In questi ultimissimi giorni due problemi mi tormentano, ed uno è il mutamento climatico, l’altro il crollo dell’Italia in autunno, a causa di politiche dissennate governative e dell’Europa che è tanto unita da far dire a Von der Leyen che ognuno faccia come può per ridurre i consumi energetici del tot stabilito, (1) che è una frase da nave che affonda, mentre alla fine di giugno aveva detto che in luglio la Commissione europea avrebbe presentato un piano europeo per affrontare l’emergenza energetica attraverso la riduzione della domanda. Ed aveva aggiunto: «Lavoreremo con i Paesi per evitare frammentazioni […] e il ritorno ai combustibili fossili». (2). Beh, guardate, io che non voglio stare al freddo, una stufetta a legna o pellet sto cercando di metterla nel mio appartamento, mentre tanti lo hanno già fatto. E questo significa che moltissimi, dal 24 febbraio 2022, non credono più a nessuno in Italia.

Inoltre ora pare che sia la Russia a volerci lasciare senza gas, ma non è vero: stanno pulendo il gasdotto. Chi ‘sanzionerà’ noi, saremo noi stessi, con la scusa di sanzionare la Russia. (3). Perché il 24 febbraio c’è stato, perché le tensioni fra Ucraina (guidata pare proprio come un burattino dagli Usa ora spariti dai mass-media ma non di certo dalla politica mondiale) e Russia, che potevano essere gestite a livello diplomatico, sono finite in una guerra causata sì dall’invasione da parte della Russia, ma anche dai ‘desiderata’ dell’Ucraina, che si è sentita potentissima avendo dietro la Nato e gli Americani, che praticamente hanno in mano la Nato. 

In sintesi, secondo me, questa guerra manipolata, ha finito per determinare il suicidio dell’Europa, come previsto, e la distruzione di un futuro per noi e per i nostri figli, a causa di una politica che non vede mai il Parlamento Europeo presente, ma solo la Von der Leyen che pontifica, quasi nuovo dittatore in gonnella. Ed è quella che ha deciso, così, in un battito d’ali, di investire 100 miliardi di euro in armi, invece che in pane, lavoro, ambiente e salvezza del pianeta. Ma già nel 2021, il quotidiano ‘Domani’ intitolava un articolo: «Per Von der Leyen le lobby e le armi pesano più dei lavoratori», a firma di Francesca De Benedetti. (4).

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E per noi chi ha deciso la condotta nazionale? Grazie ad una legge che ha annullato il Parlamento, lo hanno deciso in tre o quattro, che non pare siano poi grandi economisti, guidati da Mario Draghi (5) impostoci dal presidente Mattarella, che ha inseguito Joe Biden in ogni scelta ed in ogni politica, dimenticandosi che gli interessi Usa non sono proprio i nostri.

Ed ancora: siamo sicuri, poi, che agli Usa, di cui stiamo diventando schiavi in toto, interessi eliminare il carbone? C’ è un bel romanzo che mi è stato regalato e che si intitola: “I segreti di Gray Mountain” ed è stato scritto da una penna di tutto rispetto: John Grisham. Esso tratta del tema «dell’inquinamento (impunito) operato dalle major del carbone» (6) in Usa.

«Estrarre carbone è una faccenda sporca, lo è sempre stata». Questa frase, pronunciata da uno dei personaggi dell’ultimo libro di John Grisham, I segreti di Gray Mountain, mi sarebbe piaciuta di più come titolo di questo avvincente romanzo. L’autore americano di best sellers […] affronta per la prima volta un tema ambientalista, mettendo a nudo lo scempio del territorio perpetrato dall’industria carbonifera americana nella vasta zona dei monti Appalachi. (…).

Negli stati del Kentucky e Virginia le grandi compagnie carbonifere usano una devastante procedura di spianamento delle montagne con esplosivi per portare letteralmente alla luce i filoni di minerale.  Le cime delle montagne vengono tagliate via dalle esplosioni, i detriti, gettati nelle valli, creano dighe piene di sostanze tossiche che deviano i corsi d’acqua e inquinano le falde, boschi meravigliosi sono completamente distrutti. Questa pratica, oltre a modificare radicalmente e irrimediabilmente la catena montuosa più antica del continente, è strettamente legata all’alto numero di tumori e altre malattie nelle comunità della zona. Nonostante ciò, il carbone è spesso considerato dagli abitanti del luogo l’unica risorsa che assicura un lavoro, in quella che è fra le regioni più depresse degli Stati Uniti. Questa condizione dà buon gioco ai signori delle miniere di fare ciò che vogliono in combutta con le autorità degli stati».  (7). Naturalmente, e questo lo dico io, il romanzo non finisce bene per i protagonisti.

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Ma può darsi che gli Usa, che si dicono “esportatori di democrazia”, seguano invece, nella loro politica, i dettami delle multinazionali e del mercato, incuranti del benessere di popolazioni intere. Io che sono anziana mi ricordo delle ‘7 sorelle’ …  (8) ed anche lessi di come agirono nel contesto mondiale …  (9).  
Per inciso anche ora vengono chiamate 7 sorelle alcune compagnie petrolifere, anche se non sono esattamente le stesse. (10).  Fra loro c’è pure la russa Gasprom, e nessuno mi ha finora detto se siamo finiti ancora una volta, con una scusa o con l’altra, in una guerra di mercati e fra mercanti che ci impoverisce, arricchendo altri, comprese, magari, le major del carbone, fonte fossile che, come le altre di questo tipo, però, bruciando crea CO2 e deve essere eliminato come combustibile.

E continuo questa prima parte di queste mie riflessioni personali, che possono anche non essere condivisibili ed anzi criticabili, dicendo che non capisco chi ‘ce lo abbia fatto fare” di impelagarci in questo casino che ci ha fatto mettere la corda al collo, una corda che si stringe sempre più … Erano affari nostri? Nemmeno per sogno. L’Ucraina era nella Nato? Ma neppure per sogno. Esiste anche per noi l’autodeterminazione dei popoli, di cui tutti si riempiono la bocca magari parlando dell’Ucraina, ma mai citata per gli italiani, anche a livello economico? E mi fermo qui per non dire ulteriormente cosa penso tranne il ritenere che, se si facesse un sondaggio ben fatto per scoprire il pensiero degli italiani, si capirebbe ora che la maggior parte si chiede perché siamo andati a metterci in una guerra non nostra, come ce ne sono mille, che ci impoverisce, che sta distruggendo noi e con noi lo Stato.

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Ed invito pure chi lo volesse, a leggere: Fabio Mini, “Nyt, Biden e gli 007, il gioco delle parti “fa bene” alla guerra, in: Il Fatto Quotidiano, 7 maggio 2022. In esso si legge, fra l’altro che, a livello informativo: «[…] le grandi potenze hanno condiviso sempre poco anche al loro interno, nei riguardi sia della popolazione sia degli stessi organi dello stato». E ancora, per quanto riguarda questa guerra: «Gli Stati Uniti non sono soltanto procuratori, ma partecipanti attivi contro la Russia e stanno fornendo armi e quant’ altro che non può esser spacciato come semplice aiuto a un paese che lotta per la libertà: è una guerra aperta degli Stati Uniti contro la Russia con strumenti aggiuntivi quali il resto della Nato e l’Unione Europea».

Intanto le borse americane volano e le nostre affondano o fanno un’inaffidabile su e giù, e nessuno in Italia sa cosa accadrà in autunno, per colpa della Ue e dei nostri 3 o 4 che hanno deciso per noi, mentre l’Italia brucia e le speculazioni finanziarie vanno a nozze. Ma ora l’importante non è vedere le proprie colpe ma attribuirle ad altri o utilizzare la politica del ‘Valium’ come chiamo io il cercare di tranquillizzare tutti quando la catastrofe è imminente, ed andare avanti: verso dove non si sa.

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E se questo sostenere in modo così pervasivo l’Ucraina e gli Stati Uniti in questa guerra, che si configura sempre più come un ‘casino’, aveva come obiettivo aiutare e sostenere gli States ed al tempo stesso andare verso una conversione energica, (non dei fornitori come sta accadendo), basta leggere l’articolo di Nicola Borzi intitolato: “Ue in affanno, mancano impianti e riserve”, in: Il Fatto Quotidiano, 4 maggio 2022, per capire dove stiamo andando. Infine in questa tragedia delle sanzioni energetiche, sempre più pare parlino ed agiscano, per conto loro, dato il nazionalismo acceso presente da quelle parti, condito forse da uno spirito fondamentalmente anti- russo, stati a noi quasi ignoti, che dicono pure cosa dovrebbe fare la Ue: e sono, se non erro e per esempio, la Lituania, che vuole l’embargo totale per noi del gas russo e l’Estonia, che è sulla stessa linea, ma estone è anche la commissaria all’energia Ue, Kandri Simpson. E la Ue? È diventata, a mio avviso, una Unione da ‘operetta’, che non sa che pesci pigliare dopo essersi gettata a corpo morto in una crociata non sua. E se erro correggetemi.  intanto l’Italia brucia, insieme all’Europa, ed i prezzi aumentano ancor di più a causa della parificazione, sul mercato, dell’euro e del dollaro, obiettivo americano per sostenere la propria economia, ma decisione se ho ben capito, presa in accordo con la Bce, che in compenso ha aumentato oggi i tassi di interesse di mezzo punto percentuale. E sul caro viveri si farà sentire anche la siccità che imperversa anche ma non solo a causa della guerra, ma questo è altro argomento. E condivido quanto diceva oggi, 21 luglio 2022, ad Agorà-estate su Rai Tre, un rappresentante di una associazione dei cittadini, fonte per le righe qui sopra: “Ma devo dire io queste cose? Ma abbiamo pur esperti …”. Ma non diceva solo questo: diceva pure che gli anziani, ma non solo, visto lo stato disastroso della sanità, che obbliga al ricorso al privato, si curano sempre meno e le famiglie spendono sempre meno in quanto è necessario per vivere … indici ritengo di povertà. (11).

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Per quanto riguarda la politica interna ricordo solo che vorremmo capire un po’ la linea dei diversi partiti, dato che pare che pure il Pd volesse, nell’aprile 2022, andare al voto (12), per poi cambiare idea subito dopo. (13). E come lui altri. Pare un “Oggi qui, domani là…”, ma, e scusatemi l’ardire, senza nessuna idea di cosa fare per l’Italia. Questo scritto riporta alcune mie riflessioni ed è quello che penso io, e vorrei che qualcuno riuscisse a confutare con argomentazioni serie il mio pessimismo che per ora ritengo realistico, e che la politica iniziasse ad interessarsi dei problemi reali del popolo. Senza voler offendere alcuno.

Laura Matelda Puppini

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NOTE.

1)- https://www.dire.it/20-07-2022/764155-von-der-leyen-lunione-europea-riduca-i-consumi-di-gas-del-15/.

2)- https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2022/06/24/von-der-leyen-piano-demergenza-sullenergia-a-luglio_672cb2b7-7880-4a83-bb33-5f51fad66e54.html.

3)- https://www.rainews.it/articoli/2022/07/gas-da-oggi-la-russia-chiude-nord-stream-per-10-giorni-l-europa-accelera-sulle-alternative–d4db4cbc-51d8-4cb5-adce-69c54e1347f1.html. Inoltre se si guarda Repor, si capisce che i pressi del gas sono saliti perchè da qualche anno, «l’Ue ha deciso di deregolamentare il settore e ha introdotto il cosiddetto mercato spot, in cui il prezzo del gas viene determinato da un indice finanziario» (Report, Rai 3 – Jul 21, 2022Twitter Media Studio).

4)- https://www.editorialedomani.it/politica/europa/per-von-der-leyen-le-lobby-e-le-armi-pesano-piu-dei-lavoratori-o2takpvu. L’articolo è datato 15 settembre 2021.

5)- Nel merito basta leggere: Luca De Carolis e Wanda Marra, Draghi ignora il Parlamento e tratta con Biden e Zelensky, in: Il Fatto Quotidiano, 28/4/2022.

6)- https://www.succedeoggi.it/2015/03/grisham-ambientalista/.

7)- Ivi.

8)- ‘Sette sorelle’ è una locuzione coniata da Enrico Mattei nel 1945, per indicare le compagnie petrolifere mondiali che formavano il cartello del Consorzio per l’Iran e che dominarono la produzione petrolifera mondiale fino al 1973. La nascita delle sette sorelle può essere fatta risalire alla firma degli Accordi di Achnacarry siglati il 17 settembre 1928 fra i rappresentanti delle compagnie petrolifere Royal Dutch Shell, Standard Oil of New Jersey (poi Exxon) e la Anglo-Persian Oil Company (diventata poi British Petroleum). A queste tre compagnie si aggiunsero poi le altre quattro: Mobil, Chevron, Gulf e Texaco. (https://it.wikipedia.org/wiki/Sette_sorelle_(compagnie_petrolifere). Per quanto accadde in Italia, cfr. anche: Andrea Tonon, La crisi energetica del 1973 e la politica energetica italiana, Corso di Laurea magistrale in Sviluppo Economico e dell’Impresa – Sviluppo Industriale Internazionale, a.a. 2013/2014, Università Ca’ Foscari, Venezia. (821121.pdf. http://dspace.unive.it/bitstream/handle/10579/5582/821121.pdf?sequence=2). Ma molti testi hanno trattato della politica energetica in quegli anni. Cfr. per esempio: Alberto Tonini, Il sogno proibito: Mattei, il petrolio arabo e le sette sorelle, 2003; Francesco Petrini, “La fine dell’età dell’oro (nero). Le grandi compagnie e la prima crisi energetica”, Società italiana per lo studio della storia contemporanea. Cantieri di storia VI. La storia contemporanea in Italia oggi: linee di ricerca e tendenze. Panel: Shock al sistema. La crisi petrolifera del 1973 e le origini del mondo contemporaneo. Forlì, 22-24/9/2011. (https://www.academia.edu/1551094/La_fine_dell_et%C3%A0_dell_oro_nero_Le_grandi_compagnie_e_la_prima_crisi_energetica).

9) – Per conoscere solo alcuni aspetti della politica delle 7 sorelle, cfr. https://www.repubblica.it/green-and-blue/2020/09/30/news/c_erano_una_volta_le_sette_sorelle-268995460/.

10)- Oggi il significato della locuzione è molto diverso rispetto alle origini. I media considerano Sette Sorelle quelle compagnie petrolifere più influenti in base al fatto che siano nazionalizzate e che non appartengano all’OCSE. L’11 marzo 2007 il quotidiano specializzato The Financial Times elencò come Nuove Sette Sorelle le seguenti compagnie: Saudi Aramco, JSC Gazprom, China National Petroleum Corporation, National Iranian Oil Company, Petòleos de Venezuela S.A., Petrobras e Petronas. (https://investire.biz/articoli/analisi-previsioni-ricerche/materie-prime/sette-sorelle-petrolio-origini-storia-chi-quali-sono-compagnie-oro-nero).

11)- Cfr. “La qualità della vita precipita? Il Governo sta a guardare”, in: https://volerelaluna.it/politica/2022/04/26/la-qualita-della-vita-precipita-ma-il-governo-sta-a-guardare/

12)- Wanda Marra, ‘Meglio votare’: il tormento del Pd sfinito dal governo, in: Il Fatto Quotidiano, 20 aprile 2022.

13)- Donatella Di Cesare, Il Pd impone il pensiero unico con gli elmetti, in: Il Fatto Quotidiano, 28 aprile 2022.

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Altri articoli da me pubblicati su www.nonsolocarnia.info relativi alla guerra Russia- Ucraina:

Guerra: invitiamo i nostri governanti a muoversi per la pace, unica garante di prosperità per tutti.

Laura Matelda Puppini. Considerazioni su una guerra evitabile.

La Resistenza italiana nel 1943- 1945 e l’opposizione ad una invasione da parte dell’esercito regolare ucraino sono la stessa cosa? Ma nemmeno per sogno.

21 minuti di analisi lucidissima sulla guerra in Ucraina di Vincenzo De Luca governatore della Campania.

Propongo un vecchio articolo che parla già di armamenti e Nato, Russia,Ucraina, Ue, Usa per incominciare a capire i contesti.

Guerra in Ucraina. L’importanza dei contesti e dei possibili motivi e per la pace.

Quattro considerazioni criticabilissime in margine al 25 aprile 2022.

Pensieri sulla bomba atomica. Da un testo di Arundhati Roy. Non per spaventare ma per riflettere.

East Journal. Qualche buon libro per capire la situazione in Ucraina.

L’immagine che accompagna l’articolo è tratta da: https://www.firenzepost.it/2022/07/08/la-guerra-in-ucraina-sta-creando-71-milioni-di-poveri-in-piu-nel-mondo-anche-in-italia-avanza-la-poverta-assoluta/. L.M.P.

https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2022/07/poverta.webp?fit=604%2C344&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2022/07/poverta.webp?resize=150%2C150&ssl=1Laura Matelda PuppiniECONOMIA, SERVIZI, SANITÀETICA, RELIGIONI, SOCIETÀIn questi ultimissimi giorni due problemi mi tormentano, ed uno è il mutamento climatico, l'altro il crollo dell’Italia in autunno, a causa di politiche dissennate governative e dell’Europa che è tanto unita da far dire a Von der Leyen che ognuno faccia come può per ridurre i consumi energetici...INFO DALLA CARNIA E DINTORNI