La Vicìnia. Centralina sul Fella: ultimo atto davanti al giudice.
Ricevo da La Vicìnia questo comunicato stampa e volentieri pubblico. LMP.
Il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche di Roma, il 25 novembre, si pronuncerà sul
futuro del Canal del Ferro. – Regione in giudizio per salvare il Fella. –
Dopo la decadenza della “Pubblica utilità” e dell’“Autorizzazione unica” alla nuova Centrale idroelettrica di Pontebba.
Mercoledì 25 novembre, il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, il signor Luigino Vuerich di Malborghetto, il sindaco di Pontebba, Ivan Buzzi, e la società “E-Distribuzione” dovranno comparire innanzi al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche di Roma, citati da Idroelettrica Fella S.r.l.
La società di Venzone, che metteva in programma di realizzare, fra San Rocco di Pontebba e Braiduccis di Pietratagliata, l’ennesimo Impianto idroelettrico per lo sfruttamento delle acque del bacino del Fella, si gioca l’ultima carta, dopo che il suo contestatissimo progetto ha ricevuto un duplice «Altolà».
Dapprima, la Regione ha dovuto dichiarare l’inefficacia della “Pubblica utilità” dell’opera dal 29 gennaio, dal momento che erano trascorsi invano i 5 anni concessi alla Ditta per formalizzare gli espropri necessari.
Successivamente, il 12 Agosto, è seguita la dichiarazione regionale di decadenza dell’“Autorizzazione Unica”, in quanto Idroelettrica Fella non aveva adempiuto, entro il termine ultimo d’inizio lavori, all’ottenimento delle concessioni prescritte (concessioni d’uso di Beni demaniali regionali e statali nonché di Beni pubblici; autorizzazione del Comune di Pontebba alla manomissione del suolo pubblico; concessione di attraversamento rilasciata da Autostrade S.p.a.) né al versamento, nelle casse comunali di Pontebba, della garanzia finanziaria per il ripristino del luoghi interessati dall’opera.
Nel mese di giugno, su terreni di proprietà di Idroelettrica Fella, era stato aperto un primo cantiere. Poi però, il 15 luglio, la Regione aveva diffidato l’Impresa dal proseguire tali lavori, contestandole le inadempienze e i ritardi che avrebbero poi condotto alla Dichiarazione di decadenza.
Le intricate vicende riguardanti l’ennesima Centrale per lo sfruttamento del Fella e del suo bacino hanno coagulato un ampio fronte di oppositori, i quali denunciano un vero e proprio «Assalto alle acque del Canal del Ferro», che ricalca i devastanti progetti architettati, negli anni Sessanta, dalla “Sade” e, negli anni Ottanta, da “Enel”. Attualmente le acque di quel bacino idrografico sono interessate già da 35 Impianti idroelettrici, ai quali potrebbero aggiungersi altri 11 nuovi Impianti per cui è stato avviato un “Procedimento di Autorizzazione”.
In particolare, la “Cabina primaria”, abbinata all’Impianto di “Idroelettrica Fella srl”, che si ipotizzava di realizzare sui Beni collettivi del Consorzio vicinale di San Leopoldo per trasferire alla rete dell’alta tensione l’energia idroelettrica in media tensione svelerebbe – secondo ambientalisti, proprietari minacciati di esproprio e pescatori, insieme impegnati a costituire un Comitato per la salvaguardia del fiume Fella – la volontà di realizzare un vero e proprio sistema di “Centrali a catena”per lo sfruttamento delle acque del Canal del Ferro, compresi i pochi affluenti ancora superstiti, e dunque una probabile replica dello scempio che ha già messo in secca l’intera Val Raccolana, nel territorio di Chiusaforte.
Tale “sistema” da un lato produrrebbe energia interamente destinata all’esportazione in altre regioni d’Italia, a vantaggio di utilizzi totalmente estranei a quelli locali, dall’altro vanificherebbe ogni prospettiva di valorizzazione turistica e paesaggistica del comprensorio, fondata su Produzioni agro-silvo-pastorali di qualità, Pesca sportiva e Cicloturismo, nonché ogni ipotesi di miglioramento dello “Stato ecologico” del Fella (come prescritto dall’Unione europea).
La Vicìnia. Protezione e futuro delle proprietà collettive in Friuli e nella provincia di Trieste.
http://www.friul.net/vicinia.php/.
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L’immagine che accompagna l’articolo è una fotografia del fiume Fella dal ponte di Moggio è mi è stata inviata da La Vicìnia.
GRAZIE A TUTTI COLORO CHE VOGLIONO DIFENDERE I NOSTRI FIUMI, TORRENTI E RII. Laura Matelda Puppini.
https://www.nonsolocarnia.info/la-vicinia-centralina-sul-fella-ultimo-atto-davanti-al-giudice/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2020/11/Dal-ponte-di-Moggio.jpg?fit=768%2C1024&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2020/11/Dal-ponte-di-Moggio.jpg?resize=150%2C150&ssl=1AMBIENTERicevo da La Vicìnia questo comunicato stampa e volentieri pubblico. LMP. Il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche di Roma, il 25 novembre, si pronuncerà sul futuro del Canal del Ferro. - Regione in giudizio per salvare il Fella. – Dopo la decadenza della “Pubblica utilità” e dell’“Autorizzazione unica” alla nuova...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
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