Siccità. No a interventi parziali ed egoistici, sì a soluzioni complessive e rispettose dell’ambiente e delle comunità locali.
Ho ricevuto questo comunicato relativo al Lago di Cavazzo che volentieri pubblico.
«Le alte temperature di questi giorni stanno provocando siccità in tutta la nostra regione, dalla montagna al mare: annaffia il proprio orticello la vecchierella nei paesi di montagna con acqua del rubinetto sempre più cara, irriga i vasti campi l’agricoltore di pianura.
Mentre la vecchierella della montagna tace e nessuno parla per lei, invece, dalla pianura friulana puntuali come la morte si alzano , come in ogni calura estiva, un lamento ed una sollecitazione alla Regione.
Il lamento riguarda il pericolo della perdita dei raccolti e pertanto è comprensibile e condivisibile . La sollecitazione alla Regione riguarda invece la derivazione irrigua dallo scarico del Lago di Cavazzo o dei Tre Comuni. Sollecitazione non comprensibile e non condivisibile, poiché basata su una soluzione del problema inadeguata, parziale ed egoistica, soddisfacente solo e soltanto il proprio parziale bisogno a danno di altri territori e comunità.
La presidente del Consorzio di Bonifica Friulana, Rosanna Clocchiatti, ha dichiarato alla stampa che “diventa imprescindibile dare attuazione alla realizzazione del collegamento tra il sistema derivatorio Ledra-Tagliamento e lo scarico del Lago di Cavazzo”. Già, lo scarico. E il Lago di Cavazzo? Chi se ne frega! Problemi loro, della gente della Val del Lago! Alla pesante servitù a monte dello scarico della centrale di acque gelide e fangose nel lago si aggiungerebbe un’ulteriore servitù a valle con i prelievi del Consorzio.
Il Consorzio prelevi pure l’acqua all’attuale scarico del lago ma se e solo quando l’acqua vi giungerà direttamente dallo scarico della centrale mediante una condotta che bypassi il lago, salvandolo dall’interrimento previsto da recenti studi, tra poco più di cento anni. La prelevi lasciando un’adeguata portata al Tagliamento e per la sua sponda pordenonese.
Di fronte all’immane “problema acqua” che sta diventando tragico per l’umanità i dirigenti del Consorzio dovrebbero avere posizioni meno egoistiche e parziali e più attente alle soluzioni globali e condivise. Anche complementari con bacini nella stessa pianura.
Peraltro, al Consorzio non possono non conoscere quanto il Piano Regionale di Tutela delle Acque prevede abbinato al loro progetto derivatorio dal Lago di Cavazzo “Contestualmente dovrà anche essere valutata la fattibilità tecnico – economica di realizzazione di un canale di by – pass, o di altra soluzione progettuale che mitighi l’impatto dello scarico della centrale di Somplago sul lago di Cavazzo con lo scopo di recuperare le condizioni di naturalità del lago stesso e di garantirne la fruibilità”.
Inoltre, i dirigenti del Consorzio dovrebbero sapere che con l’art 11 della L.R. 6 febbraio 2018 n.3 la Regione è autorizzata ad indire un concorso di idee “al fine di recuperare le condizioni di naturalità del Lago dei Tre Comuni e di garantirne la fruibilità in conformità al Piano regionale di tutela delle acque”. Condizioni di naturalità e di fruibilità del lago: sono possibili unitamente alla produzione idroelettrica ed al prelievo irriguo. E’ una sfida di civiltà.
Recentemente sulla sponda del lago i neo assessori regionali all’ambiente Scoccimarro e alle finanze Zilli hanno incontrato i Comitati Salvalago, Legambiente, il sindaco di Trasaghis, il presidente dell’Ecomuseo e varie persone interessate al futuro del lago. Ci auguriamo che i buoni intendimenti espressi abbiano un concreto seguito. Al neo direttore generale dell’assessorato all’ambiente , ing. Canali, auguriamo buon lavoro, confidando sul suo equilibrio e sulla sua competenza più che sulla sua provenienza di direttore del Consorzio.
I Comitati Salvalago
Val del Lago, 02 agosto 2018»
L’immagine che accompagna il comunicato è stata fornita da chi mi ha inviato il testo. Laura Matelda Puppini
https://www.nonsolocarnia.info/siccita-no-a-interventi-parziali-ed-egoistici-si-a-soluzioni-complessive-e-rispettose-dellambiente-e-delle-comunita-locali/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2018/08/luglio-2018-da-barazzutti-siccità-DSCN8232-1.jpg?fit=1024%2C768&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2018/08/luglio-2018-da-barazzutti-siccità-DSCN8232-1.jpg?resize=150%2C150&ssl=1AMBIENTEHo ricevuto questo comunicato relativo al Lago di Cavazzo che volentieri pubblico. «Le alte temperature di questi giorni stanno provocando siccità in tutta la nostra regione, dalla montagna al mare: annaffia il proprio orticello la vecchierella nei paesi di montagna con acqua del rubinetto sempre più cara, irriga i vasti...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
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