La Cgil su: spettabile Asufc, serve trasparenza: sospendete le esternalizzazioni ed aprite finalmente un tavolo di confronto.
Mi giunge dalla Cgil questo comunicato che volentieri pubblico.
«Prosegue e accelera il piano di esternalizzazioni che coinvolge dal 2023 l’ospedale di Latisana. È quanto hanno appreso stamani i rappresentanti sindacali territoriali e aziendali nel corso dell’incontro don i vertici di Asufc, chiesto per un confronto sul piato attuativo 2025 e in particolare sulle privatizzazioni in corso a livello aziendale. All’esternalizzazione del Pronto soccorso di Latisana e degli ambulatori connessi, come la sala gessi e la diagnostica d’urgenza, si aggiungerà da luglio quella dei servizi infermieristici e di supporto, che comporterà il ricollocamento in altri reparti di oltre una decina tra infermieri e Oss.
A darne notizia, al termine dell’incontro, è il segretario generale della Fp-Cgil di Udine Andre Traunero, fortemente critico sul merito delle scelte e sul metodo seguito da Asufc. «Sia la Fp Cgil che le altre organizzazioni sindacali – dichiara – non hanno mai ricevuto alcuna comunicazione preventiva su un tema che impatta direttamente sui lavoratori e sulla qualità del servizio. Questo è un grave vulnus alle relazioni sindacali. Il confronto sindacale prima dell’avvio della gara d’appalto per l’esternalizzazione del Pronto Soccorso, infatti, sarebbe stato non solo auspicabile, ma anche dovuto, in base alla normativa vigente e alle buone prassi in materia di relazioni sindacali nel settore pubblico». Ecco perché, oltre a rimarcare la necessità di «un tavolo permanente sulle esternalizzazioni», ribadita oggi, la Fp-Cgil chiede «la sospensione della procedura di gara fino a un confronto approfondito», pronta a valutare «tutte le azioni di mobilitazione e tutela dei lavoratori, comprese azioni legali per violazione delle procedure sulle relazioni sindacali».
A rafforzare le preoccupazioni della categoria anche altri elementi connessi alle esternalizzazioni, come l’ipotesi di «ricollocazione del personale pubblico coinvolto presso altri servizi carenti, il congelamento di posti di dotazione e la riduzione dei fondi della contrattazione nel caso in cui la ricollocazione non sia percorribile». La Fp-Cgil, da parte sua, oggi ha chiesto maggiori chiarimenti sulle motivazioni dell’esternalizzazione, sull’impatto sui lavoratori, attuale e in prospettiva, sugli standard qualità del servizio e sui costi reali dell’affidamento ai privati dei servizi interessati, sulle garanzie richieste ai privati sulle modalità di controllo della qualità dei servizi da loro prestati. Da qui la richiesta di invio immediato di «tutti i documenti in questione, inclusi il progetto di esternalizzazione, il piano finanziario e i dettagli sulle ricadute occupazionali».
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Nel ringraziare il sindacato CGIL per la sua presa di posizione, faccio presente come appare interessante non solo il fatto che Asufc fa tutto di squindon (di nascosto) ma anche che PERSONALE CON CONTRATTO PUBBLICO E MAGARI LUNGA ESPERIENZA VERRÀ SPOSTATO IN ALTRI SETTORI SEMPRE PIÙ CARENTI PER POTER PRIVATIZZARE TUTTO IL PRONTO SOCCORSO LATISANESE E IN SEGUITO … E IN SEGUITO? ALLA PROSSIMA PUNTATA.
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MA SONO IN CRISI I PRONTO SOCCORSO PERIFIERICI O QUELLO DI UDINE IL PRIMO AD ESSER PRIVATIZZATO PER CUI SI SPOSTA LI’ PERSONALE DA ALTRI?
Mi narrano più voci, ma chiedo conferma se sia vero, che quello in crisi totale è il Ponto Soccorso di Udine, il primo ad essere privatizzato in parte, con il risultato delle dimissioni del primario, sostituito dalla vice, che, nella baraonda creatasi, lo ha seguito ed ha abbandonato il campo.
Così Caporale con la benedizione di Riccardi ha deciso che d’ ora in poi ci saranno due primari per pronto soccorso, dato che abbiamo tanti soldi da spendere: uno pubblico per i rari casi seguiti dal pubblico ed uno privato. Così dato che siamo ricchissimi, ne paghiamo due! Infine voci insistenti dicono che già almeno un medico con contratto pubblico di pronto soccorso è stato spostato a lavorare a Udine nell’analogo servizio già ‘mezzo carne e mezzo pesce’ e sempre più in crisi, mandando in difficoltà occupazionale il Pronto Soccorso Carnico, che viveva bene, per sottrazione dall’alto ed imposta di personale, e creando quindi l’esigenza di esternalizzare anche Tolmezzo e gli altri. E poi ci dicono che è colpa nostra perché siamo andare, quando non ci sono neppure medici di base, al Pronto Soccorso e non siamo medici. Vorrebbe dire forse, assessore Riccardi che sarebbe meglio morissimo nel nostro letto o iniziassimo a far da soli? Ma la Regione per questo servizio sanitario che sta sempre meno in piedi spende 3 miliardi di euro in un anno!!!!! Ed intanto la gente se ne va. Grazie alla Cgil ed attendo di poter pubblicare anche la posizione della Cisl e Uil e del Nursind nel merito. Se ovviamente quanto mi è stato detto sulla crisi del polo udinese non è vero, per cortesia rettificate.
Senza voler offendere alcuno questo ho scritto. l’immagine che accompagna l’articolo è una di quella già da me utilizzate.
Laura Matelda Puppini
https://www.nonsolocarnia.info/la-cgil-su-spettabile-asufc-serve-trasparenza-sospendete-le-esternalizzazioni-ed-aprite-finalmente-un-tavolo-di-confronto/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/sanita-rosso-1-696x696.jpg?fit=696%2C696&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2019/10/sanita-rosso-1-696x696.jpg?resize=150%2C150&ssl=1ECONOMIA, SERVIZI, SANITÀMi giunge dalla Cgil questo comunicato che volentieri pubblico. «Prosegue e accelera il piano di esternalizzazioni che coinvolge dal 2023 l’ospedale di Latisana. È quanto hanno appreso stamani i rappresentanti sindacali territoriali e aziendali nel corso dell’incontro don i vertici di Asufc, chiesto per un confronto sul piato attuativo 2025...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
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