Furio Honsell sul programma del Presidente Fedriga.

«La relazione programmatica del Presidente Fedriga è debolissima e ha ricevuto il Voto contrario di Open Sinistra Fvg.
Il Presidente non riconosce la grave situazione della Sanità, ma si impegna a potenziare il ruolo della sanità privata. Così sembra di non conoscere che il privato ha come scopo il profitto e non la “cura” che abbiamo imparato durante la pandemia è ciò che è mancato.

Il Presidente si è di nuovo vantato degli accordi con alcune multinazionali del farmaco, ma non le ha precisate.

Il Presidente si è vantato del PIL regionale, e soprattutto dell’export pro-capite ma ha trascurato di dire che tali risultati sono dovuti alla cantieristica di Monfalcone, che si regge su lavoratori immigrati. Lavoratori a cui proprio la Lega non vuole assicurare il diritto ai ricongiungimenti familiari, tanto bassi sono i loro redditi.

Per 5 anni ho cercato di spiegare che non basta ragionare sui valori in media perché le disparità stanno crescendo nella nostra regione. Nella nostra regione c’è una tra la percentuali più alte nell’Italia del Nord di povertà relativa.

La relazione del Presidente infine manca di una chiara strategia industriale e ambientale, e ancora non chiarisce la posizione della Regione sull’acciaieria in laguna.

Infine riteniamo molto grave la decisione di regionalizzare l’Ufficio scolastico regionale. Questa Giunta ha una storia di chiusura, non dimentichiamo le norme addirittura anticostituzionali di condizionare i servizi sociali agli anni di residenza. Incominciare a regionalizzare la scuola può avere conseguenze molto nefaste per le generazioni future. Esattamente come non affrontare il tema dei cambiamenti climatici». (Facebook Furio Honsell. Post 11 maggio 2023).

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Moretuzzo: «Programma vago, nessun accenno alle criticità».

«Abbiamo assistito a un’elencazione di progetti annunciati nella passata legislatura o di iniziative generiche, ma non c’è stata una parola su alcune questioni cruciali come quelle del futuro degli enti locali o della crisi climatica dovuta al riscaldamento globale». Così il capogruppo del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg Massimo Moretuzzo commenta l’illustrazione al Consiglio regionale del programma di governo del Presidente della Regione Massimiliano Fedriga per i prossimi 5 anni.

Moretuzzo è critico anche sulla strada indicata da Fedriga per “tagliare le liste d’attesa”. «Non si può basare la risposta all’emergenza delle liste d’attesa esclusivamente con un’alleanza più forte con il privato convenzionato, non è così che si risolve il problema – spiega –. Il Presidente non ha fatto alcun accenno alla riorganizzazione del sistema che deve passare necessariamente per la nomina di un management all’altezza della situazione e per un modello di valutazione che sia in grado di monitorare l’appropriatezza della domanda di salute e l’adeguatezza della risposta».

Ed ancora: «Fedriga non ha dichiarato come intende gestire la questione dei flussi migratori che, come la sanità, è un tema di portata storica e strutturale, che rischia di diventare critico se non sarà gestito con razionalità e concretezza, offrendo una risposta territoriale integrata e soluzioni in cui si rispettino la dignità umana e i diritti delle comunità ospitanti. Nelle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi il Presidente ha parlato del superamento di un modello basato su grandi strutture, ci aspettavamo che oggi indicasse come ha intenzione di procedere per le azioni di competenza regionale». (Comunicato Patto per l’autonomia 2 maggio 2023).

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Poi in sede di voto:
Massimo Moretuzzo: «Mancano risposte sul futuro di sanità, enti locali, ambiente». Voto contrario del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg al programma di Fedriga».

Voto contrario del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg alle dichiarazioni programmatiche del Presidente della Regione Fedriga per la prossima legislatura. «Troppe criticità, mancanza di visione e di risposte su alcune questioni cruciali come quelle della sanità, del futuro degli enti locali, dell’ambiente», spiega il capogruppo del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg Massimo Moretuzzo, che ha annunciato un confronto serio, serrato dai banchi dell’opposizione per i prossimi 5 anni, con un approccio costruttivo e leale, ma deciso rispetto alle scelte che definiranno il futuro delle comunità del Friuli-Venezia Giulia.

Così, sul tema della sanità, Moretuzzo sollecita a «spostare il dibattito dal piano ideologico a quello pragmatico. È ideologico pensare di rispondere all’emergenza delle liste d’attesa esclusivamente con un’alleanza più forte con il privato convenzionato. Serve una riorganizzazione del sistema – cui Fedriga non ha fatto parola – che deve passare necessariamente per la nomina di un management all’altezza della situazione e per una verifica che sia in grado di monitorare l’appropriatezza della domanda di salute e l’adeguatezza della risposta».

Moretuzzo denuncia l’assenza di una visione strategica sui temi ambientali ed energetici da parte del Presidente Fedriga sulla questione ambientale ricordando l’impegno del Green Deal per la neutralità climatica dell’Unione Europea entro il 2050 – che l’Assessore Scoccimarro ha anticipato al 2045 – e la riduzione delle emissioni dal 40 al 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Vorremmo capire in che modo la Giunta Fedriga intende rispettare questi impegni – chiede il rappresentante autonomista –. Proponiamo di convocare la comunità scientifica regionale aprendo una fase di ascolto e confronto sulla quale basare anche la politica degli investimenti in materia. Il tema dell’adeguamento ai cambiamenti climatici ha a che fare con l’esercizio della specialità regionale che deve essere ampliata in riferimento al governo del territorio per fare prima e meglio dello Stato le cose che servono».

«Attendiamo di capire le intenzioni della maggioranza anche sugli enti locali. Siamo convinti che non sarà l’ennesima riforma a mettere i Comuni nelle condizioni di garantire i servizi e di spendere le risorse disponibili. La rinascita delle Province non dà alcuna risposta a queste criticità come non affronta il tema del decentramento regionale rispetto al quale è urgente una riflessione. Si eviti un ulteriore stravolgimento dell’intero sistema, trovando il modo di far funzionare l’esistente».

Un’ultima nota Moretuzzo la riserva alla questione dell’acciaieria di San Giorgio di Nogaro. «Dal mese di luglio dello scorso anno aspettiamo che la Giunta Fedriga riferisca in Commissione chiarendo lo stato dell’arte. Da allora, tutto tace. Da parte nostra, ribadiamo la contrarietà a qualsiasi opera impatti fortemente sull’ambiente. L’auspicio è che la maggioranza sia della stessa opinione». (Comunicato Patto per l’autonomia 11 maggio 2023).

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Quindi gli interventi di altri sue rappresentanti di Patto per l’Autonomia per sottolineare il loro voto negativo al programma Fedriga.

Giulia Massolino: «Pesanti omissioni su migranti, ambiente e sanità: lavoreremo per proporre politiche eco-sociali all’altezza delle sfide che dobbiamo affrontare».

«Delle linee di Governo esposte dal Presidente Fedriga non è tanto quel che è stato detto a spiccare, quanto quel che è stato omesso, a partire dall’assenza di ragionamenti sulle difficoltà relative all’accoglienza dei flussi migratori provenienti dalla rotta balcanica. Una situazione che non si può trattare come emergenziale o temporanea, ma che richiede proposte concrete nel lungo periodo, garantendo il rispetto della dignità delle persone e degli accordi internazionali, anziché i respingimenti illegali che il Presidente Fedriga chiede ripartano». (…).

«Anche e soprattutto sull’ambiente ci sono gravi omissioni nel programma di governo che affronta le tante criticità – incendi, siccità… – come fatti episodici senza correlarli alla causa principale: il cambiamento climatico. Una tragedia ampiamente annunciata dal mondo della scienza, un mondo con molte eccellenze locali di cui questa Regione si vanta, ma che non ascolta».

E ancora, «sorprendentemente sul tema del PNRR non è stato fatto nessun accenno all’inutile, impattante e insostenibile ovovia: un tema che ha una forte rilevanza regionale, sia per quanto riguarda la distruzione di un habitat protetto Natura 2000 che per quanto riguarda il sistema dei trasporti pubblici, poiché l’amministrazione comunale di Trieste ha più volte dichiarato di voler inserire l’opera nel piano di trasporto pubblico regionale, con costi a carico di chiunque viva in questa regione, a scapito di altri investimenti che potrebbero andare nella direzione di un trasporto pubblico veramente accessibile e sostenibile, come la progressiva gratuità dei trasporti per ridurre l’inquinamento, migliorare la vivibilità delle nostre città, sgravare la cittadinanza degli elevati costi che l’uso dell’auto privata comporta. In questo senso, non c’è nulla da esultare per la riattivazione del volo Trieste-Linate, come fa Fedriga, quando nel resto d’Europa si sta cercando di eliminare i voli interni a breve raggio a favore del treno, decisamente più sostenibile».

Sul tema sanità, «a Trieste abbiamo sempre avuto alcune eccellenze che l’Assessore Riccardi e il Presidente Fedriga stanno cercando di demolire: centri di salute mentale aperti sulle 24 ore, i distretti sanitari, le microaree, e, sotto attacco proprio in questi giorni, i consultori familiari, indispensabili per la salute delle donne e inaccettabile attacco alla genitorialità che si dice di voler invece sostenere. Presidi di salute territoriale irrinunciabili, da potenziare, estendere e integrare e non da distruggere e accorpare, come invece si intende fare, guardando al privato convenzionato e alla privatizzazione in generale come soluzione a ogni male della nostra sanità».

«In conclusione, siamo fortemente preoccupati soprattutto dall’assenza di una visione positiva di un futuro che trasformi le crisi in un’opportunità per ridisegnare l’economia, la sanità e la mobilità della nostra regione. Dal canto nostro, ci impegneremo con proposte concrete che possano realizzare politiche eco-sociali innovative nei nostri territori, mettendo al centro il benessere delle persone e dell’ambiente nel quale esse vivono, all’altezza delle complesse sfide che stiamo affrontando e che non possiamo permetterci di perdere». (Comunicato da Patto per l’autonomia 11 maggio 2023).

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Enrico Bullian: «Servono investimenti duraturi e caratterizzanti in vista di GO!2025. Si acceleri sulla Ciclovia 5».

«In vista di GO!2025 – appuntamento fondamentale per la nostra regione –, per evitare di cadere nell’effimero, è necessario puntare a un investimento duraturo per il territorio, con valenza regionale, caratterizzante e identificabile dalla collettività, accelerando sulla realizzazione della Ciclovia 5». È una delle proposte del consigliere regionale della lista Patto per l’Autonomia-Civica Fvg Enrico Bullian che, nel suo primo intervento in Aula, […] ha dato ampio spazio ai temi […] della mobilità sostenibile, dell’Isonzo e della promozione turistica, nei suoi vari aspetti storici, culturali, ambientali ed economici.

«So bene, dopo 9 anni da Sindaco di Turriaco, cosa significa realizzare una rete ciclabile fruita (le “Ciclabili dei Cantautori”) e gestire il Parco comunale dell’Isonzo, valorizzandolo con attività sociali, sportive e naturalistiche, installazioni artistiche, aree giochi e pic-nic e celebrazioni di matrimoni. Da consigliere regionale – spiega Bullian –, vorrei finalmente vedere realizzata, lungo tutto l’asse fluviale dell’Isonzo-Soca, la Ciclovia n. 5 di interesse regionale e transfrontaliero, completando quanto la comunità slovena ha già fatto sul suo tratto. La ciclabile di competenza regionale da Gorizia alla Riserva naturale regionale della Foce dell’Isonzo-Isola della Cona deve diventare un’opera presto cantierabile, che attraversa gli attuali Parchi del fiume e che si interconnette con gli altri paesaggi che caratterizzano il nostro territorio: Collio, Carso, Laguna e Litorale. Il Patto per l’Autonomia – Civica Fvg intende valorizzare la nostra terra e renderla attrattiva per i turisti e per noi residenti».

Sul tema della mobilità, Bullian evidenzia i «limiti macroscopici del polo intermodale e della stazione Trieste Airport, con il finanziamento – in ritardo – del collegamento ciclopedonale provenendo da Monfalcone e Ronchi dei Legionari, ma senza la continuazione verso Begliano, Turriaco e San Pier d’Isonzo, oltre al mancato decollo degli accordi territoriali tra i Comuni del mandamento per una maggiore fruizione dei pendolari della stazione ferroviaria attraverso accordi generali per agevolare la fruizione della distesa del parcheggio. Sul trasporto pubblico locale serve un ripensamento generale fino a ipotizzare la corsa gratuita per incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, diminuendo il traffico e l’inquinamento». (Comunicato da Patto per l’autonomia 11 maggio 2023).

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Per quanto riguarda clima, inquinamento, sanità burocrazia e via dicendo ed uso mezzi privati, quando i servizi pubblici e privati sono distanti, seguendo una politica di accentramento degli stessi che favorisce le società e le aziende ma non l’utenza, si obbligano le persone che abitano nelle ormai decretate (e di cui si parla sempre meno) zone marginali e mezzo spopolate, a spostarsi per fruire dei servizi indispensabili o per lavorare, con mezzi privati. Ho più volte scritto nel corso degli anni, che in ogni paese la regione dovrebbe, dato che poi pare abbia anche tanti soldi da buttare qui e là, come da molti sottolineato, finanziare un servizio taxi, come in Normandia, ma tutto tace. Infatti i cittadini ed i loro soldi, pare proprio siano al servizio di progetti e società private e non viceversa e che Fedriga e c. vedano l’Ente regione come una finanziaria con soldi pubblici in mano loro. E se erro correggetemi.

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Situazione della montagna regionale. – Da allegato a cartella per partecipanti agli incontri Innovalp 2023. 

58 comuni su un totale di 215 in Fvg sono montani. 62.471 persone (per lo più anziane e questo lo aggiungo io) vivono nella montagna friulana che occupa il 43,1% del territorio regionale. La popolazione ha subito una perdita dell’ 8,3% dal 2011 al 2019. La fuga dei giovani e delle donne è sotto gli occhi di tutti, e la montagna ha “il tasso di emigratorietà più elevato su scala nazionale”. (4 persone su 1000 residenti). Ogni anno se ne vanno 2800 persone fra giovani e donne, e rientra solo il 15% di loro. I cambiamenti climatici porteranno, nel 2030, ad una diminuzione dei turisti invernali, stimato nel 5/7% nelle Alpi del nord- ovest, del 15% in quelle del nord est. Ma invece di prendere in considerazione almeno qualche dato, dico io, che fa la Regione Fvg in mano alla Lega ed alle destre? Ha deciso di investire migliaia di euro in nuove inutili piste da sci, da alimentare con neve artificiale, quando la siccità incombe sempre più sul nostro territorio. Inoltre anche a causa dei mutamenti climatici ci potrebbero essere consistenti variazioni nell’ agro-sistema, mentre sempre più terra viene utilizzata per produzioni vinicole (+ 86 aziende dal 2019 al 2021 cioè un + 9,9% in 3 anni). Dal 2007 al 2020, vi è stata, in montagna, una consistente perdita di imprese (- 800), e quelle che sopravvivono sono per il 31,9% artigianali, con qualche azienda in più femminile e giovanile, rispetto alla media. Nella montagna friulana si assiste ad una progressiva riduzione dei servizi pubblici e privati di prossimità. (Da: Pillole sulla Montagna Friulana, inserto in cartellina per partecipanti a laboratori Innovalp, 5 maggio 2023. Dati da varie fonti esplicitate in pedice). Cosa ha da dire l’Ente Regione nel merito? Pare nulla. 

Laura Matelda Puppini

L’immagine che correda l’articolo ritrae Massimiliano Fedriga, iperfotografato e solo e dà l’idea percettivamente che egli sia l’uomo solo al comando. Però manca Riccardo Riccardi, altrettanto potente, a mio avviso. Da: https://ilpiccolo.gelocal.it/speciale/elezioni-regionali-friuli-venezia-giulia-2023/2023/04/05/news/consiglio_regionale_fvg_ecco_24_new_entry-12738472/.

https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2023/05/FEDRIGA110634720-7c415df8-d447-40ab-8bb3-6c0717ed2b6b.webp?fit=800%2C450&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2023/05/FEDRIGA110634720-7c415df8-d447-40ab-8bb3-6c0717ed2b6b.webp?resize=150%2C150&ssl=1Laura Matelda PuppiniECONOMIA, SERVIZI, SANITÀETICA, RELIGIONI, SOCIETÀFurio Honsell sul programma del Presidente Fedriga. «La relazione programmatica del Presidente Fedriga è debolissima e ha ricevuto il Voto contrario di Open Sinistra Fvg. Il Presidente non riconosce la grave situazione della Sanità, ma si impegna a potenziare il ruolo della sanità privata. Così sembra di non conoscere che il...INFO DALLA CARNIA E DINTORNI