Su quel possibile elettrodotto Würmlach – Somplago totalmente interrato, dando a Cesare quello che è di Cesare.
Ho ricevuto il comunicato stampa “A ciascuno il suo” relativo alle recenti notizie riportate dalla stampa sull’interramento dell’elettrodotto Würmlach-Somplago, e lo pubblico, insieme a quello della giunta della regione Fvg, ricordando pure l’impegno contro l’elettrodotto, in particolare aereo, di Carnia in Movimento, guidata allora da Renato Garibaldi e della popolazione carnica, e la presa di posizione per l’elettrodotto interrato del Pd provinciale (O.d.G in Provincia: Interramento elettrodotto Würmlach-Somplago, 17 gennaio 2011, in: http://www.paolaschiratti.it/?p=251, e “Il Partito Democratico e l’Elettrodotto Würmlach – Somplago”, www.pd.udine.it, forse 2014, in cui si leggevano però posizioni contrapposte tra Roberto Trevisan e Renzo Petris). Ma anche Debora Serracchiani, da che mi consta, era ed è favorevole all’interramento dell’elettrodotto in questione, la cui realizzazione è stata approvata dall’Europa nell’autunno 2013, come progetto di interesse comune. (http://ec.europa.eu/energy/infrastructure/pci/pci_en.htm), fin dal febbraio 2013.
Inoltre vorremmo sapere come sono andati a finire l’incontro dell’assessore Sara Vito con il ministero competente, vista la risposta alla richiesta del consigliere Cristian Sergo del Movimento 5 stelle, nel maggio 2015, di mettere la parola fine all’elettrodotto Würmlach-Somplago, stante la posizione austriaca negativa per impatto ambientale, (pronunciamento negativo sulla parte di opera ricadente in territorio austriaco da parte del Tribunale amministrativo federale austriaco del 28 agosto 2014; pronunciamento negativo del 24 febbraio 2015 sulla parte di opera ricadente in territorio austriaco da parte della Corte di giustizia amministrativa che conferma il precedente pronunciamento del Tribunale amministrativo federale austriaco) e la richiesta, sempre dello stesso consigliere, di togliere all’opera la “pubblica utilità” e la “rilevanza strategica” datele dall’amministrazione Tondo. (Cfr. Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Consiglio Regionale. Atti consiliari dell’Assemblea. Resoconti. XI Legislatura. Seduta n.152 del 27 maggio 2015, pp. 25-27).
E mi pare importante tenere in considerazione quanto scrisse, in risposta alla posizione assunta da Lodovico Sonego, Roberto Trevisan, nel suo intervento leggibile in: Il Partito Democratico e l’Elettrodotto, cit.: «Evidentemente Sonego ignora che direttive europee già comunicate al governo italiano impediscono alle aziende importatrici di energia di utilizzarla in proprio o di venderla direttamente a terzi a un prezzo autonomamente determinato. Si potrà importare solo la quantità di energia richiesta dall’ENEL al prezzo che sarà stabilito in apposite aste che avranno luogo a livello nazionale . Ormai si parla anche di un possibile utilizzo speculativo dell’energia importata, per lucrare sui certificati verdi e sul differente costo dell’energia in diverse ore del giorno; alcuni si spingono a ipotizzare (vedi Messaggero Veneto) che l’elettrodotto possa servire all’occorrenza per esportare energia elettrica in Austria, e c’è ancora chi sbandiera possibili vantaggi per l’occupazione? Che l’elettrodotto non favorirà l’occupazione lo ha riconosciuto anche il capogruppo del PDL in Consiglio Comunale a Tolmezzo, in una maggioranza di Centrodestra che si sta sgretolando, vedi notizie degli ultimi giorni, proprio per le tensioni innescate dal sindaco e da quegli assessori che si sono rifiutati di ammettere e di correggere il grave errore commesso quando hanno dato parere favorevole, senza neppure averne titolo, alla costruzione di un elettrodotto aereo. E a proposito di occupazione, quanti posti di lavoro può costare il campeggiare di enormi tralicci metallici sui crinali dei nostri monti e in particolare su quelli della splendida conca di Pramosio? C’è il rischio che a pagare i costi dell’elettrodotto siano alla fine i cittadini e gli imprenditori turistici carnici».
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Questo per dare a Cesare quello che è di Cesare. Ma passo ora a riportare il comunicato stampa come giuntomi (grassetti compresi) e quindi quanto scritto nel merito dalla Giunta Regionale.
«COMUNICATO STAMPA
Unicuique suum – A ciascuno il suo (Cicerone)
La presidente della giunta regionale Serracchiani sotto un titolo a piena pagina annuncia che l’elettrodotto Wurmlach-Somplago potrà essere totalmente interrato, attribuendo il merito di ciò “al lavoro dell’amministrazione e del confronto con Alpe Adria energia spa”, cioè a se stessa.
I Comitati popolari che operano nella nostra montagna salutano l’abbandono della disastrosa variante aerea di tale elettrodotto e, nell’occasione, ricordano alla debole memoria della presidente alcuni momenti salienti della vicenda:
- Il merito non è suo ma dei 4000 carnici che qualche anno fa sono scesi in piazza a Tolmezzo ed a Paluzza a manifestare la loro decisa opposizione all’elettrodotto aereo;
- Il merito è dei Comitati popolari che hanno tenuto tante assemblee nei paesi delle valli ed organizzato le manifestazioni nell’indifferenza della classe politica e delle istituzioni. E’ di quei Comuni e loro sindaci della Val But che si sono fermamente opposti.
- Il merito è di tutti coloro che non hanno mai creduto, contestandola, alla bufala dell’impossibilità dell’interramento dell’elettrodotto sparsa a piene mani da esponenti politici, tecnici servizievoli e, purtroppo, qualche amministratore comunale. Costoro hanno diffuso la bufala per coprire un interesse privato a scapito di quello pubblico. Ora la smentita.
- Il merito è dei vicini carinziani e delle loro amministrazioni comunali che si sono opposte con dimostrazioni popolari ed in sede giudiziaria sino ad ottenere la bocciatura del progetto aereo da parte del Consiglio di Stato di Vienna (non di Roma!)
- Il demerito è invece di quelle amministrazioni comunali e loro sindaci (Cavazzo Carnico, Lauco, Tolmezzo) che a suo tempo diedero il proprio nulla osta alla variante aerea o che non si opposero.
- L’elettrodotto aereo Wurmlach- Somplago è stato proposto anni fa dalla privata Alpe Adria Energia spa all’Unione Europea – tant’è che tuttora figura nella lista dei collegamenti energetici europei prioritari – quando sui banchi del parlamento europeo sedeva proprio l’on. Serracchiani, che nulla fece per fermare il percorso di quest’opera, fonte di tante preoccupazioni per gli abitanti delle valli attraversate.
- Preoccupazione che tuttora rimane per il fatto che l’elettrodotto “potrà” essere interrato, il che non significa che “sarà” interrato. Tanto più che in materia di elettrodotti nella nostra regione se ne sono viste e se ne stanno vedendo di tutti i colori grazie alla sudditanza della Regione a Terna spa.
- Per questo motivo, pur prendendo atto del superamento di quello che sinora è stato il tabù dell’interrato, siamo e saremo particolarmente vigili, pronti alla mobilitazione. Sin da ora chiediamo che del progetto della variante interrata sia data piena informazione alla popolazione.
- Siamo convinti che l’interramento degli elettrodotti sia non solo possibile ma necessario: è una questione di civiltà. Per questo il nostro pensiero scende dalle nostre montagne verso la piana friulana ed inorridisce alla vista di quei minareti-sostegno dell’elettrodotto aereo Redipuglia-Udine ovest: uno sfregio al Friuli ed alla credibilità del piano paesaggistico regionale. Anche quell’elettrodotto va interrato! Per di più l’interramento in pianura è più facile che in montagna.
- Non ci sfugge la imbonitoria “tempistica referendaria” della presidente Serracchiani in cerca di voti. Ma in materia di energia può gabbare gli sprovveduti, non chi ha ben esaminato la legge di riforma costituzionale che, togliendola alla competenza concorrente della Regione, ha introdotto all’art.31 (Modifica dell’art. 117) lettera v) la competenza legislativa esclusiva dello Stato in materia di: produzione, trasporto e distribuzione nazionali dell’energia. Il che significa che il governo di Roma farà quello che vorrà senza confrontarsi con regioni, territori, popolazioni. Conseguentemente, ove la riforma costituzionale fosse approvata, l’annuncio “interrato” della Serracchiani da Trieste potrebbe nuovamente diventare “aereo” da Roma, dove la lobby energetica è ben più introdotta e protetta di quanto non lo sia già a Trieste.
Carnia, 21.11.2016
Franceschino Barazzutti – “Comitato tutela acque del bacino montano del Tagliamento, Tolmezzo”, Antonino Galassi – “Comitato acqua Libera”, Paluzza, Ira Conti – Comitato “Per altre strade Carnia – Cadore”, Val Tagliamento, Paolo Querini – “Comitato Val Degano”, Marco Lepre – “Legambiente della Carnia”- Hans Puntel – “Carnia in Movimento”».
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Questo il comunicato dal sito della Regione, della giunta regionale.
«18.11.2016 17:39
ENERGIA: ELETTRODOTTO WURMLACH-SOMPLAGO POTRÀ ESSERE INTERRATO
Trieste, 18 novembre – “È il frutto del lavoro dell’Amministrazione regionale, che si è impegnata a lungo e con determinazione per il cambiamento del tracciato, che in origine era aereo. È un obiettivo che ci eravamo proposti nel programma di governo, e che ora è vicino a essere realizzato, dopo che ci siamo confrontati con i Comuni e con le ditte”.
Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, riferendosi all’elettrodotto tra la stazione elettrica di Somplago, in comune di Cavazzo Carnico, e Wurmlach, frazione del comune austriaco di Koetschach-Mauthen, che potrà essere interrato.
Come precisa l’assessore regionale all’Ambiente Sara Vito, la conferma è arrivata dall’amministratore delegato di Alpe Adria Energia S.p.A. Leonardo Zannella, in una lettera indirizzata alla Regione Friuli Venezia Giulia.
Riguardo l’ipotesi di interconnessione merchant line (linea ad alta tensione per il trasporto dell’elettricità tra Paesi vicini) in cui Alpe Adria Energia è coinvolta insieme all’omologa società austriaca per i tratti di competenza, nella lettera si precisa infatti che “dalle analisi svolte è stato possibile definire una soluzione progettuale che consenta di realizzare il collegamento a 220 kV interamente in cavo interrato”.
La lunghezza totale in Italia del tracciato, tra Somplego e il confine austriaco, sarebbe di 45 chilometri, interessando i Comuni di Cavazzo Carnico, Tolmezzo, Arta Terme e Paluzza. “Si tratta – evidenzia Vito – di due Comuni in meno rispetto al precedente progetto, dopo che era stata definitiva abbandonata l’ipotesi di realizzare un elettrodotto tradizionale, con percorso aereo”.
La linea, è spiegato nella lettera, potrà essere equipaggiata con conduttori tali da garantire una capacità di trasporto pari ad almeno 300 MVA di potenza.
A seguito di questa significativa novità, l’assessore Vito incontrerà a breve i vertici di Alpe Adria Energia per approfondire i dettagli di questa “soluzione progettuale, che punta a privilegiare – ha detto – la mitigazione dell’impatto ambientale di questa infrastruttura, certamente importante per il tessuto industriale del Friuli Venezia Giulia”.
Nel luglio 2014 si era conclusa, dopo un lungo iter, la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) relativo al progetto di elettrodotto a 220 kV Somplago-Würmlach per quanto riguarda il tratto italiano.
Per essere realizzata, l’opera dovrà sottostare a 51 prescrizioni emanate dai Ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali; alcune recepiscono quelle già a suo tempo indicate dalla stessa Regione Friuli Venezia Giulia. La principale riguardava già proprio l’interramento dei cavi, almeno nel tratto finale dell’elettrodotto, da Malga Pramosio al confine di Stato, per l’attraversamento della Zona di protezione speciale Alpi Carniche. Lo studio di Alpe Adria Energia apre ora alla possibilità di interrare l’intera infrastruttura.
Comunicato della Giunta. Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia».
(http://www.regione.fvg.it/rafvg/giunta/dettaglio.act;jsessionid=570B8E343803475338EC92FE6498ADD6?dir=/rafvg/cms/RAFVG/Giunta/Vito/comunicati/&id=99742&ass=C07&WT.ti=Ricerca%20comunicati%20stampa).
Laura Matelda Puppini
L’immagine che correda l’articolo rappresenta il tracciato dell’elettrodotto, ora si spera interrato, ed è tratta da me, solo per questo uso, da: “Via libera all’elettrodotto Wurmlach – Somplago. La Carnia si mobilita. Nuovo elettrodotto Italia-Austria da 45 km. Falò contro la nuova opera”, 29 luglio 2014, in: http://www.udinetoday.it/cronaca/autorizzato-elettrodotto-wurmlach-somplago-legambiente-bandiere-nere.html). Laura Matelda Puppini
https://www.nonsolocarnia.info/su-quel-possibile-elettrodotto-wurmlach-somplago-totalmente-interrato-dando-a-cesare-quello-che-e-di-cesare/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2016/11/somplago-wurmlach-2.jpg?fit=893%2C800&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2016/11/somplago-wurmlach-2.jpg?resize=150%2C150&ssl=1AMBIENTEHo ricevuto il comunicato stampa 'A ciascuno il suo' relativo alle recenti notizie riportate dalla stampa sull'interramento dell'elettrodotto Würmlach-Somplago, e lo pubblico, insieme a quello della giunta della regione Fvg, ricordando pure l'impegno contro l'elettrodotto, in particolare aereo, di Carnia in Movimento, guidata allora da Renato Garibaldi e della...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
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