Con questa giunta del ‘volli, volli, fortissimamente volli’, non si può mai stare tranquilli in particolare per quanto riguarda l’ambito sanitario. Tutti sappiamo che ormai la giunta pare glissi il più possibile il consiglio e comunichi le decisioni dei suoi assessori, eletti o nominati, attraverso i mass media che, talvolta, possono però scrivere più interpretazioni personali che fatti reali. Basta vedere cosa è stato scritto sulla sentenza Tar relativa alla richiesta della Danieli di avere dalla regione Fvg i nominativi di chi ha firmato la petizione dal Messaggero Veneto. Ma in particolare detto quotidiano pare il fedele trasmettitore di ciò che vuole la politica regionale in mano ai pochi della giunta. Così io avevo già letto e scritto, reperendolo su una fonte internet, che per Riccardi il settore analisi avrebbe dovuto esser privatizzato, senza avere né alba né tramonto dell’ incidenza di questo aspetto sull’intera sanità targata Regione Fvg, che sappiamo salva sicuramente chi, da turista, si incroda sui monti, senza chiedere una lira a fronte di un costo altissimo, ma a noi riserva solo angoscianti novità, come questa della esternalizzazione dei prelievi che non si sa se implichi anche la privatizzazione dei laboratori analisi o solo di chi preleva o che. Ma cosa vuoi che sia …  Infatti i laboratori analisi possono avere marcatori e metodi diversi di analisi anche fra loro (per esempio per infezioni possibili il metodo colturale, l’enzimatico od il tampone), oltre che sistemi di refertazione diversi in alcuni casi. E lo dico per cognizione di causa. Non solo: ci sono analisi specifiche che richiedono reagenti costosi e nessuno sa prevedere quanti di questi esami dovranno venir fatti in un lasso di tempo. Inoltre a rigor di logica, è un prelievo per analisi anche una biopsia. Ma se erro correggetemi. 

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Inoltre, quando Riccardi vuole, in solitaria, privatizzare od esternalizzare, che è la stessa cosa, il settore analisi, egli dimentica che i prelievi dei ricoverati vengono fatti alle 6 del mattino ma talvolta anche un po’ prima, da personale interno e non per ora da privati che si infilano nelle stanze, non si sa con che orari, con che protezioni per se stessi ed anche a tutela dei pazienti, creando un caos indescrivibile. E pensate se ritornasse il covid o una ‘peste’ ancora peggiore …  E se i sistemi di protezione fossero poco adatti e scoppiasse una epidemia? Sarebbe un fuggi fuggi anche dei privati, temo. Perché il settore analisi e prelievi di campioni biologici è delicatissimo. Non solo: chi farà i prelievi al Pronto Soccorso e in area emergenza? Ora se un infermiere è in servizio in reparto, in area di emergenza ed anche in pronto soccorso, fa anche un prelievo d’ urgenza, e se mancano infermieri nei reparti, il problema non si risolve certo  in questo modo farraginoso ed inconcludente, cioè spostando qualcuno che al mattino, per un paio di ore, fa qualche prelievo ai reparti. Infine io ho visto che, quando manca personale per prelievi di routine in un ospedale o in un punto prelievi anche di clinica privata, perché magari qualcuno si è ammalato, si chiede aiuto ad altro personale infermieristico, a 118 o a personale operativo nei laboratori che sa eseguire un prelievo. Insomma, questa di togliere chi fa prelievi, al massimo tre o quattro addetti, quando spesso è personale di reparto o in servizio stabile nelle aziende sanitarie anche occupato in altri compiti, credo possa solo finir di disfare l’organizzazione sanitaria per farla precipitare nel nulla ed è una non soluzione. 

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E l’esterno che si infila in sanità e nei reparti pure infettivi o di emergenza, dovrebbe anche procurare il materiale per i prelievi e quindi avere un filo- diretto con i medici dei vari reparti e con i laboratori analisi. Ma questo per esterni risulta difficile  e temo che, se l’assessore ha la fissa delle esternalizzazioni, senza alcuno che lo contraddica, dovremo andare a curarci altrove perché tutto diventa più rischioso che in Usa. Perché inserire esterni, non si sa con quale titolo, per prelievi, in una struttura in difficoltà che comunque funziona è pura follia secondo me, e porta all’allontanamento di medici ed infermieri anche capaci, perché la situazione diventa caotica, e comporta la  ‘cinesizzazione’ della sanità’ termine usato da un medico della Lega ai tempi di Renzi e c. per palesare la sua paura che si andasse a finire, come sta accadendo, in una sanità dove basta che il lavoro sia svolto alla meno peggio, quasi si fosse, appunto, in una fabbrica clandestina di una città italiana in mano a cinesi, dove nessuno si preoccupa della qualità.  (Cfr. su www.nonsolocarnia.info l’articolo: “Sanità: sui risparmi e sulle competenze. Verso la “cinesizzazione” del lavoro nel ssn?”).  Inoltre Riccardi e i dg aziendali a cui egli ha deciso di coprire i debiti senza chiedere conto di come abbiano fatto buchi milionari spendendo soldi nostri e cancellando parallelamente servizi, non hanno neppure presentato uno straccio, dico uno, di analisi sui vantaggi dell’esternalizzazione del servizio prelievi e dato almeno una motivazione che dicasi tale. Tanto, viene da dire, i soldi sono nostri mica loro! Insomma anche questa scelta pare una di quelle dettate dal ‘volli, volli, fortissimamente volli’ mentre la popolazione del Fvg si dirada sempre più, i residenti incrociano le dita ed i giovani se ne vanno. E se erro correggetemi. Inoltre chi ha in mano i risultati delle analisi ha in mano dati sensibili non di poco conto. Ma cosa vuoi che sia … tanto i cittadini di questa regione pare non abbiano più diritti, mi verrebbe da dire.  Infine fare un grande calderone dove giungono tutti i prelievi non garantisce affatto che la prestazione venga fatta nei tempi utili e potrebbe creare un intasamento non di poco conto oltre spese ulteriori di trasporto. Insomma a me questa pare una soluzione da improvvisazione senza ponderazione alcuna delle reali problematiche sia sul piano pratico che economico e senza esempi su cui basarsi. E ho scritto queste righe non certo per offendere ma solo per dire la mia su questo grossissimo problema, frutto di una mente sola o di un assessore e tre dg per quadrare i cerchi quando i cerchi non si quadrano. 

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Ed ecco giungere un comunicato di Furio Honsell nel merito.

Comunicato stampa. Honsell (Open Sinistra Fvg): preoccupazioni per possibile esternalizzazione del servizio prelievi negli ospedali del Fvg e rischio di ulteriori privatizzazioni in sanità.

«La possibile esternalizzazione del servizio prelievi negli ospedali del Friuli Venezia Giulia, come emerso dalle indiscrezioni riportate dalla stampa locale nei primi mesi dell’anno e confermate in parte anche a seguito di nostre formali interlocuzioni con ARCS avvenute ad agosto, solleva forti preoccupazioni da parte dei cittadini della nostra regione. Si tratterebbe di un passo pericoloso verso la privatizzazione della sanità pubblica, con rischi concreti per la qualità e la continuità del servizio offerto ai cittadini.” Così si è espresso il Consigliere regionale di Open Sinistra FVG Furio Honsell a margine del deposito di un’interrogazione a riguardo.

“Esternalizzare un servizio così essenziale, come confermato da alcune proposte di partenariato pubblico-privato arrivate ad ARCS, significa – prosegue Honsell – non solo precarizzare ulteriormente il lavoro del personale sanitario ma anche indebolire il principio di universalità della sanità pubblica, favorendo l’ingresso di strutture private nel settore.”

“Attraverso la nostra interrogazione all’Assessore Riccardi abbiamo chiesto di chiarire una volta per tutte e con la massima trasparenza le intenzioni politiche della Giunta Fedriga riguardo a questa possibile esternalizzazione, i costi e benefici previsti e gli impatti sul personale e sugli utenti, qualora si procedesse in questa direzione. In particolare abbiamo chiesto anche a quali compiti si intenda assegnare il personale delle aziende attualmente in servizio e che svolge tali funzioni. Si tratta di numerosi lavoratori e lavoratrici della sanità con esperienze specifiche che non devono essere perse.”
Concludendo: “La carenza di personale sanitario, spesso usata come argomento a favore delle esternalizzazioni, può e deve essere assolutamente affrontata con politiche di reclutamento maggiormente serie ed incisive e attraverso una gestione migliore delle risorse umane, senza compromettere i servizi pubblici essenziali e la stabilità del nostro sistema sanitario regionale. Furio Honsell». 

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Uno studio inglese fatto sui dati ha riportato che più si esternalizzano servizi di diagnosi e cura, più aumenta la mortalità. 

Su “https://www.saluteinternazionale.info” è comparso un articolo intitolato “L’esternalizzazione dei servizi sanitari”, datato 25 luglio 2022,  a firma di Marco Geddes da Filicaia, dove si leggono sia i presunti ma mai verificati motivi per cui certa politica tende a voler privatizzare servizi relativi alla diagnosi e cura e quindi collegati alla gestione diretta della salute dei cittadini anche di natura ideologica, sia che la prestigiosa rivista ‘Lancet’ ha compiuto un ampio studio osservazionale che valuta, in Gran Bretagna, il rapporto fra esternalizzazione dei servizi sanitari e la mortalità per cause che dovrebbero essere curabili con un intervento medico, per il periodo 2011 – 2020. L’esternalizzazione di servizi sanitari in Gran Bretagna ha avuto un notevole impulso a partire dalla riforma voluta dal governo conservatore (Health and Social Care Act) del 2012, che ha spinto, e in molte situazioni obbligato, le autorità sanitarie a trasferire la fornitura di servizi da fornitori pubblici a quelli privati a scopo si lucro.  Gli autori dell’articolo hanno realizzato un database costituito da 645.674 pagamenti effettuati per un totale di 204,1 miliardi di sterline dai 173  CCG  (Clinical Commissioning Groups ) sul totale di 191 che operano nel NHS,  che hanno sostituito i Primary Care Trust (equivalenti alle nostre ASL) .

Tali dati sono stati utilizzati mettendoli in relazione alla mortalità evitabile grazie a tempestivi interventi sanitari, compresa la prevenzione secondaria e il trattamento. I risultati sono evidenziati nella seguente figura che mostra la mortalità evitabile osservata nel periodo 2006 – 2018. Risulta evidente che a seguito dell’Health and Social Care Act la curva in decrescita della mortalità evitabile ha invertito il suo andamento […].  Gli autori fanno presente che l’esternalizzazione a società a scopo di lucro ha influenzato la qualità dei servizi sanitari e i tassi di mortalità evitabile. Il dato, affermano giustamente e prudenzialmente, non può essere letto come un nesso di causalità.  Tuttavia i meccanismi in atto che hanno inciso sulla mortalità evitabile possono essere molteplici». Fra questi si evidenzia lo scopo di lucro delle società private, che potrebbero tendere a ridurre i costi. (Ivi). 

Inoltre altra metodica delle società private fornitirci di servizi sanitari di diagnosi e cura potrebbe potrebbe essere quella di selezionare, da parte dei fornitori privati, servizi più redditizi creando conseguentemente una concentrazione di casi complessi e più difficilmente trattabili nell’ambito pubblico. Ricordiamo che tale meccanismo strutturale è stato chiamato in causa nella situazione pandemica in Lombardia, con una sanità privata di rilevante qualità, ma orientata ad attività programmate e più remunerative e una conseguente debolezza delle strutture pubbliche in cui si concentravano le attività intensive, con un conseguente squilibrio fra domanda e disponibilità di posti letto. (Ivi). 

Infine l’articolo termina con questa considerazione:  «In Italia studi di tale mole e qualità sono difficilmente realizzabili causa della scarsa trasparenza nell’entità, tipologia e costi delle esternalizzazioni; mancano inoltre finanziamenti a una ricerca indipendente, in particolare destinata alla valutazione dei servizi sanitari» (Ivi)  ma si è già notato come «gli  incrementi della spesa sanitaria privata non evidenziavano alcuna efficacia nel ridurre la mortalità». (Ivi).  All’ interno di detto interessantissimo articolo si trovano inoltre i link per le ricerhe citate. E spero che l’assessore legga almeno questi testi, prima di applicare il ‘volli, volli, fortissimamante volli’ e passare tutto al privato. 

Senza voler offendere alcuno questo ho scritto, ma solo per dire la mia opinione suffragandola con quanto trovato da una breve ricerca in rete. Inoltre è chiaro ormai che chi vuole privatizzare tutto è il duo Riccardi- Caporale mentre in Asugi Poggiana ed i vertici : «pensano che i servizi di presa in carico debbano restare interni». (https://ilpiccolo.gelocal.it/regione/2024/01/31/news/sanita_in_fvg_avanza_privato-14034174/). 

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Aggiornamento 20 ottobre 2024. Mi ha scritto il consigliere Nicola Conficoni …

Mi ha scritto il consigliere del Pd Nicola Conficoni, sottolineando come egli, già il 26 aprile 2024, avesse dichiarato a “il 13 news”, relativamente alla esternalizzazione dei prelievi, che l’assessore Riccardi, rispondendo ad una interrogazione del Pd, aveva detto che erano in corso delle valutazioni rispetto al problema, ma poi aveva precisato, qualche giorno dopo, che il direttore di Arcs Polimeni aveva sottolineato che la decisione era già stata presa e la gara sarebbe stata bendita entro il mese di giugno. L’appalto era di 89 milioni di euro per una durata di ben 15 anni! Questo provvedimento suscitava la contrarietà del Pd perché non è che l’ennesimo passo avanti verso lo smantellamento della sanità pubblica. Inoltre la giunta regionale continua inoltre a dire che in Friuli Venezia Giulia c’è un numero di medici ed infermieri pro capite superiore alla media nazionale (senza però mostrare numeri nel merito e senza indagine alcuna) e che nel 2023 il personale sanitario è aumentato, poi però chiude reparti ed esternalizza servizi, per liberare risorse da ricollocare altrove. Tra l’altro per i sindacati, questa soluzione di esternalizzare il personale dei centri prelievo per ricollocare quello che attualmente opera nel servizio è praticamente difficile da attuare perché spesso si tratta di personale portatore di alcuni problemi fisici documentati che difficilmente può esser ricollocato nei reparti. E non è, ad avviso del Pd, questo il modo giusto di affrontare il problema della carenza di personale, ma serve invece un deciso investimento nelle risorse umane, ma la giunta continua a bocciare le proposte del Pd e va avanti per la sua strada. (Intervista a Conficoni in: https://www.youtube.com/watch?v=s8XV4ONn89A, 26 aprile 2024). Ma pare che sia tutto ancora in alto mare. Fra l’altro il personale che fa prelievi al mattino ma è poi impiegato in altro, è numericamente insignificante rispetto a quello che manca nei reparti, e questo lo dico io. L.M.P.

Laura Matelda Puppini

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Faccio presente inoltre l’articolo in: https://friulisera.it/lultima-frontiera-dei-favori-alla-sanita-privata-lesternalizzazione-del-servizio-prelievi-negli-ospedali-del-fvg/. L’immagine che accompagna l’articolo rappresenta Denis Caporale ed è tratta da:  https://ilpiccolo.gelocal.it/regione/2024/01/31/news/sanita_in_fvg_avanza_privato-14034174/, a cui si rimanda. L. M. P. 

https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2024/10/104726211-31a8ad43-662f-442e-8a94-f73ce1533dcc.jpg?fit=800%2C450&ssl=1https://i0.wp.com/www.nonsolocarnia.info/wordpress/wp-content/uploads/2024/10/104726211-31a8ad43-662f-442e-8a94-f73ce1533dcc.jpg?resize=150%2C150&ssl=1Laura Matelda PuppiniSenza categoriaCon questa giunta del 'volli, volli, fortissimamente volli', non si può mai stare tranquilli in particolare per quanto riguarda l'ambito sanitario. Tutti sappiamo che ormai la giunta pare glissi il più possibile il consiglio e comunichi le decisioni dei suoi assessori, eletti o nominati, attraverso i mass media che,...INFO DALLA CARNIA E DINTORNI