Furio Honsell. Relazione di minoranza su: “Proposta di Bilancio consolidato per l’esercizio 2022 della Regione FVG”, un’occasione per riflettere.
Riporto questo documento con un po’ di ritardo dovuto alla necessità di scrivere altri articoli, per l’ importanza, la validità, l’accuratezza delle riflessioni di Furio Honsell. L. M. P.
«Egregio Presidente ed egregie colleghe Consigliere e colleghi Consiglieri,
la discussione di questo importante e ricco documento finanziario – ricco non solo per la quantità di informazioni numeriche caratteristiche, ma anche per il valore monetario corrispondente a questi numeri – dovrebbe essere l’occasione per una valutazione del “sistema Regione FVG” nel 2022. Invece, così non è stato, almeno finora.
L’illustrazione e la discussione del documento in Commissione integrata si sono risolte in poco meno di un’oretta; l’Assessora Zilli ha subito messo in chiaro che, essendo questo “un documento di natura squisitamente tecnica”, la Commissione non era certamente la sede nella quale fare approfondimenti né sul significato dei numeri che ci venivano presentati, né sulle strategie seguite dalle società ed enti partecipati nel maturarli. Il tempo stesso per la stesura di questa relazione è stato ridotto a meno di tre giorni.
Come ormai ogni anno in occasione della discussione di questo documento, non mi rimane che constatare con disappunto come la Giunta Fedriga riduca i momenti di possibile analisi strategica a meri adempimenti legislativi, e registrare con delusione come tutta la maggioranza in Consiglio si adegui a ciò, senza fiatare: servitù volontaria la chiamò nel ‘500 il filosofo del diritto Étienne de la Boétie. Questi atteggiamenti si traducono in una perdita della capacità di controllo, che è una delle attribuzioni fondamentali dei Consiglieri, e quindi in una perdita di democrazia per questa Regione. E conducono ad una progressiva sterile ritualizzazione delle attività consiliari e all’indebolimento della loro funzione politica.
Come ogni anno ormai rilevo che dal Bilancio consolidato mancano i bilanci miliardari, e molto discutibili di questi tempi, delle Aziende Sanitarie (si continuano a premiare i dirigenti che fanno utili?) nonché i dati relativi a quasi tutti i fondi cosiddetti “fuori bilancio” – in primo luogo il fondo regionale della Protezione Civile, le cui attività non emergenziali sono spesso molto chiacchierate, se non addirittura platealmente avversate dalle comunità.
E come ogni anno, quando mi viene risposto che il Decreto Legislativo n. 118 del 2011, che informa il Bilancio consolidato, non lo prevede, rispondo a mio volta che, se questi dati fossero allegati, ciò non costituirebbe reato. E come ogni anno concludo facendo notare che quindi non c’è un momento istituzionale nel quale si possa avere una valutazione organica, sempre più necessaria visti i risultati, del sistema sanità di questa Regione.
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Il documento analizza alcuni indicatori finanziari di oltre una sessantina tra enti e società strumentali, in buona parte totalmente partecipati dalla Regione, che costituiscono il GAP (Gruppo di amministrazione Pubblica), mai acronimo fu più infelice, ancorché calzante dal punto di vista informativo. Ecco dispiegarsi davanti a noi i nomi di una platea inimmaginabile, e a volte improbabile, di enti, istituti, fondazioni e società controllate direttamente e indirettamente, che operano con personale proprio o con personale regionale, e di gruppi intermedi tra cui spiccano PromoTurismo e Friulia con le rispettive controllate. Circa il 50% di questi soggetti sono giudicati irrilevanti sia singolarmente che globalmente per entità degli indicatori rispetto alla capofila, la Regione. Andrebbe certamente fatta una valutazione sulla necessità di un numero così alto di tali enti e sulla necessità di sostenere il costo delle cosiddette “poltrone” che ciascuno trascina con sé.
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Incidentalmente rilevo come i tre parametri considerati rilevanti ai fini dell’inclusione, ovvero il totale dell’attivo, i ricavi relativi alla gestione caratteristica del 2022 e il patrimonio netto, non siano di agevole reperimento tra gli allegati alla Legge regionale n. 12 del 2023, ovvero il Rendiconto della Regione FVG. E ci si chiede come mai ci sia una tale distanza tra gli aspetti evidenziati in questi due momenti di rendicontazione. Appare curioso come non siano armonizzati, relativamente alla capofila, nemmeno i concetti di risultato di amministrazione e risultato di esercizio, il primo evidenziato dal Rendiconto il seguente da questo Consolidato.
Rilevo, invece, con soddisfazione che finalmente dopo alcuni anni che ne facevo richiesta, ho finalmente trovato nella Tabella 3.a il costo dell’organico di ciascun ente, anche quando questo è costituito da personale regionale. Da questa tabella è finalmente rilevabile l’ulteriore contribuzione fornita dalla Regione a questi enti partecipati, che fino ad oggi era latente.
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Dalla valutazione del risultato di esercizio del gruppo, e singolarmente dei vari soggetti compresi nel GAP si possono svolgere importanti considerazioni. Essendo gli enti e le società in questione non a scopo di lucro, eccettuato forse l’aeroporto, il loro risultato di esercizio ottimale dovrebbe essere neutro, zero. Così non è, e si rileva invece un consistente incremento delle disponibilità – a incominciare dalla capofila, la Regione. Reputo eloquente anche solo il riportare la seguente tabella sintetizzata dai Consolidati degli ultimi anni:
2022 | 2021 | 2020 | |
Risultato d’esercizio | 647 | 633 | 352 |
Risultato d’esercizio Regione | 577 | 602 | 298 |
Dobbiamo compiacerci della maturazione di utili da parte di un ammasso di enti pubblici? Ne dubito. Oscillazioni così marcate rispetto allo zero, sono figlie di un deficit di capacità di programmazione, che fa spesso rimanere le risorse infruttuosamente e per tempi lunghi in tesoreria o sotto forma di crediti e depositi bancari.
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Tra gli enti che presentano un risultato di esercizio esageratamente positivo, soprattutto alla luce dei bisogni manifestati da coloro che dovrebbero essere i beneficiari delle attività dell’ente, cito l’ARDIS, l’ente per il diritto allo studio universitario (con otre 4 milioni) e gli EDR (con oltre 12 milioni complessivamente) e certamente la Regione stessa (con quasi 600 milioni). Questi numeri positivi sono una chiara indicazione della scarsa capacità di impiegare le provviste finanziarie ricevute o raccolte. Altri enti invece presentano un risultato negativo quali PromoTurismo (quasi -500.000) o FVGplus, manifestando una certa mancanza di strategia. Le perdite di questi enti sono ripianate dall’ente stesso facendo ricorso al patrimonio netto o al fondo di dotazione ma è evidente che sono situazioni che meriterebbero maggiore controllo.
Mi limito infine a segnalare che, mancando i dati degli enti ritenuti irrilevanti, potrebbero esserci altre situazioni critiche, che però sfuggono.
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In questo Bilancio meriterebbero ulteriore approfondimento e variazioni di voci quali: disponibilità liquide (balzate da 5,751 milioni nel 2021 a 6,169), impegni su esercizi futuri, che compaiono nei Conti d’ordine, (balzati da 2.174 a 2.709) e altre riserve disponibili nel Patrimonio Netto che da quasi un miliardo sono passate a 1.241 milioni. Sono tutti indicatori che apparentemente manifestano una certa vischiosità nell’utilizzo delle risorse soprattutto da parte della Regione che, per quest’ultimo dato, è responsabile di oltre un miliardo.
In conclusione, tutto ciò andrebbe discusso e monitorato con attenzione perché evidenzia potenziali dinamiche che, come si è detto, non sembrano propriamente “virtuose” per un sistema pubblico.
Infine come ogni anno si segnala che i criteri di ammortamento appaiono poco omogenei tra le varie partecipate e quindi sembrano piuttosto difficili da armonizzare nei Conti Patrimoniali.
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Il mio voto a questo Bilancio Consolidato, come è avvenuto in Commissione, non sarà favorevole, anzi l’approfondimento delle tematiche che ha portato a rilevare quante risorse non vincolate erano globalmente disponibili, mi conduce a esprimere voto contrario. Sottolineo che con questo voto non si dà una valutazione negativa al documento contabile che ci è stato presentato – anzi si ringrazia per la grande disponibilità tutti i componenti degli uffici finanziari della Regione a incominciare dal Ragioniere Generale e in particolare il dott. Pierpaolo Martina, e le Dott.sse Cristina Menon e Cristina Temil – quanto piuttosto si dà un giudizio politico negativo su quanto tutta questa pingue attività di oltre 12 miliardi di euro abbia prodotto!
Il mio voto è dunque coerente con i voti espressi in tutte le leggi programmatiche del 2022 a incominciare dal NADEFR del 2021 in poi. Rilevo infine come il presente Bilancio non offra adeguate informazioni che permettano una valutazione di contesto. È deficitario soprattutto di una relazione politica generale e di relazioni specifiche sulle attività dei vari enti. Auspico che il momento della rendicontazione venga in futuro preso in considerazione con maggiore senso di responsabilità da parte dell’amministrazione Fedriga. Questi ultimi anni sono stati particolarmente ricchi ma non sarà facile che si ripetano così senza una visione strategica. E ogni strategia e visione parte da un’analisi seria dei risultati conseguiti.
Furio HONSELL – Consigliere regionale Gruppo consiliare Regionale Misto – XIII legislatura – Open Sinistra FVG.
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Titolo originale: «Relazione di minoranza su «Proposta di Bilancio consolidato per l’esercizio 2022 della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia». Relazione di Minoranza: consigliere Furio Honsell – Gruppo consiliare Misto. Data in cui mi è giunto detto testo: 26 settembre 2023. L’ immagine che accompagna l’articolo riporta il simbolo della Regione FVG. Laura Matelda Puppini.
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