Venzone: giugno 2024. Bandiere verdi e nere da Legambiente per il FVG.
«Dalle Alpi arrivano sempre più storie di sostenibilità ambientale. Protagonisti sono associazioni e operatori locali, piccoli comuni, enti culturali, in prima linea nel ripensare l’azione territoriale. A dimostrarlo le 19 bandiere verdi 2023 assegnate da Legambiente all’arco alpino e che ben raccontano la rivoluzione in atto nei territori montani che, con iniziative e progetti concreti e sostenibili, cercano di contrastare crisi climatica e spopolamento delle aree montane, facendo rete e rafforzando la comunità locale. Adattamento creativo e innovativo, sostenibilità ambientale e valorizzazione del territorio le parole d’ordine e d’azione che accomunano i 19 vessilli green 2023.
Il Piemonte si conferma la regina green d’alta quota con 5 vessilli verdi, seguita da Friuli-Venezia Giulia con 4, Veneto con 3 bandiere, Lombardia e Valle d’Aosta con rispettivamente 2 bandiere, Alto Adige, Liguria e Trentino rispettivamente con una bandiera.
Esperienze virtuose che per Legambiente meritano di essere replicate sul territorio montano e che devono essere accompagnate tenendo fede agli impegni e agli obiettivi della Carta di Budoia, un documento presentato a giungo 2017 alla Conferenza internazionale di Alleanza nelle Alpi in Friuli-Venezia Giulia e che mette al centro l’importanza dell’azione dei comuni alpini nell’adottare strategie adattamento locale ai cambiamenti climatici, valutare i potenziali rischi e opportunità derivanti ai cambiamenti climatici per i loro territori, e selezionare le misure per gestire e rispondere efficacemente agli impatti climatici presenti e futuri.
La manifestazione si è tenuta a Venzone e ha visto l’assegnazione delle seguenti bandiere Verdi per il Friuli Venezia Giulia a:
Ivan Provenzale e famiglia per le scelte operate di vivere dal 2019 in un borgo disabitato della Val Tramontina (PN), promuovendo esperienze di comunità improntate a co-progettare un futuro conviviale e sostenibile;
Associazione Podén di Forni di Sotto (UD) per aver consentito la riapertura della biblioteca a Forni
di sotto e la promozione di interessanti ed originali iniziative culturali;
Pro Loco di Preone (UD) per un progetto, incentrato sul turismo slow e sulla valorizzazione delle
peculiarità naturali del territorio che si rivolge all’intera comunità.
Bandiera alla memoria e all’impegno di Remo Cacitti, venuto a mancare prematuramente lo scorso
3 marzo, e consegnata all’associazione Amici di Venzone e al Comune di Venzone (UD) per il
contributo decisivo dato da Remo Cacitti alla ricostruzione del centro storico di Venzone e del suo
Duomo trecentesco.
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Mentre le Bandiere nere per progetti che la Legambiente ritiene insostenibili sono state attribuite a:
SOCIETA’ SIOT – TAL e DIREZIONE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA, per avere, la prima proposto nei Comuni di Cavazzo Carnico, Paluzza e Cercivento la realizzazione di impianti di cogenerazione al servizio delle stazioni di pompaggio dell’Oleodotto Transalpino – perdipiù non comprovati da sufficienti dati tecnici – la seconda, per carenze istruttorie nel procedimento autorizzativo. “Una transizione all’incontrario – commenta Emilio Gottardo, resp. energia di Legambiente FVG – Dall’energia elettrica per far funzionare le pompe, prodotta con il 40% da energia rinnovabili, si passa al metano interamente fossile”.
COMITATO ORGANIZZATORE DELLA TAPPA DEL GIRO D’ITALIA TARVISIO-MONTE LUSSARI e
AMMINISTRAZIONE REGIONALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA, per la proposta di effettuare un evento di “massa” sulla cima del Monte Lussari, ambiente fragile, autentico santuario della natura e della fede e per l’utilizzo di fondi della protezione civile per cementare e rendere transitabile dai campioni del ciclismo la vecchia strada militare. “Il volto del Lussari per chi scende dalla cabinovia è profondamente cambiato. Prevale l’impronta nel cemento. Uno sfregio perpetrato nel silenzio di molti, troppi – commenta Sandro Cargnelutti presidente dell’associazione”
GIUNTA REGIONALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA E AMMINISTRAZIONI COMUNALI DI AMPEZZO, FORNI DI SOPRA, SAPPADA E SAURIS, per aver liberalizzato la circolazione delle motoslitte nel periodo invernale su oltre settanta chilometri di strade forestali montane. di “circuiti ad uso esclusivo dei mezzi a motore, interdetti ad ogni altro utilizzatore”. “Scialpinisti, sci escursionisti, appassionati di camminate con le ciaspole non sono evidentemente desiderati – commenta Marco Lepre, presidente del Circolo della Carnia, – Non possono, a questo punto, che condividere il commento del Presidente regionale del CAI: è una pessima notizia per la montagna!” (…). »
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Qui di seguito le motivazioni per esteso. Bandiere FVG 2023
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Testi inseriti da Laura Matelda Puppini. Provenienza comunicati: Legambiente. L.M.P.
https://www.nonsolocarnia.info/venzone-giugno-2024-bandiere-verdi-e-nere-da-legambiente-per-il-fvg/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2023/06/carovana-alpi-Copia.jpg?fit=191%2C246&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2023/06/carovana-alpi-Copia.jpg?resize=150%2C150&ssl=1AMBIENTE«Dalle Alpi arrivano sempre più storie di sostenibilità ambientale. Protagonisti sono associazioni e operatori locali, piccoli comuni, enti culturali, in prima linea nel ripensare l’azione territoriale. A dimostrarlo le 19 bandiere verdi 2023 assegnate da Legambiente all’arco alpino e che ben raccontano la rivoluzione in atto nei territori montani...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
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