“Storia e memoria dei Beni civici di Collina dal Medioevo alle soglie del Millennio 2.0”: è intitolata così la relazione che Enrico Agostinis ha preparato per l’incontro in programma venerdì 30 dicembre alle ore 18, presso la storica Latteria di Collina di Forni Avoltri.

Enrico Agostinis, relatore della serata, è autore di numerosi contributi sulla storia e la cultura di Collina. Nel 2001, ha dato alle stampe il volume “Le anime e le pietre”, seguito da “I luoghi e la memoria” del 2007. Alcuni dei suoi saggi possono essere letti nel blog http://www.alteraltogorto.org.

Il confronto, volto ad approfondire l’indissolubile legame fra “Beni collettivi e coscienza civica”, viene organizzato dal Comitato per la gestione separata dei Beni civici, presente ed operativo a Collina di Forni Avoltri dal 23 aprile 2015, quando è stata ufficialmente consegnata in Municipio la richiesta d’indizione delle votazioni per l’elezione del Comitato frazionale.

La Ricognizione delle aree gravate da Usi civici nel Comune di Forni Avoltri, è stata redatta nel 2013 dallo Studio associato di architettura e pianificazione Vittorio Battigelli-Marino Pavoni, grazie ad un finanziamento regionale di 8 mila 155 euro (previsto dalla Legge regionale 23.07.2009, n. 12, articolo 12 c. 47). Il Bando commissariale che riconosce le proprietà collettive della Frazione e quelle del Consorzio di Collina risale al 1937.

Attraverso l’amministrazione autonoma dei propri Beni collettivi (che si estendono per oltre 600 ettari), i Frazionisti di Collina si prefiggono di partecipare attivamente «alla conservazione e alla promozione del proprio patrimonio ambientale, potenziando l’opera di recupero delle tradizionali forme di utilizzazione silvo-pastorale già avviata dal Consorzio privato, in quell’ottica di equità intergenerazionale e di rinnovabilità delle risorse che è caratteristica peculiare delle Terre civiche e delle Proprietà collettive».

Al termine della conferenza, alla quale sono invitati «residenti, foresti, amici, simpatizzanti e curiosi», è prevista una «bicchierata augurale per il nuovo anno e per… tutto il resto».

Luca Nazzi per LA VICìNIA, http://www.friul.net/vicinia.php, protezione e futuro delle proprietà collettive in Friuli e nella provincia di Trieste.

Sintesi dell’ incontro di Camporosso, tenutosi il 16 dicembre 2016, avente come oggetto:Sono maturi i tempi per una gestione comunitaria della Foresta di Tarvisio. Una sfida per i Consorzi Vicinali”.

Si è discusso del tema al convegno promosso dall’Ufficio di Tarvisio del Corpo Forestale dello Stato e dal Coordinamento regionale delle Proprietà Collettive.

L’incontro su “Gestione forestale in Valcanale tra passato e futuro”, che si è svolto il 16 dicembre nella sala convegni del Consorzio Agrario Vicinia di Camporosso ha messo in luce la oramai inderogabile necessità che i 19 Consorzi Vicinali della Valcanale debbano unirsi.

Il presidente Martino Kraner, introducendo i lavori e presentando i relatori, ha illustrato l’attività che l’Associazione dei Consorzi Vicinali della Valcanale sta facendo in questo periodo per ottenere la certificazione del legno che viene prodotto nella foresta del Tarvisiano ma anche per mettere a punto un’ipotesi di lavoro che abbia i Consorzi Vicinali come parte attiva nella gestione del patrimonio boschivo.
«Bisogna discutere, ha concluso il presidente, su un modello di gestione “condominiale” che avrà come protagonisti i mille componenti dei nostri Consorzi e le 700 famiglie degli Aventi diritto di servitù di legnatico».
È bene precisare che gli Aventi diritto di servitù, unitamente ai Consorzi Vicinali della Valcanale, hanno avuto, anche con i controlli del Corpo Forestale, una grande parte nella storia e conservazione della foresta di oltre 23 mila ettari.

In apertura è stato presentato il libro “I Forestali oggi non capiscono” scritto da Amerigo Hofmann, già dirigente generale regionale della Toscana, che tratta di episodi vissuti e luoghi visitati dall’autore nella zona del Tarvisiano ma anche situati dall’Austria alla Slovenia, fino in Calabria.
L’autore ha messo in evidenza il lavoro in tanti anni svolto dai Forestali che, difendendo il bosco, hanno sviluppato varie zone trasformandole da terre misere in luoghi di grande sviluppo economico.

Il deputato Giorgio Zanin, membro della Commissione Agricoltura della Camera, ha illustrato e portato importanti notizie sui lavori parlamentari.
Il politico friulano ha sottolineato come si stia affermando in tutte le Regioni dell’arco alpino una precisa volontà politica, “bipartisan”, che ha consentito di elaborare una precisa ed unanime intesa sulla conservazione e lo sviluppo futuro delle foreste.
In conclusione, Zanin ha precisato di essersi appassionato alla materia in quanto la ritiene vitale non solo per le attività dell’Artigianato e dell’Industria (la cosiddetta “Filiera legno”), ma pure in quanto offre la possibilità di un reale sviluppo turistico, com’è emerso chiaramente anche dal dibattito.

L’appuntamento promosso dal Coordinamento regionale delle Proprietà Collettive e dall’Ufficio di Tarvisio del Corpo Forestale dello Stato si è, dunque, rivelato una serata importante sia per la conoscenza sia per sottolineare ancora una volta l’importanza dell’unione di tutti i Consorzi che potranno contribuire al futuro della Valcanale anche utilizzando appieno i fondi messi a disposizione dal Piano di sviluppo rurale.

Luca Nazzi.

L’articolo è stato inserito da Laura Matelda Puppini. L’immagine che correda l’articolo è un particolare del logo del sito Demani civici – Tutela ambiente in: http://www.friul.net/vicinia. Su Friûl. net potete trovare articoli pubblicati da Vicinia. Laura Matelda Puppini 

 

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