Quando sento il nome di Adelchi Puschiasis mi ricordo di un tempo in cui eravamo davvero giovani io e Alido, eravamo già insieme, come si suol dire, e bazzicavamo intorno alla casa dello studente di Trieste, in quanto Alido e Adelchi erano vicini di stanza. Il ricordo va a serate passate insieme tutti e tre, a risate, a battute, a qualche commento politico, fatto dal punto di vista della sinistra, che ci univa. Ma Alido e Adelchi erano uniti anche dalla loro origine rigolatese. Poi la vita ci divise: io e Alido tornammo in Carnia mentre Adelchi, sposatosi, andò a vivere a Monfalcone, trovando un impiego ed avendo due figli. Di più non so, ma si sa che era nato a Rigolato nel 1955, dove aveva trascorso l’infanzia e parte della giovinezza, e che, quindi, aveva deciso di vivere con la famiglia in terra bisiacca, essendo la moglie originaria di lì. «Come molti suoi ‘compatrioti’, di oggi e del passato, non ha mai smesso di pensarsi rigolatese e carnico; rigolatese fuori da Rigolato». – si legge sul sito di Forum nella presentazione del suo volume principale. Adelchi era figlio di Onorio, il cieco per aver manipolato un ordigno residuato bellico, che si muoveva benissimo grazie al suo cane pastore, che alla morte del padrone risultava inconsolabile e di Rosa, donna cattolica, come molte a Rigolato. Egli non era però l’unico figlio della coppia. infatti ha due sorelle che abitano a Tolmezzo, Lucia e Maria, ambedue sposate, ed un fratello, Amedeo, di cui poco so, ma che ho conosciuto. Un’altra cosa che mi colpì della famiglia Puschiasis era il luogo dove era posta, a Rigolato, la loro casetta colorata: discosta dalle altre ed alla fine di una piccola discesa. Ieri sera il mio gemello Marco mi ha avvertito che Adelchi è morto a seguito di una caduta in bici sulla pista ciclabile di Marina Julia. Visto a terra da un passante, questi ha chiamato il 118, ed è stato trasportato con l’elisoccorso a Cattinara, dove però è giunto in condizioni talmente critiche che, nonostante sia stato fatto di tutto per salvarlo, è deceduto. Non aveva documenti e quindi l’identificazione è avvenuta in un secondo momento.
Adelchi Puschiasis è conosciuto per il suo ponderoso volume, scritto su carte di archivio, Rigolato tra XVII e XIX secolo. Anime, fuochi, migrazioni, edito da Forum nel 2009; e per una serie di studi, alcuni dei quali prima riportati su di un altro sito e poi su https://www.alteraltogorto.org/, altri direttamente pubblicati lì, che qui segnalo attraverso un pdf che raccoglie l’index degli articoli di Adelchi e non suoi pubblicati ivi. Sono materiali interessanti, e un grazie va ad Adelchi per il suo lavoro, oltre che un saluto. La Carnia, la Val di Gorto e Rigolato non ti dimenticheranno e neppure io e mio fratello. Riposa in pace, Adelchi Puschiasis. Laura Matelda Puppini. ALTO GORTO IN MOVIMENTO
https://www.nonsolocarnia.info/in-ricordo-di-adelchi-puschiasis/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2024/04/adelchiwww.mondadoristore.jpg?fit=364%2C521&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2024/04/adelchiwww.mondadoristore.jpg?resize=150%2C150&ssl=1Laura Matelda PuppiniSenza categoriaQuando sento il nome di Adelchi Puschiasis mi ricordo di un tempo in cui eravamo davvero giovani io e Alido, eravamo già insieme, come si suol dire, e bazzicavamo intorno alla casa dello studente di Trieste, in quanto Alido e Adelchi erano vicini di stanza. Il ricordo va a...Laura Matelda PuppiniLaura MateldaPuppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
Laura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.
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