Quanto ci costerà quella gara di Enduro?
Con delibera n. 109/2015, il Comune di Tolmezzo, il 28 aprile 2015 ha approvato la concessione del patrocinio, l’occupazione gratuita suolo pubblico e l’uso attrezzature comunali a favore dell’asd Moto Club Carnico “Toni Craighero” in occasione del campionato fvg e triveneto di Enduro, concessione contro cui si erano mossi, vista la tipologia degli ambienti naturali interessati, sia l’emerito professore Livio Poldini, botanico dell’Università di Trieste, sia il professore Corrado Venturini, del Dipartimento di scienze biologiche, geologiche e ambientali dell’Università di Bologna.
Coloro che hanno approvato questa delibera, che “regala” e mi si scusi il termine ma ora non me ne viene in mente un altro, ambiente naturale particolarissimo ai motociclisti dell’Enduro, non differenziandosi in alcun modo dai predecessori della giunta Zearo sono:
Brollo Francesco – Sindaco; Scarsini Simona – Assessore; Fasolino Alfonso – Assessore; Gallizia Cristiana – Assessore; Mizzaro Michele – Assessore.
Per fortuna che il Sindaco Francesco Brollo doveva rappresentare una svolta per il comune, ed il suo motto elettorale fu: Tolmezzo si cambia. Inoltre Simona Scarsini è ispettore presso l’Ispettorato Agricoltura e Foreste di Tolmezzo; Cristiana Gallizia si occupa della salute, Michele Mizzaro ama aria pura, fiori, natura, Alfonso Fasolino si occupa di entrate ed uscite comunali, in sintesi dell’ aspetto finanziario.
Chi ha presentato il testo da votare pare sia stato Francesco Brollo che scrive, ottenendo però l’ approvazione degli altri presenti che:
vista la richiesta, presentata dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Moto Club Carnico “Toni Craighero” di Tolmezzo, in occasione del Campionato FVG e Triveneto di Enduro in programma sul territorio del Comune di Tolmezzo nei giorni del 30 e 31 maggio 2015, di patrocinio, concessione di un contributo economico; occupazione di suolo pubblico e utilizzo di strutture ed attrezzature comunali,
preso atto dell’alta professionalità maturata negli anni dal Moto Club Carnico, fatto testimoniato in particolare dall’affidamento organizzativo ricevuto per l’organizzazione di manifestazioni di caratura nazionale e internazionale;
valutato, inoltre, che l’evento sportivo in oggetto, stante l’importanza che riveste, possa rappresentare sicuramente una buona occasione per diffondere e far conoscere e valorizzare con maggior efficacia le importanti peculiarità che il nostro territorio offre in particolare nel settore turistico-culturale;
riservandosi, con successivo atto, la possibilità di dare un contributo economico a sostegno della manifestazione sportiva in oggetto;
CONCEDE dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Moto Club Carnico per la gara di Enduro
il patrocinio dell’Amministrazione comunale;
l’occupazione gratuita delle aree evidenziate nella relativa domanda autorizzando l’utilizzo delle stesse per lo svolgimento della manifestazione e di quant’altro specificato (concessione che comporta un mancato introito di € 11.411,00) compresa la limitazione della circolazione come indicato nell’ordinanza del Comando di Polizia Locale;
l’utilizzo gratuito della sala multimediale dell’immobile sede delle associazioni sportive di via Marchi per la giornata del 31 maggio 2015 dalle ore 16 alle 18 (concessione che comporta un mancato introito di € 51,64);
l’utilizzo di transenne di proprietà comunale.
Raccomanda agli organizzatori di tener conto delle osservazioni pervenute dal CAI e dalle organizzazioni ambientaliste in relazione alla particolare valenza del sito e della necessità di garantire il rispetto dell’ambiente.
A questo punto io mi chiedo quando e dove i componenti dell’amministrazione comunale abbiano sentito o visto che, in gare di Enduro, motocavalcate, ecc, si possa tener conto dell’ambiente, ed attendo risposta, ben contenta di saperlo;
mi chiedo perché la comunità Tolmezzina debba privarsi dell’introito di euro 11mila 411,00 + euro 51, 64 per una associazione privata, che non si sa, tra l’altro, già a priori, se potrà tener conto del contesto ambientale particolarissimo, alcuni aspetti del quale possono variare in base alle condizioni atmosferiche, e memori di Pra castello e dintorni, dopo le scorse edizioni;
mi chiedo perché i cittadini, molti dei quali anziani, dovrebbero pagare con le loro tasse un’ulteriore possibile contributo a questa manifestazione, ove si vorrebbe sapere, come minimo, quanti motociclisti siano tolmezzini;
mi chiedo che utile derivi a noi, cittadini di Tolmezzo, da queste due giornate di moto rombanti sui nostri sentieri, che vedremo in che stato verranno lasciati anche questa volta;
mi chiedo per chi ed a qual pro noi, cittadini di Tolmezzo, dobbiamo sobbarcarci, nelle due giornate citate, limitazioni del traffico ed utilizzo della polizia municipale fuori orario normale di servizio, con costi aggiuntivi.
Confesso che a queste condizioni organizzerei anch’io subito più manifestazioni, mentre noi della cultura siamo sempre a risicare qui e là … ad attendere il permesso di quell’assessore e dell’ altro magari per 150 euro per un film contro il gioco d’azzardo, già tutto programmato, e via dicendo.
Si sa, anche, che la Comunità Montana della Carnia ha concesso l’autorizzazione alla manifestazione pur essendo pervenuti due pareri negativi a causa delle peculiarità ambientali. E si sa che alterare l’ambiente è facile, ripristinarlo quasi impossibile in tempi brevi, e talvolta impossibile.
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Allego qui i pareri del prof. Corrado Venturini dell’ Università degli studi di Bologna Dipartimento di scienze biologiche, geologiche e ambientali, nel merito:
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«Oggetto: Parere a domanda di autorizzazione al transito di mezzi motorizzati in località rivoli Bianchi di Tolmezzo (gara di enduro 30-31 maggio 2015).
Il parere in merito alla richiesta di autorizzazione di cui all’oggetto è totalmente contrario in quanto la prevista tipologia di frequentazione, seppur momentanea, del territorio – classificato come geosito di importanza nazionale – ne altererebbe in modo consistente e permanente la superficie.
Le caratteristiche e il significato dei Rivoli Bianchi di Tolmezzo sono tali da giustificare un interesse alla loro protezione e salvaguardia da ogni alterazione e modifica del proprio assetto naturale, compresa – a maggior ragione – quella derivante da un’impropria scelta che li coinvolgerebbe come percorso di gara enduro.
Al fine comunque di non perdere un’occasione di rilancio economico, previsto come non trascurabile effetto sulle realtà commerciali locali nel caso di manifestazioni agonistiche ad elevata partecipazione pubblica, si suggerisce di concentrare l’individuazione di un percorso alternativo sulle idonee zone alluvionali (alveo di piena) del Tagliamento, più in particolare alla confluenza con il Torrente Vinadia, alla confluenza con il Torrente But o alla confluenza con il Fiume Fella.
Distinti saluti,
Prof. Corrado Venturini
Bologna, 28 aprile 2015» (Originale su carta intestata in possesso di Legambiente della Carnia).
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Allego pure il parere del Prof. Em. Livio Poldini, Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste.
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Trieste 11 maggio 2015
Al Signor Sindaco del Comune di Tolmezzo
Alla Comunità Montana della Carnia.
Loro sedi.
Oggetto: Campionato di Enduro in aree di interesse ambientale.
Sono venuto a conoscenza dell’intenzione, espressa da parte di un’associazione sportiva locale, di organizzare un “Campionato di Enduro” nei territori del comuni di Tolmezzo, Zuglio ed Arta Terme. La manifestazione che dovrebbe svolgersi nei giorni 30 e 31 maggio prossimi, prevede anche l’effettuazione di quelle che vengono definite “prove speciali” nelle immediate vicinanze o all’interno di aree di rilevante interesse ambientale e naturalistico, quali il Biotipo delle Torbiere di Curiedi ed il Geosito dei Rivoli Bianchi del Monte Amariana.
Ritengo le eventuali autorizzazioni di tali attività del tutto incompatibili con le caratteristiche dei luoghi appena citati e con la necessità di tutelarne la flora e la fauna.
All’interno del conoide di deiezione dei Rivoli Bianchi si torvano particolari colonizzazioni di pino nero e pino mugo e la presenza del raponzolo di roccia (Physoplexis comosa) a testimonianza di un eccezionale abbassamento dei livelli altimetrici delal vegetazione. Inoltre la presenza di altre specie endemiche, già citate dal professor Michele Gortani, come la Centaurea dichroantha e l ‘Euphorbia kerneri contribuiscono a definire l’importanza e nell ostesso tempo la fragilità e la delicatezza di questi ecosistemi.
Un discorso analogo riguarda le torbiere di Curiedi, già minacciate dalla vicinanza di attività antropiche, dove si registra la presenza di varie specie protette.
Mi limito solo ad evidenziare due dei pericoli che il transito delle moto da Enduro potrebbe arrecare: da un lato l’evidente danneggiamento dei suoli, con l’inevitabile innesco di fenomeni erosivi; dall’altro l’intorduzione, utilizzando come vettore i pneumatici sporchi, di specie estranee inquinanti dal punto di vista floristico, che porterebbe ad una banalizzazione della flora locale.
Nel manifestare lo sconcerto nella sola ipotesi di effettuare una competizione motociclistica a ridosso di queste aree, esprimo pertanto la forte preoccupazione per le conseguenze che potrebbero verificarsi e mi auguro che le autorità responsabili del rilascio delle autorizzazioni sappiano far prevalere l’interesse pubblico alla conservazione di questi luoghi preziosi per la biodiversità.
Distinti saluti. Prof. Em. Livio Poldini.
(Originale su carta intestata e firma autografa in possesso di Legambiente della Carnia).
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Quanto poi ai ventilati vantaggi economici per la zona, attendo lunedì ed i giorni successivi per sapere quanti motociclisti sono andati a visitare il museo di Zuglio, quanti si sono fermati a pranzo e cena, e quante spazzature hanno fatto, il cui smaltimento è a carico della comunità, che danni ambientali hanno prodotto, sperando che siano minimi.
Osservazioni contro lo svolgimento delle gare Enduro in quei siti sono state presentate alla Comunità Montana della Carnia dalla sezione del CAI di Tolmezzo, da Legambiente dal WWF FVG e da Mountain Wilderness. Emilio Gottardo di Legambiente FVG ha fatto presente, con una lettera datata 28 maggio 2015, il problema agli Assessori Regionali Sara Vito e Mariagrazia Santoro a cui ha pure fatto presente che:« Residua ora il fatto, fondamentale per altro, che nell’Important Bird Area (IBA Valle del Medio Tagliamento), ove si svolgerà parte della gara, che interesserà sul margine anche il biotopo di Curiedi, è stata accertata la presenza di 6 siti di nidificazione di Re di Quaglie (Crex crex), specie protetta dalla Direttiva Uccelli nelle zone in cui si svolgerà la gara e che lo svolgimento della gara nei luoghi di nidificazione esporrebbe la Regione ad una possibile procedura di infrazione, con grave danno economico, che le citate Associazioni intendono promuovere ove non vi fosse una qualche tempestiva azione di contrasto (provvedimento di autotutela) all’autorizzazione rilasciata.».
Dobbiamo decidere che vogliamo fare del nostro territorio, bisogna programmare in modo oculato, ne va di mezzo il nostro futuro. E certe scelte che possono incidere sull’ambiente naturale, devono venir oculatamente valutate, e si deve avere il coraggio, se del caso, di dire anche di no. E scrivo questo pure per continuare un discorso sul futuro della Carnia, senza voler naturalmente offendere alcuno.
(I pareri del prof. Poldini e Venturini e il testo delle osservazioni di Emilio Gottardo ai 2 assessori regionali, mi sono pervenute da Legambiente della Carnia – Marco Lepre, l’immagine è quella di reclame della manifestazione, senza alcuni sponsor locali per problemi di dimensioni immagine per la pubblicazione qui, presa dal sito: http://www.daidutenduro.com/2015/campionato-enduro-fvg-e-veneto-a-tolmezzo-ud/).
Laura Matelda Puppini
https://www.nonsolocarnia.info/quanto-ci-costera-quella-gara-di-enduro/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2015/05/2015-enduro-tolmezzo-carnico-friuli-veneto-932x1269.jpg?fit=821%2C931&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2015/05/2015-enduro-tolmezzo-carnico-friuli-veneto-932x1269.jpg?resize=150%2C150&ssl=1AMBIENTECon delibera n. 109/2015, il Comune di Tolmezzo, il 28 aprile 2015 ha approvato la concessione del patrocinio, l’occupazione gratuita suolo pubblico e l’uso attrezzature comunali a favore dell’asd Moto Club Carnico “Toni Craighero” in occasione del campionato fvg e triveneto di Enduro, concessione contro cui si erano mossi,...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
Un fatto emblematico su come si gestiscono in Italia i comuni. Ottima la critica.
Ricordo inoltre i problemi che queste gare potrebbero dare alla popolazione anche sul fronte sanitario, ed ancor più dopo che la riforma regionale della sanità Marcolongo – Telesca intende declassare l’ospedale di Gemona, la cui chirurgia, proprio a causa di detta riforma, non funziona più il sabato e domenica. Infatti l’ospedale di Tolmezzo potrebbe dover utilizzare strutture, personale, ambulanze, pronto soccorso, sala operatoria per interventi urgenti, sperando ovviamente che tutto vada bene, togliendo momentaneamente detti servizi alla comunità. E io ho visto, anni fa, una anziana carnica con un problema ortopedico, attendere ore e ore, in pronto soccorso a Tolmezzo, perché l’ortopedico reperibile doveva operare uno che si era fracassato con gli sci (sperando fosse stato in pista). Inoltre non vedo perchè gli interventi urgenti di carattere sanitario legati alla pratica dello sport nell’immediato, su persone che praticano sport che comportano maggior pericolosità, come gare motoristiche per esempio, debbano essere a totale aggravio dal punto di vista finanziario della comunità locale e regionale, in particolare in tempi di magra. Come minimo venga loro presentata la parcella, tanto nessuno vieta loro di coprirsi con un’assicurazione.
Infine leggo che sabato e domenica prossimi vi è il rally della Carnia e poi chissà che cosa… ed il problema si ripropone. E poi chissà cosa verrà approvato… Mi ricordo una cartina della Carnia pubblicata da qualcuno, che mostrava la Carnia divisa in settori operativi, si fa per dire, per motociclisti … Beh se il futuro previsto dai politici per il territorio carnico è questo, (ed aggiungo la nuovamente presente con un rumore non certo da poco “Pista guida Sicura”, il poligono di tiro, il nuovo poligono di tiro ancora da fare) ditecelo per cortesia, perché almeno abbiamo la possibilità di prender la valigia ed andare, vecchi, verso posti più tranquilli e meno colonizzati, sicuri di non aver nulla da perdere, anzi …
Andate a lavorare
Come al solito sprecate il fiato per criticare un evento che indubbiamente porta soldi e turismo nella vostra zona, invece che dedicarvi ad altre e ben più valide critiche sull’inquinamento degli alvei dei fiumi (ad esempio provate a fare un giro nel greto del Torrente Cormor, in zona ente Fiera a Udine).
Fatto sta che se accedete alla pagina Facebook del Motoclub Carnico, ente sportivo che ha organizzato l’evento, potete vedere che da lunedì 1 giugno i membri del motoclub si stanno occupando di sistemare tutto quello che è stato danneggiato. A loro spese. Se chiedete l’amicizia sulla pagina del Motoclub, potete vedere con i vostri occhi (ma prima toglietevi le fette di salame).
Comunque sia, siete sempre i primi ad elogiare l’ambiente e l’ecologia… e poi buttate i mozziconi di sigaretta in terra.
Luca, 6, 39-42
“Disse loro anche una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutt’e due in una buca? Il discepolo non è da più del maestro; ma ognuno ben preparato sarà come il suo maestro. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non t’accorgi della trave che è nel tuo? Come puoi dire al tuo fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.”
Con questo commento incomincio a rispondere anche a Borghi. Per quanto La riguarda, per carità lasci perdere il Vangelo, nel caso specifico! La gara, tanto per incominciare, è stata organizzata, da che consta dal sito F.M.I., dal Moto Club carnico, ma come aderente alla Federazione Motociclistica Italiana, di cui è la carta intestata, con firma e timbro del Comitato Regionale F.I.M..ed era a pagamento (crf. rp_20rmf06_del_2030_20e_2031_05_2015.pdf.). Almeno io leggo il documento in questo modo e credo non ce ne siano proprio altri. Non posso interessarmi agli alvei dei fiumi udinesi, ne abbiamo abbastanza da pensare ai nostri, desertificati. E pare che non siamo in molti ad interessarci di questo aspetto, mi creda. Se vuole unirsi a noi ben venga.
Non le chiedo di venire a controllare gli alvei dei fiumi qui, ma di creare critiche che abbiano un senso logico.
Riguardo al servizio sanitario mi pare che Lei parla senza cognizione di causa. Le ambulanze che vengono chiamate alle manifestazioni (in questo caso la gara enduro e il Rally di Carnia) sono a totale spesa dell’organizzatore, e per questo si paga l’iscrizione alla gara. La giornata di servizio di un’ambilanza viene pagata (se non erro) 500 euro per ogni mezzo + 500 per ogni dottore a bordo. Quindi non dica che è a carico della comunità.
Detto questo bisogna dire anche che la “pericolosità delle gare” si limita a qualche intervento ortopedico (se capita) che viene eseguito in ospedale con la solita attesa e senza urgenze di sorta. Casi gravi sono abbastanza rari per fortuna.
Che i servizi sanitari siano lenti non è sicuramente causa delle gare motoristiche, ma forse di come viene gestito da chi di dovere.
Secondo lei uno dovrebbe fare a meno di andare a sciare, giocare a calcio o fare sport per evitare di togliere l’ortopedico a qualcun’altro? Mi auguro vivamente che non Le capiti un incidente in casa, perchè altrimenti anche lei potrebbe togliere il servizio di ortopedia a qualcun’altro.
Secondo Lei dovremmo stare tutti a casa seduti sul divano? Ma occhio che a star troppo seduti ci viene il mal di schiena…
Marco io dico che chi fa sport che siano pericolosi si paghi tutto, e abbia un ortopedico privato, che interviene se del caso. Tanto ci sono le assicurazioni. Se io cado a casa mia è uno degli inconvenienti che possono accadere, se uno va fuori pista o fa gare di Enduro ecc. è altra. E’ chiaro che chi si sfracella con la moto, o i molti bimbi, tanto per far un esempio, caduti con gli sci, presentatisi al pronto soccorso di Tolmezzo una domenica sera, che hanno permesso che io attendessi dalle ore 15 all’ una di notte il medico di pronto soccorso fanno la differenza. Perchè deve sapere che prima di accedere all’ortopedico, uno che si presenta al pronto soccorso deve esser visitato dal medico di p.s.. Avevo già fatto presente, nel lontano 2008 questo problema al pronto soccorso di Tolmezzo. E poi non c’è mica solo l’Enduro, ci sono gli scorazzatori in moto per i sentieri; gli alpinisti imprudenti o poco preparati ad affrontare la montagna; gli sciatori, tutti che gravitano su un solo pronto soccorso, per quanto riguarda la Carnia, e ora temo il gemonese, se non si accetta che certa piccola chirurgia vada a Gemona, come proposto dal dott. Pietro De Antoni, e sono più accessi similari in un giorno solo, perchè eventi sportivi, gare, ecc. sono concentrati, e così anche gli infortuni agli stessi collegati, ed in genere hanno luogo nelle festività quando è in servizio un solo medico di pronto soccorso a Tolmezzo ed un unico ortopedico è reperibile. Inoltre nessuno sa se uno che cade si sia fatto solo un danno ortopedico. Non so se nelle gare di Enduro si paghi l’ ambulanza. Mi invii qualche dato, per esempio la ditta che ha fornito l’ambulanza sabato e domenica per Enduro, e le crederò. Ci sono piste per le moto in Italia, in montagna si va a piedi e si rispetta l’ ambiente.
Sig.ra Laura ha messo su una discussione veramente pressappochista, spero che se ne sia resa conto.
Se poi vogliamo dire che la situazione italiana è delicata e siamo tutti pronti a prendere fuoco le do ragione ma, mi creda, non c’entra nulla con l’enduro.
Emanuele Barsottini, socio CAI, amante della natura e dell’enduro (dove non arreca danni)
Aggiungo che il servizio sanitario è a spese dei cittadini, e più incidentati ci sono, più i costi lievitano. Inoltre io credo che nelle scuole ed in famiglia si dovrebbe tornare ad insegnare l’educazione civica e la differenza fra bene pubblico e privato, ed il rispetto dell’ ambiente naturale. Infine mi sono chiesta, quella domenica, come mai 4 o 5 bambini fossero caduti con gli sci, se avessero partecipato ad un gara o che; come mai fossero giunti insieme, quasi fossero caduti insieme a meno che le famiglie non avessero atteso di andare insieme all’ ospedale, cosa che non voglio neppure pensare, o se sia stata pura coincidenza. E gli infortuni non erano di poco conto: mi ricordo di una bimba che si era rotta il femore. Ma pareva che i genitori non avessero neppure avuto la minima idea dell ‘entità del danno al fisico della piccola. Inoltre, relativamente al comportamento civile, mi ricordo come persone che accompagnavano i bimbi, anche ragazzi dello stesso gruppo, si comportassero nella sala d’ attesa, ove non erano soli, come nel salotto di casa propria: avevano acceso cellulari, ridevano e scherzavano anche su frasi da mettere credo su facebook, relativamente alla giornata sulla neve, fotografavano i bimbi incidentati… Un po’ di educazione civica dovrebbe invero venir rispolverata, se non vogliamo un mondo in mano a teppisti o similari, che pensano che basti il loro volere e tutto si deve a loro piegare. Infine sarebbe utile, e lo ripeto ancora una volta, che tutti gli adulti frequentassero un corso di primo soccorso della croce rossa, almeno per non fare stupidaggini, per avere idea dell ‘entità di un danno da caduta, per non far camminare un bimbo con una gamba rotta, per saper intervenire se a un bimbo va di storto un boccone, senza che muoia per questo.
Benvenuto Emanuele Barsottini. Non ho capito però cosa significhi discussione pressapochista. Inoltre una discussione segue a dei dati posti, e credo di non averli omessi. Forse mancano i dati ed i ragionamenti? Perchè è pressapochista, in lingua italiana, chi si accontenta di raggiungere risultati approssimativi, senza scrupoli di esattezza e precisione. Perchè secondo Lei questa discussione è pressapochista? Vi sono imprecisioni? Se me lo e ce lo chiarisse forse potrei capire di più il suo pensiero. Laura Matelda Puppini
Pressappochista significa voler guardare le proprie ragioni senza capire le motivazioni di chi ci sta vicino. Libertà e rispetto delle regole. A lei non piace avere centinaia di motocilcisti intorno casa, bene, è un suo diritto che dovrà essere rispettato nel rispetto delle regole.
Chi ha organizzato la gara lo ha fatto nel rispetto delle regole (timbro e firma della federazione motociclistica italiana, autorizzazioni comunlai), e ovviamente ci hanno messo la faccia, senza nascondersi. Perchè non è andata a confrontarsi con loro cercando di capire le loro ragioni in modo diretto, faccia a faccia?
Ma soprattutto il discorso sull’assistenza sanitaria, è un problema di livello nazionale e Lei lo riduce ad una gara (in questo caso di moto, ma se fosse una gara di podismo o ciclismo sarebbe lo stesso)? Il sabato e la domenica i pronto soccorso sono pieni perchè non c’è il medico generico e per un malcostume italiano di andare al pronto soccorso piuttosto che fare il normale iter.
Definizione di sport pericoloso? Io pratico l’arrampicata, e usando tutte le tecniche di sicurezza e le accortezze possibili, non lo ritengo più pericoloso di una partita a calcetto dove c’è molto più contatto fisico, oppure cambiare le tende di casa su una scala a due metri d’altezza. Ma questi sono altri discorsi che la portano fuori dal punto di partenza dell’articolo.
Secondo me sarebbe stato serio organizzare un incontro tra comune, motoclub, geologi, federazione, per discutere modalità e luogo compatibile con l’ambiente perchè è scontato che se non lo si rispetta (tutti) il gioco finisce.
A dirla proprio tutta, è meglio che i motociclisti si concentrino in una zona controllata che poi sarà ripulita, piuttosto che a branchi selvaggi. Inoltre, nel caso di una gara c’è il servizio sanitario dedicato (pagato dall’organizzazione), in caso contrario sarà il servizio nazionale ad intervenire.
Per il resto si parla di sport, festa, condivisione.
Emanuele Barsottini
La definizione di pressapochista non è mia ma è tratta da: http://www.treccani.it/vocabolario/pressappochista/. Io non sono presidente di associazione alcuna, ed esprimo pareri personali, e quindi non posso organizzare incontri pubblici perchè non ne ho veste. Non mi pare comunque che il comune intenda avere incontri sulle gare di Enduro, vista la totale approvazione data all’ultima dal sindaco Brollo. (Cfr. Tanja Ariis, Polemica sull’enduro a Tolmezzo. Brollo: cercheremo un’area più adeguata, in: Messaggero Veneto, 16 luglio 2015). Inoltre Brollo non cita da dove prende i dati positivi espressi alla stampa, che cozzano con quelli rilevati da altri, e sino a che tace le fonti, è inutile secondo me discutere.
La libertà personale, senza regole comuni, tanto cara al berlusconesimo, non può fare testo quando trattasi di beni collettivi importantissimi come l’ambiente. Ogni costo in sanità ora più che mai, in clima di tagli di prestazioni, deve essere valutato attentamente. Tanto per fare un esempio mi chiedo pure, se ciò la consola, quanto paghiamo in soccorsi vari per cani lasciati liberi in montagna, e chi li paga.
Già sarebbe opportuno dare indicazioni, da parte di chi di competenza, a chi va anche a passeggio in montagna sulle condizioni in cui partire, su come vestirsi, su cosa portare appresso, sui comportamenti da tenere, sui sentieri (io e mio marito quando andavamo con i nostri figli se il sentiero non era noto lo studiavamo prima su una carta Tabacco), ma per cortesia si lascino a casa le care bestiole, per cui in un paio di mesi, se non erro, ho letto di tre salvataggi.