Su Aulo Magrini, medico, commissario partigiano del battaglione Carnia della Garibaldi, morto per la nostra Libertà.
Desidero anch’io dare un piccolo contributo alla storia di Aulo Magrini, detto il medico dei poveri, per quel che ho trovato ed ascoltato, non certo stendere una biografia, per la quale rimando a: DI QUAL Anna, Aulo Magrini, la vita di un partigiano, in: Qualestoria n.2, dicembre 2007, pp.35 – 74.
L’osovano Bruno Cacitti, nome di battaglia Lena, mi disse che aveva conosciuto Aulo Magrini, che lo aveva incontrato, l’ultima volta, a Tolmezzo o forse a Sutrio. Diceva pure che lo avevano ammazzato al ponte di Nojariis, e che era persona onesta ed era della sinistra. «Ma gli onesti sono sempre onesti, insomma che siano (comunisti o meno). Il colore (politico ndr.) non mi interessa, – continuava – io l’ho conosciuto come una persona onesta, per quello che mi riguarda, per i contatti che ho avuto con lui. Ma dopo le dicerie…le dicerie che hanno buttato fuori subito dopo la Liberazione…tal caos, ta confusíon, a han brusilat….». (Intervista di Laura Matelda Puppini a Bruno Cacitti – Venzone, 24 aprile 1978).
♦
E riporto pure, ancora da fonte osovana, da un documento in mio possesso facente parte del fondo Terenzio Zoffi (il comandante osovano Bruno), scritto a mano e non firmato, forse note da un diario di guerra, il riassunto dell’azione al Ponte di Nojariis:
«SABATO 15 LUGLIO 1944. ( ORE circa)
attacco al ponte di Nojariis da parte di 18 uomini delle Osoppo. (E. Moro – Vito Riolino – Cristiano – Carmelo – Ferruccio – Covera Tullio – Rino (A. Riolino) – Adam – il padre di Bruno Barbacetto … presente pure Dimorino e Bruno dal For) e un gruppo di Garibaldini capeggiati dal dott. Magrini. – Non è stato rispettato il piano di attacco perché anziché lanciare le bombe a mano sull’ultimo camion di militari tedeschi le si è lanciate sul penultimo. Così gli uomini dell’ultimo camion hanno potuto aggirare alla piana degli Alzeri i Garibaldini.
Morte del dott. Magrini e Vito Riolino (lato destro But). Vito venne colpito alle spalle perché si era alzato e tentava di allontanarsi dal posto ove si era piazzato».
♦
Questa versione non differisce sostanzialmente da quella data in MAUTINO Ferdinando, (a cura di), Guerra di popolo, storia delle formazioni garibaldine friulane, – Un manoscritto del 1945 – 1946, Feltrinelli, 1981, a p. 79, ove si legge:
«15.7. 44 –
(Brigata Friuli) Ponte di Noiaris – Arta. Viene segnalata un’autocolonna nemica di circa 150 uomini armata di numerose armi automatiche e mitragliere piazzate su camion. La colonna, dopo essere stata a Timau, lungo il ritorno viene attaccata da una pattuglia del battaglione Carnia. In questo primo attacco il nemico riporta 4 morti e vari feriti.
Giunta la colonna in località Ponte di Noiaris, viene nuovamente attaccata con bombe a mano e raffiche di mitra. La reazione nemica violentissima costringe il reparto a ripiegare. Il commissario del battaglione, Aulo Magrini, effettua un contrattacco nel quale lascia la vita. Nel combattimento cade pure il compagno Griso. A questo attacco partecipano anche alcuni elementi della Osoppo. Proseguendo verso Tolmezzo, la colonna viene nuovamente attaccata alla galleria di Zuglio da una pattuglia del battaglione Carnico».
Qui, per quello che a me consta, per battaglione Carnia della Garibaldi si intende quello comandato da Ciro Nigris Marco, avente come commissario Aulo Magrini, per battaglione Carnico sempre della Garibaldi quello comandato da Angelo Cucito Tredici.
♦
Pertanto né la documentazione osovana nel merito né quella garibaldina, a me note, riportano che Aulo Magrini sia stato ucciso dai suoi, aspetto che si configura, come nel caso di Cesare Marioni, come pura diceria di paese, alimentata anche dal maestro Antonio Toppan, che scriveva nel 1948 sue considerazioni personali. (Cfr. per questo: Laura e Marco Puppini. Su quel dissacrare la Resistenza che ha radici lontane: Antonio Toppan ed il suo: Fatti e misfatti …, in: www.nonsolocarnia.info).
Laura Matelda Puppini
https://www.nonsolocarnia.info/su-aulo-magrini-medico-commissario-partigiano-del-battaglione-carnia-della-garibaldi-morto-per-la-nostra-liberta/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2016/07/Immagine2-magrini-.png?fit=348%2C546&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2016/07/Immagine2-magrini-.png?resize=150%2C150&ssl=1STORIADesidero anch’io dare un piccolo contributo alla storia di Aulo Magrini, detto il medico dei poveri, per quel che ho trovato ed ascoltato, non certo stendere una biografia, per la quale rimando a: DI QUAL Anna, Aulo Magrini, la vita di un partigiano, in: Qualestoria n.2, dicembre 2007, pp.35...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
Rispondi