanno creato inflazione e disparità economiche. Si è continuato imperterriti con il consumo di suolo, incrementi delle volumetrie, piani casa… L’azione politica è disperante, e non solamente a causa degli eletti al civico 6 di Piazza Oberdan a Trieste nel 2018, ma dei governanti e amministratori di tutto il pianeta.

Pochissimi riescono a leggere dietro i reati commessi dai giovani di Last Generation la disperazione di una generazione. Tutti preferiscono gonfiarsi il petto di perbenismo suicida.

Signori se verremo ricordati, lo saremo perché nel corso della nostra vita non abbiamo saputo fare nulla per evitare che aumentassero le ppm di CO 2 in atmosfera. Quando nacqui erano poco sopra 320 oggi sono a 420! Tale aumento di concentrazione provoca un aumento delle temperature medie, quindi fenomeni estremi, siccità, acidificazione dei mari, la morte di innumerevoli specie. L’essere umano, ma forse qui si dovrebbe dire l’uomo, ovvero il maschio della specie sapiens, che ormai nessuno chiama più sapiens sapiens bensì sapiens insipiens,  sta portando il pianeta Terra alla VI estinzione di massa.

Ogni specie certamente è destinata all’estinzione. Una specie dura intorno ad una decina di milioni di anni, una specie di mammiferi dura in media un milione di anni. Il sapiens rischia di bruciare le tappe e di non raggiungere nemmeno i 300.000 anni. Se continua così si estinguerà a causa propria!  (…). ”

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E di fronte a questo scenario terribile, irresponsabile, di feroce disinteresse verso coloro che verranno dopo di noi, che cosa abbiamo fatto? Che cosa ha fatto la Giunta Fedriga, che è stata quella, ci tengo a ribadirlo, che ha goduto della maggior disponibilità di denaro dalle origini di questa Regione Autonoma? Ebbene non è stato fatto nulla! Nulla per avvicinarsi agli obiettivi di sostenibilità e di de-carbonizzazione degli accordi di Parigi.

Invece, in modo, a nostro giudizio vergognoso, la Giunta Fedriga si è riempita solamente la bocca di promesse irrealizzabili, quale: “la Regione FVG raggiungerà il livello di emissioni di gas a effetto serra uguale a zero nel 2045, in anticipo rispetto agli obiettivi europei di 5 anni”. Io sono allibito da questa spregiudicatezza, da questo cinismo, da questa assenza di scrupoli, da questa mancanza di vergogna nel mentire, da questo disprezzo non solamente della verità ma anche della verosimiglianza nel riportare una tale affermazione all’articolo 1 comma 2 di questo Disegno di Legge.

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Questa Giunta non è nemmeno a conoscenza dei danni fatti in questi 5 anni conseguenti dall’aver solamente parlato senza agire! Come opposizione abbiamo cercato in questa legislatura, con emendamenti e ordini del giorno, di svegliare la coscienza di questa Giunta cinica. Abbiamo anche presentato dei Disegni di Legge, abbiamo espresso voto contrario a provvedimenti. A volte, sono stato da solo, minoranza nella minoranza. Nel prossimo mese, in campagna elettorale, tutti si diranno ambientalisti. Ho addirittura sentito coniare il concetto di “ambientalista moderno”, che penso sia la descrizione di chi parla molto bene ma poi non modifica lo status quo.

Ma l’impegno alla sostenibilità e il contrasto alla perdita di biodiversità, e ai mutamenti climatici repentini quali quelli ai quali stiamo assistendo, non è esercizio retorico!

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Seguitemi in questa mera considerazione temporale. Per quanto riguarda le leggi proposte dall’opposizione e oggi abbinate a questa norma, la Proposta di Legge n. 7 fu depositata da Gruppo 5 Stelle già nel luglio 2018, la Proposta di Legge n. 77 fu presentata da Open Sinistra FVG già nel novembre del 2019, e la Proposta di Legge n. 114 nel novembre 2020, mentre la prima versione del DDL 163 FVGreen fu licenziata dalla Giunta solamente il 1 aprile 2022 e nella formulazione attuale giunge in aula solamente oggi, nel febbraio del 2023, meno di due mesi prima della fine della legislatura.

Tutto ciò sta ad indicare che questa Giunta con questo provvedimento legislativo fa solamente del greenwashing – dell’ambientalismo di facciata. FVG Greenwashing andrebbe chiamata questa norma. E farei anche un emendamento provocatorio in questo senso, se il tema non fosse così tragico da non permettermi alcuna ironia.

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Questa norma andrebbe rifiutata in toto perché è un inganno, perpetrato ai danni dei cittadini e della verità e, cosa che è ancora più colpevole, nei confronti dei giovani. È una legge che trasuda malafede, enuncia dei principi altissimi ma al tempo stesso li umilia facendosene uno sberleffo.
Mette meno risorse l’anno di quante ne sono state messe non dico per incentivare il consumo di gasolio, ma addirittura quante ne sono state messe per il raduno di 3 giorni degli Alpini a Udine. Ma almeno con tutto quel mare di soldi, si spiegasse agli Alpini che le zone che più risentiranno degli aumenti di temperatura, se si continua così, saranno proprio le aree montane a loro tanto care…

Questa norma non mette quasi risorse per realizzare nemmeno una parte infinitesimale di nessuno degli obiettivi di cui parla, né del resto ciò sarebbe possibile non essendo neanche vagamente dettagliato quali essi siano. Non compaiono infatti le scadenze per definire le strategie e i piani di cui trabocca, vergognosamente, l’articolato.

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È la seconda volta che un gruppo politico di maggioranza rischia di ingannare l’elettore meno attento. La prima volta fu in occasione della L.R. n. 18/2022, che ha trasformato APE in FVG Energia, legge dall’eloquente sottotitolo, Disposizioni regionali per la transizione energetica. Già questa norma permetteva di avviare monitoraggi, analisi, programmazioni. Non ci risulta invece che abbia operato in tal senso, né che intenda farlo. Dal DEFR per il prossimo triennio, che la Maggioranza ha approvato un mese fa, addirittura non se ne parla e si continua a parlare di APE e del suo monitoraggio delle caldaie.

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Purtroppo in Friuli Venezia Giulia ritorna d’attualità il leone che fu simbolo anche di San Marco, quello della vox clamantis in deserto. L’indifferenza della maggioranza, la supponenza della Giunta non vengono scosse. (…).

Nel corso del dibattito in Commissione mi sono astenuto sugli articoli che se pur in modo molto generico esprimevano comunque nello specifico dei principi e delle promesse abbastanza scontate. Ma ho espresso voto contrario ad una legge che non ho esitato a definire ingannevole, e pertanto dannosa per tutti coloro che invece vogliono essere attivi per un mondo più equo e più sostenibile.

Presenteremo alcuni emendamenti, ma gli unici emendamenti che avrebbero davvero peso e senso sarebbero quelli che assegnassero risorse importanti per fare quanto si promette e fissassero delle scadenze perentorie per quanto concerne la definizione di piani e strategie e il cronoprogramma per la loro realizzazione. (…).

Furio Honsell – Gruppo consiliare Misto – Open Sinistra FVG.» (4).

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Ma secondo me, come il solito, in Italia nessun problema viene affrontato ‘seriamente’, con ottica scientifica, e si sposa l’americanizzazione della società che vuole ambiente e salute piegati ai dettami del Dio soldo che sta distruggendo il pianeta. Credo che sia ora di ribellarsi, anche con il nostro voto, a questa logica perversa che impoverisce la Nazione e ogni Regione, e di votare chi coraggiosamente, qui, con fatica ed impegno, ha fatto sentire, come minoranza, la sua voce. Lo dobbiamo ai nostri figli. Laura Matelda Puppini. 

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(1) Barry Commoner (New York, 28 maggio 1917 – New York, 30 settembre 2012) è stato un biologo e politico statunitense. Docente di fisiologia vegetale all’università di Washington, approfondì lo studio delle interazioni tra virus e vegetali, fondando nel 1966 il Center for the biology of natural systems. (https://it.wikipedia.org/wiki/Barry_Commoner).

(2) Guido Morselli, scrittore, nato a Bologna il15 agosto 1912, morto a Varese il 31 luglio 1973. Fu autore di romanzi e saggi che furono pubblicati solo a partire dal 1974, dopo la sua morte, a causa dell’accoglienza sfavorevole delle case editrici. (https://it.wikipedia.org/wiki/Guido_Morselli). Egli fu un autore leggendario, «dimenticato per decenni e più volte riesumato come caso unico nel Novecento italiano. Era tra l’altro il figlio di uno dei più importanti dirigenti della farmaceutica Carlo Erba» (https://www.wired.it/play/libri/2020/03/21/guido-morselli-libri-pandemia/). Ed i suoi libri, pubblicati postumi ci raccontano in anteprima, il presente che stiamo vivendo. Il suo libro più conosciuto e cult è  “Dissipatio H.G”. «un romanzo che racconta della sparizione dell’umanità che noi viviamo oggi nelle strade, e che nel libro è un evento inaspettato per il protagonista». (Ivi), ed a cui fa appunto riferimento Honsell.

(3) The ‘Covenant of Mayors 2020’ è il Patto dei sindaci per il clima e l’energia, nato nel 2008, ed è il più grande movimento al mondo per azioni locali su questi aspetti.

(4). Titolo dell’ intervento in aula consiliare: «Disegno di Legge n. 163 «FVGreen» abbinato alle PDL n. 7 «Norme per la progettazione di città verdi, sane e resilienti ai cambiamenti climatici»; (Dal Zovo, Capozzella, Sergo, Ussai), PDL «Disposizioni per la promozione di iniziative e azioni positive volte alla limitazione di emissioni di CO2 da fonti fossili e al riscaldamento globale antropogenico» (Honsell) e PDL «Disposizioni per la valutazione di sostenibilità delle politiche pubbliche» (Dal Zovo, Capozzella, Sergo, Ussai)».

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Testo inserito, predisposto e sintetizzato da Laura Matelda Puppini. L’ immagine che accompagna l’articolo è tratta da: https://quifinanza.it/green/riscaldamento-globale-cause-conseguenze-soluzioni/492751/. L.M.P.

 

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