Guerra in Ucraina. L’importanza dei contesti e dei possibili motivi e per la pace.
In questa guerra maledetta, che continua anche a causa del Presidente ucraino, che ora vuole pure vincere, aumentando l’agonia del suo paese, e che, prima che la guerra scoppiasse, non ha accettato la neutralità dell’Ucraina e il suo restare fuori dalla Nato, che avrebbe potuto evitarla, in questa guerra maledetta creata dalla Russia con l’invasione, e , pare, gestita dagli Usa (con la Ue a riporto) per risolvere suoi problemi economici e desideri di dominio, il mondo intero viene coinvolto e milioni di persone rischiano la fame. Inoltre dal 28 marzo non si vedono più, nemmeno all’orizzonte, trattative di pace, forse perché allora Putin ipotizzò il pagamento del gas russo in rubli, cosa che gli Usa non accetteranno mai (1) e c’è chi afferma che l’aver richiesto pagamenti del petrolio non in dollari, potrebbe esser stata la causa della fine di Saddam Hussein e di Gheddafi, con il risultato di destabilizzare l’Iraq e creare il caos in Libia. (2).
Ma vi fu un altro che tentò questa via, e fu Hugo Chavez, morto nel 2013, che subì pure un attentato nel 2002. Quindi, sotto Maduro, improvvisamente il Venezuela finì alla fame a causa dell’embargo Usa, e non si trovavano più medicine, e quindi Guaidò tentò un colpo di Stato pare sostenuto dagli States, che ritenevano, non si sa perché, Maduro un dittatore, dato che seguiva la politica di Chavez. E fummo anche noi, europei ed italiani ad aiutare (3). Ma ora non riusciremo a farlo più. E all’inizio di quest’anno, gli Usa hanno attuato un’altra tattica, riconoscendo Guaidò come presidente ad interim. Dura la risposta di Maduro: “E’ tempo che il governo degli Stati Uniti abbandoni le minacce e rettifichi la propria posizione irrazionale, codarda e neocoloniale”. (4).
Pertanto è possibile che, per sostenere il dollaro e consolidarlo come moneta mondiale, milioni di persone, uomini, donne, bambini, bambine, ragazzi, ragazze, rischino ancora una volta di morire di fame e di sete, giovani di finire la loro vita in guerra, l’Ucraina di essere distrutta, la sua gente di emigrare. Ed anche la Ue, attenta alla finanza, settore che non ha di per sé stesso umanità, segue questo corso. E questo non ci raccontano alcuni giornali italiani diventati praticamente illeggibili, i cui giornalisti dividono il mondo in filo Putin e non filo Putin, banalizzando al massimo una situazione complessa. E se erro correggetemi.
Per quanto riguarda il programma in politica estera di Joe Biden, così si legge: «il presidente Biden ha riaffermato l’impegno americano nei confronti della NATO come mezzo per contenere la crescente influenza della Cina e della Russia, oltre a rinsaldare il legame con gli alleati dell’Unione europea (i cui rapporti con gli Stati Uniti sono rimasti tesi per tutta la durata della Presidenza di Donald Trump) […]». (5).
Peccato che noi non sapessimo che la Nato era diventata uno strumento di attacco e non di difesa.
Non solo: egli ha dichiarato, ben prima che la stessa avvenisse, «che era possibile un’invasione russa dell’Ucraina a febbraio del 2022, cosa che è avvenuta il 24 del mese. A seguito dell’invasione, in coordinamento con i partner europei e i paesi del G7, il presidente statunitense ha imposto pesanti sanzioni economiche nei confronti dell’economia e degli oligarchi russi». (6). Quindi sapeva, ma non ha cercato di mediare. E coloro che moriranno di fame, di sete, di stenti, a causa di quella guerra, peseranno in primo luogo, secondo me, sulla coscienza di chi l’ha originata, ma anche su quella di coloro che hanno fatto finta, sapendo, di non sapere nulla e non hanno cercato di fermare una carneficina, e cioè Usa e Ue, che però temo che non abbiano Dio e l’umanità in considerazione alcuna, se continuano di questo passo. Perchè se errare è umano, perseverare è diabolico.
A questo punto non so poi che dire sulla Ue, che pare guardi unicamente a dare sostegno agli Usa, senza fra l’altro controparte, ed ad aspetti unicamente legati al denaro ed alle armi, senza interessarsi delle vite coinvolte se non trasformando gli ucraini in profughi. E mi si scusino i rappresentanti Ue e i capi di stato compreso Draghi per quello che scrivo, perché io non ho trovato ancora un motivo per dover lasciare di fatto che i russi sterminino gli ucraini e distruggano l’Ucraina, pensando di armare, invece che di portare ad un tavolo di pace, come la storia insegna. E non so perchè la Ue non abbia cercato di trattare con Putin invece che demonizzarlo, ed anche con Binden. Perchè è proprio il caso di dire che chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Infine sostengo a spada tratta il povero Ministro Cingolani, che, per non far cadere l’Italia in un baratro senza che nessuno sappia che fare poi, aveva deciso di pagare in rubli il gas, per sostenere la nostra economia, ma intorno a lui si è subito creata una bufera per via di Draghi che deve andare a Strasburgo e da Biden, almeno così pare. (7). Ma già sapete cosa penso di Draghi, che egli non è il Parlamento italiano, ma solo il capo dell’esecutivo, e fra l’altro non scelto ma imposto, e che, se continua così, sarebbe meglio per la Nazione che andasse ‘a casa’ si far per dire.
Ed alla luce di queste informazioni, condivido quello che ha detto Michele Santoro a Roma: la guerra è responsabilità di Putin. Ma bisogna capire che c’ è un’altra serie di responsabilità, che questa guerra poteva essere evitata, perché L’Europa poteva evitarla. E poi Putin non poteva permettersi di fare quello che ha fatto, però il contesto in cui lui ha operato, bisogna raccontarlo perbene». E quindi ha detto di no nessere neppure filoamericano, perchè non approva il «comportamento armato degli americani, che hanno disseminato il mondo di guerre le quali non hanno prodotto niente, non hanno mai portato ad un risultato positivo». (8).
Inoltre questa guerra rischia, come ha ben sottolineato Report, di riaccendere i Balcani, dove i nazionalismi non sono certo sopiti (9). Non solo, uno degli scopi attuali dichiarati è di fiaccare la Russia, che noi poveri cristiani non conoscevamo prima e di sostenere il dollaro, pare, anche se questo è un fine non dichiarato, perchè il dollaro, da che ho letto, ha un problema: è una moneta ‘evanescente’ che non è più legata all’oro. (10).
E intanto c’è chi muore e morirà di fame, e il numero dei poveri nel mondo aumenterà.
Intanto c’è chi muore di fame e il numero degli affamati aumenterà nel mondo, perché il presidente dell’Ucraina vuole vincere, e Putin ha invaso l’Ucraina, mentre Ue e Usa, che lo sapevano, pare proprio ben prima che accadesse, non hanno fatto nulla per fermare questa catastrofe mondiale anzi, si dilettavano a inventare sanzioni alla Russia, senza studiarne le ricadute interne. E se erro correggetemi.
E sul sito di WFP World Food Programme si trova un articolo intitolato: “Guerra in Ucraina: conseguenze su molti paesi con i prezzi in aumento di cibo ed energia che peggiorano la fame”. Sottotitolo: ‘Aumento dei costi colpirà le operazioni del WFP e i più vulnerabili ben al di là dei confini ucraini’. (11 Marzo 2022, WFP Staff Writers, storia aggiornata al 28 marzo 2022, in: https://it.wfp.org/stories/ukraine-war-more-countries-will-feel-burn-food-and-energy-price-rises-fuel-hunger-warns-wfp).
In esso si legge che «Il WFP sta lavorando per ridurre al minimo gli effetti a catena dell’aumento dei prezzi di cibo ed energia – innescato dal conflitto in Ucraina – sulla fame nel mondo, mentre si adopera per aumentare le operazioni all’interno del paese per raggiungere 3,1 milioni di persone. “La fame minaccia direttamente l’Ucraina, ma le conseguenze di questa guerra si sentiranno in tutto il mondo. La Russia e l’Ucraina esportano insieme circa il 30% del grano mondiale”, ha detto David Beasley, Direttore Esecutivo del WFP. (…). i costi delle sue operazioni globali hanno avuto un ulteriore aumento di 29 milioni di dollari al mese che, sommati agli aumenti preesistenti di 42 milioni di dollari (dal 2019), portano a 71 milioni di dollari al mese i costi aggiuntivi per i nostri interventi. Ciò significa un disastro per milioni di persone. Il WFP aveva già avvertito che il 2022 sarebbe stato un anno di fame catastrofica, con 44 milioni di persone in 38 paesi ad un passo dalla carestia.
La Russia è un attore importante nel settore energetico. Per questo motivo, gli inevitabili aumenti dei prezzi derivanti dalle sanzioni sul petrolio e sul gas limiteranno l’accesso al cibo per alcune delle persone più vulnerabili del mondo, molte delle quali stanno già affrontando un’inflazione altissima, avverte il rapporto.
Inoltre, i costi di spedizione si stanno moltiplicando con i premi assicurativi di “rischio di guerra” che arrivano fino a 300.000 dollari per alcuni viaggi. “Con la guerra che si infiamma, ad essere scottati saranno dozzine di paesi lontani”, ha detto Beasley.
Con i porti ucraini chiusi e gli accordi sul grano russo sospesi a causa delle sanzioni, 13,5 milioni di tonnellate di grano e 16 milioni di tonnellate di mais sono attualmente fermi in Russia e Ucraina.
L’Afghanistan, l’Etiopia e la Siria sono particolarmente vulnerabili a qualsiasi interruzione alle importazioni di grano, da cui dipendono milioni di persone. Questi paesi, in cui il WFP ha operazioni di emergenza, stanno già soffrendo l’effetto combinato di conflitti, cambiamento climatico, pandemia di coronavirus e aumento dei costi.
In Medio Oriente e in Nord Africa, l’aumento dei prezzi di cibo ed energia significa anche miseria in paesi come Libano e Yemen, mentre si prevedono criticità in Africa orientale, dove si importa l’84% del fabbisogno di grano.
Il rapporto lancia l’allarme su “cancellazioni o ritardi delle spedizioni del WFP dal porto di Odessa” che “probabilmente interesseranno principalmente l’Africa occidentale”, dove il carico di cibo è necessario per le distribuzioni previste a partire da maggio.
A causa della scarsità di cibo, della guerra, dell’impatto economico della pandemia e dei prezzi del greggio vicini ai massimi da 13 anni, il WFP sta già pagando il 30 per cento in più per il cibo rispetto al 2019″, ha spiegato Beasley. “Se i canali per i trasporti dal Mar Nero vengono ulteriormente interrotti da questa guerra, aumenteranno di pari passo i prezzi dei trasporti, raddoppiando o addirittura triplicando”.
Beasley ha aggiunto: “Molto presto, i contadini ucraini sopravvissuti cercheranno di seminare i loro campi, parliamo di una delle terre più fertili del mondo, dove il WFP aveva finora acquistato più della metà del nostro grano”. È tuttavia probabile che ciò non accadrà, se la guerra dovesse continuare.
“Se quest’anno i campi ucraini rimarranno incolti, le agenzie umanitarie come la nostra saranno costrette a cercare nuovi mercati per compensare la perdita di alcuni dei migliori frumenti del mondo. E questo causerà costi molto maggiori”.
Questa settimana, Beasley ha visitato le città di confine in Polonia, dove il personale del WFP sta intensificando le operazioni per sostenere la catena di approvvigionamento commerciale interrotta all’interno dell’Ucraina e fornire assistenza a oltre 3 milioni di persone. In collaborazione con l’ONG locale Tarilka, il WFP ha già avviato una distribuzione giornaliera per 10 giorni di 30.000 pani a Kharkiv per 60.000 persone, mentre si prepara a rafforzare in maniera massiccia l’operazione. Il WFP ha anche organizzato una consegna di farina di frumento via treno per Kiev.
“Anche se gli umanitari e i governi sfamano quante più persone possibile, i sistemi che alimentano le decine di milioni di persone all’interno dell’Ucraina stanno andando in pezzi: camion e treni sono distrutti, gli aeroporti bombardati, i ponti caduti, i supermercati svuotati e i magazzini prosciugati”, ha detto Beasley» (11). Pensate, molti di più di quelli che ora sono in difficoltà potrebbero morire, mentre, solo per fare un esempio, Ursula Von der Leyen ha deciso di spendere 100 miliardi di euro in armi per la Germania. Ma per chi e cosa? Per cortesia politici regnati di Europa ed America, tornate ad essere uomini.
A questo punto c’è una sola cosa da dire: basta personalismi, e cercate la pace, non fate in modo che milioni di persone siano condannate a morte, mettendo in difficoltà anche noi per nulla, per soldi, per orgoglio, per la supremazia sul mondo. Basterebbe incontrarsi, basterebbe parlarsi, sposando non un’ottica bellica ma costruttiva. Fate in modo che chi resterà vivo non vi ricordi come un flagello. E solo la pace porta la prosperità.
Se qualcuno pensa che quanto scritto non abbia fondamento di verità, ma mi sia sbagliata, per cortesia mi corregga, mi scriva, ma portando delle fonti, come io vi ho dato dei riferimenti.
Senza voler offendere alcuno, ma angosciata da quanto sta accadendo questo ho scritto, e se erro correggetemi. Forse sono io che non capisco. E termino con l’invito di Papa Giovanni XXIII: “Pacem in terris”, pace e prosperità al mondo, come dicono le grandi religioni.
Laura Matelda Puppini
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(1) Federico Zatti, Putin chiede il pagamento del gas in valuta russa dal 31 marzo. L’Eni risponde di no. Sottotitolo: Nuovo ultimatum lanciato dal presidente russo sul pagamento del gas naturale in rubli per i cosiddetti “Paesi ostili”, quindi Italia compresa. Le Borse gli danno ragione. (https://www.rainews.it/articoli/2022/03/putin-chiede-il-pagamento-del-gas-in-rubli-eni-risponde-di-no-f38a5e35-16e2-4aa6-94c1-4ecc5d5fdcf9.html).
(2) Cfr. “Egemonia del dollaro. Saddam, Gheddafi, Chavez: chi si oppone all’egemonia della moneta americana viene stritolato dalla macchina da guerra Usa. Lo dice Ron Paul ex candidato alla Casa bianca”, 8 settembre 2015, in: https://www.bellunopress.it/2015/09/08/egemonia-del-dollaro-saddam-gheddafi-chavez-chi-si-oppone-allegemonia-della-moneta-americana-viene-stritolato-dalla-macchina-da-guerra-usa-lo-dice-ron-paul-ex-candidato-alla-casa-bi/; Il mondo del petrolio 30 anni fa e quello di oggi, in: https://www.agi.it/economia/news/2020-03-09/petroliomercati-storia-guerra-7396112/; Quando Saddam Hussein cominciò a… – Coscienze in rete, https://www.facebook.com › Coscienzeinrete › posts, 21 ottobre 2011, Fabio Mini, Salvare la dittatura del dollaro: la vera guerra di resistenza Usa, in: https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/04/16/salvare-la-dittatura-del-dollaro-la-vera-guerra-di-resistenza-usa/6561764/. Il sottotitolo dell’articolo così recita: “Rompere l’asse Mosca-Pechino – Dietro il fronte del gas Xi e Putin sostengono la nascita di strutture finanziarie indipendenti: Washington non può né vuole permetterlo”. E cfr. anche: “Lorenzo Vallecchi, Cosa significa la richiesta della Russia di farsi pagare il gas in rubli? In: ttps://www.qualenergia.it/articoli/richiesta-russia-pagamenti-in-rubli-del-gas/. Ivi si legge: «Da un punto di vista squisitamente monetario, impedire alla Russia di accedere alle sue riserve di valuta detenute all’estero vuol dire impedirle di vendere dollari o euro sulle piazze internazionali per puntellare il rublo in caduta libera a seguito delle sanzioni».
(3) Elena Molinari, Venezuela. Guaidò si proclama presidente pro tempore. Usa e altri Stati lo sostengono, in Avvenire, 24 gennaio 2019. “Gli Stati Uniti hanno imposto un embargo totale al Venezuela” (https://www.ilpost.it/2019/08/06/stati-uniti-embargo-venezuela/).
(4) Venezuela: Maduro condanna decisione Usa di riconoscere Guaidò come presidente ad interim, in: https://www.repubblica.it/esteri/2022/01/06/news/venezuela_maduro_condanna_decisione_usa_di_riconoscere_guaido_come_presidente_ad_interim-332814858/,
(5) https://it.wikipedia.org/wiki/Joe_Biden. Fonte consultata il 3 maggio 2022. Ivi si legge pure che «Ha inoltre suscitato polemiche, sia interne che internazionali, la stipula dell’accordo AUKUS tra Stati Uniti, Australia e Gran Bretagna, annunciato il 15 settembre 2021, che prevede la vendita di sottomarini nucleari al governo di Canberra, al fine di pattugliare e rafforzare militarmente il tratto di mare nell’area dell’Indo-Pacifico in funzione anti-cinese». (Ivi). Può darsi che figlia di tale accordo sia stata anche la concessione dell’estradizione di Julian Assange, cittadino australiano, dalla Gran Bretagna agli Usa. Assange pubblicò migliaia di dossier su delitti degli Usa in Iraq ed altri luoghi, che gli Usa secretavano. E Guantanamo è ancora aperta. (https://www.amnesty.it/guantanamo-20-anni-dopo-gli-usa-continuano-a-commettere-gravi-violazioni-dei-diritti-umani/, 10 gennaio 2022).
(6) Ivi.
(7) https://www.huffingtonpost.it/esteri/2022/05/02/news/bufera_su_cingolani_e_il_pagamento_del_gas_in_rubli_ma_l_italia_non_e_sola_in_ue-9311096/, e https://europa.today.it/attualita/cingolani-pagamento-gas-rubli-smentisce.html.
(8) Roma, teatro Ghione pieno per l’iniziativa di Santoro: “Non siamo putiniani, basta armi”, in: La Repubblica, 3 maggio 2022.
(9) Walter Molino, Polveriera Balcanica, in: Report, 25 aprile 2022.
(10) “Cinquant’anni fa lo stop di Nixon al dollaro convertibile in oro, in: ttps://www.ilsole24ore.com/art/cinquant-anni-fa-stop-nixon-dollaro-convertibile-oro-AEOgC1a.
(11) “Guerra in Ucraina: conseguenze su molti paesi con i prezzi in aumento di cibo ed energia che peggiorano la fame”. Sottotitolo: ‘Aumento dei costi colpirà le operazioni del WFP e i più vulnerabili ben al di là dei confini ucraini’. (11 Marzo 2022, WFP Staff Writers, storia aggiornata al 28 marzo 2022, in: https://it.wfp.org/stories/ukraine-war-more-countries-will-feel-burn-food-and-energy-price-rises-fuel-hunger-warns-wfp).
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L’immagine che accompagna l’articolo rappresenta il logo de WFP ed è tratta da: https://www.youtube.com/user/WFPItalia, che vi invito a visitare. L.M.P.
https://www.nonsolocarnia.info/guerra-in-ucraina-limportanza-dei-contesti-e-dei-possibili-motivi-e-per-la-pace/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2022/05/WPF-unnamed.jpg?fit=900%2C900&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2022/05/WPF-unnamed.jpg?resize=150%2C150&ssl=1ECONOMIA, SERVIZI, SANITÀIn questa guerra maledetta, che continua anche a causa del Presidente ucraino, che ora vuole pure vincere, aumentando l’agonia del suo paese, e che, prima che la guerra scoppiasse, non ha accettato la neutralità dell’Ucraina e il suo restare fuori dalla Nato, che avrebbe potuto evitarla, in questa guerra...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
95% delle sue considerazioni sulle “nefandezze” e le colpe degli USA e dei suoi alleati europei…Sapevano ma hanno lasciato fare, quindi colpa loro! Per non parlare del Presidente ucraino, colpevole di resistere a un’invasione e di massacrare il suo popolo. Se ne deduce che Putin ha ragione?
La stragrande parte del popolo ucraino nel 2013-14 è sceso in piazza Maidan contro il presidente Janukovic, reo di non aver mantenuto la promessa elettorale di chiedere l’adesione alla Ue. È stato represso con violenza brutale. Centinaia di morti, uccisi dalla polizia “politica” e anche dai cecchini. Alla fine ha dovuto fuggire da codardo e andare a rifugiarsi dal suo amico Putin. Il grido di quella folla era “Europa, Europa”. Soprattutto i giovani erano alla testa di quella rivolta pacifica. L’Ucraina ha scelto di percorrere la sua strada, certificata da varie elezioni molto partecipate. È vero, questi fatti e quanto è successo dopo nel Donbass, sono all’origine dell’attuale guerra. Ma è Putin e la Russia che non hanno voluto accettare sin dal 2014 questo cambiamento. Putin, nella sua visione imperialista, non ammette che l’Ucraina esca dalla sua influenza. Ma il vero timore dello zar è che questo cambiamento investa anche la sua Russia, dopo che la stessa cosa, accaduta in Ucraina, stava succedendo anche in Bielorussia (repressione feroce). Non posso accettare che un paese venga distrutto solo perché vuol intraprendere in autonomia una sua strada. Non ci possono essere giustificazioni! È la politica aggressiva della Russia che incentiva questi paesi a chiedere l’adesione alla Nato, che, fino a poco più di un anno fa, parole di Macron, era considerata quasi defunta e inutile.
Un’ultima considerazione sul pagamento del gas in rubli. Primo. La Russia ha firmato il contratto che prevedeva il pagamento iin € e dollari. Ne era ben felice! Moneta forte, perché la sua moneta, il rublo, rispecchia un’economia da paese ben piu’ piccolo. L’attuale mossa non è stata fatta x contrastare “il dominio” del dollaro come moneta degli scambi commerciali ma, semplicemente, una mossa disperata per rianimare il rublo, le cui quotazioni sono precipitate in seguito alle sanzioni e, soprattutto, per questa guerra folle e insensata.
Mi scuso di eventuali imprecisioni, ma ho risposto d’istinto.
Franco Barera
Gentilissimo Franco Barera, la ringrazio per aver letto le mie righe e per il suo commento. Io però ho scritto sull’ argomento altri articoli e cioè:
1) Guerra: invitiamo i nostri governanti a muoversi per la pace, unica garante di prosperità per tutti.
2) Laura Matelda Puppini. Considerazioni su una guerra evitabile.
3) 21 minuti di analisi lucidissima sulla guerra in Ucraina di Vincenzo De Luca governatore della Campania.
4) Quattro considerazioni criticabilissime in margine al 25 aprile 2022.
5) La Resistenza italiana nel 1943- 1945 e l’opposizione ad una invasione da parte dell’esercito regolare ucraino sono la stessa cosa? Ma nemmeno per sogno.
E questo è un altro approfondimento, che faccio da storica, che parla del perché potrebbero essersi arenate le trattative di pace guarda caso a fine marzo primi aprile, e scrivo con fonti, e parlo di alcuni fatti accaduti, e mi chiedo, visti i precedenti, se il volere una escalation della guerra da parte di Biden, cambiandone la finalità che ora è quella di piegare la Russia, non sia originato dal fatto che gli Usa vogliono che la Russia accetti solo il dollaro per i pagamenti del suo petrolio e gas, come ha sempre peraltro fatto, imponendo il dollaro a livello mondiale e approfittando della situazione per imporre ulteriormente il suo dominio sull’Europa, trasformando, senza voto degli altri aderenti, la Nato in una forza offensiva e minacciosa. Mi pare poi che lei banalizzi la situazione creatasi in Ucraina, e che Ucrainofoni (non si sa però quanti) urlassero anche ‘Europa, Europa’ ‘Nato, Nato’ in piazza, contro la Russia ed i russofoni, è vero, ma la storia dell’Ucraina prima ed anche dopo il 2014 (guerra del Donbass e la strage di Odessa) è complicata,ed esistono gli accordi di Minsk, per altro poco amati da Volodimir Zelenskij, che è riluttante a garantire l’autonomia alle regioni filorusse, negandoli, e cercando appoggi in Usa e Ue, per i suoi fini, pare. (https://www.repubblica.it/esteri/2022/02/18/news/crisi_ucraina_russia_che_cosa_sono_gli_accordi_di_minsk_ii_formato_normandia-338231906/). E la rivolta nel 2014, detta la rivolta arancione, che durò tre giorni, fu fatta dai sostenitori di Juščenko, candidato alla presidenza dell’Ucraina, che la guidò, sostenuto dalla parte centro occidentale della stessa, quella ucrainofona, in un contesto di elezioni. E gli Ucraini ucrainofoni sono pure quelli, ipernazionalisti, che hanno riempito la loro terra del culto del nazista Bandera. Insomma, varie vicende hanno agitato i territori ucraini, e non credo che la Ue debba per due che urlano Europa, Europa, come mille altri sul continente urlano altro, permettere una distruzione dell’umanità e di se stessa, ma deve invece mediare, riportando tutti alla ragione e salvando per quanto possibile, ucraini e Ucraina.