Il dott. Paolo Bordon, prima direttore generale di Azienda Sanitaria in Friuli Venezia Giulia, poi a Bologna e ora direttore generale del Dipartimento Sanità e Servizi Sociali della Regione Liguria, aveva scritto, giorni fa un suo contributo, onesto e rispettoso,  oltre che del tutto condivisibile, al Messaggero Veneto, pubblicato dal noto giornale il 10 marzo 2025 con titolo: ” Sanità, patto con i privati. Un mondo al contrario”.

Questo il testo, del dott. Bordon, che non mi pare proprio abbia offeso qualcuno, ma solo detto quello che molti sussurrano al bar e che è sotto gli occhi di tutti, e non è neppure una novità.

Copia dell ‘articolo del Messaggero Veneto del 10 marzo 2025, che ho acquistato.

Alcuni lo avevano ritenuto interessante, ma nulla di più. Invece ….cosa è successo? Ce lo dice Massimo Moretuzzo nel suo comunicato del 12 marzo 2025.

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«Moretuzzo: «Gravissimo l’attacco di Fedriga a Bordon, riferisca in aula»

«Udine, 12 marzo 2025 | «Abbiamo appreso dalla stampa ligure che il Presidente Fedriga ha chiamato il Presidente della Liguria Bucci per lamentarsi del fatto che il dott. Paolo Bordon, attualmente direttore generale della sanità ligure e già dirigente sanitario in Friuli, si è permesso di esprimere un parere sullo stato del sistema sanitario del Friuli-Venezia Giulia. Si tratta di un fatto gravissimo, per il quale chiederemo al Presidente e alla Giunta di riferire in aula la prossima settimana». Questo il commento di Massimo Moretuzzo, capogruppo di Patto per l’Autonomia – Civica FVG, sul clamore suscitato dall’intervento del dott. Paolo Bordon sul Messaggero Veneto dei giorni scorsi.

“Senza entrare nel merito delle considerazioni espresse nel suo articolo, che condividiamo totalmente, e delle sue competenze professionali largamente riconosciute anche fuori dai confini regionali, ritengo che il dott. Bordon abbia il diritto di manifestare il suo pensiero in tutte le sedi che ritiene opportune e che, anzi, sia auspicabile che persone informate e competenti come lui intervengano nel dibattito su uno dei temi fondamentali per la nostra regione, come quello della sanità. Di cosa ha paura il Presidente Fedriga, tanto da spingersi a chiamare un collega Presidente di Regione per lamentarsi di un articolo apparso sulla stampa? Perché non vuole che si discuta di quello che è successo e sta succedendo nel servizio sanitario regionale? La recente accelerazione sui processi di privatizzazione di pezzi della sanità regionale, e soprattutto il tentativo di farla passare senza una discussione nelle opportune sedi istituzionali, impone invece un confronto quanto più largo e partecipato possibile”.

“Se il Presidente Fedriga pensa di continuare a fare propaganda elettorale sulla sanità senza che nessuno denunci la gravità di una situazione che rischia di implodere per le conseguenze di scelte sbagliate, si sbaglia di grosso. Dai banchi dell’opposizione – continua Moretuzzo – abbiamo dimostrato di avere un atteggiamento costruttivo, come in occasione del dibattito sul Piano oncologico, e di considerare il tema della sanità come una delle questioni in cui la comunità politica regionale deve essere capace di superare sterili contrapposizioni. Non abbiamo però nessuna intenzione di assistere passivamente a un declino che rischia di essere inarrestabile e che per essere contrastato ha bisogno di un dibattito serio e di voci autorevoli, come quella del dott. Bordon”». (Comunicato dell’ Ufficio stampa del Gruppo Consiliare Patto per l’Autonomia – Civica Fvg.). 

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E secondo me …

In una società democratica questo comportamento del dott. Fedriga rappresenta, a mio avviso, una caduta di stile, e non ha fatto altro che diffondere sul web l’articolo, e per questo lo ringrazio, ma anche il comunicato di Moretuzzo, che giustamente vuole che il Presidente, che è la massima carica regionale, venga in consiglio a chiarire questo suo intollerabile ed inutile comportamento, che parla molto, credo perché non lo conosco, del suo carattere, e che viola la costituzione italiana che, all’articolo 21, così recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Ma per Fedriga, anche Presidente della Conferenza Stato – Regioni, pare che questo diritto non valga per il dott. Paolo Bordon, il che è per me increscioso. Ed anche la Ue ha ribadito, recentemente, la libertà di stampa e di opinione, se non vado errata, ma pure il consiglio regionale Fvg. 

E credo di poter scrivere che moltissimi sono con il dott. Paolo Bordon, ora che il dott. Fedriga ha aperto un caso di cui nessuno si sognava. Ed al  dott. Paolo Bordon va il mio grazie di cuore per quello che ha scritto. Ma mi chiedo anche: perché questa reazione spropositata ad un articolo sulla  privatizzazione della sanità in Fvg da parte di Fedriga e, fra l’altro, non da parte di Riccardi o di qualche dg ass, il che sarebbe stato non costituzionalmente accettabile ma almeno più logico? Non lo so … fate voi.

Laura Matelda Puppini

 

 

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