La variante esterna di Rigolato: un’opera costosissima ed impattante, perorata dal sindaco, che non si sa perché debba venir realizzata.
Si sta discutendo in regione la legge di assestamento di bilancio, un bilancio ricchissimo di entrate, che potrebbero servire per valorizzare servizi e territorio proiettandoli verso il futuro, ma perché i soldi fruttino bisogna anche saper fare scelte intelligenti su come investirli.
Ed io temo che anche questo volta il voto della maggioranza regionale non porterà alcun vantaggio a noi poveri cittadini privi di sanità, trasporti, scelte ambientali sostenibili, un numero adeguato di vigili del fuoco e quant’altro, ed impatterà sul nostro territorio in modo violento.
Basta vedere l’ultima della variante esterna di Rigolato, vecchia e rifiutata dalla gente ma nuovamente uscita dal cappello di un prestigiatore, sostenuta da Fabio D’ Andrea, sindaco del comune per la quarta legislatura, che distruggerà uno dei pochi paesaggi incontaminati rimasti per favorire il transito dei mastodontici camion di ‘Goccia di Carnia’ provenienti da Forni Avoltri o di legname, quando bastava porre nella strettoia centrale del paese un semaforo a regolare, un senso unico alternato e un limite alla larghezza dei mezzi in transito, senza obbligare un cittadino, non si sa se fra l’altro residente o meno, a regolare il traffico con una paletta da un terrazzo, il che è pure deprecabile a vedersi (1). Invece, per i camion di Goccia di Carnia, società prima in mano a Cristallina Holding S.p.A. e ora, di fatto, a Orient Capital (2) e di altre ditte che trasportano due tronchi, quando bottigliette e legname possono esser spostati con mezzi più piccoli, distruggiamo il paesaggio di Rigolato che è una delle cose più belle che ha, e chiudiamo il conto.
E invero a me pare strano che tale variante sia da pochi giorni sostenuta pure da “Consumatori attivi” senza una analisi del progetto, ma pare solo così, perché è un bene per il paese e perchè i soldi erano già stati stanziati. (3). E credetemi: certe volte è preferibile che un Ente Regionale tolga un finanziamento piuttosto che onori ciò che aveva promesso in precedenza. E questo è uno di quei casi, a mio parere.
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Per ora comunque siamo alla fase di finanziamento vincolato, grazie ad una corsa del sindaco di Rigolato a Trieste ed alla benedizione dell’assessore alle infrastrutture e territorio della Regione Fvg (in questo caso Pizzimenti della Lega, che mi consta nominato direttamente dal Presidente Fedriga e mai eletto) come del resto accadeva ai tempi della prima repubblica ma anche poi, e grazie alla propaganda che ripropone che la variante esterna è bella, porterà qualche disagio ma anche lo sviluppo, e via dicendo.
Quante volte ho sentito dire questo, mentre di fatto si progettava la morte futura della Carnia od opere poi insostenibili? In Carnia e per la Carnia sono stati spesi moltissimi soldi, ma senza un disegno globale. Perché i politici non hanno avuto e hanno, qui, idee per un futuro sostenibile e continuano a sposare progetti obsoleti, avendo una visione economica e sociale da anni ’50. Ma quanto è mutato il mondo da allora! E certo non basta affidare tutto il settore turistico a PromoTurismo Fvg, che pare una specie di holding finanziaria regionale senza visione d’insieme ed attuale, ma solo settoriale.
Giuseppe Di Sopra detto Beppo di Marc, Ludiaria e Rigolato, primi del ‘900.
Ma per ritornare alla ‘variante esterna’ di Rigolato, l’idea di crearla risale circa al 1990 (32 anni fa), è stata progettata per favorire il passaggio del traffico pesante, che dovrebbe sparire invece del tutto dai paesi di montagna, e, come già scritto, fu rifiutata dai cittadini di Rigolato. Ma detto progetto, che definire sconsiderato è dir poco, superato in idiozia, e scusatemi subito il termine, solo da quello della strada: “Sostasio – Monte Talm – Casera Tuglia – Confine Veneto” è poi ritornato più volte in auge, perché ci sono programmi che, se anche rifiutati dagli abitanti di un comune, come dice il titolo di una nota raccolta di racconti di Stephen King, “A volte ritornano”.
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Così si legge, nel merito della variante esterna di Rigolato, in un articolo del 2018: «”La variante di Rigolato non risolve i problemi legati al tratto più critico della strada regionale 355 che è quello da Comeglians a Rigolato» (4) – ed era parere di Paola Di Sopra, consigliere di minoranza, diventata ora assessore, pare silente sull’argomento, di maggioranza al Comune di Rigolato – «Analizziamo lo studio di fattibilità con la popolazione”»- continuava, facendosi portavoce della preoccupazione che aveva rilevato tra i gestori dei pubblici e esercizi e dei commercianti. E terminava con: «Se prevarrà il sì chiederemo qualche correttivo per mantenere vivo il paese». (5). Quindi alcuni limiti all’opera si vedevano anche allora.
Ma nello stesso articolo si leggeva pure: «Il tema non è di poco conto anche perché nel 1990 fu proprio la comunità di Rigolato a opporsi alla realizzazione della variante. […]. La variante prevede la costruzione all’ingresso del paese della rotonda che consentirà di dirottare il traffico verso il campo sportivo per riportarlo sulla 355 all’altezza del cimitero. Il Cipe ha messo a disposizione della Regione 9,3 milioni di euro». (6). Quindi il progetto c’era già, una valanga di soldi per realizzarlo pure, mancava solo, a mio avviso e come ora, il perché di questa variante non a servizio del paese ma delle ditte che non vogliono comperare mezzi più piccoli perché trasportano meno e devono pagare un viaggio in più. Ma poi i soldi venivano pare dirottati dalla Regione verso altri lidi, per sistemare strade minori, per fortuna, però c’è chi dice non in Carnia, ed allora il sindaco si precipitava a Trieste per riaverli e vincolarli alle rotonde ed ai viadotti (7), quando avrebbe fatto meglio a restare fra i suoi monti.
E così si legge sull’articolo di radiostudionord news intitolato: Incontro Pizzimenti-D’Andrea, confermata la variante di Rigolato: «Dall’incontro, definito dalle parti molto leale e costruttivo, è stato raggiunto l’accordo sulla conferma della Variante di Rigolato, “che rappresenta un’opera strategica per tutto il Fvg”, con la Regione che garantirà la copertura finanziaria dell’intera opera. Comune di Rigolato e Fvg Strade, per quanto di competenza, provvederanno a mettere in atto ogni azione per addivenire all’approvazione in tempi rapidi della variante allo strumento urbanistico del Comune. In particolare Fvg Strade dovrà attivare immediatamente la pratica espropriativa, come previsto dall’art. 12 del Ddpr 327/3001». (8).
Relativamente a questo obsoleta variante dai più progetti, che non risolve assolutamente la viabilità della Val Degano ed è fortemente impattante, FVG strade, per bocca del suo Presidente aveva detto: «”Fatto lo studio di fattibilità […] stiamo programmando la progettazione per attivare l’iter confrontandoci con la collettività, l’amministrazione comunale e il territorio”». (9). Ma a che serve, mi chiedo io, interpellare la popolazione, che aveva detto già no, su di un progetto già approvato e reso esecutivo? A cercare di farle inghiottire il rospo?
Inoltre qui si pone un piccolo problema: ma chi vuole ora la variante ed ha chiesto un progetto? Fvg- strade o il comune di Rigolato? Perché nel 1990 FVG- Strade non c’era e si trattava, come precisa il sindaco D’ Andrea, di cui vi invito a leggere il commento qui in calce, di un progetto ANAS FVG, redatto da due ingegneri: Tosolini e Francovich, che a me non pare proprio sia quello attualmente mostrato dal Messaggero Veneto (10), con grandi rotonde, e due arditi viadotti. Quindi questo è altro, rispetto a quello di trenta anni fa.
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Pertanto questa è una nuova stesura della variante, almeno così pare, rispetto a quella del 1990, che però, precisa D’ Andrea, è stata discussa con i cittadini. Ma non basta avere un progetto e riuscire ad avere, con perorazione personale, i soldi da un assessore perché un’opera sia qualcosa di sostenibile e positivo per un territorio, senza la valutazione di tutta una serie di elementi relativi all’impatto ambientale e paesaggistico, accuratamente e scientificamente vagliati. E non è vero che, d’ufficio, tutto quello che fa un Ente Regionale sia un bene per i cittadini, a prescindere.
Immagine del nuovo progetto della variante (ben poco comprensibile) da: Messaggero Veneto, 24 luglio 2022.
Il progetto della variante esterna di Rigolato è stato pubblicato dal Messaggero Veneto il 24 luglio 2022, come dicevo, ma da quella immagine non si capisce nulla: non si sa dove scorre il Degano, non sono evidenziate le pendenze, non si coglie l’impatto su scenari bellissimi, che verranno per sempre alterati.
Ed anche l’articolo a firma di Laura Pigani (11) non riporta una motivazione, per detta opera, che dicasi tale, ed è pieno di parole vuote e vacue, ove si capisce solo che il sindaco vuole la variante ad ogni costo e gli altri gli vanno dietro. E stop. E neppure Compagno, Pascolini e Puschiasis dicono molto di più, ma esprimono solo approvazione incondizionata.
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Quello che piace, a Rigolato, è ciò che ‘sa di antico’, piace il sentire il canto degli uccelli ed il rumore degli animali; vedere, come è capitato a me, le impronte dell’orso; godere del paesaggio antropizzato ma ancora naturale, passeggiare scoprendo dipinti sulle pareti delle case e scorci, rivivere le poesie di Ezio Candido (12), già dimenticate, guardare un artista del legno ancora al lavoro, assaporare, talvolta, il silenzio od il rumore della natura. Ma se fanno la variante …
Per esempio quelli di Givigliana, Stalis e Gracco, quelli di Vuezzis che scelgono il bed&breakfast di Paola di Sopra ivi locato, cosa vedranno quando apriranno le finestre? Una mezza superstrada percorsa da camion e dotata di rotonde e viadotti? Ma vi rendete conto di quanto sono impattanti due viadotti? E che rumore sentiranno? E che aria respireranno? Perché, fra l’altro, se vi è una strettoia, camion e auto abbassano la velocità, ma quando c’è una via ampia molti si sentono quasi piloti di formula 1! E non è detto che qualche nugolo di motociclisti non inizi ad impestare la zona. E così si sacrificano i borghi circostanti sulla riva sinistra del Degano: Gracco, Vuezzis, Stalis … caratteristici e bellissimi.
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Ma non solo. Il luogo più abitato da sempre del comune di Rigolato è Ludaria, che sorge su di una piana degradante posta in alto e dove è pure collocata la chiesa del paese, non Rigolato che è un mezzo budello che si è sviluppato intorno alla strada statale, chiuso fra il Degano che corre in una stretta piccola valle a ridosso di Gracco e la rupe di Ludaria, ed è luogo di commercianti ed artigiani, la cui piazza principale, finché esistette la segheria Zanier, era quella antica con la fontana, ora quasi dimenticata, che così venne a me descritta da mio marito:
«La piazza storica di Rigolato era quella ove si trova la fontana, che confina con il ‘bar Centrale’ un tempo detto ‘da Mando’ e su cui si affacciava, pure, il negozio ‘da Pirisut’, che vendeva un po’ di tutto. E dietro il negozio c’era anche il mulino di Cesare (mulin di Cesar), alimentato dal rio Gramulins. Ed in piazza c’erano pure un vespasiano, un’edicola in legno ove vendevano i giornali, ed un lavatoio coperto, mentre il negozio di Gortan Cappellari era più a sud, lungo la strada principale che portava all’attuale piazza Durigon, che un tempo era occupata dalla segheria di Amedeo Zanier detta ‘Il Gater’. Di fronte alla segheria c’era lo storico Albergo Zanier sempre proprietà del Cavaliere, ove si trovavano anche la posta ed altri uffici. Dopo il negozio Gortan Cappellari vi era una scuderia dove si cambiavano i cavalli. Dalla vecchia piazza si dipartiva una via che portava alla canonica ed al garage del camion di Bepo, ed una che portava ad abitazioni ed al calzolaio. Il forno cooperativo era posto nel locale detto ‘Agli Archi’, che ora ospita una mostra di ceramiche locali, posto nel tratto di strada che unisce la vecchia piazza a quella Durigon». (13).
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Ma per ritornare alla variante esterna di Rigolato, secondo voi, quelli di Ludaria la useranno? E perché mai lo dovrebbero fare? Perché dovrebbero, invece che immettersi direttamente sulla statale per andare verso l’attuale piazza dedicata a Durigon soldato caduto, volgere al cimitero (1 chilometro in più sicuramente), attraversando la strada principale per indirizzarsi in senso contrario e, dopo aver raggiunto la variante, immettersi poi di nuovo sulla statale per aggirare il paese? Io credo che non lo faranno mai. Invece alcune strade verso le frazioni di riva sinistra, magari andrebbero migliorate. E pensate allo scempio paesaggistico! Dallo spiazzo della chiesa di Rigolato non vedremo più i monti ma la vista sarà disturbata da un viadotto ed un serpente di asfalto! Ma dal progetto vediamo pure che è previsto l’abbattimento di una casa in centro. Se poi aggiungiamo gli effetti devastanti della Sostasio – Sappada dall’altro lato, possiamo ipotizzare che Rigolato magari sparirà ed il villaggio sognato da alcuni, già segnato dal mastodontico campo da calcio, sfigurato e stravolto dalle novità, prenderà piede, con il risultato che non ci verrà nessuno.
Ludaria. Foto di Laura Matelda Puppini.
Poi vi è la variante P.R.G.C. N. 28, approvata nel 2021, che pare una integrazione del piano regolatore od un nuovo piano regolatore con ulteriori norme per l’edilizia privata e qualche norma a favore di privati (14), che termina la ‘nuova Rigolato’ pensata da questa amministrazione comunale, senza tener conto, però, della variante esterna. Essa parla pure di applicazione della disposizione del comma 3 bis dell’art. 36 della L.R.19/2009 s.m.i ad una quota dei fabbricati dismessi ricadenti nelle zone agricole non interessate da vincoli paesaggistici; l’individuazione di un edificio agricolo da ridestinare a residenza temporanea; l’individuazione di un edificio da destinare a “rifugio escursionistico “; la riclassificazione di un’area da zona B a zona di “verde privato”. (15). Ma, a parte il fatto che vorremmo sapere così, per pura curiosità, come verranno scelti i 10 immobili privati da sistemare con soldi pubblici, senza pensar male per carità, questo testo da una parte ricade in una vaghezza di contenuti ma dall’altro regolamenta molto, perfino i soli 300 metri da mantenere da un sito Natura 2000 per nuove costruzioni. (16). Ma poi con Rigolato vuota, per chi queste ipotesi di cubature e locali, quando con la variante esterna non vivranno più neppure la pizzeria ed il bar Gussetti?
Quindi, continuando a leggere, veniamo a sapere che questo quasi nuovo piano regolatore, ha definito che uno stavolo di proprietà di Fides Puschiassis (sic!) che dalla foto è bellissimo, possa esser trasformato in abitazione, quando è uno dei pochi che mantiene la sua configurazione originaria. Inoltre si spera che il comune non voglia fare un albergo a Piani di Vas, chiamandolo rifugio (17), non si sa per chi con questi chiari di luna, ma mantenga ‘Al Cedrone’ che acquisterà con soldi pubblici, così com’è, anche perchè il progetto comunale allegato fa pena e non è neppure in scala, e che trovi anche chi lo intenda gestire, e che impedisca, tra una strada qui ed una là, a nugoli di moto di appropriarsi del territorio. Ma queste sono altre storie rigolatesi.
Senza voler offendere alcuno, ma per esercitare il diritto di critica, questo ho scritto e se non ho capito bene qualcosa correggetemi per cortesia anche attraverso commenti.
Ho modificato alcune incertezze, segnate anche da pare e credo, che sono indicatori di dubbio, dopo le specificazioni del Sindaco di Rigolato, che davvero ringrazio per esser intervenuto con un commento a questo mio articolo che vi invito a leggere.
Sui problemi della viabilità sulla statale della Val Degano, cfr. sempre su www.nonsolocarnia.info:
Lettera aperta di Franco D’Orlando sulla viabilità in Carnia.
Laura Matelda Puppini
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Note.
1- https://www.friulioggi.it/carnia/rigolato/traffico-ferragosto-cittadino-dirige-terrazzo-casa-rigolato-12-agosto-2020/
2- https://www.ilfriuli.it/articolo/economia/orienta-capital-acquista-la-maggioranza-di-goccia-di-carnia/4/243136; e https://www.ilfriuli.it/articolo/economia/orienta-capital-acquista-la-maggioranza-di-goccia-di-carnia/4/243136
3- Variante di Rigolato, Consumatori Attivi chiede alla Regione di rispettare gli impegni, in https://www.studionord.news/.
4- “La variante di Rigolato «La gente è preoccupata subito un incontro»”. Sottotitolo: «La capogruppo dell’opposizione Di Sopra: «Valutiamo le ricadute» «Lo spostamento del traffico dal centro va spiegato ai cittadini», in: Messaggero Veneto, 2 marzo 2018.
5- Ibidem
6- Cfr. anche Regione FVG: il Cipe assegna 9,3 milioni per la variante esterna all’abitato di Rigolato, in: https://www.trasporti-italia.com/mobilita-infrastrutture/regione-fvg-il-cipe-assegna-93-milioni-per-la-variante-esterna-all-abitato-di-rigolato/32241.
7- Incontro Pizzimenti-D’Andrea, confermata la variante di Rigolato, in: https://www.studionord.news.
8- Ibidem.
9- La variante di Rigolato, op. cit..
10 – Laura Pigani. La sfida di Rigolato. La nuova variante che sposta il traffico sia un’opportunità, in Messaggero Veneto 24/7/2022.
11- Ibidem.
12- Per Ezio Candido cfr. Ezio Candido, poeta di Ludaria di Rigolato, cantore, come altri, di natura, vita, dolore e morte, in www.nonsolocarnia.info.
13- Descrizione della piazza del dott. Alido Candido di Ludaria, integrato da me, Laura Matelda Puppini in Candido, con alcune precisazioni del sindaco Fabio D’Andrea e del vice-sindaco Daniele Candido. 5 e 6 giugno 2020, pubblicata in nota 1 dell’articolo: “Noè D’Agaro. Storie di vita e di Cooperative” in: www.nonsolocarnia.info.
14 – https://www.comune.rigolato.ud.it/media/files/030094/attachment/Variante_RIGOLATO_approvazione_dicembre_2021.pdf.
15- Ibidem.
16 – Ibidem.
16- Ibidem.
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L’immagine che accompagna l’articolo è quella del progetto della variante esterna tratta dal Messaggero Veneto del 24 luglio 2022, schiarita. L.M.P.
https://www.nonsolocarnia.info/la-variante-esterna-di-rigolato-unopera-costosissima-ed-impattante-perorata-dal-sindaco-che-non-si-sa-perche-debba-venir-realizzata/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2022/07/Immagine1.png?fit=1024%2C718&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2022/07/Immagine1.png?resize=150%2C150&ssl=1ECONOMIA, SERVIZI, SANITÀSi sta discutendo in regione la legge di assestamento di bilancio, un bilancio ricchissimo di entrate, che potrebbero servire per valorizzare servizi e territorio proiettandoli verso il futuro, ma perché i soldi fruttino bisogna anche saper fare scelte intelligenti su come investirli. Ed io temo che anche questo volta il...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
Un po’ troppa confusione e poca conoscenza di quanto si descrives passado di palo in frasca…
Ritengo che sarebbe stato più opportuno informarsi sulla vicenda, o magari chiedere a chi ne sa di più.
Daniele, il progetto è tratto dal Messaggero Veneto, e dice che vi sono due viadotti e mostra il tracciato della variante esterna. Le fonti per le informazioni sono citate in nota. A chi dovrei domandare altro? E non vedo dove vi sia la confusione che mi si addebita. Del resto che la variante esterna sia una follia non lo penso solo io, ma anche, per esempio, una persona che non ha niente a che fare con Rigolato, con partiti con nulla, che ne parlava con Alido ieri. Ma anch’ io non ho scritto questo per altri motivi se non l’ amore per la Carnia e Rigolato, null’altro, e perchè bisogna incominciare a vedere il futuro, prima di progettare un territorio, non a pensare come si fosse 70 anni fa. Ed in Europa, e io l’ Europa l’ho girata,non approverebbero mai un progetto ed una spesa del genere. Tra l’altro la siccità incombe, coprire luoghi di verde e frescura di asfalto non è scelta oculata. E dimmi un solo motivo, uno, da rigolatese quale sei, per fare questa orrida ed impattante variante. Lo vedi il Rigolato del poi?
Cara Matelda, non è mia abitudine intervenire sui social, soprattutto su questioni importanti e delicate come quelle affrontate nell’intervento di cui sopra.
Uno scritto, per usare un eufemismo, “assolutamente impreciso” in ogni sua parte.
Ho sempre avuto grande rispetto per tutti i soggetti che compongono una società complessa ed eterogenea come la nostra, i quali forniscono un importante contributo alla democrazia che si sostanzia, anche e soprattutto, nel rispetto del pluralismo di opinione e di iniziative.
Con questo, e solo con questo, spirito accolgo le tue riflessioni, permettimi, “un pochino” confuse e prive di un logico filo conduttore; che mescolano problematiche diverse, dove è impossibile trovare un seppur debole filo conduttore.
Ma è giusto che – ovviamente nelle forme e nei limiti consentiti – il cosiddetto “diritto di critica” come lo definisci Tu, sia assolutamente esercitato, evitando però impropri riferimenti a persone – vedi il caso della variante 28 al PRGC – che hanno avuto solo la “colpa” di chiedere, legittimamente penso, una modifica alla zonizzazione ed alle norme di piano.
Ma su questo ci torneremo…
Sulla VARIANTE STRADALE:
– il progetto è recente non obsoleto, come affermi Tu;
– alla fine degli anni 80, il primo progetto preliminare della variante stradale era a firma degli ingegneri Tosolini e Francovich e commissionato dall’ANAS FVG, non certo dal Comune di Rigolato come Tu affermi;
– il Sindaco e l’Amministrazione comunale non ” vuole assolutamente” la variante, come Tu insinui, ma il parere favorevole alla realizzazione di quest’opera è il frutto di un percorso di condivisione con la popolazione che è stata coinvolta direttamente; il 96% di questa è favorevole alla variante. Ti può piacere o meno, ma è così ! E noi abbiamo il DOVERE di rappresentare queste istanze.
– io non voglio la variante a “ogni costo”, ma ritengo giunto il tempo per accettare questa grande sfida, anche e soprattutto perchè oramai il volume di traffico che passa per il centro abitato di Rigolato è insostenibile, sotto ogni profilo, soprattutto ambientale;
– non entro in considerazioni pseudo politiche, da Te riprese a singhiozzo, perchè non mi interessano proprio e perchè comprendo siano assolutamente di parte.
Sulla VARIANTE n. 28 AL PRGC:
– le VARIANTI ad uno strumento urbanistico sono una prerogativa di ogni Ente locale, che in sostanza “aggiorna” o a volte anche “corregge” il proprio Piano.
– le VARIANTI possono essere a iniziativa pubblica (recependo anche, del caso ma non sempre, osservazioni e richieste dei singoli cittadini), o privata.
E fin qui penso siam tutti d’accordo….. ;
– la VARIANTE n. 28 al PRGC del Comune di Rigolato è di iniziativa PUBBLICA, ossia proposta dal Comune di Rigolato, con richieste anche di privati cittadini, e redatta dall’arch. Fabiana Brugnoli;
– prima di essere ADOTTATA (e poi APPROVATA) dal Consiglio comunale, tutti gli elaborati della stessa sono stati inviati a tutti gli organismi sovracomunale ( Direzioni regionale varie, per i pareri sull’invarianza idraulica, ambientale, paesaggistico, ecc…) alla Soprintendenza, all’ARPA, all’ASUFC, per la loro eventuale approvazione; pareri positivi che sono regolarmente giunti al Comune. Tutto quindi regolare e legittimo, tanto per non dare per scontato anche questo aspetto;
– NESSUN FAVORE è stato fatto ai privati, ma semplicemente accolto (o meno) richieste di modifica di zonizzazione, sulla base di criteri tecnici e non certo con discrezionalità politica, come sembra quasi leggere tra le righe del Tuo intervento. Almeno così ho dedotto, perchè, permettimi, seguirti ogni tanto mi è difficile…;
– per quanto riguarda la parte normativa, ci siamo semplicemente limitati a mettere assieme e codificare alcune modifiche, peraltro NON sostanziali – presenti in Varianti precedenti – che non erano state ancora recepite. un’operazione quasi “notarile”;
– i dieci fabbricati a cui si dà la possibilità di regolarizzazione urbanistica, non sono stati individuati: saranno i privati, se lo vorranno a richiedere la regolarizzazione. C’è spazio per tutti: l’obiettivo è quello di permettere a coloro che di fatto hanno ristrutturato uno stavolo come “deposito attrezzi agricoli” ma che di fatto lo usano come soggiorno ( e questo accade dappertutto), di mettersi in regola, pagare le tasse ( IMU corretta, TARI, ecc….) ed uscire da una situazione di pseudo-abusivismo. Mi sembra una iniziativa nobile ed equa, che peraltro altri Comuni stanno copiando.
PER QUESTI FABBRICATI, NON E’ PREVISTO ALCUN CONTRIBUTO PUBBLICO, COME SCORRETTAMENTE TU HAI INSINUATO, COMPRESO PER IL FABBICATO DI F.P. (NOME CHE TU HAI ACCOMPAGNATO CON UN sic!, PERMETTIMI IMPROPRIO, IRRISPETTOSO E DI PESSIMO GUSTO.
– per quest’ultimo fabbricato, non si prevedono contributo pubblici, e tantomeno la modifica dell’aspetto estetico dello stesso. Di più: ricadendo in zona di vincolo paesaggistico, un eventuale intervento dovrà raccogliere il consenso degli Organismi regionali competenti.
Ci sarebbero altre cose da puntualizzare e chiarire, ma ci sarà il tempo per approfondire altri aspetti….
Ho volutamente affrontato questi temi con pacatezza e serenità, consapevole e convinto che tutto il nostro agire sia visibile e limpido, sotto ogni profilo.
Poi possiamo disquisire anche sul sesso degli angeli, o giustamente e del caso nutrire opinioni differenti e contrastanti.
Ma questa è il sale della Democrazia, che si alimenta attraverso un confronto corretto e SOPRATTUTTO VERITIERO.
Con rinnovata considerazione.
FABIO D’ANDREA – SINDACO DI RIGOLATO.
Ringrazio il sindaco di Rigolato per queste precisazioni non presenti nelle fonti consultate. La lettura della variante P.R.G.C. N. 28, approvata nel 2021, segnalatami come la variante di Rigolato a cui si riferivano alcuni interventi sul Messaggero Veneto, mi ha portato a scrivere, dopo averla letta, dette considerazioni sulla stessa che il sindaco mi dice errate, e pertanto mi scuso con lui. Se il popolo di Rigolato vuole la variante esterna, la facciano, le mie sono considerazioni personali, mica ho interessi nel merito e io non abito lì. Però avrei piacere di sapere che strumento è stato utilizzato per rilevare i consensi e quanti hanno detto sì e quanti no, perchè non compare dalle fonti citate. Posso porre la risposta del sindaco come articolo, per evidenziarla. Pertanto glielo chiederò Laura Matelda Puppini
BB
Cara Matelda, è l’università di Udine, attraverso CANTIERE FRIULI che hanno fatto questo enorme lavoro certosino. Chiedi pure al prof. Pascolini, alla prof. Compagno e a tanti altri….tutto documentato. A Te lascio i chiacchiericci…che non portano da nessuna parte. Grazie x l’attenzione…
La variante al PRGC della variante stradale e è la n. 29. …. Per precisione….
Sindaco, io ho cercato di capire, da sola, in base a quanto ho trovato. Che Lei giudichi il mio parere documentato (vedi note) chiacchiericci (fra l’altro con chi?) mi pare invero un giudizio poco lusinghiero sulla mia persona, ma mostra forse solo lo stupore per una contestazione pur con delle imprecisioni che subito correggerò. Ho solo espresso perplessità, (e io per inciso avrei fatto valutare anche il rumore dei camion, il possibile eco e rimbombo, in valle stretta e con Crostis e Neval che fanno barriera) ed ora correggerò alcuni errori, (ma se scrivo per esempio: ‘credo sia comunale’, vuol dire che non ne sono sicura), in altro caso proprio non ho capito bene perchè a me non chiaro e non precisato e mi scuso subito con Lei. E di certo non sarei giunta alla variante 29 del 21, se qualcuno non me l’avesse fatta notare qualche giorno fa. Ma mi è parso di capire dalla stampa che il progetto della variante esterna esistesse già nel 2018. Quindi ‘Cantiere Friuli’ ha prodotto la variante 29? Perchè io non ho capito. Mi creda D’ Andrea, non ci sono secondi fini, che tutti cercano qualvolta uno esprima un parere differente da quello magari del Messaggero Veneto o della Regione, ma solo una visione moderna del mondo. Inoltre un progetto di Fvg Strade dovrebbe, come sottolineato sia da Franco D’ Orlando che da me, anni fa, implicare tutta la statale della Val Degano, ma senza nulla di avvenieristico o che alteri il paesaggio. Guardi Socchieve: di fatto dopo la modifica della viabilità nessuno ci passa. Inoltre in Cadore cercano di non far passare i camion per strade di montagna, perchè rovinano ed alterano. Ma questi discorsi e progetti dovrebbero esser fatti dalla Regione Fvg, non da me o da Lei, perchè presuppongono una visione d’ insieme. Perchè la variante di Rigolato non risolve i problemi del traffico nè a nord del paese nè a sud, e potrebbe, a mio avviso, creare i problemi che ho evidenziato al comune di Rigolato, che, così com’ è, è bellissimo. Vadano per il Veneto o comprino mezzi più piccoli. Laura
Chiedo per un amico: ma veramente LMP pensa che Goccia di Carnia ed i trasportatori di legname possano servirsi di un Ape o un Fiat Ducato?
Signor “Petro”, lei è uno dei soliti, di quelli che portano all’estremo per ridicolizzare il prossimo. Ma scusi Lei ritiene veramente che esistano solo Ape e Fiat Ducato o mastodonti? Ma per cortesia si informi! E visiti qualche sito di motori, magari, prima di scrivere. Ci sono camion di diverse dimensioni, ci sono mezzi per il trasporto di legname che non sono giganti (ne ho visti pure in Carnia), ci sono mezzi per trasporti eccezionali, ci sono autoarticolati, ma ci sono pure camion da 7,5 t, da 12 t, da 24 t ecc. ecc. (Cfr. per esempio: https://barnyspareparts.it/guide/come-scegliere-tra-le-principali-tipologie-di-camion/). Del resto anche in certi sottopassaggi, e non solo nelle autostrade italiane ed europee, indicano le misure del veicolo e il divieto di passaggio a chi supera le stesse. E cussì o gloti.
Ancora due aspetti da considerare oltre quelli già descritti. Spero sia stata fatta adeguata perizia geologica sopra le parti per i terreni scoscesi intorno al Degano (fiume che è sottoposto alle normative e vincoli come gli altri fiumi europei) ove si dovrebbero porre i piloni di sostegno dei tre viadotti, fiume che è sottoposto alle normative come gli altri fiumi, e porre tre viadotti credo porterebbe e fare fondamenta molto profonde e piloni molto impattanti, io vorrei che si valutasse che attualmente un solo viadotto può costare oltre sei milioni di euro (http://www.lavoripubblici.provincia.tn.it/piani_mobilita/page25/files/COSTI%20PARAMETRICI.pdf), e che i prezzi delle materie prime sono in continuo aumento. Inoltre è lavoro lungo e, in questi momenti di crisi e bufera economica prevista, le ditte potrebbero fallire, lasciando lavori a metà.
Infine vorrei sapere da qualcuno che fine farà la bella frazione di Gracco con il suo verde baciato dal sole e che scende al Degano. Resterà sotto un pilone? Verrà abbruttita da un un pilone di fianco? Scivolerà inesorabilmente? Per cortesia qualcuno me lo può dire?
Buongiorno, sul sito del Comune di Rigolato c’e’ il link …. avviso di avvio di consultazione pubblica.. dove puo’ leggere la relazione illustrativa – norme di attuazione estratti grafici redatta dall’architetto incaricato e forse forse qualche dubbio o perplessita’ riesce a risolvere sulla “Variante esterna all’abitato a mezza costa, in trincea a 3 ponti.” Per quanto riguarda il pensiero della popolazione ci e’ stato consegnato un questionario che poteva essere compilato dagli abitanti a partire dagli 11 anni in su… Sull’articolo del Messaggero l’unica risposta a questo questionario e’ che e’ stato compilato da poco piu’ di 100 abitanti e nel commento qui sopra il sindaco indica che il 96% della popolazione si e’ espressa favorevole alla variante , quindi i 96% di circa 110 abitanti su 350 ???…… Inoltre bisognerebbe leggere le date delle delibere della regione in sequenza e da li’ si capisce il perche’ sembra che i soldi siano stati dirottati per altri lavori sulle strade e i fatti che ne sono conseguiti… Detto questo io sono Veneta ma abito a Rigolato da 40 anni, e il mio Comelico si sta battendo perche’ Anas chiudera’ la galleria Comelico che lo collega con il Cadore come unica via praticabile per i camion e pullman provocando questo gravi disagi sia ai pendolari, agli studenti e all’economia, per cui anche no che i camion vengano dirottati verso il Veneto. Inoltre dal Comelico siamo vicini all’alto Adige dove le varianti le hanno fatte in modo da non deturpare il paesaggio, i paesi non ne hanno risentito in economia e nemmeno in calo di abitanti ,basterebbe fare un giro in Val Pusteria per capire, conoscere e perche’ no copiare… Tutto il percorso partendo da Villa Santina fino a Sappada ha dei punti pericolosi e mi creda che ogni giorno percorrere la strada da Rigolato a Comeglians e’ da mettersi le mani dei capelli sopratutto quando si incrociano in curva due camion grandi e devi fare retromarcia quasi sempre in pericolo . Buona lettura della documentazione che aiuta senz’altro a capire meglio quest’opera impattante che tra l’altro passa anche in mezzo a due case, prevede allargamenti della strada nella zona del campo sportivo e se non ho letto male anche un senso di marcia alternato dalla zona sportiva alla piazza .
Così ha scritto Furio Honsell il 12 agosto sul suo profilo facebook: “In questa difficilissima estate per le problematiche dovute alla siccità, all’inflazione, agli eccessi meteorologici dovuti al riscaldamento del pianeta, continua indisturbato l’abuso della montagna e dell’ambiente. Che siano eventi impattanti come l’Italian Baja oppure lo sbancamento per allargare una strada per le esigenze del Giro d’Italia sul Lussari, o concerti che lasciano rifiuti come quelli presso i laghi di Fusine o strade là dove c’erano solo sentieri come per la Sostasio – Sappada o infine varianti molto impegnative con progettazioni difficoltose e onerose, sembra che nulla vada nella direzione della valorizzazione rispettosa del patrimonio naturale del FVG. Proprio sulla Variante di Rigolato abbiamo presentato un’interrogazione per capire quale sia il disegno globale e la valutazione di impatto.”
In questi giorni ho letto sul Messaggero Veneto non solo che la variante faraonica di Rigolato si farà e che comporterà qualche disagio per il paese, ma anche che, come avevo previsto, non costerà 9 milioni di euro ma molti di più, non ancora quantificabili, mentre l’economia italiana sta crollando e Draghi e la Ue non fanno altro che dire che dovremo privarci dei beni principali per una vita dignitosa, ritornando all’ età della pietra, quando però era lecito almeno prendere qualche ramo per accendere il fuoco e cucinare e scaldarsi senza finire sul lastrico. E questi sarebbero i nuovi economisti ed i maghi della finanza?