Se il Fvg non diventa zona arancione: Domenica 15 novembre la seconda camminata Legambiente in difesa dei sentieri.
«Con Legambiente da Piani di Vas al rifugio Chiampizzulon e a Casera Tuglia.
Dopo l’escursione con meta il Rifugio Marinelli, Legambiente propone un nuovo appuntamento agli appassionati della montagna: domenica 15 è in programma una camminata lungo il bellissimo sentiero che collega Piani di Vas a Casera Tuglia, passando per il rifugio Chiampizzulon.
Un altro itinerario che presto verrà sconvolto o cancellato dalla nuova viabilità forestale.
Favorita da una splendida giornata, con cielo terso e temperature particolarmente miti, si è svolta domenica scorsa, tra il Passo di Monte Croce Carnico ed il Rifugio Marinelli, la prima delle camminate organizzate da Legambiente per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sui sentieri e sulle mulattiere che rischiano di venire cancellati dalla realizzazione di assurdi progetti di nuove strade forestali. Il buon umore che si percepiva nel gruppo di appassionati di montagna che avevano accolto l’invito dell’associazione ambientalista è stato però presto turbato da una notizia che li ha costretti a fare i conti con la dura realtà dei fatti.
Prima dell’avvio dell’escursione, l’Assessore all’Ambiente del Comune di Paluzza Pier Mario Flora ha infatti comunicato ai partecipanti che, nonostante la posizione contraria espressa dalla sua amministrazione, il giorno precedente, nella Conferenza dei Servizi convocata dalla Protezione Civile regionale, era stato dato il “via libera” ad una delle opere contestate. Così quello che i partecipanti, forse per una delle ultime volte, hanno potuto vedere e percorrere, nel tratto tra il Laghetto Plotta ed il Rifugio più elevato della nostra regione, tra qualche mese non ci sarà più, a meno di improbabili ripensamenti o di interventi della Magistratura e dell’Unione Europea.
La Regione FVG, infatti, utilizzando fondi stanziati per il ripristino dei danni provocati dalla Tempesta Vaia, ha deciso di trasformare in strada la storica mulattiera che attraversa l’ultimo ripido pendio che conduce al rifugio dal versante di Timau. Inutile sottolineare che qui non ci sono alberi abbattuti dalla tempesta da recuperare; non ci sono semplicemente alberi, perché siamo oltre i 2000 metri di altitudine. In più ci troviamo in un sito di interesse comunitario (SIC) che va tutelato e all’interno del quale non è consentita la realizzazione di nuova viabilità che non sia pedonale.
“La nostra protesta non si fermerà certamente qui – hanno assicurato il presidente regionale di Legambiente, Sandro Cargnelutti ed il responsabile del circolo della Carnia, Marco Lepre – perché rischiamo di perdere ambienti e percorsi unici, che sempre di più in futuro saranno ricercati dai turisti e da chi frequenta la montagna per immergersi nella natura e per godere del suo paesaggio”.
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Dopo l’escursione al Rifugio Marinelli, domenica prossima, 15 novembre, è in programma intanto un nuovo appuntamento.
Mete saranno il RIFUGIO CHIAMPIZZULON (m. 1628) e CASERA TUGLIA (m. 1597)
Appuntamento: ore 10 in località PIANI DI VAS (m. 1330) raggiungibile in auto da Rigolato, dopo aver lasciato la Strada Regionale 355 (100 metri dopo la piazza principale, girare a sinistra e proseguire, oltre Ludaria, per 3 km).
ITINERARIO.
Itinerario: Piani di Vas (m. 1330) – Rifugio Chiampizzulon (m. 1628) – belvedere (m. 1770) – Casera Campiut di Sopra (m, 1598) – Casera Tuglia (m. 1597), lungo i sentieri segnavia CAI 228a, 228 e 227.
Ritorno: Casera Tuglia (m. 1597) – Casera Campiut di Sopra (m. 1598) – Casera Campiut (m. 1430) – Piani di Vas (m. 1339), lungo il sentiero segnavia CAI 227.
Difficoltà: Escursionistico/Turistico.
Nota: per i meno allenati possibilità di rientro a Piani di Vas direttamente da Casera Campiut di Sopra, evitando di raggiungere Casera Tuglia.
Per ogni informazione contattare Marco Lepre – cell. 327.3505829.
Le escursioni si svolgeranno nel rispetto delle disposizioni anti-covid e potranno eventualmente subire delle variazioni anche in base alle condizioni meteorologiche. Per partecipare sono indispensabili abbigliamento e calzature da montagna e mascherina.
Obbligo di iscrizione inviando una mail a: carnia@legambientefvg.it entro le ore 15 di sabato 14. Trasferimento in auto e pranzo al sacco a cura di ciascuno dei partecipanti».
Marco Lepre. Cell. 327.3505829.
L’immagine che accompagna l’articolo è da me stata scattata negli anni ’80. LM.P.
https://www.nonsolocarnia.info/se-il-fvg-non-diventa-zona-arancione-domenica-15-novembre-la-seconda-camminata-legambiente-in-difesa-dei-sentieri/https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2020/11/MONTE-TUGLIA-ANNI-80-091.jpg?fit=1024%2C708&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2020/11/MONTE-TUGLIA-ANNI-80-091.jpg?resize=150%2C150&ssl=1AMBIENTENews«Con Legambiente da Piani di Vas al rifugio Chiampizzulon e a Casera Tuglia. Dopo l'escursione con meta il Rifugio Marinelli, Legambiente propone un nuovo appuntamento agli appassionati della montagna: domenica 15 è in programma una camminata lungo il bellissimo sentiero che collega Piani di Vas a Casera Tuglia, passando per...Laura Matelda PuppiniLaura Matelda Puppinilauramatelda@libero.itAdministratorLaura Matelda Puppini, è nata ad Udine il 23 agosto 1951. Dopo aver frequentato il liceo scientifico statale a Tolmezzo, ove anche ora risiede, si è laureata, nel 1975, in filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trieste con 110/110 e quindi ha acquisito, come privatista, la maturità magistrale. E’ coautrice di "AA.VV. La Carnia di Antonelli, Centro Editoriale Friulano, 1980", ed autrice di "Carnia: Analisi di alcuni aspetti demografici negli ultimi anni, in: La Carnia, quaderno di pianificazione urbanistica ed architettonica del territorio alpino, Del Bianco 1975", di "Cooperare per vivere, Vittorio Cella e le cooperative carniche, 1906- 1938, Gli Ultimi, 1988", ha curato l’archivio Vittorio Molinari pubblicando" Vittorio Molinari, commerciante, tolmezzino, fotografo, Gli Ultimi, Cjargne culture, 2007", ha curato "Romano Marchetti, Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona, una vita in viaggio nel Novecento italiano, ed. ifsml, Kappa vu, ed, 2013" e pubblicato: “Rinaldo Cioni – Ciro Nigris: Caro amico ti scrivo… Il carteggio fra il direttore della miniera di Cludinico, personaggio di spicco della Divisione Osoppo Carnia, ed il Capo di Stato Maggiore della Divisione Garibaldi Carnia, 1944-1945, in Storia Contemporanea in Friuli, n.44, 2014". E' pure autrice di "O Gorizia tu sei maledetta … Noterelle su cosa comportò per la popolazione della Carnia, la prima guerra mondiale, detta “la grande guerra”", prima ed. online 2014, edizione cartacea riveduta, A. Moro ed., 2016. Inoltre ha scritto e pubblicato, assieme al fratello Marco, alcuni articoli sempre di argomento storico, ed altri da sola per il periodico Nort. Durante la sua esperienza lavorativa, si è interessata, come psicopedagogista, di problemi legati alla didattica nella scuola dell’infanzia e primaria, e ha svolto, pure, attività di promozione della lettura, e di divulgazione di argomenti di carattere storico presso l’isis F. Solari di Tolmezzo. Ha operato come educatrice presso il Villaggio del Fanciullo di Opicina (Ts) ed in ambito culturale come membro del gruppo “Gli Ultimi”. Ha studiato storia e metodologia della ricerca storica avendo come docenti: Paolo Cammarosano, Giovanni Miccoli, Teodoro Sala.Non solo Carnia
Come si legge nel romanzo l’Alieno Benandante era il luogo ove i Benandante festeggiavano le Quattro Tempora.
Ho letto su radio studio Nord la sfuriata di Mazzolini Stefano (che sia infuriato lo dichiara l’articolo), ed i termini dello stesso mi paiono mere offese, senza costrutto. (Cfr. https://www.studionord.news/mazzolini-legambiente-vuole-trasformare-la-montagna-friulana-in-una-riserva-indiana/). Infatti come fa a dichiarare, nel merito di queste passeggiate, che «a Legambiente della montagna non interessa nulla. Si tratta di difesa di posizioni preconcette, a opera di persone spesso in pensione e con uno stipendio a fine mese, senza patemi a differenza di chi ha un’impresa nelle zone montane e deve lottare per guadagnarsi da vivere giorno dopo giorno. Inviterei questi signori a trasferirsi con le loro famiglie in montagna e a mettere su un’azienda in questa parte di territorio, magari a Timau, Cave del Predil o Collina di Forni Avoltri dove un ragazzo per andare a scuola a Tolmezzo deve svegliarsi alle 5:30. Capirebbero cosa significhi decidere di rimanere a lottare qui. Forse pensano alla montagna come a una riserva indiana da mettere sotto una campana di vetro, senza pensare minimamente al suo sviluppo e alla sua crescita»? (https://www.studionord.news/mazzolini-legambiente-vuole-trasformare-la-montagna-friulana-in-una-riserva-indiana/). Uno ha diritto di dissentire, ma non di offendere. E la Carnia è già una riserva indiana, basta vedere il numero dei residenti e quanto sia sfruttato il territorio, e lo sia stato, per esempio con le moto anche senza targa, o con le centraline. Mazzolini poteva spiegare a Radio Studio Nord il valore oggettivo dell’opera, dal suo punto di vista, invece che parlare così. Inoltre come fa a pensare che costruire strade in alta quota sia promuovere lo sviluppo compatibile? Invece Stefano Mazzolini, se si vuol mantenere la gente qui, perchè non si fa uno studio per migliorare il trasporto pubblico magari dotando i paesi di taxi, e si vede se vi sono a Timau, Collina di Forni Avoltri o Cave del Predil, almeno un bancomat e un postamat, e ci si interessa un po’ di più della sanità per tutti?
E ricordo che chi è pensionato è perché ha già lavorato e non prende soldi a ufo. Ma forse i vecchi sono da rottamare? Suvvia Mazzolini ….