Una mostra virtuale sulla complessa questione del Confine Orientale d’Italia, tutta da vedere, con molta calma ed un po’ al giorno.
PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA.
Ho ricevuto, tempo fa, l’invito a guardare una mostra online, virtuale: ‘Il confine più lungo. Dai conflitti alla riconciliazione sulla frontiera adriatica, presentata in occasione del 10 febbraio 2022, e visibile permanentemente, all’indirizzo www.confinepiulungo.it.
Essa è stata curata dall’Istituto nazionale Parri assieme all’Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia (ex- Irsml) ed al Dipartimento di scienze politiche e sociali dell’Università di Trieste, in collaborazione con la Sezione di Storia ed Etnografia della Biblioteca nazionale slovena e degli studi di Trieste, la Società di studi fiumani in Roma, l’Associazione giuliani nel mondo di Trieste e l’Istituto per gli incontri mitteleuropei di Gorizia..
Il titolo riprende quello di un’analoga mostra allestita alcuni anni fa dal comune di Rimini e curata, anche allora, da Raoul Pupo e Fabio Todero, che si sono occupati, assieme a Štefan Čok, anche della nuova edizione virtuale.
Gli obiettivi della mostra, facendo riferimento alle indicazioni fornite dalla legge istitutiva del Giorno del Ricordo, sono quelli di offrire al visitatore un’introduzione rigorosa, ma nel contempo facilmente accessibile, alla complessa storia delle terre dell’Adriatico orientale nel corso dell’800 e del ‘900 e di mettere a disposizione di chi lo desideri una serie di strumenti di approfondimento di varia tipologia e crescente complessità, che ben si prestano anche all’uso didattico.
Rispetto all’originale la versione virtuale risulta assai arricchita, sia mediante l’inserimento di nuovi pannelli, per un totale di 32, sia mediante un’ampia integrazione del contenuto degli stessi. Ogni pannello comprende:
- un Testo breve che introduce all’argomento del pannello;
- una Galleria di immagini di varia tipologia;
- una raccolta di brani musicali (canzoni, inni, brani d’opera, ecc.);
- un Testo lungo che sviluppa, ma sempre in maniera sintetica, l’argomento del pannello;
- una collezione di Documenti, delle più diverse tipologie e provenienze (quelli in lingua tedesca, slovena e croata sono pubblicati in traduzione italiana), concepita per uso didattico.
Inoltre, ogni pannello offre una serie di link ad altri prodotti multimediali di approfondimento e cioè:
- ‘Regionestoria FVG’, sito di storia del territorio fra il Livenza ed il golfo del Quarnaro, di cui sono al momento attivi i filoni: Ambiente, Insediamenti, Confini, Cronologia, Approfondimenti ‘800 e ‘900. I link dei singoli pannelli rinviano direttamente alle schede di approfondimento ed ad ogni pannello possono corrispondere più schede.
- ‘Vie della memoria’, serie di video-documentari della durata di 10’ ciascuno dedicati a luoghi delle memorie del ‘900 nella provincia di Trieste.
- le mostre virtuali, relative alla cosiddetta impresa di Fiume: ‘Un Fiume di storie’; ‘Ronchi – Fiume 1919-1920’; ‘La trama e l’ordito’; nonché ‘A ferro e fuoco’ sull’occupazione italiana della Jugoslavia;
- le singole lezioni del corso universitario di ‘Storia della Venezia Giulia’, tenuto nell’anno accademico 2019-2020 in modalità a distanza dal prof. Raoul Pupo in collaborazione con una decina di altri storici di varia provenienza ed afferenza.
L’intento dei curatori è quello di mettere al servizio dell’utente una mostra usufruibile a più livelli. Il visitatore, senza mai uscire dal sito, può limitarsi ad un primo approccio con Testi brevi ed Immagini e, magari, qualche Musica; può avviare qualche approfondimento con i Testi lunghi o attraverso qualche scheda di Regionestoria; può scaricare i Documenti che gli interessano e farne uso nella didattica; può utilizzare, allo stesso scopo, i video ed i cataloghi delle mostre tematiche; infine, può seguire un intero corso universitario a più voci, realizzato con il contributo dei maggiori esperti della materia.
(Dalla presentazione della mostra).
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COME MUOVERSI NELLA MOSTRA.
Per poter entrare nella mostra, dopo aver digitato “www.ilconfinepiulungo.it” portatevi oltre la presentazione e raggiungete la parte “Pannelli” mostra. Qui una serie di immagini a quadro vi rimandano, grazie ad una scritta di presentazione, al loro contenuto. Cliccate sull’ immagine, per esempio sulla prima “Da Venezia all’Austria”. Vi comparirà, a fianco dell’immagine stessa, un breve testo. Quindi scendete nella videata, e troverete un’altra serie di immagini relative al tema trattato, le musiche ed altri testi, oltre il rimando al riquadro successivo.
A ME PARE UNA MOSTRA INTERESSANTE, E CHE, IN PARTICOLARE, CI FA CAPIRE QUANTO SIANO COMPLESSE CERTE VICENDE DI CONFINE, SPESSO RIASSUNTE INVECE, DA CERTA POLITICA, IN QUADRI IN ‘BIANCO E NERO’, AVENTI COME PROTAGONISTI: ANGELI E DEMONI.
Grazie ai curatori, organizzatori ed a Raoul Pupo.
Laura Matelda Puppini
L’immagine che presenta il testo è tratta da: https://confinepiulungo.it/ e ritrae le mani del presidente della Repubblica Italiana e del presidente della Repubblica di Slovenia unite. L.M.P.
https://www.nonsolocarnia.info/una-mostra-virtuale-sulla-complessa-questione-del-confine-orientale-ditalia-tutta-da-vedere-con-molta-calma-ed-un-po-al-giorno/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2022/03/Mani-presidenti2-scaled-1536x709-1.jpg?fit=1024%2C473&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2022/03/Mani-presidenti2-scaled-1536x709-1.jpg?resize=150%2C150&ssl=1SEGNALAZIONIPRESENTAZIONE DELLA MOSTRA. Ho ricevuto, tempo fa, l’invito a guardare una mostra online, virtuale: ‘Il confine più lungo. Dai conflitti alla riconciliazione sulla frontiera adriatica, presentata in occasione del 10 febbraio 2022, e visibile permanentemente, all'indirizzo www.confinepiulungo.it. Essa è stata curata dall’Istituto nazionale Parri assieme all’Istituto regionale per la storia...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
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