Revocata la medaglia a Paride Mori.
Il 10 febbraio 2015, veniva assegnata a Paride Mori, ufficiale parmense del Battaglione bersaglieri “Benito Mussolini”, prima aggregato al reparto “Waffen SS” e poi al servizio degli occupanti nazisti, morto in combattimento nel 1944,una medaglia al ricordo.
Il 20 marzo 2015 ponevo, su change.org, indignata, la seguente petizione:
Lettera
Al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi
Al Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini
Al Presidente del Senato Pietro Grasso
Revoca medaglia al valore attribuita a Paride Mori, che comandò il reparto dell ‘R.S.I. “B. Mussolini”, e che collaborò con le SS., in occasione della “Giornata del ricordo”, essendo tra l’altro egli morto in combattimento il 18 febbraio 1944.
Noi, cittadini della Repubblica italiana nata dalla Resistenza ed antifascisti, venuti a sapere dalla stampa che una medaglia al ricordo è stata attribuita a Paride Mori, ufficiale parmense del Battaglione bersaglieri “Benito Mussolini”, prima aggregato al reparto “Waffen SS” e poi al servizio degli occupanti nazisti, morto in combattimento nel 1944, conferimento avvenuto il 10 febbraio 2015, nel corso di un incontro a margine della cerimonia per la Giornata del Ricordo, tra l’altro nell’anno in cui si commemora il settantesimo della liberazione dell’ Italia e dell’Europa da Nazisti e Fascisti, chiediamo che detta medaglia venga immediatamente revocata e chiarimenti precisi in merito a detto episodio.
Essa è stata sottoscritta da 1140 fra persone ed associazioni. Il 2 aprile 2015, l’Anpi nazionale così si esprimeva:
«La Segreteria Nazionale dell’ANPI, richiamandosi alle recenti dichiarazioni del presidente nazionale, Carlo Smuraglia (Newsletter ANPI n. 155 e 156), ritiene che rispetto al caso della medaglia al repubblichino Paride Mori – oltre che delle altre 300, a quanto si legge sulla stampa, concesse nel corso degli ultimi anni – ci si trovi di fronte ad una applicazione della legge 92/2004 in netto contrasto con valori, princìpi e norme della Costituzione.
Stante la gravità e inammissibilità di quanto accaduto, si chiede con forza alla presidenza del Consiglio di sospendere temporaneamente l’applicazione della legge suddetta e di dar luogo ad una indagine accurata, non solo sulla medaglia concessa di recente a Paride Mori (per la quale esistono già, comunque, elementi più che sufficienti per imporne la revoca), ma anche a quelle concesse negli anni precedenti a persone ritenute meritevoli del riconoscimento previsto dalla legge citata e che, invece, risulterebbero assolutamente in contrasto con le norme e lo spirito della legge e della Costituzione. In ogni caso, nessun riconoscimento – né per questa legge né per altre – può essere attribuito a chi militò per la Repubblica Sociale Italiana, in nome di una presunta pacificazione. Non c’è nulla da “pacificare”; c’è solo da rispettare la storia e la Costituzione, nata dalla Resistenza.
L’ANPI svolgerà ogni azione necessaria per ottenere i risultati più sopra indicati, in nome della verità e della giustizia; considerandosi fin d’ora mobilitata, in tutti i suoi organismi, per la difesa di princìpi e valori assolutamente imprescindibili». ( “Sospendere la legge che assegna medaglie a chi non le merita”, Il documento della Segreteria nazionale dell’Anpi, in: http://www.anpi.it/).
Il 27 aprile l’anpi nazionale dava notizia della revoca della medaglia a Paride Mori.
Con orgoglio posso dire che anche queste 1140 firme hanno indicato al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente del Senato ed al Presidente della Camera dei Deputati, la volontà dei firmatari di porre attenzione alle onorificenze date dalla Repubblica, nata dalla Resistenza, e di non transigere.
Le firme sono state inviate già tempo fa alle cariche dello Stato in indirizzo, con raccomandata ricevuta di ritorno.
Grazie a tutti coloro che hanno firmato ed all’anpi nazionale; grazie per avermi fatto sentire la vostra partecipazione, ed ora spero che l’anpi nazionale ed altre istituzioni democratiche pensino alla modifica della legge che istituisce la giornata del ricordo, anche nel senso che essa non possa più diventare appannaggio delle destre, che tendono a farne un uso politico.
W la resistenza, W la repubblica italiana nata dalla resistenza, W la costituzione repubblicana del 1948.
Laura Matelda Puppini
https://www.nonsolocarnia.info/revocata-la-medaglia-a-paride-mori/STORIAIl 10 febbraio 2015, veniva assegnata a Paride Mori, ufficiale parmense del Battaglione bersaglieri “Benito Mussolini”, prima aggregato al reparto “Waffen SS” e poi al servizio degli occupanti nazisti, morto in combattimento nel 1944,una medaglia al ricordo. Il 20 marzo 2015 ponevo, su change.org, indignata, la seguente petizione: Lettera Al Presidente...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
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