Lo Snami Fvg contro gli ambulatori di vallata: sono fuori da ogni accordo! Inoltre il problema della carenza di MMG in Asufc deve venir discusso con i sindacati.
Finalmente una voce autorevole, quella dello Snami (Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani) Fvg, si alza, chiara e forte contro gli ‘ambulatori di vallata’ non previsti da accordo alcuno, ma che paiono un escamotage per rimandare il problema importantissimo della mancanza di Medici di medicina generale in montagna sine die, e che rischiano di diventare la risposta unica di Asufc ai problemi sanitari del nostro territorio, mentre l’angoscia cresce nei paesi e nelle borgate insieme ad una grande sensazione di abbandono sanitario. E questa situazione non aiuta certo la montagna a ripopolarsi ma semmai a cantare il suo requiem.
_________________
Ma cosa sono gli ambulatori di vallata, ultima trovata di Asufc? Ve lo rispiego, miei lettori, ancora una volta. In Carnia alcuni medici di medicina generale sono andati in pensione o si sono spostati (per esempio la dottoressa di Sauris è scesa a Cavazzo Carnico e Verzegnis) e la risposta aziendale è stata quella di chiedere ad un paio di pensionati ed ad un’altra dottoressa, mi si dice licenziatasi dal Pronto Soccorso di Tolmezzo e riassunta da Asufc per questo compito, di fare i tappabuchi in situazione emergenziale. E questo nel giugno 2023. Quindi è andato in pensione nel dicembre 2023 una altro MMG a Tolmezzo, (ma lo si sapeva già in giugno) ma non si è vista risposta alcuna da parte della Direzione Asufc per risolvere il problema, mentre pure le guardie mediche sono accorpate e ne puoi trovare una sola in servizio per esempio nei comuni di Ampezzo e Paluzza, che più distanti di così in Carnia ‘non si può’. La tragica situazione sanitaria della montagna carnica è stata da me fatta presente in più articoli su questo blog ed in particolare nei miei:
Sanità in Carnia. Criticità evidenziate.
Così un numero sempre maggiore di residenti in paesi e borgate montane della Carnia ed a Tolmezzo si sono trovati gli ambulatori comunali coperti solo magari per 2 ore a settimana da questi medici ‘anomali’ che sono però solo un riferimento per emergenze, e senza medico di base alcuno sulla tessera sanitaria, cioé senza alcuno che li prenda in carico. E questo è gravissimo. Inoltre gli Mmg in servizio hanno raggiunto quote tali di assistiti da rischiare di non poter fare bene il loro lavoro. Eppure Gianni Borghi le 2016, come Presidente della conferenza dei sindaci dell’Aas3, aveva prodotto un documento in cui si sottolineava come la sanità in montagna avesse bisogno di un modello organizzativo diverso da quello delle città, legato al territorio e con riferimento l’ospedale di Tolmezzo, e come fosse indispensabile che la rete degli ambulatori di medicina generale restassero diffusi nella montagna. “Guai a un loro ridimensionamento o chiusura: sarebbe una tragedia per il territorio montano”. (Gianni Borghi su: “La nuova proposta per la salute in territorio montano”).
_________________
Di fronte a questa tragedia già annuciata, cioè lo sfacelo della sanità in montagna, finalmente si è levata una voce autorevole quella dello Snami, riportata da Endrius Salvalaggio in un articolo intitolato: «Ambulatori di prossimità e di vallata. Snami Fvg: “Iniziative senza accordi”», in: https://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=120456.
«A causa della grave carenza di mmg, nell’Alto Friuli sono nati nel 2023 gli ambulatori di vallata e l’azienda Asu Fc li dà in gestione fuori convenzione, a mmg in quiescenza. Lo denuncia Snami Fvg, maggior sindacato dei medici di famiglia nella provincia di Udine, diretto dal presidente regionale Stefano Vignando. “E’ ciò che abbiamo sentito in Comitato Aziendale Asu Fc – spiega Vignando – Con varie pec ho chiesto notizie all’Azienda che non ha mai fornito tutta la documentazione richiesta».
«I problemi fondamentalmente, secondo lo Snami Fvg, sono due e riguardano il mondo in cui vengono gestiti questi nuovi ambulatori. Il primo, che l’Azienda Asu Fc se ha problemi a trovare copertura di medici di medicina generale per i cittadini dovrebbe innanzi tutto rapportarsi con i sindacati. Il secondo problema è che non si possono gestire gli ambulatori, denominati di “prossimità” per le pianure e di “vallata” per le valli e la montagna, fuori convenzione, con mmg in pensione o peggio con medici dipendenti». (Ivi).
“La Legge 833 del 1978, art 48 come modificata e integrata da ultimo con la legge Balduzzi (189/2012) – continua Vignando – non prevede che l’assistenza primaria venga svolta da un medico fuori convenzione e/o dipendente incompatibile ovvero con un medico in libera professione, ma bensì i medici devono essere reclutati attraverso le consuete graduatorie del mmg previste dall’Acn. Stiamo parlando di carenze di otto-dieci mila persone senza medico nelle vallate montane. Asu Fc si è inventata invece questi escamotage degli ambulatori di prossimità o di vallata evitando il confronto con i sindacati”. (Ivi).
Inoltre mancano in Asu fc «149 medici di famiglia e 196 medici di continuità assistenziale a tempo indeterminato; numeri da capogiro che imporrebbero ora, ma avrebbero dovuto imporre già da tempo, interventi mirati anche perché l’assistenza primaria rientra nei Lea e deve essere garantita a tutti i cittadini che ne hanno diritto». (Ivi).
Quindi lo Snami fa anche una sua proposta utilizzando le quote capitarie, e dice pure che l’importante è discutere con i sindacati di questi problemi, ma forse c’è chi va per la sua strada e non vuol sentire e neppure dà i dati richiestigli dallo Snami. E questo può essere un problema. Ma se non è così correggetemi. Comunque per l’utilizzo delle quote capitarie ed il testo intero, rimando all’articolo citato pubblicato su Quotidiano Sanità il 26 febbraio 1924.
_________________
E vi rimando a questi miei articoli oltre i sopraccitati sempre su www.nonsolocarnia.info:ù
Fvg. Basta sanità a pezzi! E’ ora che la giunta pensi a noi, non solo ad accordi con farmaceutiche!
Sanità. Incontro di Paluzza. Bisogna cambiare andazzo. Prima parte.
Sanità. Incontro di Paluzza. Bisogna cambiare andazzo. Seconda parte.
Laura Matelda Puppini
_________________
Così Furio Honsell nel merito: “La denuncia del Sindacato medico Snami, che mette in discussione alla radice, il concetto di “medico di vallata” non può essere trascurata dall’Assessore Riccardi. Per questo motivo intendiamo porre all’Assessore un’interrogazione a risposta immediata nella prossima seduta di Consiglio regionale. In montagna ci sono più di 10.000 cittadini senza medico di base ormai. In Regione FVG mancano 150 medici di base e quasi 200 medici di continuità assistenziale, ovverosia le ex guardie mediche. Il Sindacato indica con chiarezza che reclutare alla spicciolata – come viene fatto adesso – è fuori convenzione, quindi di dubbia legittimità. Perché con i risparmi maturati non si incentivano i medici ad andare in montagna o nelle aree scoperte?
La stessa grave dinamica adesso emerge anche presso gli enti locali, con gravissimo rischi di violazione di privacy, da parte dei funzionari comunali gettonisti.
Queste dinamiche sono molto pericolose e dimostrano il fallimento della Giunta Fedriga.
Sanità ed Enti Locali sono infatti le due principali competenze della Regione Autonoma del Friuli Venezia
Giulia, che dunque potrebbe agire con idee innovative. E invece sono i settori che manifestano i più gravi problemi gestionali. Perché Fedriga ha voluto continuare ad affidare questi due settori ad Assessori non eletti, che non si sono sottoposti al vaglio dei cittadini o che non hanno raggiunto il numero di preferenze
necessario? Qualcosa va cambiato in fretta ai vertici prima che sia troppo tardi.”
Furio Honsell, Consigliere Regionale di Open Sinistra FVG. (Comunicato stampa 29/2/2024).
L’immagine che accompagna l’articolo è il logo dello Snami Fvg ed è tratto da: https://www.facebook.com/SNAMIFVG/?paipv=0&eav=AfbGKKI_BkonsUXRA8aWaK3HwS_ECvs7xU4qg3NMBB7sSeZpKH_RVmKs0GouFQnmqIs&_rdr. L.M.P.
https://www.nonsolocarnia.info/lo-snami-fvg-contro-gli-ambulatori-di-vallata-sono-fuori-da-ogni-accordo-inoltre-il-problema-della-carenza-di-mmg-in-asufc-deve-venir-discusso-con-i-sindacati/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2024/02/Snami-Senza-titolo.jpg?fit=225%2C225&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2024/02/Snami-Senza-titolo.jpg?resize=150%2C150&ssl=1ECONOMIA, SERVIZI, SANITÀFinalmente una voce autorevole, quella dello Snami (Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani) Fvg, si alza, chiara e forte contro gli 'ambulatori di vallata' non previsti da accordo alcuno, ma che paiono un escamotage per rimandare il problema importantissimo della mancanza di Medici di medicina generale in montagna sine die,...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
Rispondi