Trieste tra ‘nuovo Burlo’ ed ovovia. Ma che politica sta facendo questa Regione? Parte prima dedicata agli alberi di Trieste condannati a morte.
Seguo costantemente, grazie a Paolo Radivo, le vicende della povera pineta di Cattinara e degli alberi che rischiano grosso a Trieste a causa di questa politica regionale cementificatrice, che poco guarda al futuro, poco pensa alle nuove generazioni ed impone dall’alto senza coinvolgimento alcuno dei cittadini, quasi che avesse la verità in tasca oltre il potere assoluto. Ma pare che anche il comune di Trieste sappia agire per non dar voce ai suoi cittadini uniti in Comitati ed alle loro rappresentanze. E se erro correggetemi.
Innanzitutto a me pare che, nel caso del ‘nuovo Burlo’, si spendano euro, e non pochi, di denaro pubblico per fare un doppione, e questo non mi pare si configuri proprio come un esempio di politica che guarda lontano o che programma le sue spese in modo oculato. E io credo che, se i politici che hanno deciso e le ditte coinvolte dovessero spendere dei loro, si farebbero più cauti nelle spese. Ma ormai in Italia è così, ed anche quanto i nostri vecchi avevano risparmiato a livello statale è stato dilapidato, fra uno e l’altro, fra una regione e l’altra. Ma si può dilapidare anche i fondi europei e poi restare con le tasche vuote: così mi diceva un bulgaro esser accaduto in Bulgaria. E quando i rubinetti sono chiusi, sono chiusi.
Inoltre quale persona assennata taglierebbe, in una città chiusa intorno ad un golfo e già zeppa di case, alberi per mettere cemento inutile? Infatti anche l’Europa, prima di diventare un’entità guerrafondaia con la fobia di doversi difendere ad ogni costo non si sa da chi, proponeva di piantare alberi non di tagliarli e di creare polmoni verdi nelle città asfissiate. (1). Invece a Trieste la Regione intende tagliare la pineta di Cattinara per far spazio ad un mostro di cemento, inutile perché il Burlo poteva stare dov’era, ed è stato pure rimodernato, e togliendo un luogo di frescura e attività alla scuola vicina ed alla popolazione.
Ricostruzione a computer progetto Cattinara- nuovo Burlo. Guadandola, non ci si rende conto di come si vedrà il tutto da sotto, (ma l’immagine dell’automobile potrebbe rendere l’idea) ed in che spazio ristretto queste nuove cubature cementizie vengano realizzate. (Immagine da Paolo Radivo).
Per la verità nel testo di una mozione urgente al comune di Trieste, presentata da Roberto Cason, consigliere eletto nella lista Dipiazza, il 28 aprile 2022, che pare quasi, e se erro correggetemi, attesa dal Sindaco per discutere quella presentata in 13 dicembre 2021, in contrapposizione, e pro nuovo Burlo, si legge che «saranno adottate idonee misure compensative ambientali, fra cui la piantumazione di 1000 alberi e 3000 arbusti a sud» (2), ma non riesco a capire dove possano essere poste né come organizzate, e non mi pare che a sud del complesso di Cattinara ci sia poi molto verde. Inoltre pensare di sostituire un bosco ed un sottobosco presenti da decine e decine di anni e locati vicino ad una scuola con quattro alberi in fila, non mi pare una idea geniale né in linea con l’Europa, perché la Ue dice di piantare dove non vi è nulla, non di tagliare un gioiello ambientale per porre poi, come compensazione quattro alberetti che devono crescere, attecchire, creare una microflora e un microfauna, diventare nel vero termine della parola un ecosistema bosco, aspetti per realizzare i quali ci vogliono anni, ammesso che la bora non pieghi i virgulti, che il sole fortissimo non li inaridisca, che vi sia un ambiente abbastanza umido, che lo smog dei mega parcheggi non li annienti.
Ed anche il Comitato spontaneo per la salvezza della pineta di Cattinara ha precisato che: «i due parchi compensativi, quando mai fossero realizzati, non compenserebbero affatto i danni derivanti dal brutale sradicamento di 519 della pineta di Cattinara e del parcheggio dipendenti, di 185 alberi dell’area della futura bretella superstrada – polo cardiologico e di tutto il verde pubblico da sacrificare per la costruzione degli altri edifici previsti nel comprensorio ospedaliero» (3).
Ed ancora: «le compensazioni vegetali promesse sarebbero perlopiù fuori dal contesto originario nonché più basse degli alberi da sradicare. E poi ci metterebbero del tempo a crescere. Gli alberi della Pineta di Cattinara e del parcheggio dipendenti sono esseri viventi, non oggetti inanimati che si possono sostituire con una logica ragioneristica». (4).
Pineta di Cattinara, polmone verde, che verrebbe distrutto. Foto da Paolo Radivo.
Inoltre il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), approvato dal Consiglio comunale il 27 luglio 2021, prevede una “cerniera di mobilità” da 170 posti macchina proprio nell’ex area di cantiere della Grande viabilità dove l’Accordo di programma del 2007 individuava un “Parco di quartiere”». (5).
E giustamente alcuni consiglieri comunali volevano discutere la questione della pineta di Cattinara anche in aula, in consiglio, ma pare proprio che non ci siano riusciti fino al 12 maggio 2022, perché la loro mozione o non veniva inserita all’ o.d.g. dei lavori, o vi erano dei motivi improvvisi ed urgenti per rimandarla. (6). Ma non è forse urgente la salute delle persone del quartiere e lo star bene dei piccoli che frequentano la scuola?
Inoltre si noti la data in cui la mozione era stata presentata dai consiglieri Riccardo Laterza e Giulia Massolino (Adesso Trieste), Alessandra Richetti (M5S), Paolo Altin (Punto Franco), Luca Salvati e Štefan Čok (PD) per la salvaguardia della pineta: 13 dicembre 2021! Ed è stata iscritta all’o.d.g. solo il 25 gennaio 2022, ed è stata discussa solo il 12 maggio 2022, pur essendo urgente. (6). Pertanto come non ritenere che non abbia tutti i torti il Comitato spontaneo per la pineta di Cattinara che, essendo detta mozione urgente, che doveva essere discussa entro 30 giorni dalla presentazione, stata discussa in consiglio comunale dopo più di 100 giorni dalla presentazione, nell’affermare che: «siamo di fronte non solo a una palese violazione del Regolamento del Consiglio comunale, ma a uno sgarbo verso il nostro Comitato e verso gli alberi di Cattinara, oltre che verso i consiglieri presentatori»? (7).
Ma forse questa posizione di rinvio della discussione al Comune di Trieste potrebbe dipendere dal fatto che la mozione è stata sostenuta dalle opposizioni, in una logica che vede anche la politica istituzionale non affrontare i problemi razionalmente ed ascoltando i cittadini, che dovrebbe rappresentare, ma viverli come si fosse ai tempi dei crociati e nemici dei crociati, personalizzando invece che oggettivando. Ma può esser solo impressione mia.
Comunque, sia come sia, il 12 maggio 2022, dopo 5 mesi dalla presentazione, la mozione per la salvaguardia della pineta di Cattinara, vissuta pure come contraria al ‘nuovo Burlo’, è stata discussa in consiglio comunale e bocciata dalla maggioranza unita, «che ha invece fatto proprie tanto la mozione della Lista Dipiazza favorevole sia alla bretella superstrada – polo cardiologico, sia al nuovo “Burlo” a Cattinara, sia, quale compensazione ambientale, al “Parco urbano di Montebello” a Raute e al “Parco di quartiere” tra via Forlanini e strada di Fiume, quanto la mozione di PD e Punto Franco, favorevole alla bretella Altura-Cattinara e ai due parchi compensativi» (8).
E mentre il Consiglio Comunale era in corso, veniva attuato, in piazza Unità un presidio organizzato da Adesso Trieste, con l’adesione, oltre che del Comitato spontaneo per la Pineta di Cattinara, del Comitato Alberi Trieste e del Comitato Altura-Cattinara, a cui molti hanno partecipato, anche se è stato organizzato in tempi ristrettissimi. (9).
Ed a difesa della pineta erano state pure raccolte pure 2.000 firme su una petizione il cui promotori erano stati sia il Comitato spontaneo per la salvezza della pineta di Cattinara sia Luca Salvati, Consigliere Comunale del Partito Democratico, funzionale al mantenimento «di un’area verde di prossimità fondamentale soprattutto per le persone a ridotta mobilità. Inoltre è ancora tutto da chiarire il futuro dell’area ex Collini, per la quale i residenti hanno espresso la volontà di spazi per l’aggregazione, la socialità e lo sport tramite un questionario […] promosso nei mesi scorsi». (10).
Ma non solo: il 9 maggio 2022 ha pure avuto luogo una passeggiata informativa lungo la bretella viaria che Comune di Trieste, ASUGI, ANAS, Regione e Burlo Garofolo vogliono realizzare o stanno già realizzando tra Cattinara e Altura, derubando i cittadini di una vasta area verde. (11).
____________________________
Ma come non bastasse, dopo la catastrofe fatta in Val Rosandra dalla Protezione Civile nel marzo 2012, (12), ecco affacciarsi una nuova tragedia per il verde Triestino, oltre la falcidia della pineta: l’abbattimento degli olmi in strada della Rosandra, come si può leggere in un comunicato del Comitato per gli alberi. (13).
Taglio degli olmi. Foto da Paolo Radivo.
Da stamattina, martedì 26 aprile 2022, in strada della Rosandra, all’incrocio con via Morpurgo e strada per San Giuseppe, gli operai della ditta Cea stanno tagliando diversi olmi non pericolanti.
La brutale operazione avviene per conto del Comune di Trieste – Dipartimento Territorio, Economia, Ambiente e Mobilità nell’ambito del «Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro», finanziato dal Ministero della Transizione Ecologica e dal Comune stesso.
In pratica il Comune, onde creare alcuni attraversamenti pedonali e abbassamenti di marciapiedi per disabili, abbatte oltre una decina di olmi presenti da 50-70 anni e legalizza decine di posti macchina finora selvaggi. Ma lascia intatta una inutile banchina stradale attigua a un marciapiede e un larghissimo salvagente spartitraffico, che avrebbe potuto restringere per allargare il marciapiede e salvare un albero. È questione di priorità: per il Comune di Trieste parcheggi, banchine stradali e salvagente spartitraffico contano più degli alberi e dei parchi.
Eppure il Servizio Verde pubblico dello stesso Comune ha definito quegli olmi non a rischio imminente di caduta, sebbene non sanissimi.
La Polizia locale ha cercato di far sgombrare gli inermi cittadini del Comitato Alberi Trieste che coraggiosamente vorrebbero salvare con metodi nonviolenti gli olmi rimasti.
E meno male che, secondo il nuovo art. 9 della Costituzione, la Repubblica «tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni» … (14).
____________________________
Insomma a Trieste gli scempi del verde continuano, la Regione FVG persevera dovunque a sostenere una politica meramente infrastrutturale vetero-testamentaria, quando di infrastrutture ce n’ è già abbastanza, senza che noi cittadini capiamo l’utilità delle stesse, quasi si fosse nel primo dopoguerra od ai tempi della cattedrali nel deserto, e pare che dalla nostra Repubblica la democrazia e la partecipazione siano sparite, e si possa pure di fatto eludere le norme con tatticismi tutti italiani da prima e seconda Repubblica. E se erro correggetemi. E credetemi, io che ho vissuto negli anni ’70 del Novecento a Trieste per 10 anni, temo che questa città verrà ulteriormente stravolta, ed i segni si vedono già nelle costruzioni che sorgono sopra Barcola, ed in altri aspetti.
____________________________
Per ora mi fermo qui, ringraziando Paolo Radivo, e in attesa di preparare il prossimo articolo sulla famosa ovovia che, giustamente, fa molto discutere, e che è un altro di quei progetti ‘inutili’ calati dall’alto, di cui si sta riempiendo la nostra povera regione, da sempre martoriata. Senza voler offendere alcuno, ma per portare all ‘attenzione dei lettori problemi importanti.
Laura Matelda Puppini.
___________________________
Allegato 1. Testo della Mozione urgente presentata il 13 dicembre 2021. Oggetto: Ridefinizione urgente dell’Accordo di Programma per il riordino del complesso ospedaliero di Cattinara. Il Consiglio Comunale di Trieste.
Premesso che in data 28/5/2007 è stato sottoscritto da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, Comune di Trieste, ASUGI, IRCCS Burlo Garofolo e ANAS SpA l’Accordo di Programma per il riordino del complesso ospedaliero di Cattinara, il quale ha subito successive modifiche nel 2009, 2014 e 2018;
Considerato che in data 13/1/2021 le parti sopracitate, con l’eccezione della disciolta Provincia, hanno ratificato l’Accordo di Programma per la “Modifica dell’Accordo di Programma per il riordino della Rete Ospedaliera Triestina”, il quale in sostanza proroga al 31/12/2025 le previsioni del precedente Accordo di Programma modificandone in parte il contenuto;
Considerato che secondo le previsioni contenute nel sopracitato Accordo di Programma, l’edificio destinato ad ospitare il nuovo Burlo Garofolo e, in misura ancora maggiore, l’autosilo interrato al servizio di esso insisterebbero sull’area ancora esistente della Pineta di Cattinara, prevedendone il quasi totale abbattimento, con un rilevante impatto ambientale e sociale sull’area circostante che si sommerebbe all’impatto del parcheggio stesso in qualità di attrattore di traffico in un’area già congestionata;
Considerato in particolare che la Pineta di Cattinara svolge una funzione aggregativa ed educativa fondamentale in relazione alla presenza, nei suoi pressi, dell’Asilo Comunale “Il Bosco Magico” e della Scuola Secondaria di Primo Grado “Cirillo e Metodio”, funzione la cui rilevanza è stata testimoniata dalla partecipazione attiva di alunne/i e insegnanti nella difesa della Pineta dall’abbattimento;
Considerato inoltre che a fronte del taglio di 519 alberi previsto dal progetto le opere di compensazione con nuove piantumazioni proposte risultano insufficienti, anche perché i loro effetti dal punto di vista ambientale e non solo si potrebbero apprezzare solo a distanza di anni;
Tenuto conto che l’abitato di Cattinara ha già dovuto sopportare, negli ultimi decenni, consistenti costi ambientali e sociali derivanti dalla realizzazione dell’omonimo Ospedale e dal completamento della Grande Viabilità Triestina;
Tenuto conto che nell’area di Cattinara permangono situazioni ancora irrisolte dal punto di vista di uno sviluppo sostenibile del rione, come l’area cosiddetta “ex Collini”, che dopo aver ospitato il cantiere del completamento della Grande Viabilità Triestina è tuttora abbandonata e interdetta all’uso da parte dei residenti del borgo, area classificata quale zona S1 – Attrezzature per la viabilità ed i trasporti e S5 – Attrezzature per il verde, lo sport e gli spettacoli all’aperto dal vigente Piano Regolatore e per la quale il Piano Urbano della Mobilità sostenibile prevede l’inserimento nella cosiddetta “cerniera di mobilità”, con la realizzazione di ulteriori parcheggi;
Tenuto conto che le questioni sopracitate sono state evidenziate numerose volte dalla mobilitazione popolare che ha coinvolto un numero significativo di residenti, riunitisi nel Comitato Spontaneo per la Pineta di Cattinara, il quale, convocato nell’autunno 2020, ha ricevuto dal Sindaco rassicurazioni sulla salvaguardia del patrimonio boschivo;
Preso atto che in data 2/12/2021 la I Commissione del Consiglio Regionale ha licenziato le norme relative al bilancio 2022, le quali prevedono uno stanziamento di 2,3 milioni di € per la realizzazione delle opere di nuova viabilità d’accesso all’ospedale di Cattinara inserite nel sopracitato Accordo;
Ravvisato nel provvedimento di natura finanziaria di imminente approvazione la ragione di urgenza della presente mozione, ai sensi dell’art. 45 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale di Trieste;
Impegna il Sindaco e l’Assessore competente
– Ad attivarsi urgentemente nei confronti degli altri soggetti firmatari (Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ASUGI, IRCCS Burlo Garofolo e ANAS SpA) al fine di procedere a una revisione dell’Accordo di Programma che preveda soluzioni alternative a quelle attualmente definite per l’area di Cattinara, garantendo la preservazione dell’area naturale della Pineta di Cattinara;
– A coinvolgere attivamente la comunità locale di Cattinara, il Comitato Spontaneo per la Pineta di Cattinara, i poli scolastici con lingua d’insegnamento italiana e slovena, le associazioni attive sul territorio e le Circoscrizioni VI e VII nella rigenerazione complessiva del borgo, inclusa l’adeguata valorizzazione dell’area cosiddetta “ex Collini”.
Le Consigliere e i Consiglieri proponenti: Riccardo Laterza; Luca Salvati; Alessandra Richetti; Štefan Čok; Paolo Altin; Giulia Massolino.
____________________________
Note.
(1) “Alberi per la vita”: il CdR invita le città e le regioni ad aderire all’impegno dell’UE a piantare 3 miliardi di alberi entro il 2030, -18/2/2022, in: https://cor.europa.eu/it/news/Pages/trees-for-life.aspx.
(2) ‘Mozione urgente’ Oggetto: Attuazione degli interventi e delle opere nel Comprensorio ospedaliero e nel territorio di Cattinara, prot. n. B -10/3 -11/59 – 28 aprile 2022, primo firmatario il consigliere comunale, favorevole alla costruzione del nuovo Burlo, Roberto Cason. Con la stessa si invita il Sindaco e al Giunta a verificare se vi sia copertura finanziaria per altre due opere presenti nell’accordo per il riordino della rete ospedaliera triestina ’ e conseguenti relativi interventi, e cioè: “la creazione del Parco urbano di Montebello”, di competenza comunale, e il ”Parco di quartiere Rozzol – Melara”.
(3) Comunicato del Comitato spontaneo per la salvezza della pineta di Cattinara, “Cattinara-Altura: Giunta Dipiazza e maggioranza sorde sia verso i cittadini sia verso gli alberi”, 12 maggio 2022.
(4) Comunicato del Comitato spontaneo per la salvezza della pineta di Cattinara: “Pineta di Cattinara: anche la maggioranza voti la mozione delle opposizioni”, 28 aprile 2022.
(5) Ivi.
(6) Nel comunicato del 28 aprile 2022, cit., così si legge: «Il Consiglio comunale di Trieste è tornato alle sue buone vecchie abitudini. Alle 19.23 ha infatti chiuso la seduta con motivazioni pretestuose, dopo aver approvato con 21 favorevoli (centro-destra) e 12 contrari (opposizioni) una apposita mozione d’ordine del consigliere Cason (Lista Dipiazza). Così ha non solo rinviato per l’ennesima volta sine die la mozione dei consiglieri Riccardo Laterza e Giulia Massolino (Adesso Trieste), Alessandra Richetti (M5S), Paolo Altin (Punto Franco), Luca Salvati e Štefan Čok (PD) pro pineta di Cattinara, ma anche la stessa mozione presentata stamane dalla Lista Dipiazza contro la pineta, pro nuovo “Burlo” a Cattinara e pro bretella superstrada – polo cardiologico». (Anche in: https://triestecafe.it/it/news/politica/pineta-di-cattinara-la-maggioranza-rinvia-di-nuovo-la-discussione-29-aprile-2022.html).
(7) Comunicato del Comitato spontaneo per la salvezza della pineta di Cattinara, “Negato il diritto di parola al Comitato spontaneo per la Pineta di Cattinara in Commissione Trasparenza del Consiglio comunale”, 4 aprile 2022.
(8) Comunicato del Comitato spontaneo per la salvezza della pineta di Cattinara, “Cattinara-Altura: Giunta Dipiazza e maggioranza sorde sia verso i cittadini sia verso gli alberi”, 12 maggio 2022.
(9) Comunicato del Comitato Spontaneo per la salvezza della pineta di Cattinara, del Comitato Alberi Trieste e del Comitato Altura-Cattinara: “Presidio in piazza Unità per Cattinara, Altura e la democrazia”, 11 maggio 2022.
(10) https://www.triesteallnews.it/2021/12/cattinara-opposizioni-presentano-mozione-a-difesa-della-pineta/. Paolo Radivo mi ha precisato, il 15 maggio 2022, che la petizioane era stata promossa sia dal Comitato spontaneo per la slavezza della pineta di Cattinara sia da da Luca Salvati, consigliere Pd nella VI^Circoscrizione, che aveva curato la raccolta di firme online.
(11) Comunicato “Salviamo gli alberi! Salviamoci il futuro!, sottoscritto dai promotori dell’ iniziativa: Comitato spontaneo per la Pineta di Cattinara; Comitato Alberi Trieste; Comitato Altura-Cattinara; Legambiente, e da Adesso Trieste; Movimento 3 V; Partito Animalista Italiano; UGorà! Urban Gardening Ora.
(12) https://www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it/dal-territorio/trieste-pulizia-rosandra-lt-br-gt-polemiche-sull-intervento, 5 aprile 2012; Federica Sgorbissa, Valrosandra: Protezione Civile si rifiuta di rispondere, in: https://oggiscienza.it/2012/04/02/valrosandra-protezione-civile-si-rifiuta-di-rispondere/index.html; Val Rosandra, proteste per tagli alberi dopo intervento della Protezione civile, in: https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2012/03/29/news/val-rosandra-proteste-per-tagli-alberi-dopo-intervento-della-protezione-civile-1.3747404; Lo scempio in Vla Rosandra – video, in: https://bora.la/2012/03/29/lo-scempio-in-val-rosandra-il-video/.
(13) Il Comune di Trieste sta facendo tagliare gli olmi in strada della Rosandra, Comunicato del Comitato per gli alberi, del 26 aprile 2022.
(14) Ivi.
L’immagine che accompagna l’articolo è quella utilizzata per corredare tutti gli articoli sul ‘nuovo Burlo’ pubblicati su www.nonsolocarnia.info. L.M.P.
https://www.nonsolocarnia.info/trieste-tra-nuovo-burlo-ed-ovovia-ma-che-politica-sta-facendo-questa-regione-parte-prima-dedicata-agli-alberi-di-trieste-condannati-a-morte/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/burlo-resize.php_.jpg?fit=572%2C280&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/burlo-resize.php_.jpg?resize=150%2C150&ssl=1AMBIENTEECONOMIA, SERVIZI, SANITÀSeguo costantemente, grazie a Paolo Radivo, le vicende della povera pineta di Cattinara e degli alberi che rischiano grosso a Trieste a causa di questa politica regionale cementificatrice, che poco guarda al futuro, poco pensa alle nuove generazioni ed impone dall’alto senza coinvolgimento alcuno dei cittadini, quasi che avesse...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
Questo l’ultimo cominicato sulla pineta, del 19 maggio 2022, intitolato: “ASUGI, Regione e “Burlo” hanno deciso: la pineta di Cattinara deve morire”.
“Durante l’odierna audizione in Terza Commissione del Consiglio regionale, il responsabile dei lavori dell’ASUGI per l’ospedale di Cattinara e la nuova sede dell’IRCCS “Burlo Garofolo” Massimiliano Liberale, il direttore generale dell’IRCCS Dorbolò, il direttore generale dell’ASUGI Poggiana e il vice-presidente della Regione Riccardi hanno confermato che intendono trasferire l’ospedale materno infantile a Cattinara e mantenere le dimensioni previste dal progetto definitivo del 2014 sia per il nuovo “Burlo” sia per l’autosilo sotterraneo da 728 posti. Neanche un centimetro quadrato in meno. ASUGI, Regione e “Burlo” hanno le mani legate, non possono modificare vecchie scelte e devono scrupolosamente rispettare i contratti con la ditta appaltatrice. A pagarne le conseguenze deve essere la natura, non loro, ossia i contribuenti.
La novità di oggi è che gli alberi da sradicare per l’imprescindibile nuovo “Burlo” saranno 296 nella pineta e 77 nel parcheggio dipendenti, ossia 373 in tutto. Il progetto definitivo del 2014 parlava invece di 440 nella pineta e 79 nel parcheggio dipendenti. Totale: 519. Ma il numero calcolato allora era dichiaratamente una stima per eccesso, mentre dal 2014 diversi alberi sono stati tagliati e non sostituiti.
Lo sbancamento iniziato il 4 febbraio scorso per realizzare il “parcheggio sud-ovest”, l’edificio servizi, le opere stradali connesse e i bypass impiantistici presso via Valdoni bassa ha già comportato o comunque causerà l’abbattimento di 104 alberi nella zona ovest del comprensorio ospedaliero e di 42 nella zona sud. In tutto 146.
Per giunta nel piazzale interno e nelle aree comuni sparse dovranno essere eliminati altri 17 alberi.
Totale: 536 da cancellare nella “fase 1” dei lavori.
Ma niente paura: «si provvederà alla piantumazione di un numero di alberi pari a 5 volte quelli di cui è previsto l’abbattimento». Ossia 3.365: 2.500 nel versante collinare tra il polo cardiologico e via del Botro appena disboscato, 700 in aree a ridosso di via del Botro, 138 nella pineta e 27 nel piazzale interno. Dunque 2.829 in più…
In realtà molti di questi non potranno che essere arbusti, specie nella pineta e nel piazzale interno dove il terreno artificiale soprastante le costruzioni sotterranee sarebbe sottilissimo. Difatti il progetto definitivo prometteva sì 3.350 essenze vegetali compensative, di cui però solo 1.150 alberi. Nessuno ovviamente alto, largo e rigoglioso come quelli condannati a morte.
L’ing. Liberale ha sottolineato che le nuove alberature saranno autoctone e migliori delle attuali. Il fatto che molti pini neri della pineta siano secolari non dà loro alcun valore botanico, storico o paesaggistico. Devono morire e basta. A dire il vero già ora parte degli alberi della pineta sono tipici della boscaglia carsica, ossia autoctoni. Ma che importanza ha? Si taglino pure quelli e facciamola finita!
Eppure per salvare la pineta bastava tornare all’Accordo di programma del 2009, il quale prevedeva un autosilo non di due ma di tre piani interrati per un totale non di 728 ma di 770 stalli. Il parcheggio sotterraneo immaginato nel 2009 si fermava sotto il muro di cinta della pineta, senza intaccarla. Quello pensato nel 2014 e ribadito ora è invece molto più ampio. Ma i contratti sono contratti!
Oggi abbiamo appreso inoltre che i lavori per il nuovo “Burlo” a Cattinara dureranno 4 anni: dal giugno 2023 al giugno 2027. Intanto proseguiranno i lavori intorno a via Valdoni bassa. Naturalmente non ne deriverà alcun disagio per residenti, pazienti e operatori sanitari…
Il dott. Dorbolò ha sostenuto che il trasloco del “Burlo” a Cattinara è inevitabile perché la sede di via dell’Istria presenta «criticità gravi nel gestire le attività assistenziali e nessun possibile sviluppo», oltre che «gravissime difficoltà nell’adeguarsi alle norme sulla sicurezza e la salute dei lavoratori», mentre la situazione delle sale d’attesa è «disastrosa». Eppure in via dell’Istria sono in corso lavori di adeguamento che dovrebbero terminate entro l’anno, dopo l’acquisto di tre palazzine sempre con i fondi della Regione. Ma sarebbero solo una «soluzione temporanea di messa in sicurezza». Dunque il “Burlo” non può restare lì.
Ma se negli ultimi 14 anni Stato e Regione non gli avessero negato ben 13 milioni di euro, come lo stesso Dorbolò ha lamentato, oggi non si troverebbe in condizioni migliori? Non sarebbe più facile, rapido ed economico completare tutti i lavori necessari in via dell’Istria piuttosto che avventurarsi nel trasloco?
Come potrà poi il nuovo “Burlo” mantenere la sua specificità, rivendicata da Dorbolò, se a Cattinara diverrà un’appendice fisica dell’ospedale per adulti con tre reparti in comune?
Quanto al destino degli edifici di via dell’Istria, dopo questa audizione l’unica certezza è il dubbio. Dorbolò ha ricordato che una delibera di giunta prevede di cartolizzarli. Ma intanto l’IRCCS sta facendo uno studio fattibilità per realizzarvi un hospice per le cure palliative e una “Cittadella della salute del bambino e dell’adolescente”. Chi vivrà vedrà… Paolo Radivo. Comitato spontaneo per la Pineta di Cattinara. Comitato Alberi Trieste. Comitato Altura-Cattinara.”
Riporto, dal profilo facebook del ‘Comitato spontaneo per la Pinera di Cattinara’ questa ulteriore informazione relativa a Trieste, ripresa da Il Piccolo del 16 giugno 2022. “Nella ‘riqualificazione’ dell’area Sala Tripcovich’ saranno abbattuti pure gli alberi ed il verde vicino”. La foto che accompagna il testo mostra degli alberi belli e sani in fiore, che spariranno, non si sa perché. Intanto il sos climatico si fa sentire massicciamente con il Po ancora in secca, il caldo torrido ed altri inequivocabili segni, ma cosa vuoi che sia …
La stima del Comune di Trieste indica in 1118 alberi da abbattere per costruire la nuova ovovia. Lo ha dichiarato William Starc a il Fatto Quotidiano nel corso della manifestazione contro l’ovovia. (Video in https://www-ilfattoquotidiano-it.cdn.ampproject.org/v/s/www.ilfattoquotidiano.it/2022/06/18/trieste-duemila-persone-in-piazza-per-dire-no-allovovia-progetto-impattante-inutile-e-antieconomico-soldi-vengano-spesi-per-servizi-veri/…) Uno scempio.
La Sesta Circoscrizione del Comune di Trieste (San Giovanni – Chiadino – Rozzol) discuterà finalmente la mozione per salvare la pineta di Cattinara (https://sestacircoscrizione.comune.trieste.it/…/Mozione…).
Il Consiglio è convocato martedì 21 giugno 2022 alle ore 20.00 nella sede circoscrizionale di Rotonda del Boschetto n. 6. (Da Comitato spontaneo per la Pineta di Cattinara facebook- condivisione di Paolo Radivo).