Domenica 12 marzo camminata di protesta a Sella Nevea! Basta piste da sci! Reinventiamo la montagna se vogliamo avere acqua per il futuro.
Ricevo da Marco Lepre e volentieri pubblico.
«Nella nostra regione comandano i negazionisti dei cambiamenti climatici e si continuano ad investire milioni di euro in piste ed impianti di risalita a quote e su versanti in cui è improbabile che la pratica dello sci abbia un futuro.
Domenica prossima, 12 marzo, in undici località di otto regioni italiane si svolgerà “Re-image Winter”, un’occasione per denunciare l’assurdità di certi progetti e chiedere una diversa politica per la montagna.
Nella nostra regione l’appuntamento è fissato a Sella Nevea, luogo simbolo di una cementificazione che non ha impedito il drammatico spopolamento della Val Raccolana.
Ci troviamo alle 9 per una camminata di protesta fino a casera Cregnedul di Sopra.
Malga Cregnedul (http://www.sentierinatura.it/easyne2/LYT.aspx?Code=SentieriNatura&IDLYT=1970&ST=SQL&SQL=ID_Documento=1653).
Qui di seguito programma generale ed in dettaglio.
AMBIENTE. DOMENICA 12 MARZO “REIMAGINE WINTER”, MOBILITAZIONE NAZIONALE IN 11 LOCALITÀ DI 8 REGIONI PER DIRE “BASTA AI NUOVI IMPIANTI SCIISTICI”!
Iniziative in Lombardia, Piemonte, Trentino, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Emilia Romagna, Lazio e Abruzzo
Milano, 7 marzo 2023 – Basta nuovi impianti sciistici. Questo è il grido di allarme lanciato dalla mobilitazione nazionale “Reimage Winter”, organizzata in tutta Italia da numerose associazioni, comitati e gruppi spontanei che si occupano di urgenze legate a tematiche
ambientali e sociali che impattano le aree montane, che si svolgerà domenica 12 marzo in 11 località di 8 regioni italiane (tre in Lombardia, una in Piemonte, due in Trentino, una in Veneto, una in Friuli Venezia-Giulia, una in Emilia Romagna, una in Lazio e una in Abruzzo).
L’obiettivo è quello di sottolineare la necessità di un concreto cambio di paradigma per lo sviluppo delle montagne della penisola in grado di reimmaginare l’inverno tramite nuovi modelli che si sleghino dalla monocultura impiantistica e dello sci da discesa.
Le località diventate simboliche di un problema ormai diffuso su tutte le montagne italiane sono Monte San Primo (Lombardia), Monte Campione (Lombardia), Piani di Artavaggio (Lombardia), Alpe Devero (Piemonte) Serodoli (Trentino), Panarotta (Trentino), Arabba (Veneto), Sella Nevea (Friuli Venezia-Giulia), Corno alle Scale (Emilia Romagna), Terminillo (Lazio), Roccamorice (Abruzzo).
Locandina esplicativa del programma. (Da Marco Lepre).
11 località in 8 regioni dove associazioni, comitati, gruppi spontanei e singoli attivisti si raduneranno per ribadire – insieme – che un futuro diverso, slegato da logiche socio-economiche anacronistiche, non solo è possibile ma è diventato assolutamente necessario.
FRIULI VENEZIA GIULIA – Sella Nevea (Udine) – Ritrovo ore 9 – ex Caserma Alpini – Camminata sul sentiero per la Casera Cregnedul Alta – LINK https://facebook.com/events/s/reimagine-winter-escursione-a-/3571844583092396/
Contatto: Matteo De Piccoli – 3478925681
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Adesioni: The Outdoor Manifesto – Mountain Wilderness Italia – Io non ho paura
del lupo – Italia Nostra – XR Trento – Dolomiti Open – Basta Impianti – Giovani Club Alpino Italiano – Salviamo l’orso – GAS Trento – RAM – Coordinamento “Salviamo il Monte San Primo” – Circolo Ambiente Ilaria Alpi – Ape Milano- POW Italia – Comitato Tutela Devero –
Comitato MTO2694- Ape Brescia – Un Altro Appennino è Possibile – Appennino Splitboard – Ape Bologna – NO TSM – Balia dal collare – Legambiente Treviso – Per altre strade –
CAI Fvg – Legambiente Carnia – Val Canale – Legambiente FVG – Osservatorio della Montagna – FFF Trieste – T.A.M. FVG – Ambientalmente Lecco – Legambiente circolo lecco – Legambiente circolo lario sponda orientale – Soci banca etica lecco –
https://www.theoutdoormanifesto.org/azioni/reimagine-winter-basta-nuov-
impianti/ – theoutdoormanifesto.org – hello@theoutdoormanifesto.org».
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L’immagine che accompagna l’articolo è una di quelle che si trovano al suo interno elaborata in altro colore. Laura Matelda Puppini
https://www.nonsolocarnia.info/domenica-12-marzo-camminata-di-protesta-a-sella-nevea-basta-piste-da-sci-reinventiamo-la-montagna-se-vogliamo-avere-acqua-per-il-futuro/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2023/03/legambiente2Immagine1.png?fit=725%2C1024&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2023/03/legambiente2Immagine1.png?resize=150%2C150&ssl=1NewsRicevo da Marco Lepre e volentieri pubblico. «Nella nostra regione comandano i negazionisti dei cambiamenti climatici e si continuano ad investire milioni di euro in piste ed impianti di risalita a quote e su versanti in cui è improbabile che la pratica dello sci abbia un futuro. Domenica prossima, 12...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
Nella sostanziale condivisione del fatto che i cambiamenti climatici vadano tenuti in debita considerazione, relativamente a Sella Nevea andrebbero fatte alcune precisazioni. Il comprensorio, per come concepito, soprattutto da un punto di vista degli insediamenti ricettivi e abitativi, rappresenta la classica speculazione edilizia, che però risale agli anni 70 e sicuramente oggi si potrebbe immaginare una diversa caratterizzazione, magari nella fattispecie dei moderni campeggi con aree camper e chalet alpini. Se è vero che la sciabilità di bassa quota risentirà sempre di più delle scarse precipitazione e le riserve idriche assumeranno sempre maggiore valore, va detto che Sella Nevea probabilmente risulterà l’unico comprensorio friulano con innevamento naturale garantito e per questo tenuto in considerazione, anche se per conformazione, difficilmente è ipotizzabile un ulteriore sviluppo dei demani sciistici. Condivido in pieno che il turismo montano non debba per forza dipendere dallo sci da discesa, ma cerchi di implementare discipline come lo sci di fondo, lo sci alpinismo e le percorrenze dei sentieri di fondovalle o media montagna. La politica regionale si fregia di intervenire nelle ordinarie manutenzioni degli impianti, ma non realizza dei progetti integrati di turismo eco sostenibile e accessibile. Sella Nevea, il lago di Cave di Raibl e la val Raccolana, potrebbero sviluppare un progetto integrato che va dal turismo museale, a quello dei sentieri della guerra, all’arrampicata sportiva, il trekking, il canyoning ecc. il tutto suppoprtato da interventi in piena sintonia con l’ambiente alpino e accessibili ad esempio alle disabilità, così da presentarsi con idee nuove, lungimiranti e premianti dagli assi europei. Esempi simili potrebbero accomunare tutta la montagna friulana, che messa in rete in un contesto scevro da campanilismi, potrebbe far emergere tutta la bellezza e le potenzialità dei nostri territori.
Stefano D’Incà