In un mondo di ‘rutti e puzze’, ove madre e padre sono perduti, e Hide ha vinto su Jekyll.
Intitolo così questo mio strano articolo, che tratta ancora una volta della violenza sulla donna, che marcia insieme al bullismo, alla violenza sui minori, che porta anche il volto di chi vende agli stessi droga, alla violenza sugli anziani, sui deboli e sui non baciati dal destino.
La violenza ci circonda ed appartiene alla nuova cultura globalizzata, ne è uno degli elementi portanti, ed è, assieme al denaro, uno dei fattori che permette, sempre secondo una nuova etica che vuole Mr. Hyde sopraffare Jekyll, al singolo di affermarsi con la prepotenza e la prevaricazione, e di fare del possedere il nuovo fine dell’ esistenza, cancellando diritti e doveri ed il rispetto dell’altro. Basta possedere, basta far vedere “chi sono io”, in barba a qualsiasi legge morale e codice di comportamento.
Dr. Jekyll, la persona che si comporta normalmente per le regole del suo stato sociale e della morale corrente, sempre più lascia lo spazio a Mr. Hide, il suo doppio negativo, e ne favorisce il prendere il sopravvento, sino a giungere, ora in particolare, alla quasi negazione che fra i due vi sia una sostanziale differenza, fino a cancellare l’esistenza del bene e del male, ed a ritenere che il comportamento corretto sia solo quello a difesa degli interessi personali e peculiari, come certa politica e mafia ci hanno insegnato, basato su orgogli assurdi, che impediscono ogni presa di coscienza del proprio limite, aspetto che le antiche religioni ed anche il comunismo con l’autocritica sottolineavano.
Inoltre non si riesce più a dare il giusto valore ai comportamenti, a furia di minimizzare, di cercar di far superare, senza che la vittima abbia mai giustizia. L’ etica del ‘Eh ma …’ è sotto gli occhi di tutti. Così una azione chiara di bullismo diventa uno scherzo da ragazzi; una violenza alla compagna un non esser riusciti a controllarsi, invocando poi la teoria del raptus dopo aver acquistato la benzina; e uno sfregio alla dignità di un anziano viene giustificato da un ‘Ma se l’è cercata’e via dicendo. A forza di giustificare guerre, massacri, pedofili, assassini, ed anche i fautori dei bunga bunga, ormai ci siamo abituati a tutto. Ci siamo abituati a tutto … ripeto fra me e me … questo è l’aspetto da distruggere, questo non voler vedere, sentire, parlare …
Non esistono più padre e madre, non esiste affetto, comprensione, autorità, tenerezza in questo mondo di ladri e di ben pochi eroi, mentre singoli, magari abbruttiti dal lavoro schiavizzante, umiliante, cancellante, che riporta a automi, Cipputi stanchissimi, precari senza sindacato, senza diritti e senza l’orgoglio della sinistra, diventata per lo più il pappagallo della destra, sfogano le loro frustrazioni in ambito domestico fino alla violenza estrema, che può scoppiare anche per un nonnulla. Non esistono madri e padri con il loro carisma, la sessualità non è più vista come l’amore che crea nuova vita, ma solo come un chiavare e uno scopare, la donna viene sempre più spesso vissuta come oggetto sessuale, culo, tette, figa, serva, domestica, proprietà personale, e vi è chi, come Jekyll, si trasforma in Hide. Credetemi, ‘Lo strano caso del dott. Jekyll e di Mr. Hide’, sarà anche un romanzo di fantasia, come scrive wikipedia, ma è principalmente una storia che porta ad una riflessione morale non di poco conto. Lo yin e lo yang, intesi come il maschile ed il femminile non si uniscono più in una armonia generatrice all’interno di un universo e di una natura, ma in un mondo naturale stravolto si oppongono in una conflittualità disgregatrice, ove il maschile può uccidere il femminile, ove il pene cancella la sua vagina, ove il bene ha il sopravvento sul male.
Guardo Tolmezzo riempita di palloncini rossi, colore del comunismo, mentre ho appena firmato una petizione per la salvezza dei centri antiviolenza, e mi chiedo cosa si pensi realmente di fare, anche con buone intenzioni, per fermare la violenza contro la donna, contro il bambino, contro l’anziano, violenza che viene esercitata da chi è più forte ed ha posizioni di potere verso il più debole, anche se è velata e celata, e che può esser ben più tragica di una pacca sul culo, esecrabile, naturalmente. È violenza cancellare l’identità, è violenza sfottere il prossimo, è violenza …. ed il sadismo non è stato cancellato dalla faccia della terra. Ed in un mondo violento esistono carnefici e vittime, il cui ruolo, ci ricorda Jean Amely, non può essere confuso.
Mi viene alla mente Stefania Catallo ed il suo centro antiviolenza a Tor Bella Monaca a Roma, dove gli operatori certamente non si arricchiscono, e che vive anche con sfilate di abiti da sposa, chiuso, riaperto, sfrattato, oggetto in giugno di un raid forse intimidatorio, e penso che lo Stato dovrebbe fare di più, che la stampa dovrebbe fare di più, non solo due articoli che ormai profumano di stantio e le storie esemplari di un paio di donne certamente encomiabili. La lotta alla violenza non ha bisogno di giornate celebrative contro, ma di un impegno di tutti, non ha bisogno di buoni propositi ma di una conversione dei cuori e delle coscienze.
Ma se il mondo è quello da me sopra descritto di ‘rutti e puzze’, senza aspetti valoriali reali, etica, affetto amore anche del prossimo, comprensione, tenerezza, senza autorità reale e colore, e dove chi è più ricco e potente tutto può, se la società verso cui stiamo andando è quella descritta da Marco Ferreri nell’angosciante film ‘La grande abbuffata’ che diventa l’ultimo desiderio, e se persino la pietà di Antigone, che seppellisce il corpo del fratello violando l’editto, non ha più senso, perché anche la morte non a più un suo pathos, e se anche i beni per la vita di tutti sono tranquillamente venduti a privati con un eh, mah … e se la violenza alla donna viene totalmente scissa dalla restante violenza, allora non capisco davvero come si voglia cercare di affrontare praticamente il problema, senza chiuderlo solo in giornate celebrative – contro.
Poi penso a giovani che conosco, e una speranza nasce in me che tutto non sia perduto, se la scuola sarà davvero buona e non buonista -renziana che premia chi ‘non rompe’, e realmente educativa, e se la società inizierà davvero a ritornare a ciò che è permesso e ciò che è vietato per tutti non solo per i poveracci, ed a punire chi va contro la legge, e cercherà di muoversi per togliere l’esaltazione del singolo e volgere ad un progetto di comunità in cammino, ove la dignità della persona venga rispettata, ed anche l’ascolto dell’altro, ove bene e male non vengano confusi in una nuova ‘religione civile’, e ove si punti all insegnamento dell’ autocontrollo. Così si batte la cultura della destra, del fascismo e del nazismo, e la violenza connaturata negli stessi.
E termino ringraziando tutti coloro che quotidianamente si impegnano concretamente contro la violenza, dalle forze dell’ordine a Stefania Catallo ed altre/i.
Laura Matelda Puppini
L’immagine che è la copertina di La strana storia di Dr. Jekyll e Mr. Hide è tratta da http://www.magazine.irno.it/culture/libri-online/33413-libri-online-strano-caso-dr-jekyll-sig-hyde-6-9,solo per questo uso. L’immagine la centro dell’ articolo è tratta da: https://caserta.zon.it/giornata-internazionale-contro-la-violenza-sulle-donne/. Laura Matelda Puppini
https://www.nonsolocarnia.info/in-un-mondo-di-rutti-e-puzze-ove-madre-e-padre-sono-perduti-e-hide-ha-vinto-su-jekyll/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2017/11/Jekill-images.jpg?fit=259%2C194&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2017/11/Jekill-images.jpg?resize=150%2C150&ssl=1ETICA, RELIGIONI, SOCIETÀIntitolo così questo mio strano articolo, che tratta ancora una volta della violenza sulla donna, che marcia insieme al bullismo, alla violenza sui minori, che porta anche il volto di chi vende agli stessi droga, alla violenza sugli anziani, sui deboli e sui non baciati dal destino. La violenza ci...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
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