Marì Domini in Toffoletti, presidente del Circolo Tina Modotti, mi ha regalato un pdf con le immagini della grande mostra dedicata alla famosa fotografa friulana, che si tiene in questo periodo a Barcellona, o meglio a ‘La Barceloneta’, un prestigioso quartiere che si affaccia sul mare, in Spagna, quella Spagna che vide Tina Modotti presente nelle Brigate Internazionali come infermiera, curando, sostenendo consolando, e con Soccorso Rosso. Tina vide il pianto dei bimbi ed il coraggio delle donne a Madrid, Valencia, Alicante, Barcellona, e mentre accompagnava, nella notte, spose madri e bimbi fuori da Malaga, dopo la vittoria dei franchisti appoggiati, pure, dalle camice nere guidate dal generale Roatta, nel 1937. (Cfr. su www.nonsolocarnia.info il mio: Sobre Tina. Due considerazioni personali al margine di un convegno su Tina Modotti).
E Tina fu riscoperta proprio grazie a Vittorio Vidali, il suo ultimo compagno di vita – dopo un felice incontro, al Circolo Elio Mauro di Trieste, dove si parlava della guerra di Spagna – tra Riccardo Toffoletti, fotografo di Tarcento e di famiglia di fotografi, e Vidali, che aveva portato con sé tutto quanto possedeva Tina alla sua morte, cioè quattro effetti personali e le sue immagini su lastra e pellicola, null’altro, tanto che il suo funerale e la sua tomba furono pagate da amici. Infatti Tina che poteva essere ricca, bastava che si dimenticasse dei poveri che affollavano ed affollano la terra, morì povera, poverissima.
Ed ecco l’occhio critico ed abituato alle immagini di Toffoletti soffermarsi su quei negativi, ed eccolo prendere una decisione: quella di dedicare vita e forze a valorizzare Tina, a riscoprirla, a toglierla dalla damnatio memoriae. Ed attualmente non si può parlare di Tina senza parlare anche di Riccardo.
La mostra di Barcellona, voluta dalla Fundación MAPFRE – Centro fotografico della città che ne ha sostenuto le spese, è stata curata da Isabel Trjeda Martin, che ha girato il mondo per cinque anni alla caccia di ogni segno che la Modotti potesse aver lasciato e non ancora conosciuto, recuperando alcune opere minori e sinora sconosciute, cioè ritratti, foto di edifici e di murales di Diego Rivera, ed ha fatto, secondo Marì un ottimo lavoro. La mostra è visitabile presso kbr fundación MAPFRE: Barcelona photo centre, che si trova in Avenida Litoral, e per chi, magari, si gode qualche giorno nella città catalana, sarebbe interessante andarla a visitare. In Italia, grazie a Riccardo Toffoletti, si sono tenute mostre minori e maggiori e sono stati pubblicati volumi fra cui il bellissimo “Tina Modotti. Perché non muore il fuoco”. Ed anche a Barcellona una stanza è stata dedicata all’opera infaticabile di Toffoletti ed a quanto egli ha fatto per donare al Friuli l’opera di una grandissima figlia della sua terra. Laura Matelda Puppini. Foto già utilizzata.
https://www.nonsolocarnia.info/le-immagini-e-la-storia-di-tina-modotti-nella-piu-completa-esposizione-a-lei-dedicata-a-barcellona-grazie-alla-fondazione-mapfre/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2023/06/TINA-PER-BLOG-Immagine1.jpg?fit=273%2C203&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2023/06/TINA-PER-BLOG-Immagine1.jpg?resize=150%2C150&ssl=1Laura Matelda PuppiniSenza categoriaMarì Domini in Toffoletti, presidente del Circolo Tina Modotti, mi ha regalato un pdf con le immagini della grande mostra dedicata alla famosa fotografa friulana, che si tiene in questo periodo a Barcellona, o meglio a ‘La Barceloneta’, un prestigioso quartiere che si affaccia sul mare, in Spagna, quella...Laura Matelda PuppiniLaura MateldaPuppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
Laura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.
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