Rispondendo alle considerazioni dei no green pass, no vax, no masch.
No vax, no green pass, no masch, non quello non quell’altro, e magari prendiamoci il diritto di distruggere la sede Cgil, con pieno spirito fascista, e poi: perché no? “Viva il Duce!” Che però non lasciava libertà assoluta ad alcuno, anzi sotto di lui era tutto stabilito ed irregimentato, dal pensiero all’azione, dalle attività ludiche ai matrimoni, vietati con donne di colore (1). Questo ho capito dell’ultima gazzarra romana, che ha pure fatto disastri in un ospedale, l’Umberto I (2), quasi che la gente non avesse bisogno di nosocomi integri e personale in servizio in una città di milioni di abitanti e con problemi ‘millenari’. Ma detto questo, stimolata dalle considerazioni inviatemi da una persona, vorrei trattare alcuni problemi attuali legati appunto a quelli del ‘No’.
Stamattina ho sentito un commesso invitare gentilmente una signora a mettersi la mascherina, ed ho pensato che ormai si rischia grosso a fare così, perché questi no vax, no masch, no green pass, no quello e no quell’altro, di cui mi si dice sia piena la Carnia, ormai sempre più destrorsa, sono capaci di ucciderti se non la pensi come loro (3), se magari non ti lasci alitare in faccia dal primo che passa. E ritengo giusto che lo Stato difenda sé stesso da queste intrusioni di violenza, imposizione e vandaliche. Per inciso fra le immagini reperite digitando ‘No green pass’ ne ho trovata persino una con la svastica ben evidente. (4).
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Domanda: «Chi si vaccina si può ugualmente ammalare e può infettare gli altri. Quindi perché tutto questo accanimento su quanti sono contrari a vaccino o a green pass (pur essendo vaccinati)?
Risposta: «Il discorso fondamentale è un discorso numerico. Quanti infatti si sono ammalati pur essendo vaccinati? Che vaccino è stato loro somministrato? Che età e patologie avevano già? Perché una cosa è se uno è immunodepresso, altra se non lo è. Non so se chi si vaccina possa infettare gli altri, ma se non sviluppa malattia alcuna credo proprio di no, pertanto il problema è e resta: «Perché un soggetto si ammala pur avendo fatto due dosi di vaccino?» Quindi, secondo me, la considerazione, nel caso di reinfezione, non è che il vaccino non fa niente, ma semmai ci si dovrebbe porre la domanda: «perché a uno il vaccino ha fatto ben poco»? Non si può confondere infatti i pochi casi soggettivi con il dato globale. Inoltre Astrazeneca funziona in modo diverso da Pfizer e Moderna, e comunque la reazione immunitaria deve avvenire, per avere copertura, ed è questa che il vaccino provoca. Ma se uno ha difficoltà a svilupparla … Infatti non siamo fatti con lo stampino. Infine il vaccino che si pensa forse non copra continuativamente per anni e anni è solo lo Pfizer, ma in alcuni casi, ed è tutto da dimostrare.
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D. «Perchè quanti sono contrari a vaccino o a green pass (pur essendo vaccinati) vengono descritti come mezzi assassini?»
R. «Certe scene di violenza verbale che molti di noi hanno sperimentato o visto da parte di no masch, alla richiesta di indossare la mascherina o mantenere il metro di distanza all’interno di negozi o luoghi pubblici, fanno riflettere. E va a finire che i comportamenti di questi soggetti vanno a pesare su un giudizio complessivo. Io per esempio il minimo che mi sono beccata, per cercare di difendere la mia salute, è stata “Vai a farti un culo, capito?”. Ci sono poi quelli che, in treno, sentono il bisogno pare compulsivo di telefonare o far finta di farlo per mezz’ore o ore, e così tengono abbassata la mascherina; quelli che tengono vistosamente il naso fuori, finendo con la mascherina abbassata; quelli che, sul bus affollato, si stringono addosso a te senza mascherina del tutto e continuano a parlare con qualcuno davanti, e via dicendo …
Pertanto, per quanto riguarda l’accanimento, io vivo la situazione al contrario: sono i no vax a preoccupare, a creare un clima incandescente, a riportare sempre il discorso del covid al centro dell’attenzione, favorendo chi ci vuole tenere sotto perenne osservazione e sanitarizzarci, e chi desidera un contesto di estrema destra e disordine».
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D. «Cosa pensi dell’azione del Governo?»
R. «Per quanto riguarda il governo, a mio avviso il discorso sui vaccini è di primaria importanza: infatti esso è tenuto a difendere l’igiene pubblica non il diritto del singolo. E nessuno è sceso in piazza a sfasciare sedi sindacali per i pur numerosi e per me troppi vaccini ai bambini, inoculati in una volta sola, che però non pare proprio li abbiano falcidiati. Non solo: quando ero piccola, il concetto di igiene pubblica era presente nella popolazione, che ben sapeva cosa voleva dire ammalarsi. Ora invece, grazie a internet, tutti predicano il loro diritto personale, dimenticandosi di far parte di una comunità, e si preparano, almeno pare, a far guerra a persone pacifiche ed obbligate, magari, a far controllare continuamente i loro green pass, per il divieto imposto di dichiarare e far formalizzare che si è vaccinati. Infine i no vax, e quindi no green pass, possono andare in bar, cinema, discoteche etc. etc., e pure in piazza a manifestare e sfasciare, grazie ai milioni di vaccinati che si aggirano nella penisola italica, altrimenti avremmo dovuto vivere in una eterna zona rossa. Ma mi pare che di quanto accaduto ci si dimentichi facilmente ed anche dei camion militari pieni di bare che si allontanavano da Bergamo».
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D. «In ogni caso se mi trovo in un gruppo di vaccinati mi posso ammalare ugualmente e posso infettare ugualmente. Sono più sicuro se mi trovo in un gruppo di persone che il giorno prima hanno fatto il tampone negativo».
R. «Queste sono considerazioni che a me paiono fatte da un punto di vista ansioso- soggettivo. Il vaccino ha fermato nel mondo la pandemia, permettendo pure di studiare meglio i suoi effetti. E vi è stata una richiesta, disattesa, di non applicare brevetto, per poter mandare in Africa e altri luoghi, dove se ti ammali sei ‘fottuto’, dosi salvavita (5). E così si legge sullo stesso articolo di “Il Fatto Quotidiano”: «Si stima che entro la fine del 2021 solo il 10% della popolazione mondiale avrà ricevuto i vaccini Covid-19. Pfizer, Moderna e altri produttori di vaccini possono produrre solo un determinato numero di dosi alla volta. I principali destinatari di questi vaccini saranno i cittadini statunitensi ed europei, poiché questi paesi ricchi hanno usato il loro potere d’acquisto per produrli. Molti paesi a basso e medio reddito, tuttavia, non hanno le risorse per vaccinare completamente le loro popolazioni». Però ora pare che Pfizer qualche dose la metta a disposizione, grazie a Biden, ma senza rinunciare al brevetto, ed al prezzo di costo. (6).
E quanti sono stati i morti, per esempio in Brasile o in Usa prima dei vaccini? E chi può pensare che tutti i governi spendano in vaccini perchè sono venduti al profitto delle case farmaceutiche? Bisogna essere ben distanti dal mondo reale per pensare una cosa del genere. Inoltre anche un tampone fatto il giorno prima può essere negativo e magari il giorno seguente positivo. Inoltre questo sistema della vaccinazione non obbligatoria porta un lavoro esagerato in sanità e farmacie per i tamponi e loro prenotazione, mentre la sanità ha bisogno che gli operatori facciano ben altro. E si continua a ripristinare, a rilento, la sanità ‘normale’, (che però soffre pure di ulteriori tagli e riorganizzazioni che non fanno prevedere nulla di buono per noi pazienti), quando si parla da tempo di morti pure per mancate cure.
Invece questo a mio avviso è il problema di fondo: ci ammaliamo a causa di problemi generali di mercato (dati dalla trasmissione attraverso la globalizzazione delle merci e delle persone) e derivati dall’alterazione dell’ambiente naturale, che aveva scisso l’habitat umano da quello animale, e poi dobbiamo pagare aziende che fanno parte di quel mercato globale per curarci. E se l’umanità vuole sopravvivere, deve assolutamente ristabilire gli equilibri naturali, per quanto possibile, non far finta di niente».
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D. «Il virus dell’influenza uccide da 8.000 a 15.000 persone l’anno, lasciamo senza stipendio anche chi non vuole vaccinarsi contro l’influenza».
R. «Persone muoiono ogni anno nel mondo delle patologie più varie, pure dovute a problemi di inquinamento, ed anche per mancate cure. Inoltre, quando citi dati, a che popolazione si riferiscono? A quella italiana? A quella europea, a quella mondiale? E poi questo coronavirus, sconosciuto prima come agente patologico su umani, è comparso all’improvviso, dilagando nel mondo intero velocemente: la cosiddetta influenza, che non so cosa sia, invece no, permettendo a molti di sviluppare anticorpi specifici a virus specifici e magari meno contagiosi. E solo in Fvg sono morte, se ben ricordo, oltre 3.000 persone di covid-19 in un anno. E il 28 marzo 2020 in Italia ci sono stati 928 morti in un giorno solo. E così si legge sul report ISS istat datato 10 giugno 2021: dal grafico di p. 3 «è possibile vedere come il rischio di decesso, rispetto alle prime due settimane, sia diminuito all’aumentare del tempo trascorso dalla somministrazione della prima dose, (di vaccino ndr) arrivando a una riduzione del rischio di morire di circa il 95% a partire dalla settima settimana» (7)».
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D. «Nessun governo è mai intervenuto in modo così pesante: se non ti inietti quello che ti dico io sei sospeso dal lavoro senza stipendio».
R. Ma che dici? Sulla vaccinazione obbligatoria ai bambini è intervenuto. E quando io ero piccola, era già intervenuto con l’obbligo vaccinale più volte, e nessuno si è messo a contestare con saluti romani, dimenticandosi che poteva scendere in piazza grazie alla moltitudine che il vaccino se lo è fatto inoculare senza avere come esito grossi problemi direi, infatti i casi di morte o problematiche (presenti per ogni vaccino e farmaco) non mi paiono esser stati rilevanti ma pochissimi. E io non scherzerei tanto sulla possibilità che, dato che il mercato è globale, infezioni si possano diffondere e possano uccidere tanti ancora. Dobbiamo forse stare in casa sempre? No, ma magari se vi è un vaccino, farsi vaccinare sarebbe buona cosa. Io non capisco perché chi ha una infezione urinaria o la polmonite o la meningite prenda tranquillamente antibiotici e non debba invece assumere un vaccino preventivo, per un virus contagiosissimo.
Io sono per l’obbligo vaccinale, che evita tutti i licenziamenti, che sono una via ben poco percorribile e foriera di tensioni ovunque. Il resto mi pare pura polemica. Inoltre bisogna capire che, dato che tutto il mondo non è pieno di Berlusconi o Briatori o Trumps, che sono stati efficacemente curati pare con le monoclonali, è preferibile, se non si hanno aspirazioni suicide, vaccinarsi.
E dato che questo è un vaccino come un altro, secondo me deve essere aggiunto nell’elenco dei vaccini sostenuti dalla nascita, che, se può esser richiesto nel caso di un bambino, lo può essere anche nel caso di un adulto. Inoltre sappiamo che tutti quelli delle case di riposo sono stati vaccinati, per esempio. E se uno potesse dimostrare una volta sola, sul luogo di lavoro, che è vaccinato, eviterebbe di dover produrre il green pass ogni volta. E non mi pare che sia una violazione della privacy per chi è vaccinato, che deve altrimenti ‘rompersi i cabasisi’ ogni volta a presentare il green pass (e sono i più), mentre sono i no vax che invocano privacy e altro per fare gli affari propri. E se uno, poi, vuole mostrare al datore di lavoro il certificato vaccinale, che male farebbe? Sono affari suoi se vuole rompere la sua privacy, ci mancherebbe. E se al datore di lavoro fosse concesso di prender nota di chi, sul green pass, ha scritto di essersi fatto vaccinare, senza tante perdite di tempo e con il consenso del soggetto? Perché no? In fin dei conti anche il tempo è denaro.
Inoltre sappiamo che tutti quelli delle case di riposo sono stati vaccinati, per esempio. E allora che facciamo: una scarpa e uno zoccolo? Di alcuni si sa tutto e di altri ‘ssss’, non si può dire nulla, anche nel caso di pubblica salute? Ma per cortesia, se continua così, il buon senso non abita più qui! Infine se porto un bimbo da un pediatra o medico, vorrei sapere se è vaccinato o meno, perché il bimbo piccolo non lo è, e non credo proprio che si debba domandare di vaccinare i neonati perché qualcuno vuole fare i fatti propri.
Senza offesa per alcuno, ma solo per rispondere a chi mi ha scritto, e per esercitare il sacrosanto diritto di esprimere le mie idee nel merito.
Laura Matelda Puppini
L’immagine che accompagna l’articolo è tratta da: https://www.orizzontescuola.it/green-pass-non-rilasciato-docenti-e-ata-possono-entrare-ugualmente-a-scuola-con-certificato/.
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Note.
(1) Cfr Romano Marchetti (a cura di Laura Matelda Puppini), Da Maiaso al Golico, dalal Resistenza a Savona. Una vita in viaggio nel ‘900 italiano, Ifsml, Kappa – Vu, 2013, capitolo intitolato: “L’esperienza africana”, pp. 63-66.
(2) “No Green pass Roma, assalto al Policlinico Umberto I nella notte: 4 feriti (tra cui un’infermiera). Caos dopo il rifiuto del tampone”, 10 ottobre 2021, in: https://www.ilmessaggero.it/roma/news/no_green_pass_roma_umberto_i_assalto_cosa_e_successo_news_oggi-6248245.html.
(3) (https://www.adnkronos.com/chiede-a-cliente-di-mettere-mascherina-lui-gli-spara-in-testa-morto-20enne_3eVwU0Ztjib0L6hfJM6FLN).
(4) Cfr. https://www.marcotosatti.com/2021/08/05/no-green-pass-le-manifestazioni-e-fiaccolate-di-oggi-in-italia/.
(5) Cfr. Vaccino Covid, sui brevetti vince il diritto al profitto di pochi, in: Il Fatto Quotidiano, 24/6/2021.
(6) https://www.ilmessaggero.it/economia/news/covid_biden_dagli_usa_altre_500_milioni_di_dosi_pfizer_per_i_paesi_piu_poveri-6212265.html.
(7) Istat. Impatto dell’epidemia covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente. anno 2020 e gennaio-aprile 2021. Pdf. 10 giugno 2021.
https://www.nonsolocarnia.info/rispondendo-alle-considerazioni-dei-no-green-pass-no-vax-no-masch/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2021/10/Green-pass_scuola_2.jpg?fit=1024%2C641&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2021/10/Green-pass_scuola_2.jpg?resize=150%2C150&ssl=1ETICA, RELIGIONI, SOCIETÀNo vax, no green pass, no masch, non quello non quell'altro, e magari prendiamoci il diritto di distruggere la sede Cgil, con pieno spirito fascista, e poi: perché no? 'Viva il Duce!' Che però non lasciava libertà assoluta ad alcuno, anzi sotto di lui era tutto stabilito ed irregimentato,...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
Il Gruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia esprime solidarietà alla troupe della Testata giornalistica regionale della Rai, aggredita ieri a Trieste nel corso della manifestazione contro il green pass.
La libertà di manifestare è sacra ma non deve mai sfociare in atti violenti e intimidatori, tanto più nei confronti di chi sta svolgendo il proprio lavoro. La condanna di certi episodi deve essere netta e senza distinguo. (MoVimento 5 Stelle Friuli Venezia Giulia, 12ottobre 2021). Il comunicato si riferisce al fatto che, nel corso della manifestazione no vax no green pass svoltasi ieri a Trieste l’11 ottobre 2021, che ha visto la partecipazione di 15.000 persone, è stata presa di mira durante il percorso lungo le Rive, una troupe della Rai Fvg, che è stata insultata e spintonata. Inoltre la folla si era diretta pure verso la sede di ‘Il Piccolo’, che era però presidiata. (https://www.ansa.it/friuliveneziagiulia/notizie/2021/10/11/no-green-pass-trieste-voi-bloccate-la-vita-noi-la-citta_64115ab7-4a95-49df-a51b-c4e5e8737e3d.html).
Senza parole.
Covid, le 4 regioni italiane in cui si muore di più: 1° posto Valle d’Aosta
12 Ottobre 2021
1 Valle d’ Aosta
2 Lombardia
3 Friuli Venezia Giulia
4 Emilia Romagna.
(https://quifinanza.it/info-utili/fotonotizia/covid-regioni-morti/542119/attachment/covid-le-4-regioni-italiane-in-cui-si-muore-di-piu-1-posto-valle-daosta/)
al è bielzà diviers timp che o ai scuviert il to sît: o lei cun plasè chel che tu scrivis, spartint i contignûts
chest culì sul griinpàs e vie indenant, mi pâr che al marchi un cressint fassist che mi pinsire
mi domandi dulà e parcè, che a si sedin scuindûts, pinsîr e cûr: e culì mi riferìs al spirt de nestre int di une volte, che al ricognosseve la centralitât de persone e la sô dignitât
vuê il “ethos” al è strabatût da lis berladis dai tolc-scoou, la buine gracie e je rimplaçade cu le arogance dai tifôs, il rispiet sorpassât dal prime me, nô, talians …
alore ti soi a grât par chest to impegn, ben motivât a mendâ la ande corint, esortant il disveâsi di gnove umanitât
cun ricognossice
Claudio
A chi mi ha scritto se voglio aderire al gruppo: “Sì green pass”, rispondo che io sono per il vaccino obbligatorio, anche per chi circola in Italia, non per il green pass obbligatorio.
E per precisare il mio pensiero dico questo. Essendoci una pandemia dichiarata e constatata a livello mondiale, lo stato deve porre l’obbligo vaccinale. Ed essendo il vaccino obbligatorio, il dato dell’avvenuta vaccinazione deve essere visibile e non sensibile, quando necessita. Invece stiamo distruggendo lo Stato, creando pericolose tensioni dando visibilità a nazifascisti e complicandoci la vita per quattro che non vogliono farsi inoculare il vaccino, sulla cui efficacia esistono dati certi, che non so se siano neppure il 20% della popolazione italiana, se questa percentuale contempla anche i bimbi fino ai 12 anni. Ed è questo diritto per sè, imposto agli altri cittadini da una esigua minoranza, che porta al green pass obbligatorio, che pare una complicazione delle cose semplici. Inoltre l’obbligo vaccinale venga esteso anche agli autotrasportatori e lavoratori stranieri in territorio italiano, e il green pass venga richiesto solo a chi viene per qualche giorno in vacanza dall’estero. Così avrebbero fatto quando ero piccola, basandosi sul buon senso e l’ovvietà e non su un presunto diritto di pochi contro quello alla sanità e salute dei più. E se pensate che sia fascista nel pensare così, benissimo, lo sono in questo caso.
Oggi, 14 ottobre 2021, su Il Fatto Quotidiano è comparso un articolo di Silvia Truzzi intitolato: “L’Italia è lacerata, il governo si fermi finché è in tempo”, in cui la nota giornalista non solo precisa come in Italia “Ci stiamo incamminando verso il baratro” e come si sia finiti “a urlarci insulti con la bava alla bocca” ma critica pure il governo per “l’intrnsigenza – unica al mondo – con cui il governo ha deciso di regolare l’accesso al lavoro attraverso il green pass” che “solleva molti (e fondati) interrogativi da un punto di vista di legittimità costituzionale”. Mentre, invece, la via dell’obbligatorietà per tutti al vaccino non avrebbe creato questi problemi, essendo possibile grazie all’articolo 32 della Costituzione. Invece così questo Governo ha reso di fatto obbligatorio vaccinarsi, con una scelta inaccettabile sollevando sé stesso e il Parlamento “da una responsabilità politica che in questa situazione è – o meglio dovrebbe essere – ineludibile”. Ringrazio Silvia Truzzi per questo articolo, sui cui contenuti sono d’accordo pienamente.