Gemona: tra il centro cardiologico riabilitativo promesso e la realtà attuale.
Vi ricordate di Gemona che, un secolo fa, si fa per dire, aveva un ospedale?
Vi ricordate di Gemona che, un secolo fa, si fa per dire, aveva un ospedale che faceva anche pendant con quello di Tolmezzo? Poi fra una promessa della sinistra ed una della destra in regione, esso sparì, ed i locali del fu San Michele, l’angelo non più invitto (1), vennero variabilmente utilizzati, ultimamente in particolare in funzione della pandemia.
L’ospedale di Gemona (Da: http://www.aas3.sanita.fvg.it/it/chi_siamo/azienda_cifre/presidio_ospedaliero_salute_gemona.html)
I Gemonesi, vedendosi trasformato l’ospedale in presidio ospedaliero, che nessuno sapeva cosa fosse (2), fortemente irritati con Serracchiani Telesca e l’allora giunta, che neppure si degnava di riceverli ed ascoltarli, decisero, pare, alle successive regionali di votare a destra, speranzosi in qualcosa di migliore, senza sapere che sarebbero andati a finire dalla padella nella brace.
Infatti il presidente della Giunta regionale, il leghista Massimiliano Fedriga, decise, come pare da accordi di partito, di dare la vice-presidenza della giunta, la sanità e la protezione civile a Riccardo Riccardi, non eletto, il quale iniziò con il dire che, al di là di quello che sognavano gli operatori in sanità ed i pazienti del Fvg, era opportuno ritarare complessivamente alcuni aspetti della sanità regionale. E così affermò il 3 agosto 2018, nel corso di una visita ai presidi ospedalieri dell’allora Aas3: «Abbiamo idee diverse su come costruire una governance efficiente, primo obiettivo che ci siamo posti, e mi auguro che partendo da ciò che di positivo troviamo si possa costruire un consenso attorno a un’offerta che corregga ciò che ora non funziona». (3).
Beh, vista la situazione 4 anni dopo, la governance efficiente non esiste, la sanità regionale è a pezzi e pezzettini, e, nella migliore tradizione della peggiore democrazia cristiana l’assessore pare abbia recentemente un po’ soddisfatto gli infermieri rimasti con qualche lira in più, mentre il caos primigenio regna, e la maggioranza regionale, con bilanci in entrata da sogno, si occupa di creare piste da sci e carrarecce forestali senza guardare alle modifiche del clima, ai ghiacciai che scompaiono, ai ghiacci antartici che si sciolgono, ai movimenti franosi incontrollabili, mentre il Carso, come la francese Gironda, bruciano; il caldo ci fa vivere come se ci trovassimo giornalmente in un forno, le bollette lievitano, non sapremo come scaldarci in inverno e come sbarcare degnamente il lunario nel futuro.
Ma per ritornare a Gemona ed ai gemonesi, dopo aver trasformato il fu ospedale locale in centro covid…
Ma per ritornare a Gemona ed ai gemonesi, dopo aver trasformato il fu ospedale locale in centro covid, l’assessore aveva fatto una nuova promessa, quella di creare un grande reparto di riabilitazione cardiologica (4), naturalmente regionale nei locali dell’ospedale dedicato a San Michele, che avrebbe portato nella cittadina pedemontana pure specialisti di spessore, ipotesi a cui credeva anche l’attuale sindaco di Gemona. Meglio di niente, par di capire.
Il dott. Mos con il vicepresidente della Regione FVG Riccardo Riccardi sul percorso ginnico. (Da: https://friulisera.it/sanita-a-gemona-tante-le-promesse-del-passato-e-oggi-ai-danni-riccardi-aggiunge-una-odiosa-beffa/).
Ma poi … Dopo fiumi di parole e la momentanea trasformazione del San Michele in centro covid, è andato a finire che l’assessore ha deciso di far realizzare, nel presidio sanitario di Gemona del Friuli, un “percorso d’allenamento del Centro per la prescrizione e somministrazione dell’esercizio fisico nel malato cronico”, (5), che detto così, è quasi incomprensibile. In sintesi pare che esista un ambulatorio, non si sa per quanti giorni e ore aperto, che prescrive l’esercizio fisico al cardiopatico perenne, che però deve recarsi lì per avere l’erogazione del servizio, che consta in una somministrazione di ginnastica da fare su di una specie di ‘percorso vita’ all’aperto, si spera non con questo caldo, con la pioggia od il freddo.
Ed il super centro promesso? La posizione di Walter Zalukar.
A questo punto il dott. Walter Zalukar, da sempre voce storica anche per il gemonese, criticava, sulla base di quanto detto dall’assessore, questa che ad alcuni era parsa una mezza presa in giro (5), sul suo profilo facebook, scrivendo, il 13 luglio 2022, un post intitolato: “Sanità grande beffa a Gemona del Friuli”, in cui si può leggere: «Gemona, 11 luglio, l’assessore alla Salute Riccardi inaugura con grande enfasi il “percorso d’allenamento del Centro per la prescrizione e somministrazione dell’esercizio fisico nel malato cronico del presidio sanitario di Gemona del Friuli.”
In pratica si tratta di una strada campestre lunga poco più di 1 km con un po’ di attrezzi ginnici sistemati in due piazzole, mentre il controllo dei pazienti che seguono questa attività riabilitativa avviene tramite cardiofrequenzimetri che inviano i dati ai professionisti del presidio di Gemona.
Una realizzazione che rappresenta – secondo l’assessore – un ulteriore passo avanti nello sviluppo del centro votato alla riabilitazione cardiologica e neurologica annunciato dallo stesso assessore almeno una volta all’anno, ogni anno a partire dal 2018.
Un centro senz’altro utile, ma è questo che chiedono i cittadini di Gemona e delle valli?
O non piuttosto una miglior copertura di cure e di prevenzione, un Pronto soccorso, un reparto di medicina per poter curare i propri anziani vicino a casa, avere un posto letto e non restare ore e ore, se non giorni, in barella a Udine in attesa che si liberi un letto, avere un riferimento per gli esami radiologici e le visite specialistiche per non essere sballottati per l’intera regione, e comunque dopo attese infinite, e poi la sicurezza di avere un’ambulanza quando serve.
E dov’è l’automedica solennemente annunciata in municipio a Gemona il 27 settembre 2019 dall’assessore Riccardi, per l’occasione supportato dall’assessore Zilli?
Era uno dei punti qualificanti del Progetto Gemona ed ora al suo posto si propone un tracciato di corsa campestre, seppur dotato di controlli sanitari?
Eppure ricordo il 1°dicembre 2017, a Venzone, una sala stracolma dell’hotel Carnia, quando tanti politici (quella volta di opposizione) si impegnarono a “ricostruire la sanità in Alto Friuli”, ovviamente se fossero stati votati. Sono stati votati e hanno vinto, ma i danni rimangono e si aggiunge la beffa, una beffa odiosa perché dileggia i cittadini che avevano creduto nella svolta promessa».
Il dott. Walter Zalukar. (Da: http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2013/12/31/news/zalukar-resta-al-lavoro-fino-al-2019-1.8390301).
Forse detto scritto faceva “saltare la mosca al naso” all’assessore Riccardi ed a colui che lo aveva accompagnato nell’inaugurazione di detto percorso e cioè il cardiologo Lucio Mos, dell’ospedale di San Daniele, definito dal Messaggero Veneto «il nuovo leader della Società italiana di cardiologia dello sport» (6) essendone diventato il presidente, dopo «i grandi maestri come i professori Venerando, Zeppilli, Delise, Furlanello e Pelliccia per citare solo alcuni». (7), e che ha organizzato nella cittadina dove lavora un grande congresso che si terrà a settembre su “Attualità in cardiologia 2022”. (8).
Il dott. Lucio Mos contro Walter Zalukar, pare senza conoscere i problemi del gemonese.
Qualche tempo dopo, il 26 luglio per la precisione, compariva su radio studio nord news una dichiarazione del dott. Mos direi contro il dott. Zalukar (9), di cui lo stesso veniva tardivamente avvertito, intitolata “Il dott. Mos: «Sul percorso salute di Gemona Zalukar non sa di cosa parla»” dove già il titolo, dava in pratica dell’ignorante al noto medico triestino, ma in questo caso riflettendo il pensiero del dott. Mos, ove così si legge: «È risaputo che la prevenzione cardiovascolare in Italia è difficile da gestire e spesso i medici sono i primi a creare difficoltà. Si confonde quella che è prevenzione cardiovascolare con educazione sanitaria da quella che è stata definita propaganda igienica.
Leggere da parte del consigliere Zalukar, un medico che ricopre una posizione politica di rilievo, che “il percorso di salute di Gemona è una beffa” e si tratta di “una strada campestre… con un po’ di attrezzi ginnici sistemati in due piazzole”, dà molto fastidio e dimostra una colossale ignoranza.
Il fatto che queste frasi siano dette da un “medico” è molto triste e ci dice quanto siamo lontani da un’educazione dei sanitari alla prevenzione. È come dire che una terapia intensiva è una stanza con dei televisori e delle pompe appese con dei compressori. Scienza ed etica sono un’altra cosa. I medici devono seguire le linee Guida e le linee guida dicono che l’attività fisica è in classe 1°A.
Significa che non c’è discussione che debba essere fatta, e aggiungo debba essere fatta bene. Nei paesi nordici, e da poco anche in Italia, sono nati “gli ambulatori per la prescrizione esercizio fisico”; a Gemona in questi anni abbiamo contribuito alla realizzazione di quello che è il centro regionale di riferimento per quest’attività. Per primi in Italia abbiamo pensato che anche i pazienti con gravi patologie croniche possono trarre maggior giovamento all’aperto. Tutto il gruppo, con l’appoggio dell’ufficio tecnico, è particolarmente orgoglioso del risultato raggiunto e soprattutto per l’alta qualità.
Senza sapere di cosa parla, il consigliere Zalukar spiega “che questa attività riabilitativa avviene tramite cardiofrequenzimetri”. Il centro istituito non è una riabilitazione. ma un ambulatorio per la prevenzione esercizio fisico, d’indubbia utilità, e rappresenta un modo nuovo di affrontare la cronicità guardando anche alla qualità della vita. Se sia gradito ai cittadini si può chiedere a chi ha fatto più di 3000 accessi presso il centro. Certo, a Gemona è in programma l’istituzione di una riabilitazione di alto livello e il percorso potrà essere utilizzato anche a questo scopo, facilitando il reinserimento dei pazienti nella vita normale.
Per la sua affermazione su “cosa serve ai cittadini”, io parlo da tecnico: in medicina esiste l’appropriatezza, l’evidence based medicine con le sue linee guida, il rispetto dei volumi di attività per garantire la qualità della prestazione per quella determinata patologia. Tutto il resto sono chiacchere da osteria, fake news, chiacchere che, fatte da un medico, creano illusioni che non hanno senso di esistere.
Sono stato io, con tutto il gruppo, a insistere perché il vicepresidente e assessore alla Sanità Riccardi fosse presente, oltre alle autorità locali, all’inaugurazione, perché l’assessorato, con uno stanziamento finalizzato, questa volta ha capito l’importanza della prevenzione e ci ha appoggiato con i suoi uffici. E con tutto il gruppo siamo orgogliosi di averlo fatto.
Non è compito mio entrare nelle diatribe politiche, ma criticare da uno scranno del Consiglio regionale cose che non si conoscono è facile ma, certamente, come minimo è inopportuno e, in ogni caso, non è etico rispetto ai sanitari che hanno lavorato tanto. Nel mondo scientifico si può non concordare su qualcosa. ma non si fa una piazzata sul web, bensì si scrive un articolo su un giornale scientifico o si fa un intervento a un congresso. Poi vale sempre il vecchio detto, “quant che no si sa si tas, che si fas plui biele figure”. dott. Lucio Mos».
Il dott. Lucio Mos. (Da: https://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2019/10/01/news/lucio-mos-nuovo-presidente-alla-cardiologia-dello-sport-1.37615491).
Se devo essere sincera a me una risposta come quella con cui il dott. Mos liquida, dandogli dell’ignorante, il dott. Zalukar, che da anni lontani si batte anche per il gemonese, e con un finale così, (“quant che no si sa si tas, che si fas plui biele figure” cioé: “Quando non si sa, si tace, che si fa più bella figura”) mi pare invero, per esser buona, una grande caduta di stile. Ma forse al dott. Mos questo poco importa.
Comunque, avendo letto per caso l’articolo lo stesso giorno in cui era stato pubblicato, lo commentavo così:
«Mi meraviglia invero questa reazione del medico dott. Mos. Perché egli polemizza, dando fra l’altro di fatto, per chi legge, dell’ignorante al dott. Zalukar (…), senza conoscere i contesti, le richieste dei gemonesi fin dal 2015, ma così, a me è parso, tanto per dire. Insomma questo percorso, non inserito in alcun reparto di recupero e riabilitazione funzionale per infartuati e malati di cuore, non inserito in quel tanto promesso e mai giunto “centro per la riabilitazione cardiologica e neurologica”, ma supportato da un solo ambulatorio aperto per alcune ore, magari a chi conosce la situazione e le richieste gemonesi pare proprio una presa in giro. Inoltre a Gemona sono senza pronto soccorso, senza la medicina interna che sarebbe servita anche per Tolmezzo senza posti letto sufficienti, sono spesso senza guardia medica, senza un ospedale, e l’assessore gli dà un percorso ginnico, bellissimo ma all’aperto e stop? Ma avete almeno visto come vanno a finire, tra intemperie e vandali, i percorsi vita, a cui questo, dalla foto, pare sembrare? Beh, anch’io se fossi di Gemona mi adirerei, in particolare dopo aver votato a destra, ed aver contribuito al successo di Fedriga. Ed è come dare, e mi si scusi il paragone, un bellissimo confetto a coloro a cui manca da molto il pane e non lo vedono neppure all’orizzonte. Senza voler offendere alcuno. Laura Matelda Puppini».
Immagine di presentazione del gruppo facebook “IO VOGLIO L’OSPEDALE A GEMONA DEL FRIULI! NEWS”.
La risposta signorile del dott. Zalukar al dott. Mos.
Quindi il dott. Zalukar pubblicava una risposta, che ho tratto dal gruppo facebook “IO VOGLIO L’OSPEDALE A GEMONA DEL FRIULI! NEWS” e, da che mi consta, inviata pure a radio studio nord news, che però mi sembra non l’abbia proprio pubblicata:
«Spiace di aver letto in ritardo la nota del Dott. Mos pubblicata da Studio Nord News dal titolo “Il dott. Mos: «Sul percorso salute di Gemona Zalukar non sa di cosa parla»” dove questo medico mi attribuisce una “colossale ignoranza” per aver confuso il “Centro per la prescrizione e somministrazione dell’esercizio fisico nel malato cronico di Gemona” con una struttura di riabilitazione, mentre in realtà è un “ambulatorio per la prevenzione esercizio fisico”.
Prendo atto dell’errore commesso, e mi scuso, ma forse ho qualche attenuante visto che all’inaugurazione del percorso campestre di detto ambulatorio l’Assessore alla salute Riccardi l’aveva presentato come un “primo importante risultato dello sviluppo della riabilitazione cardiologica a Gemona del Friuli”.
E avevo preso per buone le dichiarazioni di Riccardi, rese in un comunicato ufficiale, poiché avevo letto alcuna smentita o precisazione da parte dei sanitari presenti all’inaugurazione. Compreso il dott. Mos, che tra l’altro afferma che “il mio intervento come minimo è inopportuno e, in ogni caso, non è etico rispetto ai sanitari che hanno lavorato tanto.”
Ma intanto io non ho mai fatto alcuna valutazione sui sanitari che si occupano del Centro, che tra l’altro credo sia molto utile, ma è appunto un centro di prevenzione, che non può in alcun modo sostituire le strutture di diagnosi e di cura, di cui Gemona è stata irresponsabilmente privata in questi ultimi anni.
E allora sarebbe stato – a mio avviso – assai più opportuno sottolineare da parte di tutti i presenti queste carenze, che impattano pesantemente sulla salute dei cittadini di Gemona e delle valli, piuttosto che limitarsi a ringraziare l’Assessore in cambio del taglio di un nastro». (10).
Guido Reni. San Michele si accinge a colpire Satana. (Da: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:GuidoReni_MichaelDefeatsSatan.jpg). Ricordo che l’ospedale di Gemona è dedicato a San Miclele arcangelo.
Considerazioni finali.
A me, da profana, pare che ci sia una volontà dell’assessore e del dott. Mos, ma potrei sbagliarmi e se erro correggetemi, di costruire questo ambulatorio e percorso riabilitativo specialistico a Gemona per dare un contentino alla popolazione, e che abbiano ragione il dott. Zalukar e la stessa a definirlo una beffa, e che esso servirà l’ospedale di San Daniele, al cui distretto di appartenenza, grazie al dott. Mos ivi operativo, è stato pure donato un elettrocardiografo portatile, circa un anno fa.
«Si tratta – ha evidenziato Riccardi – di uno strumento molto utile a questa azienda sanitaria, che è la più estesa per territorio e comprende anche una parte collinare e pedemontana del territorio regionale. Per questo il plauso della Regione va rivolto al dottor Lucio Mos e al suo staff, che attraverso la Società italiana cardiologia dello sport ha voluto offrire questo nuovo servizio ai pazienti, frutto del volontariato della salute». (11).
Pertanto pare che il centro cardiologico potrebbe essere all’ospedale di San Daniele, e il percorso riabilitativo a Gemona del Friuli, il tutto con la benedizione dell’assessore. Ma, anche se le informazioni reperite porterebbero a pensare questo, vorrei proprio sbagliarmi e vorrei che finalmente Fedriga e Riccardi dessero non solo le briciole a Gemona del Friuli, ma anche il pronto soccorso, una medicina interna, un servizio di guardia medica in loco. Perché dott. Mos, con tutto il rispetto per la sua persona ed il suo agire, senza i servizi sanitari essenziali, (il pane quotidiano), il percorso pur “prezioso confetto”, non serve, a mio parere, a Gemona, se non a farla gravitare su San Daniele. Per fortuna che i gemonesi hanno votato a destra, ma forse ci ripenseranno.
Senza voler offendere alcuno ma per continuare un discorso sulla sanità in Alto Friuli, questo ho scritto.
Laura Matelda Puppini
Note.
1)- https://www.nonsolocarnia.info/de-profundis-per-lospedale-san-michele-di-gemona/ 24 agosto 2021.
2)- https://www.nonsolocarnia.info/sulla-riforma-sanitaria-e-suoi-problemi-sintesi-del-gia-scritto-ocn-una-piccola-aggiunta/, 10 marzo 2015.
3)- Salute: Riccardi visita strutture Aas 3, presto opere importanti, in: https://www.udinetoday.it/cronaca/riccardi-ospedale-tolmezzo-gemona-cosroipo-sandaniele-3-agosto-2018.html
4)- https://friulisera.it/nota-piccata-dei-comitati-in-difesa-dellospedale-di-gemona-con-fedriga-riccardi-ci-aspettavamo-un-cambio-di-passo-nella-sanita-questo-non-e-avvenuto-anzi/. E così aveva precisato Riccardo Riccardi: “Venti milioni di euro in assestamento di bilancio da investire nei presidi ospedalieri del Friuli Venezia Giulia di cui una parte dedicata al territorio gemonese che, con i finanziamenti regionali e del Pnrr, potrà contare complessivamente sulle due fonti di copertura su circa una decina di milioni” (…). “Le risorse – ha aggiunto Riccardi – saranno orientate a implementare un’importante riqualificazione delle strutture esistenti con particolare attenzione alla riabilitazione cardiologica, al centro della riforma, la cui attuazione è stata rallentata dall’imprevedibile pandemia”. L’ospedale riprenderà presto le attività sospese, ma vedrà anche nuovi assetti”». (https://www.ilgazzettino.it/speciali/regione_fvg_informa/salute_riccardi_gemona_centro_di_riabilitazione_cardiologica-6069647.html?refresh_ce). E questo veniva annunciato dall’assessore a Gemona, nel corso della riunione voluta per fare il punto sulla ripartenza e sulla riorganizzazione del presidio ospedaliero, presenti Barbara Zilli, Denis Caporale dell’Asufc, i presidenti delle Comunità di montagna della Val Canale e Canal del Ferro, del Gemonese, del Tarcentino oltre ai sindaci di Tarcento, Artegna, Osoppo, Montenars, Trasaghis, Bordano e i presidenti degli ambiti del Tarcentino e del Gemonese. (Ivi).
5)- https://friulisera.it/sanita-a-gemona-tante-le-promesse-del-passato-e-oggi-ai-danni-riccardi-aggiunge-una-odiosa-beffa/
6)-https://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2019/10/01/news/lucio-mos-nuovo-presidente-alla-cardiologia-dello-sport-1.37615491
7)- Ivi.
8)- https://www.congressline.net/images/programmi/san-daniele-2022.pdf.
9)- https://www.studionord.news/il-dott-mos-sul-percorso-salute-di-gemona-zalukar-non-sa-di-cosa-parla/
10)- post su ““IO VOGLIO L’OSPEDALE A GEMONA DEL FRIULI! NEWS”, gruppo facebook, inserito da Aquilino Nerino, 6 agosto 2022.
11)- “Salute: Riccardi, dono elettrocardiografo a San Daniele è esemplare”, in: https://www.regione.fvg.it/rafvg/comunicati/comunicato.act;jsessionid=80A6A8A22E5A4C8FC4FB9CE5D0B6E3A5?dir=/rafvg/cms/RAFVG/organigramma/&nm=20210708155041007.
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Altri articoli presenti sul sito relativi a Gemona e Zalukar:
De profundis per l’ospedale San Michele di Gemona?
Walter Zalukar. Ripensare la sanità regionale.
L’immagine che accompagna l’articolo è una di quelle presenti al suo interno. LMP.
https://www.nonsolocarnia.info/gemona-tra-il-centro-cardiologico-riabilitativo-promesso-e-la-realta-attuale/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2022/08/unnamed.jpg?fit=512%2C343&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2022/08/unnamed.jpg?resize=150%2C150&ssl=1ECONOMIA, SERVIZI, SANITÀVi ricordate di Gemona che, un secolo fa, si fa per dire, aveva un ospedale? Vi ricordate di Gemona che, un secolo fa, si fa per dire, aveva un ospedale che faceva anche pendant con quello di Tolmezzo? Poi fra una promessa della sinistra ed una della destra in...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
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