Il terremoto in Lazio Marche ed Umbria. Il prevedibile e la messa in sicurezza degli abitati. Ma … Per quei morti nel 2016. Aggiornamento il 26/8/ c.a.
Ci sono cose che ti fanno riflettere. Non sappiamo ancora il numero dei morti nel terremoto di ieri, 24 agosto, al mattino, ma una domanda sorge spontanea: possibile che nessuno potesse prevedere un ulteriore forte terremoto visto l’aumentare delle scosse in zona? Inoltre perchè non si sono messe in sicurezza le abitazioni ed i paesi, data l’alta sismicità del territorio? Mistero. Guardate cosa ho trovato su internet :
il 24 marzo tremava la terra a Lucca. Magnitudo 1.9 scala richter, mentre un più forte tremava la terra a nord.
Il 7 aprile il terremoto si faceva sentire in Emilia Romagne, Marche, in provincia di Pesaro Urbino, in Calabria.
Il 29 aprile uno “sciame sismico” colpiva Perugia.
Il 30 maggio tremava la terra in zona lago di Bolsena, monte Amiata, Colline del Fiora, in sintesi nelle province di Terni e Viterbo. Magnitudo 4.1 scala richter.
Il 2 giugno, nella zona si sentivano altre scosse in particolare nei comuni di Acquapendente, Orvieto, Castel Giorgio, San Lorenzo, che creavano apprensione nella popolazione.
Il 16 giugno tremava la terra più volte in provincia di Pesaro Urbino. Magnitudo massima 1.4 della scala richter, con una serie di scossette avvertibili nei giorni seguenti, fino alla fine del mese. (Magnitudo da 0.2 a 0.8).
Il 9 luglio il terremoto si faceva sentire di nuovo in provincia di Pesaro Urbino, con magnitudo 1.1 scala richter, quindi sempre ivi il 12 luglio con una scossa di magnitudo 2.7. della scala Richter. E si continuava.
Il 15 luglio si registrava una scossa di magnitudo 1.1. sempre in provincia di Pesaro Urbino, che interessava le zone di San Giorgio di Pesaro, Barchi, Orciano di Pesaro, Fossombrone, Isola del Piano, Mondavio.
Il 24 agosto la tragedia. Dove? Tra Lazio Marche ed Umbria.
E nel marzo 2013, non era andata molto meglio se si legge https://ingvterremoti.wordpress.com/2013/03/24/sequenza-sismica-tra-le-province-di-perugia-e-pesaro-urbino/, ove si scriveva pure che: «Questo settore dell’Appennino umbro-marchigiano rappresenta un laboratorio naturale per lo studio della sismicità. Diversi progetti finanziati negli ultimi anni dal Ministero della Ricerca, dal Dipartimento della Protezione Civile e dall’Unione Europea e coordinati dall’INGV hanno fatto di questa regione una delle aree di studio dei terremoti più importante a livello internazionale. Per maggior dettagli si veda il sito del cosiddetto TABOO (The Alto-tiberina near-fault Observatory).”
Cosa hanno fatto i governi precedenti e l’attuale per mettere in sicurezza le abitazioni e le persone del territorio? NULLA DI NULLA. E per cortesia nel 2016, non parlateci di evento imprevedibile, con questa situazione, nè che non si poteva far nulla. Quelle case potevano non crollare, ma … Ma? Potrà il governo rispondere su quanto? Intanto noi cittadini ci uniamo al dolore dei supestiti per le vittime di questa tragedia, per la perdita incolmabile di tutto ciò che avevano, casa, affetti, un paese, e nel silenzio meditiamo, preghiamo, come possibile aiutiamo. Laura Matelda Puppini
Alcuni dati e considerazioni da Il Fatto Quotidiano di oggi mi sembrano importanti, in particolare dall’articolo di Marco Travaglio ma non solo.
Il noto giornalista intitola il suo pezzo “Consigli inutili” e precisa ai lettori che tali saranno visto come sono finiti quelli già scritti per il terremoto dell’Emilia, dell’Abruzzo, dell’Umbria, ecc. ecc. e dice di scrivere sperando che in un futuro una classe dirigente degna di tale nome ne trovi forse un pezzetto nella bottiglia od in un cassetto.
La prima considerazione è quella che le cose da fare sono note dalla notte dei tempi, ma nella penisola nessuno le fa. Infatti se non si possono prevenire i terremoti si possono prevenire i danni, mettendo in sicurezza abitazioni e paesi. Norcia non ha avuto morti perché era stata ricostruita e messa a norma dopo i terremoti del 79 e 97. Dato che la fascia appenninica è ad altissimo rischio, come quasi tutto il resto d’Italia, (ed esiste da anni carta del rischio sismico a sottolinearlo) sarebbe magari importante, avendo un po’ di buon senso, mettere in sicurezza le case, (per es. “legando i muri”) risparmiando vite e abitati.
I soldi si possono trovare, per esempio rinunciando alle grandi opere come il ponte sullo stretto, (che fa l’altro sorgerebbe su una faglia sismica), la Orte- Mestre, rinunciando alle Olimpiadi, alla Tav Torino Lione, e via dicendo, ed aggiungo io, alla terza corsia del Veneto Fvg, che ben poco interessa a chi non deve correre al mare in Slovenia e Croazia, o a chi non è un autotrasportatore magari rumeno.
Inoltre Travaglio invita il governo a revocare i tagli ai Vigili del Fuoco, che pare proprio siano utili, a fare dei corsi per insegnare il comportamento corretto da tenersi in caso di scosse sismiche, ricorda che la ricostruzione spesso è costata tantissimo anche a causa di “ruberie, mafierie, tangenti”.
Segnalo pure, sempre su Il Fatto Quotidiano di oggi: Antonio Padellaro, “Terremoto, i fatti contro la retorica”, ove fra i fatti si può porre il caso di edifici nuovi o ristrutturati crollati, come la scuola di Amatrice. Ma anche al tempo del terremoto del Friuli, molti si chiesero come mai fosse crollato l’ospedale nuovo di Gemona, già arredato con macchinari ecc., mentre oggi la riforma regionale della sanità chiude l’unico ospedale antisismico, è cioè quello della stessa cittadina, o il nuovo albergo sulla statale, ecc. ecc. E Marco Maroni ci ricorda che bastano 13 miliardi per evitare la conta dei morti per sismi, e che sinora sismi e ricostruzione sono costati all’Italia ben 150 miliardi, oltre il bagaglio di vite umane ed i feriti. E per ora mi fermo qui.
Laura Matelda Puppini
https://www.nonsolocarnia.info/il-terremoto-in-marche-ed-umbria-il-prevedibile-e-la-messa-in-sicurezza-degli-abitati-ma-per-quei-morti-nel-2016/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2016/08/terremoto-oggi-24-agosto-500x457.jpg?fit=500%2C457&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2016/08/terremoto-oggi-24-agosto-500x457.jpg?resize=150%2C150&ssl=1Laura Matelda PuppiniAMBIENTECi sono cose che ti fanno riflettere. Non sappiamo ancora il numero dei morti nel terremoto di ieri, 24 agosto, al mattino, ma una domanda sorge spontanea: possibile che nessuno potesse prevedere un ulteriore forte terremoto visto l'aumentare delle scosse in zona? Inoltre perchè non si sono messe in...Laura Matelda PuppiniLaura MateldaPuppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
Laura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.
francescocecchini -Agosto 25th, 2016 at 17:41none
Comment author #298 on Il terremoto in Lazio Marche ed Umbria. Il prevedibile e la messa in sicurezza degli abitati. Ma … Per quei morti nel 2016. Aggiornamento il 26/8/ c.a. by Non solo Carnia
TERREMOTO IN CENTRO ITALIA.
Il terremoto di magnitudo 6 ( o 6.5) di questa notte nel reatino non è stato preceduto da nessun “foreshock”, né a sciami né isolati. Ennesima dimostrazione dell’estrema variabilità e imprevedibilità dei terremoti. Unica difesa le costruzioni sicure. In Italia in materia di sicurezza sismica, di messa in sicurezza sismica degli edifici pubblici e privati, c’è moltissimo da fare. Altro che spese per acquisti di armamenti, F35, per missioni militari, per interventi militari in Libia, Iraq e altrove. VI SONO CHIARE RESPONSABILITÀ POLITICHE DEL GOVERNO RENZI
Paolo Martinis -Agosto 25th, 2016 at 17:57none
Comment author #299 on Il terremoto in Lazio Marche ed Umbria. Il prevedibile e la messa in sicurezza degli abitati. Ma … Per quei morti nel 2016. Aggiornamento il 26/8/ c.a. by Non solo Carnia
chiare responsabilità del governo renzi? che secondo voi in 2 o 3 anni poteva rendere “antisismiche” tutte le case d’italia che non lo sono, trovando i soldi con le tasse che magari non volete nemmeno pagare? quando tornate dall’iperurano ne torniamo a discutere va…
francescocecchini -Agosto 27th, 2016 at 16:08none
Comment author #306 on Il terremoto in Lazio Marche ed Umbria. Il prevedibile e la messa in sicurezza degli abitati. Ma … Per quei morti nel 2016. Aggiornamento il 26/8/ c.a. by Non solo Carnia
Leggere quello che ho scritto. Il governo Renzi ha priviligiato spese militari. Tra l’altro. Soldi che potevano essere impiegati nella prevenzione sismica.
Laura Matelda Puppini -Agosto 25th, 2016 at 18:39none
Comment author #300 on Il terremoto in Lazio Marche ed Umbria. Il prevedibile e la messa in sicurezza degli abitati. Ma … Per quei morti nel 2016. Aggiornamento il 26/8/ c.a. by Non solo Carnia
Martinis, Lei non ha letto bene.Io ho scritto il governo renzi e quello precedente. Quando si diventa premier almeno si iniziano a trattare i problemi seri ed importanti, invece che pensare a tagliare la sanità a privatizzare l’acqua ed a fare una sfrenata politica neoliberista che ci porterà nel baratro. E non si dica che Renzi non sapeva che l’Italia è fortemente sismica e che prevenire è meglio e costa di meno. Si poteva iniziare a mettere in sicurezza almeno qualcosa, verificare la solidità almeno degli edifici nuovi, e via dicendo, (alc a l’è alc, nue a l’è nue) con gli euro spesi per la guerra, per l’aereo personale, ecc. ecc. La carta sismica dell’ Italia con una zone rossissime, non certo prodotta giorni fa, non può esser ignota ad un premier ed ad un governo come non poteva esserlo al premier e governo precedenti.
Paolo Martinis -Agosto 25th, 2016 at 18:54none
Comment author #301 on Il terremoto in Lazio Marche ed Umbria. Il prevedibile e la messa in sicurezza degli abitati. Ma … Per quei morti nel 2016. Aggiornamento il 26/8/ c.a. by Non solo Carnia
Signora, io ho letto benissimo. Il governo precedente era quello di Letta ed è durato un annetto. Se volete a tutti i costi trovare un capro espiatorio (o due, o 63) fate pure, ma non risolverete il problema.
Non lo risolverete nemmeno confondendo quello che si può ragionevolmente fare per limitare i danni del terremoto nelle zone sismiche con l’indignarsi perché il terremoto non è stato previsto.
Piove, governo ladro…
francescocecchini -Agosto 27th, 2016 at 16:11none
Comment author #307 on Il terremoto in Lazio Marche ed Umbria. Il prevedibile e la messa in sicurezza degli abitati. Ma … Per quei morti nel 2016. Aggiornamento il 26/8/ c.a. by Non solo Carnia
Chiaramente vi sono responsabilità precedenti a Renzi. Ho fatto un esempio: le spese militari responsabilità di Renzi. Sue sono le responsabilità delle avventure militari in Iraq e altrove.
Laura Matelda Puppini -Agosto 25th, 2016 at 19:54none
Comment author #302 on Il terremoto in Lazio Marche ed Umbria. Il prevedibile e la messa in sicurezza degli abitati. Ma … Per quei morti nel 2016. Aggiornamento il 26/8/ c.a. by Non solo Carnia
E i presidenti del consiglio e governi precedenti.
Laura Matelda Puppini -Agosto 25th, 2016 at 20:04none
Comment author #303 on Il terremoto in Lazio Marche ed Umbria. Il prevedibile e la messa in sicurezza degli abitati. Ma … Per quei morti nel 2016. Aggiornamento il 26/8/ c.a. by Non solo Carnia
Scusatemi. Nella fretta ho scritto nel titolo il terremoto in Marche ed Umbria ma è in Lazio Marche ed Umbria.
francescocecchini -Agosto 27th, 2016 at 16:06none
Comment author #305 on Il terremoto in Lazio Marche ed Umbria. Il prevedibile e la messa in sicurezza degli abitati. Ma … Per quei morti nel 2016. Aggiornamento il 26/8/ c.a. by Non solo Carnia
LETTERA APERTA AL SINDACO MARZIO FAVERO SUI TERREMOTI.
Gentile sindaco Marzio Favero,
la recente tragedia sismica in centro Italia sta suscitando un dibattito sul rischio e sulla messa in sicurezza. Subito dopo il terremoto, il presidente dell’Ordine dei Geologi del Veneto, Pietro Zangheri ha ricordato che il Cansiglio e la fascia pedementona è a elevato rischio sismico. Tutta l’Alta Marca, quindi, Cornuda, Crocetta del Montello, Farra di Soligo, Follina, Miane, Montebelluna, Moriago della Battaglia, Pederobba, Sernaglia della Battaglia, Valdobbiadene e Vidor, è interessata. Quindi anche il nostro comune, Montebelluna è a forte rischio sismico. All’ordine del giorno vi un cambio di rotta per quanto riguarda prevenzione e messa in sicurezza di territorio ed edifici, sia pubblici che privati con lo scopo di evitare danni materiali e vite umane. La precedente amministrazione 2011-2016, da lei gestita, ha messo in atto importanti miglioramenti sismic, i elencati nel programma amministrativo: MONTEBELLUNA LA RINASCITA. Altri sono stati messi in programma ed elencati sotto la voce COMPLETAMENTO INDAGINI SISMICHE.
Sarebbe importante conoscere:
– il programma di completamento delle indagini sismiche previste,
– se vi saranno altre azioni che riguarderanno azioni di messa in sicurezza, innanzitutto, di edifici pubblici, quali scuole, strutture sanitarie e altro,
– se verranno prese in considerazione edifici abbandonati che versano in condizioni strutturali, (In questo senso va preso in considerazione l’ appello dell’ Ordine degli Ingegneri: serve la mappa dei fabbricati,
– altro inerente al tema.
La ringrazio per un’eventuale risposta a me e ai cittadini. Un cordiale saluto e buona attività,
Francesco Cecchini
Laura Matelda Puppini -Agosto 28th, 2016 at 10:33none
Comment author #310 on Il terremoto in Lazio Marche ed Umbria. Il prevedibile e la messa in sicurezza degli abitati. Ma … Per quei morti nel 2016. Aggiornamento il 26/8/ c.a. by Non solo Carnia
Così mi scrive Silvano Zorzenon di Trieste:
Cara Laura le opere necessarie perchè una casa vecchia non ti venga in testa,anche se in caso di terremoto può rimanere seriemente danneggiata costano meno di un funerale.
In genere basterebbe fare un cordolo in c.a.per legare le pareti nel massimo punto di oscillazione e preservarsi o comunque ritardare il rischio di crollo del tetto.
Non dico che si azzererebbe il rischio che qualcuno rimanga sotto ma verrebbe di molto ridotto .
Avevo visto fare questi lavori tra la prima e la seconda scossa in Friuli:alla peggio si è rotto il cordolo e la casa era ancora sù.
Per il resto un terremoto è un evento multifunzione
-distoglie da altri problemi
-ricompatta un paese sistematicamente disunito
-permette la solita passerrella con le annesse lacrime di coccodrillo proclami, promesse di immediata ricostruzione e chiacchiere di circostanza.
– la macchina dei soccorsi ed i fondi per l’emegenze sono un buon affare
-permette ai politici ed ai loro amici di fare ottimi affari nella ricostruzione
-permettere di raccogliere fondi che il buon cuore della gente comune invia che non si sà poi che fine fanno.(quelli dello tsunami sono spariti intascati non si sà da chi e mai giunti a destinazione)
-anche le Procure si possono mettere in mostra visto che i costruttori mascalzoni ( in genere amici dei politici, fatte male per risparmiare e pagare tangenti) di opere pubbliche e private non mancano, anche in questo caso iniziative parziali che non colpiscono mai anche le inevitabili ruberie,tangenti e corruttele dei soliti ladri, ma i pesci piccoli.
Fulgido esempio l’allora ex ministro dell’interno Scalfaro, nominato presidente dei fondi per la ricostruzione dell’Irpinia: non è stato mai incriminato di nulla ed è diventato Presidente della Repubblica
Il veder colpita la solita povera gente abbandonata sempre di più al proprio destino mi rattrista e mi indigna.
Silvano
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TERREMOTO IN CENTRO ITALIA.
Il terremoto di magnitudo 6 ( o 6.5) di questa notte nel reatino non è stato preceduto da nessun “foreshock”, né a sciami né isolati. Ennesima dimostrazione dell’estrema variabilità e imprevedibilità dei terremoti. Unica difesa le costruzioni sicure. In Italia in materia di sicurezza sismica, di messa in sicurezza sismica degli edifici pubblici e privati, c’è moltissimo da fare. Altro che spese per acquisti di armamenti, F35, per missioni militari, per interventi militari in Libia, Iraq e altrove. VI SONO CHIARE RESPONSABILITÀ POLITICHE DEL GOVERNO RENZI
chiare responsabilità del governo renzi? che secondo voi in 2 o 3 anni poteva rendere “antisismiche” tutte le case d’italia che non lo sono, trovando i soldi con le tasse che magari non volete nemmeno pagare? quando tornate dall’iperurano ne torniamo a discutere va…
Leggere quello che ho scritto. Il governo Renzi ha priviligiato spese militari. Tra l’altro. Soldi che potevano essere impiegati nella prevenzione sismica.
Martinis, Lei non ha letto bene.Io ho scritto il governo renzi e quello precedente. Quando si diventa premier almeno si iniziano a trattare i problemi seri ed importanti, invece che pensare a tagliare la sanità a privatizzare l’acqua ed a fare una sfrenata politica neoliberista che ci porterà nel baratro. E non si dica che Renzi non sapeva che l’Italia è fortemente sismica e che prevenire è meglio e costa di meno. Si poteva iniziare a mettere in sicurezza almeno qualcosa, verificare la solidità almeno degli edifici nuovi, e via dicendo, (alc a l’è alc, nue a l’è nue) con gli euro spesi per la guerra, per l’aereo personale, ecc. ecc. La carta sismica dell’ Italia con una zone rossissime, non certo prodotta giorni fa, non può esser ignota ad un premier ed ad un governo come non poteva esserlo al premier e governo precedenti.
Signora, io ho letto benissimo. Il governo precedente era quello di Letta ed è durato un annetto. Se volete a tutti i costi trovare un capro espiatorio (o due, o 63) fate pure, ma non risolverete il problema.
Non lo risolverete nemmeno confondendo quello che si può ragionevolmente fare per limitare i danni del terremoto nelle zone sismiche con l’indignarsi perché il terremoto non è stato previsto.
Piove, governo ladro…
Chiaramente vi sono responsabilità precedenti a Renzi. Ho fatto un esempio: le spese militari responsabilità di Renzi. Sue sono le responsabilità delle avventure militari in Iraq e altrove.
E i presidenti del consiglio e governi precedenti.
Scusatemi. Nella fretta ho scritto nel titolo il terremoto in Marche ed Umbria ma è in Lazio Marche ed Umbria.
LETTERA APERTA AL SINDACO MARZIO FAVERO SUI TERREMOTI.
Gentile sindaco Marzio Favero,
la recente tragedia sismica in centro Italia sta suscitando un dibattito sul rischio e sulla messa in sicurezza. Subito dopo il terremoto, il presidente dell’Ordine dei Geologi del Veneto, Pietro Zangheri ha ricordato che il Cansiglio e la fascia pedementona è a elevato rischio sismico. Tutta l’Alta Marca, quindi, Cornuda, Crocetta del Montello, Farra di Soligo, Follina, Miane, Montebelluna, Moriago della Battaglia, Pederobba, Sernaglia della Battaglia, Valdobbiadene e Vidor, è interessata. Quindi anche il nostro comune, Montebelluna è a forte rischio sismico. All’ordine del giorno vi un cambio di rotta per quanto riguarda prevenzione e messa in sicurezza di territorio ed edifici, sia pubblici che privati con lo scopo di evitare danni materiali e vite umane. La precedente amministrazione 2011-2016, da lei gestita, ha messo in atto importanti miglioramenti sismic, i elencati nel programma amministrativo: MONTEBELLUNA LA RINASCITA. Altri sono stati messi in programma ed elencati sotto la voce COMPLETAMENTO INDAGINI SISMICHE.
Sarebbe importante conoscere:
– il programma di completamento delle indagini sismiche previste,
– se vi saranno altre azioni che riguarderanno azioni di messa in sicurezza, innanzitutto, di edifici pubblici, quali scuole, strutture sanitarie e altro,
– se verranno prese in considerazione edifici abbandonati che versano in condizioni strutturali, (In questo senso va preso in considerazione l’ appello dell’ Ordine degli Ingegneri: serve la mappa dei fabbricati,
– altro inerente al tema.
La ringrazio per un’eventuale risposta a me e ai cittadini. Un cordiale saluto e buona attività,
Francesco Cecchini
Così mi scrive Silvano Zorzenon di Trieste:
Cara Laura le opere necessarie perchè una casa vecchia non ti venga in testa,anche se in caso di terremoto può rimanere seriemente danneggiata costano meno di un funerale.
In genere basterebbe fare un cordolo in c.a.per legare le pareti nel massimo punto di oscillazione e preservarsi o comunque ritardare il rischio di crollo del tetto.
Non dico che si azzererebbe il rischio che qualcuno rimanga sotto ma verrebbe di molto ridotto .
Avevo visto fare questi lavori tra la prima e la seconda scossa in Friuli:alla peggio si è rotto il cordolo e la casa era ancora sù.
Per il resto un terremoto è un evento multifunzione
-distoglie da altri problemi
-ricompatta un paese sistematicamente disunito
-permette la solita passerrella con le annesse lacrime di coccodrillo proclami, promesse di immediata ricostruzione e chiacchiere di circostanza.
– la macchina dei soccorsi ed i fondi per l’emegenze sono un buon affare
-permette ai politici ed ai loro amici di fare ottimi affari nella ricostruzione
-permettere di raccogliere fondi che il buon cuore della gente comune invia che non si sà poi che fine fanno.(quelli dello tsunami sono spariti intascati non si sà da chi e mai giunti a destinazione)
-anche le Procure si possono mettere in mostra visto che i costruttori mascalzoni ( in genere amici dei politici, fatte male per risparmiare e pagare tangenti) di opere pubbliche e private non mancano, anche in questo caso iniziative parziali che non colpiscono mai anche le inevitabili ruberie,tangenti e corruttele dei soliti ladri, ma i pesci piccoli.
Fulgido esempio l’allora ex ministro dell’interno Scalfaro, nominato presidente dei fondi per la ricostruzione dell’Irpinia: non è stato mai incriminato di nulla ed è diventato Presidente della Repubblica
Il veder colpita la solita povera gente abbandonata sempre di più al proprio destino mi rattrista e mi indigna.
Silvano
(Pubblicato con il permesso di Silvano Zorzenon).