Lago di Cavazzo. Le conclusioni a cui è giunto “Laboratorio Lago”: l’unica soluzione possibile ora per salvarlo è il by-pass.
Riprendo qui il discorso sul lago riportando in primo luogo l’analisi e le conclusioni a cui è giunto il Tavolo tecnico chiamato ‘Laboratorio Lago dei Tre Comuni’, istituito con Legge Regionale 13/2019, Art. 4, Comma 35-36-37-38-39-40 istituito presso la Direzione Centrale Difesa dell’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile della Regione Friuli-Venezia Giulia. Il documento è frutto del lavoro del dott. Luca Gaperini dell’ ISMAR- CNR, nominato dal Comune di Trasagis, del ing. Gianfranco Pederzolli nominato dal comune di Bordano, dell’ arch. Vanni Lenna, nominato dal Comune di Cavazzo Carnico, ed è stata pubblicata su: https://www.regione.fvg.it/rafvg/export/sites/default/RAFVG/ambiente-territorio/tutela-ambiente-gestione-risorse-naturali/FOGLIA202/FOGLIA26/allega/Relazione_conclusiva_Esperti.pdf.
A questa relazione è allegata la “Carta del Lago” sottoscritta da una serie di personalità politiche: Elena Lizzi; Renzo Tondo; Aurelia Bubisutti; Ivano Bellina; Gianni Borghi; Stefania Pisu; Stefano Mazzolini; Maria Grazia Santoro; Luca Boschetti; Alessandro Marangoni; Ermes Antonio De Crignis; Roberto Revelant; Laura Zanella; Marco Chiapolino; Claudio Sandruvi; Luigino Bottoni; Amedeo Pascolo; Andrea Paschini; Ivo Del Negro; Franceschino Barazzutti, posti qui nell’ordine con cui sono riportati nell’ ultima pagina del testo. La carta del Lago si trova anche in: “https://www.comune.cavazzocarnico.ud.it/media/files/030021/attachment/CARTA_DEL_LAGO_z3CLZuF.pdf.
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Anche sulla base a quanto deliberato a livello normativo dalla Regione Fvg, questo è il testo a cui il governo della regione deve guardare e non ad altri, ed esso propone il bypass, non altre ipotesi ventilate e riportate dalla stampa, contro le quali si sono mossi i Comitati che difendono il Lago di Cavazzo.
La relazione è molto dettagliata nella descrizione del lago, ed ha numerosissimi dati a supporto, e così si conclude: «Questo quadro descrive la complessità dell’intero sistema del lago di Cavazzo e rende palese che ogni intervento di ripristino ambientale deve necessariamente coinvolgere la centrale idroelettrica e di conseguenza il concessionario che la gestisce perchè essa costituisce la perturbazione che ha maggiormente modificato gli equilibri naturali presenti prima della sua costruzione. In particolare è il rilascio dell’acqua turbinata nel lago che ha impattato negli ultimi decenni tutto l’ecosistema lacustre. Di conseguenza un programma di ripristino ambientale può avvenire solamente se gli effetti dello scarico della centrale verranno opportunamente limitati ad esempio attraverso un by-pass idraulico, oppure attraverso strategie innovative di gestione della centrale, che però attualmente appaiono di difficile individuazione.
L’attuale stato della tecnica suggerisce che la realizzazione di un by-pass idraulico sia la misura che, con minore margine di incertezza, può migliorare significativamente le condizioni del lago. Un progetto di queste dimensioni dovrà in ogni caso essere sottoposto a una attenta fase di Valutazione di Impatto Ambientale per stimarne tutti gli effetti sull’ambiente e sulla salute dei cittadini».
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Un problema è dato però dal fatto che si era garantito che la costruzione del bypass, se ho ben compreso, sarebbe stata contestuale alla realizzazione del progetto che prevede la costruzione di un canale di derivazione, per lo più interrato, che preleva parte della portata dal canale Sade a valle del Lago di Cavazzo, nel comune di Trasaghis, per trasferirla, dopo aver attraversato l’alveo del Tagliamento, nel canale sussidiario (in comune di Gemona del Friuli), immettendola così nel sistema derivatorio Ledra-Tagliamento. Ma pare che la Regione sia più interessata al canale proposto dal consorzio di bonifica della Pianura Friulana che la bypass, e se erro correggetemi. Contro detto canale, così come proposto in IV commisione recentemente, si è espressa anche Legambiente, come si può leggere in: “https://legambientefvg.it/2023/12/21/4commissione-del-consiglio-regionale-audizione-sul-progetto-di-derivazione-del-consorzio-di-depurazione-della-bassa-friulana/”.
Per leggere la relazione prodotta da ‘Laboratorio Lago’ basta cliccare sul link qui sotto, e ve la troverete davanti. L’immagine che accompagna l’articolo è una immagine del Lago di Cavazzo datata 1964, ed è una cartolina a colori scannerizzata, proveniente da Franceschino Barazzutti. Laura Matelda Puppini.
Fai clic per accedere a Relazione_conclusiva_Esperti.pdf
https://www.nonsolocarnia.info/lago-di-cavazzo-le-conclusioni-a-cui-e-giunto-laboratorio-lago-da-piu-personalita-politiche-sottoscritte/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2024/01/1964-Lago-Tre-Comuni.jpg?fit=1024%2C711&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2024/01/1964-Lago-Tre-Comuni.jpg?resize=150%2C150&ssl=1AMBIENTEECONOMIA, SERVIZI, SANITÀRiprendo qui il discorso sul lago riportando in primo luogo l'analisi e le conclusioni a cui è giunto il Tavolo tecnico chiamato 'Laboratorio Lago dei Tre Comuni', istituito con Legge Regionale 13/2019, Art. 4, Comma 35-36-37-38-39-40 istituito presso la Direzione Centrale Difesa dell’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile della Regione...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
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