Sanità. Centro unico acquisti. Ecco cosa può accadere. Il caso pannoloni in Emilia Romagna.
Riporto questo articolo da Avvenire, (Quinto Cappelli, Anziani e disabili la rivolta dei pannoloni in Romagna. L’Ausl cambia fornitore con un bando per ridurre i costi e la qualità peggiora causando disagi e proteste delle famiglie. Avvenire 26 novembre 2016) per comprendere cosa può accadere se, all’egida del risparmio, si fanno acquisti calibrati sui costi, senza poi poter recedere dal contratto. È poi interessante leggere la risposta ai cittadini. Pare la risposta di una qualsiasi azienda, da quella che vende pneumatici a quella che vende gorgonzola. Ci si nasconde, almeno pare, e senza che alcuno me ne voglia, dietro la scusa del “periodo di transizione” per abituarsi al nuovo prodotto da parte dell’utenza, fino al contattare un numero verde della ditta fornitrice, che in 5 giorni dovrebbe cambiare il prodotto, dandone uno non si sa come scelto, o se identico.
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«“Se prima con il pannolone che gli mettevamo a tarda sera, nostro figlio disabile restava asciutto tutta la notte, da quando l’Ausl ha cambiato fornitore, alle tre di notte troviamo bagnato lui e il letto”.
Il grave disagio non è solo di Maria e Giovanni, coppia di sessantenni coltivatori diretti che abitano alle porte di Forlì, genitori del disabile 17enne Fabio, ma anche di altri 23.700 anziani e disabili assistiti dall’ Ausl Romagna nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.
Sono alcuni mesi che la “rivolta dei pannoloni” sta suscitando rumore in Emilia Romagna, tanto che il consigliere regionale del Pd Mirco Bagnari ha presentato un’interpellanza a nome dei 90mila emiliano-romagnoli con problemi d’incontinenza (anziani e disabili) riforniti a domicilio di pannoloni gratuiti dal Servizio sanitario.
Racconta Maria, la madre del disabile Fabio: “L’Ausl mi fornisce pannoloni da 12 anni e non avevo mai avuto problemi, fino a due mesi fa. Sono andata a protestare. Mi hanno cambiato misura e prodotto, ma il problema è rimasto. Sono tornata e mi hanno assicurato che avrebbero mandato alcuni campioni da scegliere, ma dopo un mese non mi è arrivato nulla”.
Nel frattempo la famiglia di Fabio è andata in farmacia “a comprare pannoloni di qualità” (25 euro un pacco da 22). Racconta la signora: “Mio figlio ne usa uno a notte, ma conosco anziani che ne usano diversi.
La conferma arriva dall’infermiere Cesare Visotti, coordinatore della casa protetta “Fondazione Fraternità San Lorenzo” di San Pietro in Vincoli Ravenna: “Anche noi siamo in grave difficoltà con i nostri 58 anziani, perché quei pannoloni li dobbiamo cambiare 2-3 volte a notte per non lasciare i nonni bagnati, mentre prima si resisteva fino al mattino. Molte famiglie li comprano in farmacia, con un aggravio di spese”.
Domanda Visotti: “Perché gli attuali pesano solo la metà dei precedenti?”
L’aumento di costi per le famiglie con anziani e disabili è confermato da Sandra Rossi, farmacista di Forlì: “ Da quando è cambiato il fornitore di pannoloni, ho notato un forte aumento nell’acquisto del prodotto da parte delle famiglie”.
Il problema è sorto a settembre quando la società Fater di Pescara ha vinto la nuova “gara d’appalto pubblico qualità – prezzo” di fornitura di pannoloni fino al 2018, indetto dall’agenzia ragionale per gli acquisti Intercent-Er, nell’area Emilia Centro (Bologna, Ferrara e Imola) e nell’Ausl Romagna. Ma i nuovi prodotti hanno provocato la rivolta soprattutto in Romagna, tanto che l’Ausl ha allestito una rete di uffici per ricevere i reclami del pubblico, con lunghe file agli sportelli. Spiega Maurizio Patone, dirigente dell’Unità operativa Home care e tecnologia domiciliare dell’Ausl romagnola: “Quando si cambia un servizio che riguarda tante persone con modelli diversi, è inevitabile un periodo di transizione durante il quale gli utenti segnalano i disguidi anche la numero verde della ditta Fater (800753660) per cambiare i pannoloni in cinque giorni lavorativi.
Nel frattempo abbiamo chiesto al fornitore di sostituire e migliorare con celerità la qualità del prodotto.
La stessa Intercent- Er ci ha chiesto di inviare a un laboratorio specializzato un campione di pannoloni per verificare se corrispondono a quanto presentato in gara di appalto”.
Conclude Patone: “Entro fine anno raccogleremo i disagi per chiedere altri adeguamenti”.»
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Per porre attenzione e non ripetere errori già fatti da altri, per sottolineare come le regioni e lo stato, per spendere di meno, possano far spendere di più alle famiglie senza ottenere i risultati prefissati. E nel caso specifico trattasi di prodotti di largo uso e quotidiano, per persone in difficoltà.
L’immagine che correda l’articolo è tratta, solo per questo uso, da: Pannoloni per incontinenti: è boom di vendite on line, in: ww.julienews.it/notizia/salute-e-benessere/pannoloni-per-incontinenti–boom-di-vendite-on-line/313685_salute-e-benessere_10.html, articolo datato 10 settembre 2013.
Laura Matelda Puppini
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