Confini, geografia e politica ai tempi della Resistenza.
Desidero pubblicare qui alcune cartine politiche relative alla seconda guerra mondiale, per far in modo che chi scrive di storia resistenziale sappia quali furono i confini territoriali dal 10 settembre 1943, data della firma del decreto d’istituzione della zona d’operazioni “Litorale Adriatico” da parte di Adolf Hitler alla fine della seconda guerra mondiale, anche se variazioni furono apportate con le zone libere partigiane, poi però eliminate dal nemico.
OZAK E OZAV.
In verde: OZAK (acronimo di Operationszone Adriatisches Küstenland) formato dalle province di Udine, Gorizia, Trieste, Pola, Fiume e Lubiana, e OZAV (acronimo di Operationszone Alpenvorland) formato dalle province di Bolzano, Trento e Belluno. (https://it.wikipedia.org/wiki/Zona_d%27operazioni_del_Litorale_adriatico, e https://it.wikipedia.org/wiki/Zona_d%27operazioni_delle_Prealpi).
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OZAK – CARTINA PARTICOLAREGGIATA.
In verde chiaro, con i confini delineati da doppia linea verde scuro: OZAK da: Cartina specifica dell’ Ozak, da: http://www.anpi.mi.it/monforte-portavenezia/index.php?option=com_content&view=article&id=171%3Ale-repubbliche-dellitalia-partigiana&catid=64%3Ale-repubbliche-partigiane&Itemid=55&showall=1.
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ZONA LIBERA SLOVENA DOPO 8 SETTEMBRE 1943, POI RIDIMENSIONATA DAGLI ATTACCHI TEDESCHI.
In rosa la zona liberata dall’esercito partigiano del Fronte di Liberazione della Nazione Slovena (OF) dopo l’8 settembre 1943. I tedeschi, aiutati dai collaborazionisti, riuscirono a ridurre, ben presto, a partire dall’ offensiva del 24 settembre 1943, con le loro incursioni, detta zona, che si era organizzata come Stato Partigiano Sloveno. In particolare l’offensiva tedesca del marzo 1944 ne ridimensionò notevolmente il territorio, che occupava spazi dell’Ozak. (Zdenko Cepic, Damijan Guštin, Nevenka Troha,La Slovenia nella seconda guerra mondiale”, Ifsml, 2013, p. 424 (cartina), p. 235 e pp. 229-232).
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IL TERZO REICH E OZAK COME APPENDICE DELLO STESSO.
Di Bennet Schulte – Opera propria, CC BY-SA 3.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=11242215. Pubblicata in: https://it.wikipedia.org/wiki/Zona_d%27operazioni_del_Litorale_adriatico
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DOPO LA FINE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE IL CONFINE AD EST DELL’ ITALIA: LE ZONE “A” E “B”.
Da: https://it.wikipedia.org/wiki/Territorio_Libero_di_Trieste
Con il Trattato di Parigi firmato il 10 febbraio 1947 si stabiliva: Il ripristino dei confini dell’Italia a quelli esistenti alla data del 1º gennaio 1938 e la cessione degli ulteriori territori sotto indicati.
La perdita del territorio necessario alla costituzione del Territorio Libero di Trieste, formato temporaneamente da una “zona A” e una “zona B”. La zona A, di 222,5 km² e circa 310 000 abitanti (di cui, secondo stime alleate, 63 000 sloveni) partiva da San Giovanni di Duino (slov. Štivan), comprendeva la città di Trieste, terminava presso Muggia e sarebbe stata temporaneamente amministrata da un Governo Militare Alleato (Allied Military Government – Free Territory of Trieste – British U.S. Zone); la zona B, di 515,5 km² e circa 68 000 abitanti (51 000 italiani, 8 000 sloveni e 9 000 croati secondo le stime della Commissione Quadripartita delle Nazioni Unite – vedi tabella sottostante) sarebbe stata temporaneamente amministrata dall’esercito jugoslavo (S.T.T. – V.U.J.A). Nel 1954, in base Memorandum di Londra, l’amministrazione civile della zona A fu affidata all’Italia e quella della zona B alla Jugoslavia. La delimitazione definitiva dei confini tra i due Stati venne sancita con il trattato di Osimo del 10 novembre 1975. (https://it.wikipedia.org/wiki/Trattato_di_Parigi_fra_l%27Italia_e_le_potenze_alleate).
Si ricorda infine che l’Italia era nazione perdente e non vincitrice della seconda guerra mondiale.
Laura Matelda Puppini
L’immagine che correda l’articolo è tratta, solo per questo uso, da http://www.freeterritorytrieste.com/prologue.html, e rappresenta la Zona di Operazione del Litorale Adriatico e quella delle Prealpi. Laura Matelda Puppini
https://www.nonsolocarnia.info/confini-geografia-e-politica-ai-tempi-della-resistenza/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2017/09/ozak-1943kustenland.jpg?fit=460%2C392&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2017/09/ozak-1943kustenland.jpg?resize=150%2C150&ssl=1STORIADesidero pubblicare qui alcune cartine politiche relative alla seconda guerra mondiale, per far in modo che chi scrive di storia resistenziale sappia quali furono i confini territoriali dal 10 settembre 1943, data della firma del decreto d’istituzione della zona d’operazioni 'Litorale Adriatico' da parte di Adolf Hitler alla fine...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
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