La Regione Fvg risponde a: “Carnia. Verso altre forme di turismo possibile che coniughino arte e paesaggio”. E ora andiamo avanti. 2 ottobre 2015: la mia proposta per continuare.
Avuto il permesso di pubblicare questa risposta, giuntami in forma personale ieri, lo faccio davvero volentieri, per far sentire ai Carnici che la Regione, in particolare Debora Serracchiani e Sergio Bolzonello, non sono lontani da noi, anzi.
Gentilissima,
la Presidente mi ha inviato, in quanto assessore al turismo, la Sua nota con la quale evidenzia le bellezze culturali, storiche e architettoniche presenti in molti luoghi della Carnia e come queste potrebbero essere valorizzate a fini turistici.
Condivido assolutamente quanto Lei segnalato sulle potenzialità dei nostri territori e sulla necessità di una sistematicità di catalogazione, ma ancor di più sulla necessità di interventi di restauro privilegiando quelle situazioni che si trovano in uno stato di maggiore degredo.
Alcune cose, come anche da Lei sottolineato, sono già fatte, vedi il grande patrimonio di catalogazione realizzato dal Centro di Villa Manin, altre come gli interventi andranno sicuramente e inevitabilmente concordate con la Sovraintendenza, ma credo che un programma di interventi vada assolutamente predisposto.
Per quanto riguarda la valorizzazione di determinati luoghi alcune cose sicuramente si stanno facendo, sostenendo iniziative private, come ad esempio il “Cammino delle pievi” che abbina cammini di fede a valorizzazione dei luoghi e altri progetti che enti pubblici (comuni) o privati ci sottopongono per far conoscere le peculiarità artistiche dei loro territori.
Infine, ma non certamente ultimo, è il lavoro che sta facendo Turismo FVg per valorizzare il territorio regionale e le sue peculiarità.
Credo comunque che diverse cose di quelle che ci ha segnalato potranno trovare adeguato riscontro nel nostro lavoro dei prossimi mesi.
La ringrazio per il contributo che ha voluto fornirci e per la passione che sta mettendo per far conoscere e apprezzare la Carnia e l’intero Friuli Venezia Giulia
La saluto cordialmente
Sergio Bolzonello
LA MIA PROPOSTA PER CONTINUARE.
A mio avviso, relativamente ad un progetto per la tutela, la manutenzione, la salvaguardia, delle opere d’arte sacra e dei siti ove si trovano, spesso piccole chiese carniche soprattutto frazionali, ritengo che sia importante che l’Arcidiocesi, attraverso l’Ufficio Beni Culturali, Monsignor Sandro Piussi referente, che io sappia, e la Regione Friuli Venezia Giulia attraverso l’Istituto Regionale per il Patrimonio culturale di Passariano, o altro ente di competenza, mettano insieme i dati in loro possesso, creando un database comune (per esempio unificando i dati sui CD in possesso dei parroci attraverso l’Ufficio Beni Culturali Arcidiocesano con quelli anche valutativi dello stato della opere in oggetto, dell’Istituto Regionale per il Patrimonio culturale (ex Centro di catalogazione) di Villa Manin di Passariano) per poi verificare lo stato attuale di dette opere di arte sacra, recandosi in situ a visionarle, dando loro un valore globale ai fini della priorità di intervento manutentivo se necessario. Per ogni opera è inoltre indispensabile sapere se vi sia stato restauro, da chi fatto, con che modalità. Infine io credo che sarebbe importante creare un database pure delle pubblicazioni prodotte sulle chiese carniche, anche da siti, e sui progetti presenti e attuati relativi alle stesse. A livello pratico manca l’aspetto finanziario ed il contatto tra l’Arcidiocesi e la Regione Friuli Venezia Giulia per un progetto comune, che potrebbe collocarsi come proposta, anche da ampliare, all’interno degli stati generali della montagna. Per quanto riguarda i percorsi per brevi marce non competitive e di interesse artistico-culturale, mi pare importante che ogni comune, attraverso per esempio le pro – loco e con la collaborazione delle parrocchie, individui gli stessi, che potrebbero essere anche quelli delle rogazioni, e che vengano evidenziati quelli già utilizzati, a chilometraggio variabile, arricchendoli, pure, con nuove proposte, creando un altro database.
Naturalmente questa è una mia proposta, ma vorrei davvero che ne giungessero, entro breve però, altre.
Laura Matelda Puppini
https://www.nonsolocarnia.info/la-regione-fvg-risponde-a-carnia-verso-altre-forme-di-turismo-possibile-che-coniughino-arte-e-paesaggio-e-ora-andiamo-avanti/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2015/09/Chiesa-di-San-MARTINO-DI-sOCCHIEVE-IN-www.alpifriulane.com-d9b208614500b6f80739755fd29fad52_XL.jpg?fit=613%2C527&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2015/09/Chiesa-di-San-MARTINO-DI-sOCCHIEVE-IN-www.alpifriulane.com-d9b208614500b6f80739755fd29fad52_XL.jpg?resize=150%2C150&ssl=1ECONOMIA, SERVIZI, SANITÀSenza categoriaAvuto il permesso di pubblicare questa risposta, giuntami in forma personale ieri, lo faccio davvero volentieri, per far sentire ai Carnici che la Regione, in particolare Debora Serracchiani e Sergio Bolzonello, non sono lontani da noi, anzi. Gentilissima, la Presidente mi ha inviato, in quanto assessore al turismo, la Sua nota...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
Sono lieto che Sergio Bolzonello si sia ricordato del “Cammino delle Pievi”. Purtroppo alcune tappe di questo
percorso, come per esempio la tappa numero 4, dove la strada ex militare Cavazzo-Pusea necessita di urgenti interventi di manutenzione. E infatti il Messaggero Veneto, lo scorso mese di agosto, pubblicava un appello in tal senso, poi ripreso anche dal blog Alesso e Dintorni . ecco il link:
http://cjalcor.blogspot.it/2015/08/un-appello-per-la-strada-da-cavazzo.html
Remo, bisognerebbe sapere a chi appartiene detta strada ex- militare da te citata, e come giuridicamente si configura, e quindi, di conseguenza, a chi competa la manutenzione della stessa, a cui rivolgersi, non certamente all’assessore al turismo della Regione Fvg per una generica lamentela. Inoltre il tuo appello a cui rimandi, pubblicato sul Messaggero Veneto il 14 agosto 2015, e ripreso da Alesso e dintorni, è indirizzato, forse più correttamente, ai comuni di Verzegnis e Cavazzo Carnico, ed al Commissario straordinario della Comunità Montana, almeno così par di capire.