Secondo me più passa il tempo, più si perde l’idea del reale dramma che si è consumato con l’Olocausto ed a causa delle leggi razziali. E come non concordare con Primo Levi quando scrive: «Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi. La peste si è spenta, ma l’infezione serpeggia?». (https://www.frasicelebri.it/argomento/olocausto/).

Aveva 14 anni Lilian Segre … e così narra: «Nel 1944, quando fummo deportati a Birkenau, ero una ragazza di quattordici anni, stupita dall’orrore e dalla cattiveria. Sprofondata nella solitudine, nel freddo e nella fame. Non capivo neanche dove mi avessero portato: nessuno allora sapeva di Auschwitz» (Ivi).

Ho deciso di iniziare questo mio articolo con una notizia di cronaca, che quasi non fa più neppure cronaca, se non teniamo alta la guardia.

A Torino il 12 gennaio 2021.

«Insulti antisemiti, svastiche, urla e minacce. Un vero e proprio raid di neonazisti organizzati che ha fatto irruzione durante la presentazione online del libro su La generazione del deserto della giornalista e scrittrice Lia Tagliacozzo, organizzata dall’Istituto piemontese per la storia della Resistenza, in collaborazione con il centro di Studi ebraici di Torino. A denunciare l’accaduto è stata la figlia della scrittrice, Sara De Benedictis, che con un post su Facebook ha raccontato quanto accaduto.

“Quello che è successo mi ha sconvolta – racconta la giovane -. Un gruppo di persone organizzate, sono entrate in massa nella riunione Zoom della presentazione, mentre stava parlando mia madre. Zittendola. Hanno iniziato ad urlare “ebrei ai forni”, “sono tornati i nazisti”, “vi bruceremo tutti”, “dovete morire tutti”. Impostando come foto identificativa immagini di Hitler e svastiche enormi».

«In altri contesti “non ebraici” mi era già successo di trovarmi in situazioni di tensione e anche di scontro con gruppi fascisti e neonazisti – prosegue la giovane-. Ma questa volta è stato diverso. Questa volta era diretto proprio a me, proprio a “noi”, per il fatto di essere ebrei». Una situazione che ha lasciato sbigottiti tutti: «Io seduta nella mia stanza ad ascoltare mia madre e questi stronzi sono riusciti in questo modo ad entrare nella mia casa, un’altra volta. Non mi era mai successo. Non così. Non mi hanno mai augurato di finire nei forni. Non davanti alla mia mamma. Mi viene da vomitare». (https://www.open.online/2021/01/12/neonazisti-presentazione-libro-shoah-ebrei-forni/ 12 gennaio 2021. Lo stesso fatto è stato diffuso anche dalla ansa. Cfr. https://www.ansa.it/piemonte/notizie/2021/01/12/minacce-antisemite-raid-nazista-online-contro-una-scrittrice-_39f7ece6-1d22-4c25-8057-244f06818fd4.h).

Neonazismo armato in Germania ed Austria.

E mentre nel 2019 a Berlino Frank-Walter Steinmeier, Presidente della Repubblica federale tedesca pronunciava, in Italia ed in italiano, a Vinca di Fivizzano, ove i nazisti avevano fatto una strage, (173 persone tra cui donne incinte e bambini) la famosa frase: «Mi vergogno di essere tedesco», il 3 gennaio 2021 ‘Avvenire’ pubblicava un interessantissimo articolo, firmato da Vincenzo Savignano, intitolato: “Aumento di adepti e reati in Germania e Austria. Ora il neonazismo spaventa l’Europa” che apriva uno squarcio inquietante sul neonazismo armato in Germania ed Austria.

«Un’organizzazione paramilitare con scopi eversivi e terroristici. Pronta a colpire in Austria e in Germania». Il ministro degli Interni, Karl Nehammer, la mattina del 12 dicembre si è presentato così davanti alla stampa con il capo della polizia di Vienna, Gerhard Pürtl e il vicedirettore della polizia criminale Michael Mimra. Davanti a loro parte dell’arsenale sequestrato tra Austria e Germania, nei länder della Baviera e del Nord Reno Westfalia. «Abbiamo arrestato 5 persone in Austria, altre due in Baviera, ma presto potrebbero esserci altri arresti», aveva spiegato Mimra. Sono stati sequestrati alla milizia neonazista oltre 70 fucili tra cui Kalasnikov, Skorpion e Uzi, anche granate, esplosivo, almeno 100.000 proiettili e armi naziste, ancora funzionanti, tutte scoperte nelle abitazioni degli arrestati, tutti uomini tra i 35 e i 50 anni». (Antonio Savignano, cit.).

Ma come si procurano i gruppi neonazisti le armi? Utilizzano proventi della vendita di droga, e se le procurano nei Balcani, in particolare in Croazia, e sono o residui della recente guerra in Jugoslavia o frutto di altri traffici. (Ivi). Divise e stendardi sono invece cimeli. Attualmente pare che la Germania voglia parificare i neonazisti più estremi ed armati ai terroristi in quanto agiscono «contro l’ordine liberal-democratico dello Stato». (Ivi). Inoltre l’ufficio federale per la difesa della Costituzione tedesco, ha deciso di porre sotto controllo anche il movimento dei “Querdenken”, quello dei negazionisti del coronavirus, di cui fanno parte moltissimi aderenti di estrema destra. (Ivi).

300 di loro, il 30 agosto del 2020, avevano tentato di fare irruzione nella sede del Bundestag, l’ex Reichstag. Il presidente della Repubblica federale, Frank-Walter Steinmeier, ha definito questa azione «un attacco insopportabile alla nostra democrazia». (Ivi).

 

Immagine della locandina che invita a firmare contro il nazismo ed il fascismo. (Da: https://www.dipendedanoi.it/author/ddn_ddn_2020/).

 Ed in Italia …

E nell’Italia democratica, è stato creato un osservatorio dell’antisemitismo. (https://www.osservatorioantisemitismo.it/episodi-di-antisemitismo-in-italia/). Da qui riprendo alcuni episodi segnalati, accaduti dal 2015 al 2020.

Importante città dell’Italia centrale, tardo pomeriggio, un ragazzo che porta la kippah viene colpito da dietro con un pugno e uno sputo.

Piccolo comune (poco più di 400 abitanti) del Nord Ovest, il signor IS sta riportando a casa suo figlio, nel mentre viene avvicinato da un uomo mai visto prima che lo insulta con epiteti omofobi e poi gli ruba la kippah. IS chiede all’aggressore di restituirgli il copricapo ma in cambio riceve due schiaffi ed il seguente insulto: “ritorna al tuo paese giudeo di merda”.

La Digos indaga sull’aggressione subita da una docente di Storia medioevale ed ebraica all’Università di Pisa, Alessandra Veronese, in trasferta a Roma a largo Argentina. In pieno giorno un uomo di circa 50 anni, con una svastica tatuata su un braccio, si è avvicinato e ha sputato contro la professoressa che attendeva un’amica. Poi è fuggito. La vicenda è stata denunciata proprio dalla docente che ha postato su Facebook: «Sono ferma davanti a Feltrinelli, aspettando una persona. Un tizio, con croce uncinata sul braccio, mi si avvicina e mi sputa in faccia. Io sono rimasta così allibita che non ho neppure reagito. Ho poi capito cha probabilmente lo ha fatto perché avevo una borsa di tela del corso di yiddish fatto a Tel Aviv “Prove di antisemitismo”. Che schifo». La svastica sarebbe stata vista anche da altre persone che sono state sentite da chi indaga. Veronese ha ricordato «lo sguardo carico di odio e disprezzo che mi ha rivolto quell’uomo brizzolato, non lo dimenticherò alla svelta».

Ma vi è anche il caso, accaduto a Milano, di un gruppo di scout della comunità ebraica, che, dopo una partita di calcetto giocata indossando la kippah, è stato aggredito da un gruppo di ragazzi italiani residenti nel quartiere.  Ma in quella zona era stato aggredito anche Nathan Graff, 40 anni, anche lui riconosciuto per la kippah. A seguito dell’aggressione, Graff venne ricoverato all’ospedale Niguarda con sei ferite, provocate da coltellate alla schiena, al volto, alla gola e a un braccio.
Ma potete trovare anche altre voci quali antisemitismo sui mass media (https://www.osservatorioantisemitismo.it/notizie/episodi-di-antisemitismo-in-italia/antisemitismo-nei-massmedia/), e via dicendo.

Colpisce particolarmente me, poi, il fatto che anche in Carnia vi siano persone che scrivono post contro Liliana Segre, grande donna, ebrea, senatrice a vita, come il gestore di malga Pramosio, che poi ha porto scuse tardive. (https://www.telefriuli.it/cronaca/anpi-valle-but-post-gestore-malga-pramosio/2/216221/art/… ).  Il post del gestore di malga Pramosio è pure, dall’articolo che ho letto, stato giustificato da persone ricoprenti un ruolo pubblico, come normale dissenso. (Ivi).

Infine per chiudere in bellezza, questa notizia che ci riporta al Medioevo «L’analisi dell’Osservatorio Mediavox della Cattolica di Milano sui post di Twitter: tra marzo e maggio si parla di responsabilità occulte della pandemia con riferimenti al mondo ebraico». (http://www.vita.it/it/article/2020/07/13/odio-sui-social-e-boom-di-antisemitismo/156176/).

Ed ancora: «Dalla ricerca emerge che non c’è più il tradizionale razzismo biologico, che prevede di sterminare le razze inferiori, ma un razzismo culturale e pervasivo alimentato da teorie complottiste al quale il coronavirus ha prestato il fianco. «Se l’antisemitismo di ispirazione nazista è oggi appannaggio di gruppi organizzati con ideologie radicate in quel periodo buio del ‘900, sui social il fenomeno è culturale. È legato al periodo politico e di pandemia che stiamo vivendo», spiega Santerini che è anche vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah del capoluogo lombardo e coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo». (Ivi).

«In Italia – conclude la ricerca. la conflittualità sociale legata alla presenza di diverse identità religiose è minore che altrove. Ma la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, deve oggi girare con la scorta e nel trimestre ottobre-dicembre 2019 l’Osservatorio antisemitismo della Fondazione Cdec – Centro di documentazione ebraica contemporanea – ha registrato 61 casi di antisemitismo contro i 42 del 2018 e i 39 del 2017». (Ivi).

ll 28 gennaio 2020, le Commissioni Affari costituzionali e Cultura della Camera dei deputati hanno approvato una risoluzione sul contrasto di fenomeni di odio e razzismo antisemita, nonché iniziative dedicate al ricordo delle persecuzioni subite dal popolo ebraico. Ma non basta.

E così, per la giornata della memoria vi chiedo di aderire alla richiesta di sottoscrivere, firmando nel comune di residenza entro il 31 marzo, la proposta di legge popolare contro la propaganda fascista e nazista promossa da Maurizio Verona Sindaco di Stazzema e Presidente del comitato promotore legge antifascista.
Firmate contro il fascismo ed il nazismo! Non più sopruso e violenza. Vogliamo restare in uno stato democratico!

 

Laura Matelda Puppini

 

 

 

https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/contro-nazismo-e-fascismo-f1_0_no-alla-propaganda-fascista-e-nazista-firma-proposta-legge-simone-antonioli.jpg?fit=630%2C891&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2021/01/contro-nazismo-e-fascismo-f1_0_no-alla-propaganda-fascista-e-nazista-firma-proposta-legge-simone-antonioli.jpg?resize=150%2C150&ssl=1Laura Matelda PuppiniETICA, RELIGIONI, SOCIETÀSTORIASecondo me più passa il tempo, più si perde l'idea del reale dramma che si è consumato con l’Olocausto ed a causa delle leggi razziali. E come non concordare con Primo Levi quando scrive: «Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi. La peste si è spenta,...INFO DALLA CARNIA E DINTORNI