Agra (Varese), Natale 1976, immagini post- terremoto del Friuli: ultimi aneliti di grande solidarietà collettiva. Poi l’individualismo.
Nel 41° ricordo del grande terremoto che sconvolse il Friuli, pongo qui alcune immagini della grande solidarietà rivolta agli abitanti di Cavazzo Carnico e qualche altro aggiunto, come mia nonna che tornò profuga con la sorella, questa volta non per la guerra ma per il terremoto, dal gruppo Ana guidato dal cap. ing. cav. Davide Sironi di Laveno Mombello, del Lions di Luino, dai comuni di Agra e Dumenza, da chi soccorse, aiutò, permise il ritorno di un sorriso. Il gruppo fu ospitato in un albergo, non proprio in centro, non senza qualche lamentela da parte di alcuni residenti, ma anche molto sostegno da parte di altri. All’interno dell’albergo vigeva una specia di autogestione, e le donne cucinavano e preparavano pranzi, colazioni, cene. Le immagini sono state scattate, tranne una dove compaio io, da me Laura Matelda Puppini, ad Agra nel Natale 1976, mentre ero in visita a mia nonna Anna Squecco Plozzer, da pochi mesi vedova, ed a sua sorella Maria Squecco Pillinini là con il marito Lino Pillinini di Bidin, con una piccola macchina fotografica personale, e viste oggi presentano dei grossi limiti tecnici, ma sono un importante ricordo. Vi prego però di non copiarle ed usarle per vostri fini. Se volete averle chiedetemele, precisando il motivo, ve le invierò gratis, ma segnate che sono mie. Vedrò se è possibile farle scannerizzare da qualcuno professionalmente.
Non conosco tutte le persone fotografate ed attendo aiuto. Qui riconosco nella immagine a sx guardando: mia zia Maria e Gollino.
Quello che suona la zampogna, travestito da zampognaro è Davide Sironi che, il pomeriggio di Natale, ci fece una sorpresa. A destra, guardando, un castelletto che si vedeva dall’albergo.
L’immagine a sinistra guardando non è stata scattata da me perchè, dietro mia madre, con gli occhiali e seduta all’estrema sinistra, venuta pure lei in visita, ci sono in piedi io. Vicino a me mia zia Silvia, vicino a mia madre, seduta, mia nonna Anna, ed accanto a lei Lino Pillinini, padre di Silvia.
Le immagini sono da meno che principiante, ma anche il mezzo tecnico non era granchè, le luci pessime. A destra guardando, mia nonna Anna Squecco Plozzer con sua sorella, sulla terrazza dell’albergo. Si potrebbe risalire a quale fosse, per il castelletto che si vede sul retro. A sinistra credo uno scorcio di Luino.
Mia nonna Anna e se non erro Nena che abitava davanti a Lino e Maria in via Zorutti.
Davide Sironi con i cavazzini. Manca una immagine molto bella con Nena ed altre nella cucina, ma la cercherò.
Qualcuno mi chiese di immortalare il cane cavazzino, che forse accompagnava un bambino, ed io lo feci.
Si mangiava, si rideva, gli uomini giocavano a carte, si andava al mercato di Luino, ove mia zia Maria convinse sua sorella a comperare un golfino rosso bordeaux, invece che nero, come voleva lei, in lutto. E fece bene.
Per non dimenticare quanto può l’aiuto reciproco, tanto oggi dimenticato. Per essere sinceri, vi furono persone che abitavano nelle ville vicino all’albergo, da che ricordo e se ben ricordo, che inizialmente furono ferocemente contrarie a questi ospiti, ma poi si ricredettero.
PER NON DIMENTICARE.
6 maggio 2017. Laura Matelda Puppini
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Salve io da ragazzo ho partecipato ai soccorsi in Friuli nel giugno del 1976 da scout a Cavazzo. Per il 40° anniversario essendo scout sono stato invitato a Gemona dall’Agesci e con grande orgoglio ho aderito e ho ritrovato dopo 40 anni tanta riconoscenza persino imbarazzante dei friulani nei nostri confronti. IL FRIULI NON DIMENTICA. È vero ma nemmeno io dimentiCo e ne sono davvero orgoglioso.
Ho scoperto quasi oer caso questo articolo e mi ha fatto immenso piacere rivedere il Sig. Davide Sironi capo del Campo n 9 di Cavazzo Carnico. Un abbraccio
Vitrani Cosimo
peterpanerai@yahoo.it