Referendum. Eppure il vento soffia ancora … E ti aspetto per ricominciare …
Eppure il vento soffia ancora ….
Il vento siamo noi che siamo andati a votare, noi che abbiamo votato sì il 17 aprile 2016, per spazzar via l’astensionismo propagandato da un Presidente della Repubblica e dal Presidente del Consiglio dei Ministri, che siamo andati a votare contro il governo Renzi, dato che ha voluto che un referendum si trasformasse in “o sei con me o sei contro di me”, contro il potere dei petrolieri, per la democrazia e per i nostri bambini;
il vento siamo noi che abbiamo creduto di essere responsabili, con il nostro voto, verso le generazioni future, che abbiamo pensato di essere i custodi della terra, non i padroni, e che si debba desiderare un futuro giusto e sostenibile per il pianeta; noi che abbiamo creduto a quanto hanno detto alla conferenza internazionale sul clima di Parigi relativamente al doveroso abbandono delle fonti energetiche fossili; noi che non crediamo alla chimera dello “sviluppo” e dei posti di lavoro costi quel che costi, (fra l’altro pare ben pochi quando andare in altro senso ne avrebbe procurati forse di più), noi, che abbiamo votato per la nostra salute, per il mare, la terra ed il cielo. Laura Matelda Puppini
E a commento del referendum propongo quindi questa canzone:
Pierangelo Bertoli. Eppure soffia
(anche Eppure il vento soffia ancora) 1977.
E l’acqua si riempie di schiuma il cielo di fumi
la chimica lebbra distrugge la vita nei fiumi
uccelli che volano a stento malati di morte
il freddo interesse alla vita ha sbarrato le porte
un’isola intera ha trovato nel mare la tomba
il falso progresso ha voluto provare una bomba
poi pioggia che toglie la sete alla terra che è vita
invece le porta la morte perché è radioattiva
Eppure il vento soffia ancora
spruzza l’acqua alle navi sulla prora
e sussurra canzoni tra le foglie
e bacia i fiori li bacia e non li coglie
Un giorno il denaro ha scoperto la guerra mondiale
ha dato il suo putrido segno all’istinto bestiale
ha ucciso, bruciato, distrutto in un triste rosario
e tutta la terra si è avvolta di un nero sudario
e presto la chiave nascosta di nuovi segreti
così copriranno di fango persino i pianeti
vorranno inquinare le stelle la guerra tra i soli
i crimini contro la vita li chiamano errori
Eppure il vento soffia ancora
spruzza l’acqua alle navi sulla prora
e sussurra canzoni tra le foglie
bacia i fiori li bacia e non li coglie
eppure sfiora le campagne
accarezza sui fianchi le montagne
e scompiglia le donne fra i capelli
corre a gara in volo con gli uccelli
Eppure il vento soffia ancora!!!
Senza offesa per nessuno, ma solo per esprimere il mio pensiero, e cogliendo uno spunto che viaggia su facebook. Il testo della canzone è tratto da: http://www.italianissima.info/testi/eppure.htm. La frase “e ti aspetto per ricominciare” è tratta, con lieve modifica, dalla canzone di Pierangelo Bertoli , Pescatore. L’immagine è tratta, solo per questo uso, dal sito http://www.slideshare.net/icccrevalcore/11-b-discorso-festa-della-pace-aprile. Laura Matelda Puppini
https://www.nonsolocarnia.info/referendum-eppure-il-vento-soffia-ancora-e-ti-aspetto-per-ricominciare/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2016/04/11-b-discorso-festa-della-pace-aprile-32-728.jpg?fit=728%2C546&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2016/04/11-b-discorso-festa-della-pace-aprile-32-728.jpg?resize=150%2C150&ssl=1ARTE E FOTOGRAFIAEppure il vento soffia ancora …. Il vento siamo noi che siamo andati a votare, noi che abbiamo votato sì il 17 aprile 2016, per spazzar via l'astensionismo propagandato da un Presidente della Repubblica e dal Presidente del Consiglio dei Ministri, che siamo andati a votare contro il governo...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
VALUTAZIONE DEL REFERENDUM CONTRO LE TRIVELLE.
Circa 16 milioni di votanti contro il governo Renzi al servizio di petrolieri padroni e faccendieri.
Circa il 90% di SI grande risultato nel referendum antitrivelle
Il quorum, impossibile, per varie ragioni, non raggiunto è un fatto secondario.
La lotta e non il voto sulle trivelle come su tutti problemi è l’unica strada vincente. Vedi il caso Ombrina in Abruzzo.
La lotta ha un consenso sempre più esteso e maggioritario tra i lavoratori, i cittadini e il popolo italiano.
Ė possibile unirsi e organizzarsi per rovesciare con tutti i mezzi necessari
il governo Renzi e ogni governo al servizio di petrolieri padroni e faccendieri.